venerdì 31 dicembre 2010

Esordio di Sofia in slitta

Vista la bella giornata (-7) ed il fatto che i giornali avvertono che nei prossimi giorni arriverà il freddo vero ne abbiamo approfittato per andare ai giardinetti dove c'è la discesa per slittini ed affini. Che ad Eleonora piacesse andare veloce lo avevamo già scoperto, adesso sappiamo che piace anche a Sofia! Sicura fra le braccia della mamma prima, e della sorella poi, si è divertita un mondo. Un ottimo modo per dire ciao ciao all'anno che sta finendo. Con l'anno finisce anche il mio terzo mese a casa, oramai ne manca solo uno. Il tempo passa veramente veloce, meglio godersi ogni attimo. Buon 2011!

giovedì 30 dicembre 2010

Meno di due settimane all'inserimento

Con una lettera tutta cuoricini e disegnini di bambini contenti il comune ricorda a mamma e papà che fra meno di due settimane Sofia è la benvenuta al nido. Nella busta, piccolo aiuto per il tetris dei genitori, c'era anche l'elenco dei giorni in cui l'asilo avrà orari di chiusura diversi da quelli validi per tutto il comune.
L'inserimento, due settimane, lo farò io. Lo feci anche con Eleonora. Periodo interessante ed emozionante allo stesso tempo. I primi due giorni di solito si sta in classe con i bimbi. Poi ci si inizia ad allontanare, prima mettendosi con gli altri genitori nella cucinetta a bere il caffé, poi verso il decimo giorno a portata di cellulare. Ricordo il magone la prima volta che la sentii piangere mentre mi allontanavo, e ricordo anche la "delusione" quando già al terzo giorno non pianse nemmeno una lacrima. Ma come?  Si è accorta che non sono più nella stanza? Non le manco di già??

E se ieri Sofia mi sembrava così grande adesso, davanti a questa lettera, mi sembra così piccola! Forse perché ancora non cammina, o forse, giustamente, perché in effetti non ha nemmeno13 mesi.
Per fortuna che Anette farà l'ultimo mese di lavoro al 50% prima di cambiare azienda così Sofia a febbraio farà solo mezze giornate.

Ma forse queste sono preoccupazioni inutili. I bambini si adattano e tanto si diverte all'asilo aperto tanto si divertirà al nido. Sotto sotto sono sicuro che tutto andrà bene. Mi sa che forse l'inserimento lo fanno più per noi genitori che non per i bimbi.

mercoledì 29 dicembre 2010

Parte integrante della famiglia

Sofia è ogni giorno di più parte integrante della famiglia. Non che prima non lo fosse, ma adesso sembra proprio finita la fase infante. Adesso è presente, si fa sentire, partecipa più "attivamente" alla vita familiare. Indica cosa vuole assaggiare (e cosa no...), saluta chi entra ed esce, si fa inseguire e ti porta ai suoi giochi. Cerca anche di comunicare con embrioni di parole e frasi. La "frase" più ricorrente sono tre suoni "a e e" interpretabili come "va(d) ä(r) de(t)?" ("che cos'è?") pronunciata indicando cose di cui sembra voler sapere il nome, e siamo convinti che il suo "e-o-a" indicando la sorella volesse proprio dire Eleonora (nome che Eleonora non deve aver apprezzato quando all'asilo hanno imparato a scrivere il proprio nome visto che l'amica Lo (lince) se l'è cavata con due lettere e Saga con quattro...Eleonora deve aver terminato di scrivere il proprio a merenda oramai finita).
A poco più di un anno sta veramente diventando una persona. E pensare che nelle foto di Natale scorso era un fagottino. Affascinante.

martedì 28 dicembre 2010

Il tetris delle agende

Mattinata con passaggio veloce al lavoro per inscatolare tutte le cose che andranno traslocate visto che al mio ritorno avrò un nuovo ufficio. Mi sono portato dietro Eleonora mentre Sofia è rimasta a casa con la mamma. Per Eleonora il mio ufficio è quel posto simpatico dove c'è la macchinetta che ti dà la cioccolata gratis e dove si possono guardare i film sul megaschermo in sala conferenze (abbiamo qualche dvd per intrattenere i bambini, e se li hanno già visti basta collegarsi a youtube e cercare qualcosa di divertente, oppure c'è la stanza dove può mettersi a colorare). Il passaggio in ufficio mi ha fatto pensare che manca solo un mese alla fine del mio congedo parentale ed a quel punto, con entrambe le bimbe all'asilo e le varie attività, inizierà il tetris dell'incastrare le agende per decidere chi lascia, chi prende, chi porta alle varie attività, eccetera. Credo opteremo per la soluzione più classica delle settimane alterne con uno che esce presto una settimana e l'altro che lo fa la successiva. Facile a dirsi, ma difficile da realizzarsi visto che riunioni fuori sede e viaggi di lavoro hanno una strana tendenza a spuntare proprio nelle settimane in cui uno dovrebbe uscire prima. Inoltre Anette cambierà lavoro dal 1 marzo, nuova azienda, maggiori responsabilità, quindi sicuramente le sue prime settimane saranno pienotte. Per fortuna che tutti ti capiscono quando dici "jag måste hämta barnen" ("devo prendere i bambini"). Nei miei anni in consulenza strategica la Svezia è stato l'unico paese dove abbiamo anticipato una presentazione al gruppo dirigente di una società quotata in borsa perché il responsabile delle finanze doveva uscire prima per andare a prendere il figlio all'asilo.

Al ritorno sono passato a fare la spesa ed ho avuto un'altra prova che Sofia sta crescendo: nuova taglia dei pannolini!

lunedì 27 dicembre 2010

Cosa cucino stasera?

All'inizio di questo congedo parentale ero abbastanza ambizioso sul come avrei usato il mio tempo e cosa avrei dato da mangiare alle bimbe. La mia idea era quella di cercare di fare il più possibile in maniera "casalinga", ingredienti genuini, cibi sani. Ricordo di aver preso la pasta buona, i broccoli da agricoltura biologica ed usato solo l'olio extra vergine umbro, che ci manda nonno Carlo, per fare la pasta con i broccoli che a Sofia piace tanto, e ne avevo fatto l'omogeneizzato (che in effetti Sofia aveva divorato).
Poi ti fermi una volta in autostrada e scopri che Sofia mangia con gusto il cheeseburger di McDonald's. Chiedi ad Eleonora cosa voglia di cena e, nonostante mangi di gusto sia gli spaghetti al salmone che la sogliola al burro, ti dice quasi sempre "polpette con il ketchup" o "Falukorv", il salsiccione di Falun fatto alla piastra, anche quello rigorosamente servito con ketchup (con la quale le disegno sul piatto cuori, fiori o faccine). Per variare, a volte, chiede anche le frittelle e le cialde, che mamma Anette fa in maniera spettacolare ed accompagna con la marmellata di ribes rosso di nonna Eivor. Qui, accompagnate dalla zuppa di ceci, sono il cibo tipico del giovedì. Qualsiasi ristorante svedese di giovedì serve proprio "ärtsoppa och pannkakor". Occasionalmente chiede gli spaghetti al burro.
Cosa fare allora? Mettere da parte le mie ambizioni di cucina genuina o imporle? Io applico un po' di diplomazia svedese e mischio, alternando menù che decido io alle scelte "facili". Aspettando il giorno in cui le bimbe mi chiedano spontaneamente di fargli il vitello tonnato secondo la ricetta di nonna Marghe.

PS Le cialde me le ha fatte Anette questa mattina, per inaugurare la cialdiera doppia ricevuta come regalo di Natale e per coccolarmi per una notte un po' insonne. Confermo, fa le cialde più buone al mondo! DS

domenica 26 dicembre 2010

Fra "Hoa-Hoa" Dahlgren ed Ibrahimovic

Mi è stata spedita una foto della campagna fatta da Försäkringskassan (il Servizio Sanitario Nazionale svedese) nel 1978 per invitare i papà a prendere il congedo parentale. Come testimonial c'è Lennart "Hoa-Hoa" Dahlgren, 11 volte campione svedese di sollevamento pesi. Nel 1974 solo il 2,5% dei papà prendeva il congedo parentale, ora siamo sopra il 70% e dei 480 giorni ne vengono presi dai padri più di un quinto, quindi ben oltre quei 60 "riservati" ai papà, che altrimenti vanno persi. Anche le aziende svedesi sembrano aver cambiato opinione visto che, se nel 1990 solo il 3% erano apertamente positive al congedo parentale per i papà, ora solo il 4% sono negative al fatto che i padri stiano a casa mentre più del 33% sono positive ed hanno politiche aziendali che lo incentivano.
Chissà cosa direbbero i tifosi se Zlatan, uno di quei calciatori che trova il tempo di andare a prendere i figli all'asilo, si prendesse qualche mese di congedo parentale? So che Teddy Lucic, medaglia di bronzo ai mondiali di calcio del 1994 lo ha fatto, anche se solo quando era oramai a fine carriera.
Credo Sofia sia contenta che il mio apice sportivo sia stato arbitrare in serie A di hockey su ghiaccio, così ho potuto intreprendere una carriera che mi permette di stare a casa con lei. E credo ne sia contenta anche Eleonora, visto che ha portato su dalla cantina i pattini. Per fortuna che la temperature è passata dai meno 26 degli ultimi giorni ai meno cinque, così possiamo trovare un laghetto per pattinare!

sabato 25 dicembre 2010

Buon Natale - God Jul

Eccoci tornati a casa nostra a Solna dopo qualche giorno da nonno Bo e nonna Eivor...che comunque ci siamo portati dietro, così passeranno il Santo Stefano qui con noi.

La macchina, non so come, ma è stata più carica al ritorno che all'andata, si vede che abbiamo ricevuto più regali di quanti ne abbiamo fatti. In effetti le bimbe sono state coperte di doni. Tra i più contenti anche gatto Simon al quale non sembrava vero poter giocare con tutta quella carta e quel nastro. Fra lui e Sofia fanno proprio una bella coppia. Sono anche diventati amici "nonostante" le "carezze" di Sofia non sempre morbidissime. Credo sia perché Simon ha capito che stare sotto il seggiolone di Sofia durante i pasti significa farsi una bella scorpacciata.
L'arrivo di Babbo Natale, alla fine inpersonato da Anette, è stato accolto con gioia da Eleonora e con stupore misto a titubanza da Sofia, che appariva molto sorpresa davanti a quello strano essere con la barba foltissima che quasi non proferiva parola. Eleonora, che l'anno scorso a momenti scopriva il travestimento di zia Helena, ha comunque mangiato la foglia.

Purtroppo è venuta a mancare la bisnonna, nonna Lina, che per fortuna avevamo visto durante i giorni trascorsi a Milano qualche settimana fa. In questi giorni rileggerò ad Eleonora "Addio Signor Muffin", poi le racconterò che è successo.
Ci sono tanti aspetti positivi ad essere qui in Svezia, ma ci sono anche giorni in cui è più pesante abitare così lontani da una parte della propria famiglia. Oggi è uno di quei giorni. Ciao nonna Lina.

venerdì 24 dicembre 2010

Colazione tradizionale e rime baciate

Mattinata in attesa del tradizionale cartone animato delle ore tre e dell'arrivo di Babbo Natale (ancora da decidersi chi lo farà, se nonno Bosse, zia Helena o mamma Anette). Sofia è vestita anche lei da Babbo Natale in un simpaticissimo completino rosso e bianco con cappellino e pon-pon che tiene in testa al massimo 30 secondi, poi se lo toglie e lo lancia per dare la caccia al gatto Simon (che si tiene a debita distanza dalla cucciola d'uomo).

La colazione tradizionale con risgryngröt (riso cotto prima per 10 minuti nell'acqua, poi lentamente per un oretta nel latte e quindi servito con zucchero e cannella) e prosciutto di Natale con senape dolce servito su pane scuro fatto da nonna Eivor è stata accompagnata dalla curiosità di Eleonora per le rime. Si, perché qui in Svezia è tradizione scrivere in rima il biglietto d'auguri che accompagna il regalo e quindi Eleonora, una volta capito il concetto di rima, ha iniziato a dire parole e cercare parole che facessero rima. Incredibilmente, da brava bilingue, è riuscita persino a trovare rime fra parole italiane e svedesi!

Mi sembra un lusso, dopo i giorni a casa fa solo, avere intorno Anette, zia Helena e nonna Eivor nonché nonno Bosse, anche perché zia e nonna fanno a gara per prendersi cura delle bimbe, proprio come a Milano nonna Marghe, nonno Carlo e zia Daniela. Viva la famiglia!

giovedì 23 dicembre 2010

Sorelle monelle

Sofia mostra sempre più una vera e propria adorazione per la sorella maggiore. Ripete ad esempio qualsiasi cosa che Eleonora faccia, dal battere le mani al cantare (anche se a modo suo...). La cerca sempre, vuole giocare con lei. E quando Sofia è triste basta dire ad Eleonora di ridere un po' per vedere il viso di Sofia illuminarsi immediatamente. Tutto ciò è bellissimo...ma mi vengono anche un po' di sudori freddi a pensare come saranno da adolescenti. Cosa farò quando Eleonora mi dirà che vuol fare il suo primo Inter-rail e Sofia dirà "vengo anch'io!!"? Che poi lo sappiamo come vanno a finire certe cose (io incontrai Anette su un treno fra Göteborg e Stoccolma proprio durante un mio Inter-rail, tre ore di chiacchere, poi ci scambiammo gli indirizzi, ed eccoci qua).

A proposito di sorelle monelle e di come siano simili, l'albero di Natale è pronto e si notano due caratteristiche: dopo un primo "errore" palline e decorazioni varie sono appese ad altezza di sicurezza per Sofia, ossia dove non può raggiungerle; dopo un altro primo "errore" anche i dolcetti che decorano l'albero sono ad altezza di sicurezza, ossia dove Eleonora non può raggiungerli (per lo meno per un paio di giorni ancora...). In questo Eleonora è tutta suo papà! :-)

mercoledì 22 dicembre 2010

10 consigli (in ordine sparso) tra il serio ed il faceto per godersi il congedo parentale

Qualche tempo fa mi è stato chiesto dalle simpaticissime mamme dietro il sito "moms in the city" di elencare 10 consigli per godersi il congedo parentale. Devo premettere che sono riflessioni fatte in base alla mia esperienza qui in Svezia, anche se credo la maggiorparte valgano anche in altre realtà.
1.Passa molto tempo con il bambino/la bambina – Non ho mai sentito nessuno dire che “i miei genitori passavano troppo tempo con me”, ma ne ho sentiti tanti dire il contrario

2.Non calcolare se conviene economicamente – Parafrasando la pubblicità di una carta di credito: non ha prezzo. Certe cose non si possono comprare

3.Goditi ogni istante – Il tempo passa velocissimo

4.Goditi i contrasti – Quando gattonano desideri che imparino a camminare presto. Appena imparano a camminare ti manca quando non lo sapevano fare. Stessa cosa per il parlare…

5.Riscopri il bambino che c’è in te – ma non rubargli tutti i pezzi del lego…

6.Fallo per la carriera – si impara a prendere decisioni veloci (finisco di leggere il giornale o salvo la bambina dal mettere le dita nella presa della corrente) a comunicare decisioni “difficili” in maniera efficace (non si dice “vuoi i broccoli?”, ma “vuoi i broccoli o gli spinaci?”) ed a gestire conflitti (e se riesci a far andar d’accordo tre bimbi che litigano per una paletta gestire un consiglio di amministrazione è facilissimo…quelli almeno non ti tirano la sabbia in bocca)

7.Fallo per te – che sia solo un cambiare pannolini e consolare il bimbo che piange di continuo è una bugia inventata dalla lobby delle tate e delle nonne per divertirsi solo loro con i bimbi

8.Scrivi un blog o comunque tieni un diario – sarà divertente rileggerlo con il bambino fra molti anni (e se tieni un blog si conoscono tante persone stupende)

9.Usa il bimbo come allenamento – puoi sollevarlo per allenare braccia e spalle, fare lunghe passeggiate con il passeggino per migliorar la condizione…e dargli in mano qualcosa di fragile per allenare i riflessi

10.Se vuoi sapere cosa possono essere certe macchioline rosse sulla pelle non usare internet – potresti credere che tuo figlio ha una rarissima malattia tropicale quando erano solo spruzzi di ketchup!

martedì 21 dicembre 2010

La casetta di pan pepato

Uno dei vantaggi del cenare presto (verso le 18.30) è che si riesce a fare qualcosa insieme alle bimbe fra la cena ed il momento della nanna.
Eleonora ha quindi suggerito di fare una casetta di pan pepato usando l'impasto dei biscotti allo zenzero.
Mamma Anette ha subito preso le redini del progetto e disegnato una casetta con tanto di orangeria.

Eleonora si è occupata delle decorazioni mentre il mio compito era di far si che Sofia non fosse troppo d'intralcio, cosa che mi ha fatto notare sia quanto Sofia sia veloce a scappare appena ti distrai, sia che oramai siamo nella fase durante la quale tutto ciò che sta su un tavolo o un mobile va messo abbondantemente lontano dal bordo. Infatti, non so come, ma le sue manine sembra riescano a raggiungere oggetti posti ben più lontani che la lunghezza del suo braccio ed a momenti si tira sul tavolo con la sola forza delle braccia come uno scalatore di roccia.
Comunque alla fine l'impegno di tutta la famiglia è stato premiato e siamo riusciti a realizzare la casetta che adesso, secondo tradizione, aspetterà l'epifania per essere mangiata. Eleonora ha già prenotato il tetto dell'orangeria!

lunedì 20 dicembre 2010

Parole, parole, parole

Sofia sta iniziando a mostrare molta curiosità per le parole, così questa mattina all'asilo aperto mi ha affidato il ruolo di suo lettore ufficiale. Il mio compito era di stare fermo e leggere tutto quello che lei mi portava. Lei gattonava sino alla mensola dei libri, ne sceglieva uno e me lo portava. Finito il libro ne andava a prendere un altro o ne sceglieva uno di quelli già letti.
Il più popolare è stato il "libro ad immagini per bambini più fini", credo più a causa della rilegatura elegante e della copertina in velluto morbidissimo che delle parole contenute, che sono del tipo: "champagne", "fuoriserie", "jet privato" e "gioielli".

Ho capito comunque che agli svedesi piace veramente il suono della lingua italiana visto che dopo un po' intorno a me non c'erano solo bambini, ma anche qualche genitore che mi ascoltava e si prodigava di complimenti sul quanto il nostro idioma sia melodico ed affascinante.

domenica 19 dicembre 2010

Piccole donne crescono

Sofia cresce. Alcuni dei vestitini che le andavano bene all'inizio del mio congedo parentale meno di tre mesi fa ora le vanno piccoli. Mamma Anette ha quindi messo ordine nel guardaroba di Sofia, rispolverato alcuni dei vestitini che furono di Eleonora (taglia 86) e messo via quelli che non vanno più. Credevo che per chi ha una persona quotidianamente davanti agli occhi certi cambiamenti fossero quasi invisibili, ed invece mi rendo conto di quanto Sofia stia crescendo e queste piccole cose come il cambio di vestiti rendono la crescita ancora più evidente.

Anche Eleonora cresce, lo si capisce dai suoi ragionamenti. Ieri mentre facevamo una passeggiata parlavamo del fatto che in Svezia il Natale si festeggia il 24 dicembre (alle tre del pomeriggio, dal 1960, tutti a vedere lo stesso cartone animato di paperino) mentre in Italia festeggiamo il 25. Con logica ineccepibile Eleonora mi ha spiegato che se Babbo Natale, che parte dalla Lapponia, deve dare i doni a tutti i bambini, è chiaro che prima li consegni qui in Svezia e poi continui verso l'Italia.
Mi chiedo se in Sudafrica si festeggi il 26...

sabato 18 dicembre 2010

Nuove parole

Sabato mattina, tutta la famiglia si accoccola per un momento sul divano.
Eleonora se ne esce con un "papà, voglio abbaciare Sofia".
Io le dico: "Ella, si dice abbracciare"
Eleonora: "Ma io voglio sia abbracciarla che baciarla!"

Qui quando ne l'italiano ne lo svedese bastano si inventano nuovi vocabili :-)

venerdì 17 dicembre 2010

Come Re Julien XIII re dei lemuri

Questa mattina superconcerto de "la pattuglia della musica", ossia una selezione di 6-7 classi di asili di Solna fra cui anche quella di Eleonora. È da ottobre che si esercitano ogni venerdì mattina e oggi c'era il saggio aperto alle famiglie, così ho scoperto che:
- La danza del serpente che vien giù dal monte per ritrovare la sua coda esiste anche in svedese, così come esiste la canzone degli elefanti che si dondolavano sul filo della ragnatela.
- Le mamme mussulmane con tanto di velo sorridevano e facevano foto mentre i loro figli e/o figlie cantavano sia Santa Lucia che una canzone su Gesù salvatore. Anzi, in mezzo agli svedesi composti erano quelle che applaudivano più fragorosamente.
- Se la porti a vedere un centinaio di bambini che cantano Sofia saltella come Re Julien (quello del cartone Madagascar). Saltellava e rideva talmente che un paio di foto le hanno fatte anche a lei!

Inoltre saltellava e si divertiva anche ieri mentre io cercavo di fotografare il fatto che ha imparato a prendere la forchetta con il cibo e portarla alla bocca. Io ho provato a dirle di star ferma che volevo farle una foto, ma appena le mettevo il boccone sulla forchetta lei se la portava alla bocca prima che io riuscissi a scattare la foto (che volevo mandare alla mamma come mms). Ho rinunciato al sesto tentativo!

giovedì 16 dicembre 2010

Biscotti e decorazioni

Con il Natale che si avvicina è facile coinvolgere le bambine in attività prettamente natalizie come il fare i biscotti allo zenzero (a casa, con Eleonora) ed il creare decorazioni per la casa (all'asilo aperto, con Sofia). È interessante vedere come Eleonora sia ugualmente precisa quando gioca a creare immagini con le perline e quando taglia i biscotti. Anche Sofia dal canto suo si è data da fare. È stata lei a dirmi quali decorazioni mettere sul pane secco e dove. Lo ha fatto a suon di sorrisi e versi. Io indicavo alcune delle possibili decorazioni (caramelle, fettine di arancia essiccate, cannella, nocciole, muschio,...) e lei applaudiva o meno a seconda che la decorazione fosse di suo gusto. Inoltre mi ha indicato a suon di smanacciate (e smorfie di disappunto quando non capivo) dove sul pane secco voleva io mettessi la decorazione scelta.

Entrambe le sorelle hanno inoltre mostrato di avere una caratteristica in comune, quella di voler sbocconcellare ed assaggiare gli ingredienti durante il lavoro. Credo che i nonni paterni possano testimoniare da quale genitore hanno preso quella sequenza del DNA...

PS La ricetta dei biscotti allo zenzero la metto come commento a questo post DS

mercoledì 15 dicembre 2010

Il fascino del proibito e delle nuove sfide...

Vista la propensione di Sofia al salire le scale nonostante si regga a malapena in piedi abbiamo deciso di mettere dei cancelletti ad entrambe le estremità delle scale di casa nostra per evitare spiacevoli incidenti. Non l'avessimo mai fatto! Se prima Sofia sembrava interessarsi alle scale solo ogni tanto adesso ogni occasione è buona per andare verso i cancelletti e tirarsi in piedi guardando le scale con malcelata attrazione. Non importa in che stanza siamo, dopo un po' parte e va verso il cancelletto. Una volta in piedi poi di guarda con quello sguardo furbetto di chi pensa che prima o poi ti dimenticherai di chiuderlo quel cancelletto. L'unico aspetto positivo è che adesso è facile trovarla se la si perde di vista per un momento!

Stamattina altra "prova di fiducia" richiesta da Eleonora. Mentre andavamo all'asilo mi ha chiesto di poter prendere un'altra strada che prevede di salire una lunga scalinata, cosa che io con il passeggino non posso fare. Significa anche perderla di vista per un po' più di mezzo minuto, poco a dirsi, tantissimo per chi lo vive.
Io ho acconsentito e lei è andata per la sua strada. Devo dire che la felicità e l'orgoglio nel suo sguardo quando ci siamo ricongiunti erano impagabili! Mentre spingevo il passeggino per gi ultimi metri della salita l'ho vista salire gli ultimi gradini (tenendosi al corrimano come da accordo visto che la scalinata era innevata ed un po' ghiacciata) e poi cercarmi con lo sguardo mentre la sua bocca prendeva la forma di un sorriso di chi ha acquisito ulteriore fiducia e stima in se stessa.

martedì 14 dicembre 2010

Sul mare (ghiacciato) luccica, l'astro d'argento...

Credo che il PIL della Svezia abbia subito una flessione ieri pomeriggio, visto che come ogni Santa Lucia tutti gli asili hanno organizzato il concerto dei bambini, e non c'è genitore che voglia mancare l'evento. Io e Sofia siamo arrivati presto per goderci l'arrivo della sfilata dei bambini, la maggiorparte dei quali vestiti da Lucia con il tradizionale abito bianco, la cintura rossa e la corona di candele sulla testa. Non mancavano però babbi Natale vari e omini di pan pepato. Davanti al cancello dell'asilo molti genitori con il telefonino sbrigavano telefonate di lavoro. Dentro aspettavano, come da tradizione, glögg e biscotti allo zenzero preparati dai bambini. Nell'attesa di mamma Anette e dell'inizio del concerto Sofia si è pappata almeno 3-4 biscottini. Alle 15.30, puntuale, è partito il canto dei bambini. Sofia non voleva essere da meno ed ha gorgogliato in diverse occasioni. Poi, al momento dell'ultima canzone "nu tändas tusen juleljus" (adesso si accendono mille luci di Natale), è bastato un gesto della maestra affinché anche tutti i genitori iniziassero a cantare la splendida melodia. Non so quanto le esplosioni di sabato scorso abbiano influito (inevitabilmente tutti ne parlano), ma c'era veramente voglia di stare uniti ed in pace.

lunedì 13 dicembre 2010

Minimalismo svedese

Una delle cose che apprezzo del design scandinavo è spesso la capacità di unire forma e funzione negli oggetti di uso comune. Succede poi che a volte venga tralasciata l'estetica a puro vantaggio della funzione. Per chi viene dalla culla del rinascimento e dalla terra del "bello" possono quindi risultare anche un po' bruttine certe soluzioni svedesi a problemi di ogni giorno, c'è però da dire che molto spesso sono essenziali ed efficaci. Sono cose che magari non noti sino alla mattina in cui vai in giro con Sofia nel passeggino e ne scopri l'utilità. Basti pensare alla soluzione per permettere a chi è in sedia a rotelle, chi va con il deambulatore o al papà in congedo parentale che spinge il passeggino di salire le scale. Due travi di metallo, zigrinate per migliorare l'attrito, poste a distanza tale da coprire il passo standard della maggiorparte delle sedie a rotelle, dei deambulatori e dei passeggini.
Sofia sembra divertirsi più a scendere che a salire e spesso solleva le mani come fosse su uno scivolo.
Ben vengano gli ascensori, le scale mobili e le piattaforme scorrevoli (che ci sono anche qui), ma è troppo utopico auspicarsi che un giorno ogni stazione della metropolitana a Milano abbia una soluzione del genere? 

domenica 12 dicembre 2010

Così vicini, così lontani

Mi sembra strano scrivere dal computer di nonno Bosse (siamo venuti qui ieri sera) mentre il primo ministro sta per tenere una conferenza stampa sull'attacco terroristico avvenuto a Stoccolma. Siamo a soli 60km da dove è successo eppure quel mondo sembra così lontano. Nel bosco, con Eleonora che scia, regna la pace.

È però inevitabile chiedersi se ne parleranno all'asilo. A cinque anni i bambini sentono tutto e chiedono spiegazioni. Una notizia alla radio, un commento ascoltato di sfuggita sull'autobus, una discussione a cena. Tutte occasioni che spesso suscitano interesse. Eleonora di solito chiede almeno due o tre "perché" di approfondimento prima di iniziare ad esser soddisfatta della risposta. E non si pensi di poterla condire via facilmente. Spesso ritorna sull'argomento anche qualche giorno dopo se la risposta non è stata soddisfacente o se altri bambini hanno ricevuto risposte diverse. Penso quindi che Anette ed io dovremo prepararci una risposta.

Domani è Santa Lucia, che con la sua corona di candele porta la luce nel buio. Speriamo sia l'inizio di tempi migliori!

sabato 11 dicembre 2010

Si continua a festeggiare

Ieri sera sono venuti qui nonna Eivor e nonno Bosse sia per stare con le bimbe mentre Anette ed io siamo andati a cena da amici, sia per festeggiare il compleanno di Sofia. Questa mattina quindi tutti a coccolare Sofia che questa volta ha mostrato di gradire il regalo (un ippopotamo di peluche) più della carta! Ancora di più ha apprezzato la torta soffice ai mirtilli fatta da nonna Eivor con i mirtilli raccolti nel bosco dietro casa sua. Credo ci vorranno un paio di giorni a lavar via ogni traccia di blu di mirtillo presente su Sofia visto che è riuscita ad approfittare di un attimo di distrazione per allungarsi dal seggiolone e mangiarne una manciata!

Da buona sorella maggiore Eleonora ha aiutato Sofia a spegnere la candelina, previa assicurazione che la seconda fetta sarebbe andata a lei.

Una cosa mi chiedo: come ha fatto Sofia ad imparare di già che appena fatta una foto la si può vedere sul display della macchina fotografica? Perché la sua reazione automatica dopo il flash è stata quella di voler vedere la foto!

venerdì 10 dicembre 2010

Scoperto il mistero del venerdì

Venerdì mattina con Sofia all'asilo aperto della Chiesa Svedese. Mi sono chiesto spesso come mai il venerdì ci siano sempre più bambini. Immaginavo che fosse per la moglie del prete che canta benissimo (il venerdì alle 10.30 è il momento delle sue canzoni per bambini), ma mi chiedevo dove fossero quei genitori e quei bambini durante il resto della settimana. Scoperto il mistero: metà dei genitori presenti lavora l'80%, quindi molti scelgono di stare a casa proprio il venerdì, così fanno il fine settimana lungo. Perciò dal lunedì al giovedì i bambini vanno all'asilo "normale" ed i papà o le mamme lavorano normalmente, ed il venerdì tutti a casa.

Inoltre oggi ho scoperto che Sofia inizia a sviluppare i propri gusti anche per quanto riguarda le canzoni. Per quanto riguarda il cibo è chiarissima quando vuole o non vuole qualcosa. È capace di sbracciarsi come uno di quelli che dirigono gli aerei sulle piste per far capire che qualcosa non è di suo gradimento, ed allo stesso modo sa indicare chiaramente quando vuole qualcosa e continua imperterrita sino a che non la ottiene. Per quanto riguarda le canzoni oggi ho notato che durante certe saltellava, batteva le mani e gorgogliava mentre durante altre proprio si ammutoliva facendo la faccia di chi non vede l'ora che la canzoncina finisca.
Speriamo passi ancora un po' di tempo prima che abbia opinioni decise sul come la vesto al mattino.

giovedì 9 dicembre 2010

Che abbia visto le foto?

Ho trovato delle foto di Eleonora quando aveva appena compiuto un anno. Camminava già. Sofia invece non lo fa ancora, ma credo che abbia visto anche lei le foto e non voglia esser da meno della sorella maggiore visto che è tutta la sera che si attacca a qualsiasi cosa per tirarsi su e che vuole essere tenuta mentre fa i suoi passetti traballanti.

È affascinante guardare le foto di Eleonora quando aveva la stessa età di Sofia adesso: sono così simili per certi versi, ma anche così diverse.

Stasera, complice il fatto che mamma Anette è ad un corso di aggiornamento fuori sede, io e le bimbe abbiamo guardato "Trilli - Missione salvataggio" due volte di fila! Abbiamo dovuto vederlo una seconda volta perché durante la prima Eleonora ha saltellato per tutta la sala fingendo di essere una fata, e quindi del film ha visto pochino. Sofia inizialmente ha dimostrato interesse per le fatine brillanti, ma già dalla metà della prima proiezione ha dato segni di cedimento ed alla seconda volta della sigla iniziale ha iniziato a dormire di gusto. Eleonora ha già negoziato di poter dormire con me data l'assenza della mamma. Mi sa che mi aspetta un'altra notte con entrambe le bimbe nel lettone!

mercoledì 8 dicembre 2010

15 minuti di celebrità

Forse è solo un'illusione, autoconvincimento, ma mi sembra che i giorni passati a Milano abbiano ulteriormente rinforzato il rapporto con Sofia. Ci pensavo questa mattina mentre giocavamo. Gli sguardi, gli abbracci, la comunicazione tramite gesti e suoni che diventeranno parole, tutto sembra più intenso. Eppure siamo stati via solo 5-6 giorni. Certo, quasi il 2% della sua vita pensa l'ingegnere, ma sempre "solo" cinque giorni. O forse sono tanti? In effetti leggevo qualche giorno fa che ci sono studi che asseriscono che bastano 15 minuti al giorno dedicati dal genitore al bambino per farne persone con più sicurezza in se stessi, per creare un legame solido. 15 minuti senza distrazioni, senza televisione, in cui il bambino sente di avere tutta, ma proprio tutta, l'attenzione del genitore. È quando si smette di dire "brava, che bel disegno" ed invece ci si siede e si chiede alla bambina cos'abbia disegnato, e ad ogni risposta si fa un'altra domanda, con interesse genuino.

Non so se sia un risultato dei giorni a Milano con me ma senza la mamma, o se sarebbe successo lo stesso, ma oggi mentre facevo vedere a Sofia un libro con gli animali per la prima volta non ha cercato di prendermelo per mangiarne le pagine, ma invece mi ascoltava, incuriosita, forse divertita da questo papà che scandiva i nomi degli animali e ne imitava il verso. Mi guardavano incuriositi anche gli altri genitori, svedesi, che cercavano di insegnare ai proprio bimbi che, a differenza di quello che il papà italiano insegnava alla propria bimba, il cane non fa "bau" ma "voff" ed il maiale dice "nöff nöff". Che parlino svedese anche gli animali qui?

martedì 7 dicembre 2010

11 papà ed una mamma

11 papà ed una mamma, sono i genitori che c'erano stamattina all'"asilo aperto". Dicembre sembra essere un mese tipico per i papà per prendere alcuni dei propri giorni di congedo parentale.
All'asilo aperto il fatto che manchino poco più di due settimane a Natale si poteva intuire dal cestino con i pepparkakor (biscotti allo zenzero) e dal fatto che la mezz'ora delle canzoncine è stata tutta dedicata a canzoncine natalizie. Sofia, nell'ordine, ha: cercato di mangiarsi un babbo Natale, aperto un pacchetto che in realtà doveva essere una decorazione e lasciato impronte al biscotto allo zenzero per metà asilo...

Io però oggi le concedo di tutto perché sia lei che Eleonora ieri sono state due angeli nonostante le 5 ore di attesa in aeroporto. Arrivati a Malpensa alle 14 dovevamo partire alle 15.40, invece...siamo decollati alle 19!
Ho quindi potuto scoprire che nessuno dei tre bagni vicini alle porte d'imbarco D15 ha un fasciatoio. Per fortuna che avevo con me un tappetino di plastica ripiegabile che ho potuto usare per cambiare Sofia.

Sofia è stata contentissima di rivedere la mamma, tanto che in aeroporto non la mollava più e si è dovuta sedere di fianco a lei durante il tragitto in macchina verso casa. Eleonora ha invece passato il viaggio a raccontare tutte le cose belle che aveva fatto.

Questa mattina (temperatura meno 6) appena arrivati all'asilo di Eleonora le hanno detto di mettersi la pettorina catarinfrangente che sarebbero andati al parco a giocare nella neve. Lei mi ha guardato e mi ha chiesto quando torniamo in Italia!

lunedì 6 dicembre 2010

Sofia 1 anno!

Oggi Sofia compie un anno!
Si festeggia in due nazioni visto che oggi pomeriggio si torna in Svezia. Milano è coperta da una spolverata di neve, forse per far sembrare meno "traumatico" il ritorno. Sarà interessante vedere la reazione di Sofia in aeroporto alla vista di mamma Anette. Ieri quando ne ha sentito la voce al telefono si è lanciata in supersorrisi.

Vedo che siamo ancora nel periodo in cui dei regali apprezza più il pacchetto del contenuto, e ciò mi fa prevedere un Natale come fu il primo di Eleonora, con tutti a commentare il regalo e lei a giocare con la carta ed il nastro.

Questa mattina nonna Marghe ha scoperto a spese del suo dito che a Sofia sono spuntati un paio di molari.

I tentativi di Sofia di tirarsi in piedi da sola senza appoggi sono sempre più persistenti, ma alla fine sono contento che non abbia fatto il primo passo quando la mamma non poteva vederlo (io mi ricordo ancora con emozione il pomeriggio in cui Eleonora camminò per la prima volta). In realtà ero molto diviso. Mi sarebbe piaciuto se avesse fatto il primo passo in Italia, a casa dei nonni, ma mi sarebbe dispiaciuto se Anette si fosse persa l'evento.

Il nuovo divertimento di Sofia consiste nel tirare giù ad uno ad uno i cd di nonno Carlo dallo scaffale e poi di cercare di impilarli per poi far cadere la torre. Le insegno a fare come i boscaioli canadesi e gridare "timber!!!"?

domenica 5 dicembre 2010

Ho scoperto perché i bambini italiani sono così dolci

Dev'essere lo zucchero, che è presente praticamente ovunque tranne che in certi omogeneizzati di frutta.
Insomma, è praticamente impossibile trovare una merenda allo yogurt senza zucchero aggiunto o dei biscotti senza zucchero.
In Svezia credo che l'ondata antizucchero sia passata qualche lustro fa ed ha influenzato tutto il mercato, da McDonald's che propone persino un Happy Meal con solo cose "sane" (cosa possibile anche in Italia, ma non negli Stati Uniti) alle pappe ed agli omogeneizzati per l'infanzia.
La nuova tendenza, da qualche anno, è quella del cibo da agricoltura biologica, spesso prodotto nelle vicinanze per limitare l'impatto sull'ambiente, con il minimo di conservanti, senza coloranti (artificiali) e con, se presenti, aromi naturali anziché artificiali.
Moda? Mania? Vedremo. Sofia ed Eleonora sembrano apprezzare in ugual maniera sia le merende con che quelle senza zucchero. Grandi differenze fra loro ed i loro coetanei italiani non posso dire di vederne. Comunque su una cosa Eleonora e Sofia sono concordi: nulla batte i gelati ed i sorbetti italiani :-)

sabato 4 dicembre 2010

Milano 3

La serata Disney è andata benissimo per entrambi i versi, sia per quanto Eleonora si sia divertita (sotto lo sguardo affascinato di nonno Carlo che ha riso più per Eleonora che per Topolino) sia perché Sofia è rimasta a casa con nonna Marghe e la testimonianza di zia Daniela è stata che nonna e nipotina si sono coccolate a vicenda. Mentre io e nonno Carlo ci godevamo Eleonora che cantava le canzoni dei Little Einstein e faceva il ballettopolo, nonna Marghe e zia Dani saziavano Sofia a canederli ed asiago d.o.p.
Sofia deve proprio sentirsi a casa perché ha dormito alla grande svegliandosi una volta sola.

Oggi nonna Marghe è persino riuscita a far addormentare Sofia durante una piccola festicciola organizzata per Eleonora ed alcuni suoi amichetti italiani. Per me è stato veramente un piacere vedere Eleonora giocare in italiano con Gaia, Letizia, Simone e Daniele. Nonostante qualche piccolo errore sta veramente crescendo bilingue, e ieri abbiamo fatto incetta di libri e film in italiano. La lettura della fiaba della buonanotte in italiano oramai è quasi un nostro momento speciale ed io aspetto impaziente di poter leggere per entrambe le bimbe senza che Sofia cerchi di prendermi il libro per mangiarlo!

PS: Consiglio per le giornate uggiose milanesi: le giostre di viale Cermenate angolo via Montegani. Al chiuso, aperte tutto l'anno, economiche (quattro euro per otto corse) soprattutto perché il sorriso dei bimbi ad ogni giro di giostra è veramente impagabile. DS

venerdì 3 dicembre 2010

Milano 2

Secondo giorno a Milano. Shopping con nonna Marghe e zia Daniela. Eleonora si sta rivelando "pericolosissimi" tratti da futura shopaholic: ha monopolizzato il camerino e sfilato con di tutto di più, commentandosi ogni volta. Nonna Marghe osservava fra lo stupita ed il divertita.

Sia Sofia che Eleonora mostrano apprezzamento per il cappuccino dei baristi meneghini. Altro vantaggio del papà in congedo. Entri al bar con due bimbe e chiedi un po' di latte schiumato con una spolverata di cacao e subito i baristi iniziano a coccolarti le bimbe :-)

Meno facile è invece il muoversi con i mezzi pubblici. Viziati dalla metropolitana e dagli autobus di Stoccolma abbiamo sofferto le difficoltà di accesso. Niente rampe e barriere architettoniche che ti fanno pensare a quanto debba essere difficile girare per Milano per chi è in sedia a rotelle. Splendide invece le infrastrutture del centro commerciale "Fiordaliso", compresi il fasciatoio in zona "unisex" ed i servizi per i bambini con i sanitari ad altezza di bimbo!

E questa sera grazie a nonno Carlo ci aspettano Topolino & Company! Eleonora ha saltellato di gioia per tutta la casa quando ha scoperto che il nonno le aveva preso i biglietti per lo spettacolo del quale aveva appena visto la pubblicità in televisione (altra grande differenza rispetto alla Svezia, lì non è permessa la pubblicità televisiva per i bambini e quindi sia la tv di stato (public service del tutto senza pubblicità) sia ad esempio Disney Channel non trasmettono pubblicità diretta ai bimbi). Generosamente il nonno ha preso, oltre ad un biglietto per se, anche uno per me, quindi Pooh, Tigro, Manny & Co. arriviamo!! (Lo ammetto, sono un fan di Manny Tuttofare ed ho ribattezzato i miei attrezzi come i suoi...).

giovedì 2 dicembre 2010

Milano!

E così siamo dai nonni. Questa mattina visita dai bisnonni (cioè dai genitori di nonna Marghe). Entrambe le bimbe sono state affettuosissime. Anche con nonno Carlo e nonna Marghe le bimbe sono veramente affettuose. Mi fa molto piacere vedere che nonostante la distanza ci sia un legame forte.

Il viaggio ieri è andato benissimo! Sofia si è addormentata sia durante il decollo che l'atterraggio, ed durante il resto del volo è stata buonissima. Eleonora è stata addirittura esemplare, nonostante il papà (o dovrei dire "babbo") smemorato avesse dimenticato sia il lettore di dvd che i pastelli colorati! Si è persino presa cura di un bimbo di tre anni facendolo giocare. Devo poi dire che viaggiare come papà solo con due bimbe ha i suoi vantaggi: tutti si sono dimostrati molto disponibili, da quelli della sicurezza in aeroporto al personale di bordo, complici forse anche i sorrisi di Sofia che flirtava con tutti mandando baci ed offrendo il suo ciuccio. Sofia è persino riuscita a passare per il metal detector gattonando mentre io ed Eleonora mettevamo giacche e bagagli sul nastro della macchina a raggi-x! Devo quindi aggiungere a quelli già scoperti un ulteriore motivo per usufruire del congedo parentale: la gente ti sorride praticamente sempre!

mercoledì 1 dicembre 2010

Con te partirò...

Anzi con voi, Eleonora e Sofia.
Eleonora questa mattina era contentissima. Sofia non ha idea di cosa l'aspetti.
Fra poco si va in aeroporto.
Cinque giorni senza la mamma.
Avrò preso tutto? Andrà tutto bene? Sentiranno, soprattutto Sofia, la mancanza di mamma Anette?
Mi autoconvinco. Ma no, dai, in fondo cosa vuoi che sia. Inoltre a Milano nevica. Sembrerà di essere in Svezia. E poi sono solo tre ore d'aereo, più una in aeroporto...