giovedì 28 aprile 2011

Una nuova scuola

Fatta la prima riunione dei genitori alla scuola elementare che Eleonora frequenterà da agosto. Lo scopo era conoscere le maestre ed avere delle prime risposte alle mille domande che ronzano nel cervello. In classe di Eleonora saranno in 20. L'orario di lezione è dalle 8.30 alle 13. Per chi vuole, il prescuola inizia alle 6.30 ed il doposcuola finisce alle 18. Visto che nel comune ci sono almeno cinque bambini con l'italiano come lingua parlata a casa Eleonora avrà diritto all'ora di sostegno di italiano. Le due maestre mi hanno fatto un'ottima impressione. Nelle prossime settimane gireranno negli asili della zona ad incontrare i loro futuri allievi, poi toccherá ai bimbi andare a far visita alla scuola. Ci sono delle cose alle quali non sono abituato. I libri, ad esempio, sono della scuola. I bambini li usano durante l'anno, ma finito l'anno ritornano alla scuola.
Ai genitori è richiesto di partecipare a parte delle lezioni del primo e del secondo giorno. Credo che forse sarò più emozionato io di Eleonora...

17 commenti:

  1. Oh mamma il primo giorno di scuola... io ho avuto ben sei inizi da zero, tra i vari cambi di scuola, ed il primo giorno mi ha sempre fatto venire il mal di pancia. Certo che il primo in assoluto, a cinque/sei anni, spesso si è troppo piccoli per ricordarselo bene o forse anche per preoccuparsene troppo, quindi consolati che per lei potrebbe essere il più bello...

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  2. Anche il mio seienne, che frequenta l'ultimo anno della scuola dell'infanzia, ha visitato la prossima scuola e i suoi compagni di classe dello scorso anno sono andati a trovarli. Non c'è stata ancora l'occasione di conoscere le maestre perchè... tra maternità e nuove classi, delle tre quinte uscenti credo che solo una o due insegnanti saranno in servizio per le nuove quattro prime. Noi accompagneremo i bambini in classe e forse faremo un brevissimo lavoretto con loro (così avvenne per l'attuale ottenne). Mi incuriosisce la storia del sostegno per l'italiano.

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  3. 5 bambini che parlano italiano nel comune. L'ora di sostegno in italiano la faranno insieme???

    E "i libri della scuola", questa è una cosa che in Italia non penseranno mai, vista la mala educazione che hanno i bambini di scarabocchiare tutto e quella delle maestre che dicono "sottolineate" ... ho visto una volta il libro di mio nipote (adesso è in seconda media) ed era tutto sottolineato (o meglio "evidenziato" di rosa e giallo), perdendo così il senso del "sottolineare".

    Contenta che le maestre ti abbiano fatto buona impressione, è molto importante anche il buon rapporto genitori/insegnanti, ma sono sicura che non devo essere io a dirtelo! :-)

    Ciao, R

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  4. Da noi i libri durante il ciclo delle elementari sono gratuiti per le famiglie che li ordinano regolarmente nelle librerie e poi restano all'alunno. In compenso dovevamo portare le risme di carta per le fotocopie, materiale aggiuntivo che si sa durante l'anno scolastico. In compenso la mazzata arriva con le scuole medie che i libri costano una follia e mio figlio ne 16 in tutto e non parliamo di cartelline,colori a matite e a pennarello solo di una certa marca, compasso. Un salasso nel complesso. Bella l'idea di far partecipare i genitori a parte delle lezioni :-)
    Terry

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  5. @fiordicactus La regola dei 5 bambini è quella che serve per poter aver diritto al sostegno, credo per una questione di costi. Credo che Eleonora farà l'ora con i bambini della sua età e quelli di uno due anni più grandi, ma sui dettagli devo ancora informarmi. Appena lo so ne scrivo :)

    @Terry Per fortuna pare che la cosa dei libri continui sino al liceo

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  6. Stefano tra dentista (che ho ricevuto giusto l'altro gg preventivo per sistemare i denti del ragazzo sigh sob) e quest'ultima dei libri mi trasferisco ho deciso (e più tutte le varie ed eventuali che trapelano dai tuoi post). Mi vien sempre di più da dire che dove vivo è un paese infame sotto tutti i punti di vista.
    Terry

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  7. Per il momento a noi non tocca, la grande ha ancora un anno di materna davanti a lei. Ma.... dobbiamo pensare alla scelta della scuola elementare, dove però non le faremo fare italiano ma un'altra lingua straniera. In bocca al lupo!

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  8. @Elga Eleonora farà anche inglese come tutti. L'ora di sostegno per la lingua "parlata a casa" è in più.

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  9. Che meraviglia!!! Sono davvero spettacolari le tue bimbette!!!

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  10. Il primo giorno di scuola ( materna elementare medie..)dei nostri figli è un'immensa ondata di emozioni che rimangono impresse nel cuore e nella mente per sempre.

    Un capitolo a parte è la tragedia dell'acquisto del materiale che tocca ,nel caso delle medie costi altissimi..a Settembre Giulia inizierà il primo anno di Ginnasio e, oltre alla grande emozione che ci accompagnerà per l'inizio di questa sua grande avventura, mi hanno già anticipato cifre a dir poco allucinanti non solo per l'acquisto libri e materiale ma una partecipazione economica da stabilire più in là ad iscrizioni concluse...
    Nel corso di questi anni abbiamo sempre dovuto fornire la scuola non solo ciclicamente di risme di carta per fotocopie ma a turno,ogni genitore, fare le fotocopie stesse, portare fazzoletti,carta igienica , salviettine umidificate , colori ,cartoncini ecc..ecc..ecc..
    non vado oltre...
    Monica

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  11. @fiordicactus anche per me resta un mistero che senso abbia 'sottolineare' evidenziando tutto il testo senza esclusione di alcuna parola... eppure pare che ora facciano tutti così!
    Quando le mie figlie erano alle medie si era provata una formula tipo: lascio i libri a chi viene l'anno prossimo e non può comprarli; ma appunto, erano talmente rovinati che aveva poco senso...

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  12. Io non vorrei mai e poi mai un libro usato, soprattutto se si tratta di materie umanistiche durante le quali prendo appunti e sottolineo. Vedere a fine quadrimestre i tomi di filosofia, storia e letteratura sottolineati ed annotati è un piacere tutte le volte immenso. Sono affezionatissima ai miei libri di scuola e non li ridarei indietro per nulla al mondo, tranne forse quelli di fisica ai quali oggettivamente darei fuoco.

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  13. Quando facevo la tata negli Stati Uniti succedeva la stessa cosa, almeno alle scuole elementari. a settembre arrivava un avviso dalla scuola che i libri erano disponibili in tal posto e si andava con la lista di ciascun bambino a prendere i libri per l'anno nuovo, riconsegnando quelli dell'anno precedente. non erano una proprietà privata ma un bene della comunità.
    In parte sono d'accordo con 17enne, io ho tenuto molti dei libri di liceo e università, ovviamente quelli che mi interessavano di più, ma ho anche fatto molte compra-vendite perché comprarli tutti nuovi era a dir poco proibitivo!!!

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  14. @Monica di Le tre civette

    Cara Monica, ho parlato proprio di questo con una amica che lavora alla materna qui nel mio paese. mi ha detto che la direttrice ha espressamente chiesto loro di non fare progetti perchè non ci sono i fondi statali per comprare la carta, i pennarelli e tutto il necessario che, in una scuola, sia essa materna-elementare-media, è appunto necessario.
    é ovvio poi che le maestre si rivolgano ai genitori (e ai loro soldini) per poter svolgere il loro lavoro.

    questo è il risultato della "riforma" gelmini...

    se riuscissi a convincere il mio fidanzato (che adora il freddo)... mi trasferirei subito da voi, Stefano! :)

    Michela

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  15. Approvo... posso venire anch'io in Svezia???
    Noi italiani... che tristezza

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  16. @Michela, fondi statali ce ne sono pochi, comunali pochi di più ma contintentati ai comuni "buoni" per l'effetto patto di solidarietà. Il mio figlio più grande fa la terza elementare ma fin dal primo anno di scuola materna (2005) ci è stato richiesto un sacco di materiale che, come scrive Monica, non è solo di consumo ma anche igienico, dal sapone alla carta igienica (del resto, mi capitò di portarmela da casa anche in ufficio e più di una volta). E questo ben prima della c.d. riforma Gelmini, che mi sembra un pochino più recente.
    17enne, capisco la passione e il vivere i libri ma quando hai due figli vicini, la spesa di libri per entrambi è davvero pesante e non poterli passare da uno all'altro perchè vissuti è davvero impressionante, soprattutto perchè difficilmente la maggior parte di essi verranno riutilizzati. Basterebbe prendere appunti su foglietti da lasciare accanto. E insegnerebbe ai ragazzi a prendersi cura delle proprie cose che diverrebbero cose altrui.
    Roberta

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  17. Ci rivalutiamo come operai tutto fare, se non è possibile trovare posto come veterinario e come informatico, ma almeno saremmo in una società civile....

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