mercoledì 22 giugno 2011

Dieci mesi in dieci minuti

E così Eleonora ha svuotato i suoi cassetti all'asilo ed ha portato a casa i lavori fatti durante l'anno. C'è il libro sul cosa fare se ci si perde nel bosco completato dagli appunti sul cosa fare se ci si perde in un centro commerciale e come chiamare il 112 (insegnato come uno uno due...che bello che valga in tutta Europa), ci sono il tappetino tessuto con il telaio e quello ricamato, ci sono disegni e collage di fate e principesse fatti con ogni sorta di tecnica (matita, tempera, gessetto, pennarello, pasta, cartapesta, pongo e chi più ne ha più ne metta), e poi collane e braccialetti di ogni sorta di perline, pezzi di costruzioni (la visita al museo di architettura ha lasciato il segno), progetti, esperimenti.

Ci ha messo dieci minuti a passare in rivista il tutto ed a raccontarmi di cosa si trattasse. Di ogni cosa mi ha spiegato velocemente l'origine e mi ha raccontato un aneddoto. Poi via tutto. Si guarda al futuro. L'asilo oramai è un capitolo chiuso. Vuole andare a scuola.

Sofia invece a portato a casa la scatola per i "compiti per le vacanze". Dovrà riempirla di ricordi. Quanta sabbia e quante conchiglie ci staranno dentro?

3 commenti:

  1. Anche il seienne, ieri, ha portato a casa un anno di lavoro, nel quaderno ad anelli, in buste forate, diviso per argomento. Mi sono commossa a guardare e commentare, insieme a lui, i suoi progressi e i suoi lavori, la sua capacità di interpretare storie, persone ed avvenimenti.
    E lo zaino per la prima elementare è praticamente pronto.
    Roberta

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  2. Anche noi, ieri, primo anno di scuola materna, prima cartelletta (anzi, cartelletta, raccoglitore e libro) di lavori, prime emozioni. Ma oltre ai lavoretti e i disegni colorati "dentro le righe", i libretti a tema (autunno, natale, pasqua, primavera...), oltre al divertimento di ammirare i risultati delle tecniche fantasiose adottate dalle maestre (lo zucchero per la neve... l'ovatta per la pelliccia dell'orsetto... le lenticchie per il riccio...), oltre a ascoltare le sue spiegazioni per questo o quel disegno... mi ha commosso la cura e l'attenzione con cui le maestre hanno raccolto anche *tutti* gli scarabocchi "liberi" di Ettore... colori in liberta', a volte poche righe, a volte un abbozzo di letterina, a volte solo un cerchietto minuscolo e leggero al centro di un foglio bianco... e me le sono immaginate li', a raccogliere i fogli, a scrivere il nome di Ettore sotto un "capolavoro" di questi, piccole grandi e meravigliose donne (quasi tutte donne, in Italia) che passano la loro vita sempre nelle stesse aule, insieme ai nostri bambini che crescono e poi se ne vanno...

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  3. avessimo noi la capacità di affrontare i grandi cambiamenti della vita come ce l'hanno i bambini...
    spero che nella scatola ci stiano tanta sabbia e tante conchiglie.
    quasi quasi, la faccio anche io, la mia scatola per i "compiti delle vacaze".

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