Ieri era Sveriges nationaldag och svenska flaggans dag ossia il giorno della Svezia e della sua bandiera. I festeggiamenti si sono svolti in tutta la nazione, con la famiglia reale al completo a Skansen (il parco naturale nel centro di Stoccolma, meta imperdibile per chi passa da queste parti), mentre la nostra famiglia ha scelto i festeggiamenti un po' meno affollati di un pic-nic con degli amici in un parco di Sundbyberg. Eleonora, fiera della sua doppia cittadinanza, ha festeggiato, anche se io credo che per un po' di zucchero filato sventolerebbe anche la bandiera finlandese domani quando la Svezia si gioca proprio contro la Finlandia la qualificazione agli europei.
È stato anche il giorno in cui è oramai chiaro che fra Eleonora e le altre bambine della zona si sta formando una compagnia di amichette fra i cinque ed i sette anni. Vengono a cercarsi, giocano un po' a casa dell'una ed un po' dell'altra a seconda di a che cosa vogliono giocare (ad esempio noi abbiamo lo scivolo ad acqua, uno dei vicini una mini piscinetta, eccetera). Piccolo problema. Per andare in alcune delle case c'è da attraversare la strada. La via è tranquilla, ma ogni tanto c'è chi guida un po' troppo veloce. Inoltre Eleonora a volte si fa prendere dal gioco e si distrae quando deve attraversare la strada. L'accordo con alcuni dei genitori è che ci deve sempre essere un adulto a fare attraversare i bambini, ma ho notato che alcune delle bambine (le più grandicelle) attraversano da sole, cosa che anche Eleonora vorrebbe iniziare a fare. Ecco quindi il dilemma: iniziare a darle fiducia e farla attraversare da sola o no? Da una parte c'è il timore che si distragga, dall'altra c'è la sua autostima che cresce e si alimenta ogni volta che le diamo fiducia. Lei è bravissima, si ferma sul bordo del marciapiede e chiama, ma so che vorrebbe attraversare. La fa sentire "grande".
Credo inizieremo con un compromesso, cioè il farla attraversare da sola mentre la guardiamo dal giardino. E già penso a quando vorrà andare a scuola da sola...
I Post sino alla prima settimana di febbraio 2011 sono relativi al mio congedo parentale. Poi ci sono tutti quelli della normale vita di un papà italiano in Svezia fra famiglia e carriera.
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Qui in svizzera i bambini dai 4 anni in su vanno a piedi da soli a scuola. Hanno un catarifrangente e alle strisce pedonali delle strade statali ci sono delle persone che li aiutano ad attraversare ma solo in orario di scuola.Imparano fin da piccoli che prima di attraversare devono veder arrivare una macchina, la macchina li deve vedere e loro poi attraversano. Sembra stupido ma funziona!
RispondiEliminaCiao, il tuo blog è favoloso!
RispondiEliminaSono sempre stata attratta dallo stile di vita dei paesi nordici, anzi, dalla Francia in sù, è tutto un altro mondo. Io vivo a Firenze e lasciare una bimba attraversare la strada da sola è impensabile anche a 10 anni, figuriamoci a 5, per quanto le strade sono pericolose.
Complimenti per la bella famigliola, sembrate molto felici :)
Tea
per ringraziarti del suggerimento subliminale per la visita al Parco (io segno nel mio file!) ti racconto un aneddoto.
RispondiEliminaVerso i 3 anni e mezzo avevo il permesso di andare da casa mia a casa della nonna da sola (sono abitazioni sullo stesso lato della strada) il patto era stare vicino vicino al "murino" (il muretto dei cancelli) io avevo preso la cosa molto sul serio e praticamente strisciavo attaccata alle recinzioni per i 200 metri di tragitto. Mia mamma mi guardava da casa nostra e mia nonna da casa sua. Un giorno mi ero bloccata e non andavo più avanti allora dopo un po' mia mamma è venuta a vedere. In sostanza la signora che abitava in una delle case del vicinato aveva parcheggiato la sua cinquecento blu talmente vicino alla recinzione che io non ci passavo. Cercavo in tutti i modi di incastrarmi tra rete e auto ma non ci riuscivo. per me non era ipotizzabile non toccare il muretto e fare il giro intorno alla macchina e mia mamma è venuta a farmi fare il giro intorno alla macchina :)
c'è da dire che ogni volta mi ripeteva di stare vicino al murino e di non allontanarmici e io che non sono mai stata ribelle non volevo disubbidire.
è una decisione importante! se con Anette decidete di farla andare ogni tanto fate le domande a trabocchetto. Mia mamma quando mi portava in giro faceva spesso domande tipo "se ti perdi e non mi trovi più cosa devi fare?" risposta "stare tranquilla, andare da un signore/a della sicurezza e dire che ho perso la mia mamma. se non lo trovo andare da una donna che mi sembra a posto, che ha possibilmente un bambino e dire se mi aiuta a ritrovare la mia mamma" sarà che avevo in testa cosa fare in caso di bisogno, ma non mi sono mai persa :) Nel vostro caso "l'interrogatorio" verterà sulla strada.
Con me funzionavano anche i periodi di prova: se per un determinato tempo davo dimostrazione di poter fare una cosa da sola poi potevo iniziare a farla. Quando andate in giro potreste giocare all'inversione di ruoli e fare in modo che lei vi guidi negli attraversamenti come se fosse la mamma e in questo modo verificare se è capace veramente di farlo senza pericoli, e poi darle il permesso. Ma tanto voi le saprete già tutte queste cose, le ho scritte per dare la mia testimonianza. Baci.
Bella l'idea di Marina! Lei fa la mamma e voi i bimbi e vedete se vi fa attraversare al momento giusto.
RispondiEliminaCome dice Tea qui è difficile fidarsi, certe macchine corrono come fossero in un circuito! Ma forse da voi hanno più rispetto... Anche se i vigili sono venuti a scuola ad insegnare ai bambini come attraversare e quali sono le regole della strada, io, in italia, a cinque anni non mi fiderei. Magari aspetta che passi l'estate così quando venite qui non rischi che attraversi da sola (-:
rugiada
a proposito dell'andare in giro da sole, mio papà mi diceva sempre "se tiperdi cosa devi fare?" ed io "cerco un vigile (insomma uno con la divisa) e gli dico -mi chiamo fabiana, mio papà si chiama augusto e il numero di casa è questo......-"
RispondiEliminala tiritera la sapevo bene, però non mi è mai servita :)
p.s. il numero di casa dei miei lo dico ancora come l'ho imparato da piccona....una cifra alla volta :o
@pinguino C'è anche qui quel ruolo, che tra l'altro viene rivestito dai bambini, ma solo la mattina quando entrano alle elementari
RispondiElimina@Tea Grazie dei complimenti :)
@rugiada Grazie del consiglio
@Marina e creativando-creativando Ad Eleonora hanno insegnato anche all'asilo cosa fare se ci si perde sia nel bosco che nel centro commerciale (http://congedoparentale.blogspot.com/2010/10/un-venerdi-due-figlie.html). Lei poi sa dire il suo nome e cognome, e considerando che ci sono solo due Dell'Orto in tutta la Svezia non dovrebbe essere difficile rintracciarci :)
Effettivamente è una facilitazione. Ma è tuo parente anche l'altro? Perché se no è davvero singolare! :)
RispondiElimina@Marina No, nessuna parentela.
RispondiEliminaIo vorrei riuscire a far sì che il mio ottenne vada da solo a scuola quando accompagno prima il seienne all'asilo ma lui non si fida. E non deve nemmeno attraversare strade. Ecco, sono una mamma atipica, cerco di insegnare loro ad essere indipendenti anche nella mobilità in paese ma loro non mollano la mia gonna.
RispondiEliminaRoberta
x Roberta67: magari il tuo figliolo maggiore fraintende il tuo desiderio di vederlo indipendente e lo scambia per maggior attaccamento al più piccolo....
RispondiEliminaProva a metterti nella testa di un bambino, ripensa a te stessa alla loro età!
Buon tentativo,
Mt
Se avete da qualche parte le striscie pedonali insegnale ad attraversare solo su quelle. E se no le avete ma siete già un bel po' di famiglie, non si pu`ø chiedere al comune di mettere qualcosa? O fatevi voi un cartello: attenzione, attraversamento cuccioli?
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