sabato 20 agosto 2011

Brunch randagio

C'era una quindicina di anni fa un gruppo di studenti italiani in Svezia. Vista la natura cosmopolita questo gruppo si diede il nomignolo di "italiani randagi". Con gli anni, forse per tenere fede al nome, una parte del gruppo ha continuato a randagiare ed oggi i membri sono un po' ovunque: San Diego, New York, Zurigo, Berna... c'è comunque anche un gruppo abbastanza nutrito che si è fermato qui a Stoccolma. Con alcuni ci si vede un po' più spesso, con altri più raramente.

L'occasione di rivedersi questa volta l'ha creata una coppia di randagi che dalla Svizzera hanno deciso di venire a fare un salto qui a Stoccolma. Si è deciso per un brunch qui da noi. Cinque coppie più una dozzina di bimbi fra i quasi due ed i quasi dieci anni. Speravamo di sfruttare il nostro giardino...ha piovuto più nelle ultime ventiquattro ore che durante i mesi di luglio ed agosto insieme. Rivedersi è stato comunque un piacere, come bellissimo è stato vedere tutti i bimbi giocare insieme usando l'italiano come lingua comune (nel quotidiano parlano altrimenti chi svedese, chi russo, chi tedesco...).

I primi sono arrivati poco prima delle undici, gli ultimi sono andati via verso le sei e mezza. Tutte le 60 cialde fatte da Anette sono state divorate, così come gli squisitissimi muffins fatti da Evgenia (ognuno ha portato qualcosa). Verso la fine Eleonora ha iniziato a dare qualche segno di insofferenza. Ha detto che dieci bambini più Sofia che usano i suoi giocattoli per così tante ore sono un po' troppi. Però poi ha anche detto che ha voglia di rivedersi presto con una delle bimbe, Kristina, che abbiamo scoperto abitano a pochi minuti da qui. Inoltre vuole andare a vedere un cartone al cinema con uno degli altri bimbi, Francesco. Prevedo a breve una merenda randagia, Preparo la Nutella, che con le cialde si accoppia alla grande.

3 commenti:

  1. Fa un po' casa e un po' cosmopolita.
    Roberta

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  2. Mi vedo tra qualche anno un sacco di randagi che hanno in comune l'italiano come lingua girare il mondo: sai com'è, buon sangue non mente.

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