Sarebbe stato veramente comodo se al momento della nascita, dopo le bimbe e la placenta, fosse uscito anche il libretto di istruzioni sul come si diventa genitori. Invece uno si trova a dover scoprir da solo dalle cose più banali a quelle in effetti un po' più complicate. Specialmente in questi giorni mi sono reso conto di come a volte basti formulare in diversi modi la stessa (semplice) domanda ad Eleonora per ottenere risultati a volte anche abbastanza diversi.
Penso ad esempio ad una cosa come andare nel seminterrato nella stanza fai da te a segare delle mensole con il traforo per fare dei ripiani in più per un mobile della cucina.
Se dico ad Eleonora "vado giù, vuoi venire?" è probabile che dica di no e continui a fare quello che sta facendo, anche se sempre più spesso chiede cosa vado a fare.
Se dico "vado a segare una mensola, vuoi venire?" c'è solitamente sempre un po' più di curiosità da parte sua.
Se dico "vuoi venire a vedere come si usa il traforo" la risposta è quasi sempre affermativa, seguita da un "posso provare anch'io?".
Se poi dico "mi aiuti a fare una mensola? ti insegno ad usare il traforo e magari facciamo anche qualcosa per la tua casa delle bambole" ecco che arriva di filato indossando la cintura degli attrezzi e cantando la sigla di Manny Tuttofare!
Paparapara-papara! Aggiustiamolo tutti dai, avvitalo, stringi e vai! Anche il mio bimbo la canta sempre quando ha da fare i "lavoretti" col nonno!
RispondiEliminaIl tuo blog è divertente ed istruttivo, complimenti!
SVE
Eh, già... funziona proprio così: cambi il modo di porre la domanda e ottieni risposte differenti.
RispondiEliminaRoberta
Strategie di marketing? :P
RispondiEliminaHehehe! proprio vero!
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