giovedì 31 maggio 2012

Euforia svedese


E così la Svezia ha vinto lo Eurovision Song Contest. Lo ha fatto con la canzone che ha vinto il Melodifestivalen e che inizialmente ad Eleonora non piaceva.

Eleonora adesso invece ha cambiato idea. Le piace l'artista, e le piace la canzone...e non piace solo a lei, ma a tutti gli svedesi che sembrano orgogliosi di questa vittoria, al punto tale che adesso "Euphoria" l'ha suonata persino la banda dell'esercito al cambio della guardia.

Adesso mi piacerebbe sentire i Bersaglieri suonare Ligabue!

Nota: La banda dell'esercito non è nuova a queste cose. Da buoni svedesi nel repertorio hanno anche gli Abba. 

mercoledì 30 maggio 2012

Favole al telefono

La mia idea durante il viaggio di lavoro era ispirata dal vecchio libro di Gianni Rodari ricapitatomi fra le mani durante l'ultimo viaggio a Milano: dalla camera d'albergo leggere a Eleonora una favola al telefono.

La realtà è stata: "Ciao papà, sto guardando miljöhjältarna*, ci vediamo domani, buonanotte!".

Speriamo che la prossima volta vada meglio...

miljöhjältarna = gli eroi dell'ambiente, programma in cui i bambini imparano a conoscere e risolvere i problemi dell'ambiente

martedì 29 maggio 2012

Viva l'estate!

Sia d'inverno che d'estate sia l'asilo di Sofia che la scuola di Eleonora hanno attività quotidiane all'aperto. Quindi: Vestizione mattutina delle bimbe in inverno: calze, mutande, calzamaglia, maglietta, pantaloni, maglioncino, tutona, cappello, guanti, stivali imbottiti. Vestizione in estate: Mutande, vestito, sandali, cappello. Praticamente si può dormire mezz'ora in più...

lunedì 28 maggio 2012

Fase monella

Da qualche settimana Sofia è entrata nella fase serale monella che consiste di tre momenti:

1) Inizialmente non vuole darmi il bacio della buonanotte. Da in braccio a mamma Anette con lo sguardo furbetto ed il sorriso biricchino ha deciso che il modo adeguato di salutarmi prima di andare a nanna è la "linguaccia della buona notte"

2) Su invito sia mio che di mamma Anette dopo un po' dice che va bene, mi darà un bacino, ma solo "piccolo piccolo" (cosa che dice facendo anche con pollice ed indice il segno di "piccolo")

3) Al momento del bacino arrivano l'abbraccio grande ed il superbacio

domenica 27 maggio 2012

Piccole Kamprad crescono

Ieri io ed Eleonora siamo andati a fare un po' di compere visto che oggi qui era la festa della mamma. Mentre andavamo di negozio in negozio lei ha iniziato a raccontarmi di alcuni suoi piani per il futuro: "Sai, a me da grande piacerebbe fare la baby sitter, però mi piacerebbe anche fare la pasticciera, allora ho avuto una idea... avrò una pasticceria tutta mia, dove i genitori possono mangiare i dolci fatti da me mentre in una stanza di fianco io posso prendermi cura dei bambini... e se diventano tristi possono mangiare i miei pasticcini... bella idea, no?"

sabato 26 maggio 2012

Primo torneo

Alle ore 09:00 di questa mattina il fischio d'inizio. Su 7 campetti una trentina di squadre (di cui una decina femminili) di bambini e bambine classe 2005 hanno dato vita alla "småtting cup" (coppa dei piccini).

Il tempo era perfetto, poco più di venti gradi ed un bel sole. La cornice era composta da soccer moms, padri con la maglia della squadra ed il nome del figlio sulla schiena, amici del cuore e qualche nonno. A rifocillare i bambini fra una partita e l'altra frittelle, hot-dogs e litri di sciroppo di ribes rosso e lamponi. Calorie necessarie vista l'energia con cui si giocava.

Per far sì che tutte giocassero noi abbiamo diviso le nostre in due squadre. Eleonora, verosimilmente per fare come me, ha voluto giocare la sua partita d'esordio in porta. A me di gol ne fecero cinque, lei ha mantenuto la rete inviolata.

Nota: Le regole del torneo in realtà lo vietavano, però anche gli svedesi ogni tanto sgarrano. A fine torneo quindi uno dei genitori di una bimba della squadra allenata da me mi ha confessato che abbiamo vinto le nostre partite 5-0, 8-0 e 3-2.

venerdì 25 maggio 2012

Pic nic con la classe di Eleonora

La fine del primo anno di scuola di Eleonora si avvicina velocemente. E così qualche giorno fa era arrivato un messaggio di posta elettronica dai genitori di una compagna di classe di Eleonora con l'idea di fare un pic-nic oggi dopo la scuola. Essendo gli svedesi, a dispetto di quanto si creda, degli animali sociali, ecco che praticamente tutti hanno accettato. Ed oggi alle 17.15 armati di coperte, panini, thermos, giochi vari e chi più ne ha più ne metta noi genitori e i bambini della classe "Linden" (il tiglio) eravamo al parco "golfängarna".

Noi genitori abbiamo guardato affascinati i bambini giocare tutti insieme e abbiamo socializzato per molto più di quei trenta secondi di saluti rapidi la mattina quando si portano i bimbi o il pomeriggio quando si va a prenderli. Io pensavo che saremmo stati lì un'oretta, invece complici i 25 gradi di oggi e le giornate che oramai vanno verso il sole di mezzanotte alle otto di sera eravamo ancora praticamente tutti lì.

giovedì 24 maggio 2012

Specchio specchio delle mie brame

A volte Eleonora fa delle cose mi fanno arrabbiare tantissimo. Magari sono piccolezze, ma mi arrabbio. Altre volte fa cose anche più "gravi", ma mi sembra di arrabbiarmi molto di meno.

Credo ci avere capito come funziona: le cose che mi fanno reagire di più sono praticamente sempre l'effetto di aspetti del mio carattere che mi piacciono meno e che rivedo in lei. Mi arrabbio con lei, ma in realtà mi arrabbio con me stesso. Proietto quegli aspetti del mio carattere nel suo comportamento e ne traggo le conclusioni a priori, del tipo "se continua così, so già come andrà a finire...".

Mi sa che la prossima volta che rivedo in lei qualcosa di me invece che arrabbiarmi devo strapazzarla di coccole :) 

mercoledì 23 maggio 2012

Un'idea geniale

Eleonora adora l'anguria. Dice però, a ragione, che quella che mangia d'estate in Italia è più buona di quella che arriva qui in Svezia.

Mentre mangiava l'anguria ieri sera ha quindi avuto un'idea per essere sicura che ci sarà anguria ad aspettarla durante le prossime vacanze estive. Ha raccolto tutti i semi della fetta appena mangiata ed ha detto: "Adesso mandiamo questi semi a nonna Marghe, così può piantare l'anguria in giardino e quando arriviamo a luglio è pronta!"

martedì 22 maggio 2012

Repetita iuvant

Questa sera dopo cena Sofia mi ha chiesto di fare con lei il suo puzzle dei Barbapapà (9 pezzi).
Contento ho accettato e l'abbiamo fatto insieme.
Poi lo ha disfatto ed ha voluto che lo rifacessimo.
Quindi lo ha ridisfatto ed ha voluto ri-rifarlo.
Poi ancora una volta.
E poi un'altra.
E un altra ancora.
Si è stancata solo dopo la 23esima volta...

lunedì 21 maggio 2012

Cose positive dell'allenare

Devo ammettere che l'aver iniziato come allenatore della squadra di calcio di Eleonora è stata una scelta felice. Mi piace che abbiamo l'allenamento e tutto ciò che lo riguarda come momento insieme. Uno dei momenti speciali è la camminata di ritorno dal campo a casa; si parte dal commentare l'allenamento per arrivare a raccontarsi di tutto. Di solito le piace persino confidarmi qualche segreto.

Poi c'è la parte dell'allenamento. Il vederla interagire con una decina di bambine della sua età. Il rendersi conto che non è assolutamente l'unica, anzi, che si distrae nel mezzo dell'esercizio teletrasportandosi in un mondo tutto suo o che si isola persino nel pieno della partita per inseguire una farfalla.

Nell'ordine oggi:
- una delle compagne di squadra aveva quella di fare la treccia a chi le stava davanti in fila
- un'altra ha passato i primi dieci minuti dell'allenamento a far vedere a tutti (genitori compresi) che si era messa lo smalto con i colori dell'AIK (la loro squadra)
- in tre non riuscivano a ripetere la sequenza di un esercizio semplice, ma in compenso si ricordavano perfettamente il ballo di Danny Saucedo mentre canta Amazing

domenica 20 maggio 2012

Umorismo duenne

Stasera, ore 20:30, ora per le bimbe di andare a nanna.
"Sofia, sono le otto e mezza, i denti sono lavati ed hai messo la camicia da notte. Cosa si fa adesso?"
E Sofia, ridendo: "titta tv!" ("guardare la televisione!")

Mi chiamo Sofia

In ingresso, Sofia parla parla e parla, mamma Anette ridendo le dice "sei una chiaccherona", lei la guarda e dice "nej, jag heter Sofia" (no, mi chiamo Sofia).

Aspetta... come hai detto che ti chiami? E lei: "Sofia"

E lo ha detto anche a me. Bene. Scandito. Niente più "Ia". In una soleggiata domenica mattina, a due anni cinque mesi e quattordici giorni Sofia ha iniziato a pronunciare il suo nome correttamente.

sabato 19 maggio 2012

L'allegria di buona mattina

A colazione questa mattina Eleonora si è presentata con il guscio di una conchiglia raccolto in spiaggia l'estate scorsa. Pensierosa si è seduta a tavola e ha detto: "ma...questo guscio è la casetta di un animale... e magari adesso la sta cercando... non ha più dove abitare... per fortuna che mi ricordo dove l'ho trovato e che quest'estate ci torniamo, così posso riportargliela!"

venerdì 18 maggio 2012

Come cantava Raf? Self control?

Questa mattina. Sto vestendo Sofia. La sua maglietta ha un nastrino. Lei mi chiede di allacciarglielo a fiocco. Lo allaccio. Lei lo slaccia. Lo allaccio ancora. Lei lo slaccia ancora. Lo riallaccio per la terza volta. Lei lo (t)rislaccia, mi guarda e ridendo fa "Ia monella, ihihih!"

Fra strozzarla e coprirla di baci ho scelto la seconda, anche perché dalla sua espressione era chiaro che voleva scherzare e non provare un limite, ma bisogna ammettere che una bimba nel pieno dei "terrible twos" a volte richiede molto autocontrollo

giovedì 17 maggio 2012

Quel "piluccare" femminile

Lo so, è sbagliato ragionare "i maschi fanno così, e le femmine cosà", ma... una cosa che mi è sempre sembrato facciano solo le donne è quella a volte di non ordinare dicendo "no, non prendo nulla... magari pilucco solo un po' di quello che prendi tu" per poi regolarmente mangiarsi almeno metà della tua porzione.

In questo stamattina Sofia si è dimostrata donna. Mentre preparavo la colazione le ho chiesto se volesse un po' di yogurt.
Risposta: "no grazie" per poi aggiungere "Ia bara smaka lite" (Sofia assaggia solo un po').

Stavo per imboccarla quando ha preso dalla mia mano il cucchiaino, e chiaramente cucchiainata dopo cucchiainata mi ha lasciato la scodella vuota...

mercoledì 16 maggio 2012

Autodafé

Eleonora questa sera è venuta da me: "Papà, mi dai il tuo telefonino?"
Le ho chiesto il perché.
Risposta: "Devo andare in bagno"
Io: "E allora?"
Lei: "Tu ci giochi sempre quando devi andare in bagno!"

Anette è ancora distesa sul pavimento a ridere a crepapelle...

martedì 15 maggio 2012

Quando il 17 è un numero fortunato

Eleonora fa la raccolta delle figurine degli "Amici cucciolotti". L'album glielo hanno regalato nonno Carlo e nonna Marghe, che regolarmente provvedono anche a mandarle dei pacchetti di figurine.

Io, che non faccio più una raccolta dai tempi dell'album "Calciatori" della Panini stagione 1980/81, mi ero dimenticato di quanto sia statisticamente impossibile completare un album solo comprando i pacchetti (quell'anno credo di aver speso più io per trovare la figurina di Buriani di quanto lui costasse al Milan di ingaggio).

Il segreto è lo scambio delle doppie. Il problema di Eleonora però è che verosimilmente è l'unica in Svezia a fare la raccolta. Ecco quindi che ci è corsa in aiuto zia Daniela che è riuscita a trovare fra le sue amiche una con la figlioletta che fa la stessa raccolta di Eleonora e che ha un po' di doppie.

Io ed Eleonora ci siamo messi quindi ad annotare mancanti e doppie (ottimo lavoro anche per esercitarsi con i numeri) che abbiamo scritto in un messaggio di posta elettronica che abbiamo inviato alla zia. Oggi la risposta: la figlia dell'amica di mia sorella scambia volentieri 17 mancanti per 17 doppie. Eleonora è al settimo cielo. Per lei oggi il 17 è un numero bellissimo.

lunedì 14 maggio 2012

Tombola a tempi allungati

Ogni tanto dopo cena Anette e io facciamo con le bimbe qualche gioco di società prima di metterle a nanna. Giochi abbastanza semplici, oppure in versione semplificata. Di solito Sofia gioca in squadra con qualcun'altro, ma visto che della tombola ne abbiamo una versione con le figure, e visto che Sofia cresce, adesso gioca da sola. I tempi comunque sono abbastanza lunghi visto che non solo ogni figura viene presentata in italiano ed in svedese, ma soprattutto Sofia deve fare il suo rito che consiste nel vedere chi ha il pezzo, correre da me a prenderlo, portarlo a chi di dovere ed accompagnare la consegna con un balletto, un bacio o un abbraccio.

domenica 13 maggio 2012

Tattica vincente?

Giornata di sole splendente. All'ombra 15-16 gradi, ma al sole fa veramente caldo. I bambini della via hanno quindi deciso di tirare fuori le pistole ad acqua e giocare a spruzzarsi. Mentre Anette pianta un po' di fiori ed io gioco in giardino con Sofia sento che Eleonora è nel pieno del gioco.
Quando la chiamo per andare agli allenamenti di calcio ed in piscina arriva quasi subito. Asciutta.
"Ah, sei asciutta. Hai vinto?" le chiedo.
E lei: "no, mi ero tolta i vestiti!"

sabato 12 maggio 2012

Segnali "discreti"

Pomeriggio e serata da Alessandro e Marie. Eleonora si è fatta tutta carina per Timoteo; ha voluto persino mettersi lo smalto sulle unghie. La prima cosa che ha fatto una volta arrivati è stata quella di informarsi se Timoteo a scuola ha qualche "amorino". Con gioia ha scoperto di no e insieme hanno giocato a "mamma, papà e bambino" (oltre ad un sacco di altre cose) mentre Amadeo e Sofia giocavano ai pirati e alternavano attacchi a me con duelli con le sciabole fra di loro.

Quando più tardi Amadeo, Sofia e Timoteo si sono addormentati, Eleonora ha prima resistito e mostrato voglia di rimanere sveglia e poi suggerito il gioco dell'impiccato. Le parole da indovinare da lei scelte sono state: cuscino, coperta, letto e dormire. Abbiamo quindi raccolto i suoi segnali discreti e ci siamo preparati per tornare a casa.

venerdì 11 maggio 2012

Geronimooo!

Eleonora ha scoperto Geronimo Stilton. Le ho preso un libro durante l'ultima vacanza a Milano ed è stato un successone. L'idea era di leggerne qualche capitolo ogni sera come fiaba della buonanotte. Alla terza sera lo avevamo già finito. O meglio, lo avevamo finito insieme; perché io già la prima sera mi ero fatto prendere e una volta addormentata lei lo avevo letto tutto d'un fiato.
Un'altra bella cosa dell'essere papà: si ha una scusa per tornare bambini.

giovedì 10 maggio 2012

Sentirsi papà

Due di notte, febbricitante Sofia si sveglia, vado nella sua stanza e le do un po' d'acqua, poi l'abbraccio e mi metto nel suo letto. È calda, me la porto al petto. Lei mi abbraccia, dice "papà". Io la cullo un pochino, le sussurro che va tutto bene, che può fare la nanna. Lei sembra sentirsi più tranquilla, mi mette l'indice in bocca, socchiude gli occhi. Sottovoce le canto "carissimo Pinocchio" e gli occhi lei li chiude proprio. Smetto la ninna nanna, ascolto il suo respiro. È un po' raffreddata, ogni tanto russa un pochino. Si è riaddormentata. Esco piano piano dal letto. Mi siedo un attimo e guardo lei ed Eleonora che dormono. Dare parola alle emozioni che sgorgano dal cuore sarebbe come cercare di bere da un idrante. Non ci provo nemmeno; mi godo semplicemente il fatto di essere papà.

mercoledì 9 maggio 2012

Positivismo Eleonoriano

Da tre giorni i discorsi serali fra me e Anette sono del tipo:
"Dunque, se esco un po' prima del solito e sposto la riunione delle dieci e torno verso pranzo?" 
"Va bene, però devi essere qui al massimo alle 13, e poi chiaramente io devo stare in ufficio un po' più a lungo o collegarmi dopo cena".
"OK, io intanto anticipo anche la riunione che se dopodomani è ancora febbricitante facciamo il contrario e fai tu la mattina ed io il pomeriggio".
"Allora mando l'sms al mio collega che domani mattina vabbo".

Sofia è febbricitante da domenica sera, chiaramente nella settimana in cui i nonni sono impegnati, ci stanno facendo dei lavori in casa ed al lavoro è un periodo intenso di scadenze. 

In questo Eleonora ci vede comunque un lato positivo. Oggi mi ha detto "Mi piace quando Sofia è ammalata, perché o tu o la mamma venite a prendermi a scuola prima del solito".

martedì 8 maggio 2012

Alcune regole del primo torneo

La squadra di calcio di Eleonora (classe 2005) si appresta, fra qualche settimana, a fare il suo primo torneo, la "småtting cup" (coppa dei bambini).
Alcune delle regole prevedono che:
- Tutti i bambini giocano un ugual numero di minuti
- I genitori fanno il tifo, ma non danno indicazioni (che potrebbero essere diverse da quelle degli allenatori e metter così i bimbi in difficoltà nel "disubbidire" agli uni o agli altri)
- Non si contano i gol
- Niente classifica

Ma i bambini (...e i genitori) resisteranno davvero alla tentazione di contare i gol?

lunedì 7 maggio 2012

Colloquio con maestra ed Eleonora

Questa mattina alle 8:30 in punto ero dalla maestra di Eleonora, forte anche del fatto che mi ero preparato alla mezz'oretta di colloquio tramite il "compito a casa". Mentre entro nella stanzetta per le riunioni ecco che la maestra va a prendere Eleonora. Così ho scoperto che nel primo quarto d'ora del colloquio anche lei sarebbe stata presente (cosa in realtà anche giusta, visto che ha risposto a ben tredici domande). Eleonora ha ascoltato, commentato, partecipato, fornito dettagli, ed io sono rimasto affascinato dall'incredibile capacità di osservazione dei bambini, e da come, nonostante a volte più che distratti sembrino proprio in un mondo parallelo, sentano, ricordino ed elaborino di tutto e di più.

domenica 6 maggio 2012

Idea per gli Europei

In questi giorni a Stoccolma si gioca la prima fase dei campionati mondiali di hockey su ghiaccio, e così oggi ho convinto nonno Bosse a venire con me a vedere Italia-Danimarca e l'ho "costretto" (dandogli anche tanto di bandierina tricolore) a fare il tifo per la nostra nazionale.

Tornati a casa abbiamo dato le bandierine ad Eleonora e Sofia che hanno iniziato a sventolarle per la sala da pranzo ballando e cantando alè Italia.

Visto lo sguardo leggermente sconsolato dei nonni svedesi Anette ed io abbiamo deciso che per gli Europei di calcio di quest'estate, dove giocheranno sia l'Italia che la Svezia, compreremo una maglietta dell'Italia ed una della Svezia e le taglieremo a metà per ricucirne due, metà dell'Italia e metà della Svezia, da dare ad Eleonora e Sofia, così facciamo contente tutte le famiglie. Creatività italiana, pragmatismo svedese.

sabato 5 maggio 2012

De gustibus...

Ad Eleonora i broccoli piacciono tanto, Sofia li toglie dal piatto prendendoli fra pollice ed indice con espressione abbastanza schifata, Eleonora adora le carote (a volte le vuole persino portare a scuola al posto del frutto per metà mattina), Sofia toglie dal piatto anche quelle; per contro Sofia adora gli spinaci che hanno invece il potere di far fuggire Eleonora neanche fossero kriptonite.
Eleonora beve solo acqua non gassata, per farle bere il latte ci vogliono le lotte o due cucchiaini di O'Boy (il Nesquik svedese), Sofia ride quando beve le cose frizzanti e va a prendersi da sola il latte nel frigo. Eleonora non vuole nemmeno sentire l'odore dello yogurt, Sofia di solito prima finisce il suo poi viene a rubare il mio.
Eleonora adora il Parmigiano e l'Asiago, ma non la mozzarella che invece Sofia mangia con gusto.

Entrambe però adorano la bresaola, il prosciutto (sia crudo che cotto), il salame, la pizza e, chiaramente, il gelato.

venerdì 4 maggio 2012

Nella tranquillità serale

Alle dieci e un quarto di sera, quando in teoria avrebbe dovuto essere già da tempo fra le braccia di Morfeo, Sofia si è presentata in sala con il ciuccio in una mano ed il suo gatto peluche nell'altra sfoderando il sorriso più vivace del mondo e scandendo un chiarissimo "non ho sonno!" Ogni ambizione che io e nonno Bosse avevamo di finire di vedere Svezia-Norvegia di hockey è stata messa da parte...

giovedì 3 maggio 2012

Prepararsi al colloquio a scuola di Eleonora

Maggio è periodo di colloqui con l'asilo e con la scuola. Per quanto riguarda il colloquio con le maestre di Eleonora (1a elementare) c'è un "compito a casa" da riconsegnare entro 2-3 giorni dal colloquio e che consiste in 13 domande per il bambino più una per i genitori.

Le domande sono:
1) Come ti trovi a scuola/al pre- e doposcuola? 2) Come si comportano gli adulti verso di te a scuola? 3) Come ti comporti tu verso gli adulti a scuola? 4) Come si comportano gli altri bambini con te? 5) Come ti comporti tu con gli altri bambini? 6) Cosa fai quando sei nel cortile della scuola? Hai qualcuno con cui giocare? 7) Cosa ti fa arrabbiare, preoccupare, intristire a scuola? 8) Cosa fai in quei casi? 9) Cosa ti fa felice e soddisfatto a scuola? 10) Cosa ne pensi della refezione? 11) Come funzionano le cose a ginnastica? Ad esempio la doccia. 12) Questo mi sembra difficile a scuola: 13) Mi diverto a fare questo a scuola: 14) Cose di cui penso il mio bambino abbia bisogno:

Sia io che mamma Anette siamo rimasti abbastanza affascinati dai dettagli delle risposte che Eleonora ha sviluppato. Ci ha persino spiegato che quando fa la doccia ha imparato ad aspettare sempre 2-3 secondi dopo aver premuto il rubinetto perché così l'acqua è più calda e ci ha fatto vedere come spinge il rubinetto e si sposta. Inoltre ci ha spiegato qual'è stato il suo contributo quando la sua classe ha discusso e votato i miglioramenti che i bambini, tramite due bambini rappresentanti di classe, hanno presentato al consiglio d'istituto. Lei ha chiesto che ci fossero più corde per saltare, richiesta che è stata accordata insieme ad una nuova altalena, ridipingere le linee del campo di calcetto e qualche mazza da innebandy (una specie di hockey) in più.

mercoledì 2 maggio 2012

Effetto collaterale dell'italiano?

I cinque-sei giorni passati a Milano esposta solo all'italiano sembrerebbero aver sviluppato ulteriormente, strano ma vero, anche lo svedese di Sofia. Da quando siamo tornati ha iniziato con frasi più lunghe ed articolate. Quando sono andata a prenderla all'asilo oggi la maestra mi ha detto che ha sorpreso tutti componendo una frase di cinque parole; per ribattere ad un bambino che raccontava che il fratello sapeva nuotare Sofia ha detto orgogliosa: "min storasyster kan också simma!" (anche mia sorella maggiore sa nuotare!).
Effetto collaterale dell'italiano o effetto diretto della sorellanza?

martedì 1 maggio 2012

Sapori d'Italia

Oggi primo pic-nic della stagione. L'invito ci è arrivato "inaspettato" alle nove di stamattina via sms dai nostri vicini che hanno tre bimbi in età fra quelle di Eleonora e di Sofia: "Facciamo un pic-nic ad Hagaparken?". Vista la giornata soleggiata non ce lo siamo fatti dire due volte, e visto che siamo tornati ieri dall'Italia a fare i panini c'ho pensato io: bresaola di Chiavenna, coppa piacentina, taleggio e salame di Felino. Il tutto chiaramente in dosi abbondanti visto che immaginavo, come poi è successo, che anche gli altri, sia grandi che bambini, non avrebbero resistito alla tentazione di assaggiare e piluccare certe leccornie.

Questa sera poi, per rimanere in tema di sapori italiano, sono passati a trovarci Anna (svedese) e Roberto (pugliese d.o.p.) che l'anno scorso si sono trasferiti dall'Italia al centro-nord della Svezia e che hanno fondato una piccola azienda (Apuliens smak - sapore di Puglia) che importa, soprattutto nel nord della Svezia, prodotti pugliesi. Mi sa che per celebrare un buon connubio italo-svedese in settimana farò a moglie e bimbe delle orecchiette al ragù di renna!