mercoledì 8 maggio 2013

Colloquio a scuola di Eleonora

Il documento con il giudizio scritto per prepararsi era arrivato qualche giorno fa. Oggi era il giorno del colloquio con le maestre e con Eleonora: un'ora tutta dedicata al quadrimestre trascorso e a cosa succederà il prossimo anno. Entrambe le maestre hanno contribuito, ma buona parte del colloquio ha coinvolto direttamente Eleonora, alla quale è stato chiesto di fare riflessioni e commenti.

Una delle maestre ha poi tirato fuori il compito in classe svolto ad aprile e ci ha raccontato che è una prova che viene fatta a livello nazionale per quanto riguarda la comprensione dei testi. Sette minuti, venti testi a difficoltà crescente. Eleonora era stata la terza a finire, prima della fine dei sette minuti. Non tutti i bambini finiscono la comprensione delle venti frasi. Nel suo caso ha risposto correttamente a tutte e venti le domande, risultato statisticamente raggiunto solo dal quattro per cento degli scolari.

Per quanto riguarda matematica la maestra mi ha detto che a volte si sente in colpa, perché Eleonora è veramente portata e lei non sempre riesce a darle degli esercizi individuali più avanzati per stimolarla abbastanza (a volte le da esercizi per bambini di una classe in più ed un paio di volte le ha dato esercizi che rientrano nel programma che andrà fatto fra due anni). Non risponde sempre correttamente a tutto, e fa qualche errore di distrazione, ma la maestra ha detto che è una delle scolare più intelligenti che lei ha incontrato durante la sua carriera...e ha oltre sessant'anni.

Come genitore da un lato mi sono sentito molto contento, dall'altro sento la responsabilità di aiutarla a coltivare queste sue capacità.

16 commenti:

  1. Ahi! Ti aspetta un compito davvero impegnativo. È una delle situazioni più difficili quella di essere genitore di un bambino molto dotato, soprattutto per il difficile equilibrio fra gli stimoli da fornire e gli eccessi da evitare. Ma che felicità quando ci si riesce e io credo che se qualche genitore può riuscire tu sei fra questi!

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  2. ho visto questa cosa accadere in casa mia, con mia nipote, oggi è una donna di 23 anni, a suo tempo ha sempre avuto voti altissimi, si è diplomata al Classico con 100/100 ed è stata insignita con l'eccellenza del Sindaco tra i diplomandi del suo anno. Oggi fa architettura ed è tra le migliori del suo corso di studi e gli hanno già offerto un paio di impieghi.
    Ti do un suggerimento, se posso..
    Non caricare emotivamente eleonora di troppe aspettative, sarà lei stessa ad avere l'ambizione di avere ottimi risultati, gli stimoli li troverà da se confrontandosi con argoemnti e persone, non gli mettere davanti traguardi a cui lei non pensa per prima e lasciala libera di vivere la sua età con le sue esperienze, dagli soddisfazione per i successi, ma senza dare troppo peso ai risultati, così lei nel tempo non si sentirà pressata dal dover sempre arrivare obligatoriamente al massimo, "..perchè questo è quello che fa piacere a mamma e papà e ci si aspetta da lei".
    in ultimo, mantieni sempre un colloquio confidenziale così che ti possa far partecipe dei suoi dubbi ed incertezze.
    Chi ha questo tipo di intelligenza va oltre le apparenze e si carica sempre di molti interrogativi.

    Sonia

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  3. PS: .. avrai sicuramente tante soddisfazioni e per esperienza ti posso dire che ti riempiranno di orgoglio e e di soddisfazione più che se fossi tu stesso ad ottenere quei meriti.
    Auguri !! :)

    Sonia

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  4. Sono d'accordo con Sonia. Vivo anch'io situazioni molto simili con entrambi miei figli, anche se i colloqui con le insegnanti non sono altrettanto approfonditi e lunghi. Quello che cerco è la serenità dei figli. La mia difficoltà? Rispondere alle loro curiose domande, essere vagamente all'altezza della loro voglia di sapere.
    Roberta

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    1. mi ritrovo completamente nella vostra analisi....i nostri bimbi sono ancora piccoli, però condivido questa necessità di voler esser pronta a rispondere alle loro domande curiose...riccardo da 2 anni non smette mai di chiedere perchè su tutto e per tutto arrivando ad un dettaglio di profondità a volte inspiegabile...a 3 anni e mezzo ha iniziato a chiedersi/mi : dov'ero prima di nascere, e prima di essere nel pancione?," che vuol dire che ancora non c'ero?" "e dove è la nonna di papà, se non c'è più, è dove ero io prima di essere nel opancione?".

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  5. Io ho un piccolo "mostro" in casa, di quasi 6 anni, e devo dire che e' davvero difficile non montarsi la testa... e cercare di ricordarsi, sempre sempre sempre, che e' solo un bambino. Tutti - maestre, genitori degli altri bimbi, anche semplici conoscenti - mi dicono che e' "speciale". E in effetti, confrontate con quelle dei suoi coetanei, ha capacita' di gran lunga superiori. Fugacemente mi sono chiesta un paio di volte se non fosse mia responsabilita' non "sprecare" quello che effettivamente sembra un vero talento estremamente precoce. Ma io mi rifiuto di pensare a lui come ad un bambino eccezionale, e, per questo, pensare per lui percorsi speciali (sai, "mamma tigre" e roba del genere...). Non lo carico in alcun modo di alcuna aspettativa, non lo stimolo "apposta", non faccio niente di niente per aiutarlo a "coltivare le sue capacita'". Solo, infinitamente, incondizionatamente, lo amo, nel senso vero del termine, cioe' condivido la mia vita con lui. E sono orgogliosa di lui come lo sarei in ogni caso. In bocca al lupo, e complimenti, perche' secondo me Eleonora e' cosi' (e per Sofia sara' lo stesso) perche' tu e sua madre siete come siete.

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  6. e bravo papa':sentiti fiero!!!e segui il suo istinto e i suoi bisogni.consiglio da mamma di "bimba super" che ora è arrivata alla terza laurea.Dalle quello che chiede:libri,musica,sport,mostre,giochi,spiegazioni,risposte e la vedrai assorbire e sbocciare,preparati alle piccole incomprensioni ed invidie di chi si sentira' un pochino inferiore e,di nascosto,fai pure la ruota come un bellissimo pavone.ciao e auguri per tutti

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  7. Grazie di tutti i commenti (e i consigli), molto utili e interessanti!

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  8. Non sono d'accordo con alcuni dei consigli e delle considerazioni nei commenti. Io sono stata una bambina eccezionale, mia madre non mi ha caricata di nessuna aspettativa, non mi ha stimolata apposta, non ha fatto niente di niente per stimolare le mie capacità, come qualche sciocco qui sopra. La scuola purtroppo non era abbastanza interessante e piano piano, molto piano, ho considerato inutili gli sforzi. Perché studiare se senza prendevo otto, perché impegnarmi se nessuno faceva "niente di niente" se andavo bene o benissimo, perché perché perché .... E piano piano l'eccezionalità è andata persa. Per carità, sono tuttora estremamente intelligente, ma non mi sono laureata perché mi bastava leggere per imparare tutto ma leggere non è sufficiente per dare uno schifo di esame all'università normale se non hai sviluppato anche la forza di volontà di resistere alla noia per imparare a pappagallo. Anche ora, a 54 anni, imparo cose molto complesse in un lampo, ho una enorme capacità di operazioni logiche e faccio lavori molto complessi, ma vengo poco riconosciuta. E odio mia madre, che non ha visto e fatto nulla, che non si è impegnata per offrirmi delle possibilità in più, che tanto mi ha voluto bene lo stesso. Ci sputo sul suo bene, avrei apprezzato di più alla lunga un po' meno stronzate alla va bene comunque è un po' più di attenzione alla capacità. Mi spiace per i toni un po' forti ma la rabbia per la disattenzione dei genitori verso i figli mi acceca in questi casi.
    Non sto dicendo di pressare i bimbi molto dotati, ma stimolarli, dargli degli obiettivi, aiutarli a non accontentarsi, dargli il senso della loro importanza e delle loro possibilità e renderli consapevoli delle loro capacità, questo è amore, questo è vero amore, non va "tutto bene in ogni caso".
    E ancora scusa per i toni.

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    1. Credo che ci sia una differenza enorme fra "stimolare" e "caricare di aspettative". Sia io che Anette siamo laureati in ingegneria (io ho poi preso l'MBA a insead), e crediamo nel valore dell'istruzione "formale". Stimoleremo entrambe le bimbe a cercare la propria strada, a non accontentarsi, a trovare la propria passione e impegnarsi, indipendentemente se la passione sarà lo studio, la cucina, la musica, l'arte, lo sport.

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    2. Probabilmente tua madre era disattenta nei tuoi confronti, non gliene importava nulla di condividere esperienze con te e per questo la tua "eccezionalita'" non l'aveva neanche notata oppure pensava che bastasse, se non e' bastata e' colpa di tante persone, anche tua. Qui non si sta parlando di scaricare i figli, come hai interpretato. Si tratta di non caricarli di aspettative che lo portano a pensare "perche' mia mamma mi ami devo essere sempre il migliore altrimenti non mi amera' mai". Invece e' proprio "ti amo in ogni caso" il vero amore. Il vero amore e' "leggiamo insieme anche se tu hai solo 3 anni cosi' poi raccontiamo la storia a papa'" non "impara a leggere anche se hai 3 anni perche' cosi' sarai il migliore". Il vero amore e' "andiamo insieme al museo di storia naturale anche se hai 4 anni perche' cosi' ci divertiamo" non "vai al museo di storia naturale anche se hai 4 anni cosi' impari e sarai il migliore". Il vero amore e' "sono contenta che ti sia impegnato molto, anche se hai ottenuto solo due stelle, la prossima volta otterrai tre stelle e se tu sarai piu' contento lo saro' anch'io, ma il bene che ti voglio e' lo stesso". Mi dispiace per te, da tutto quello che scrivi si intravede una bambina dimenticata da sua madre ed e' una cosa molto triste.

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    3. il tuo nome dice tutto!sei così sicura di essere come ti descrivi?perchè non è vero che non serve studiare per prendere un otto o dare uno schifo di esame.studiare serve,serve andare al museo di storia naturale,serve andare nei boschi e guardare gli alberi,gli animaletti,serve piantare i semi e vedere le piantine crescere,serve giocare con le parole incrociate e con i numeri,pasticciare con i colori e in cucina.tutto puo' essere stimolante,ma se una è gia' perfetta....

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  9. Cara Elena, messa così come la metti adesso sono assolutamente d'accordo. Come al solito l'anonimo capisce al contrario tutto quello che si dice. Il mio nickname significa "la perfezione è stancante" non "io sono la perfezione e sono stanca".

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  10. l'anonimo non ha capito male...sei tu che ti descrivi eccezionale fin da piccola,estremamente intelligente,fai lavori estremamente complessi,ma naturalmente sono gli altri che non ti capiscono,ma per piacere su'...

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  11. ... caspita ma che differenza con la scuola italiana... compiti e programmi diversificati a seconda delle capacità di ciascun scolaro? Mi rimane un piccolo dubbio però sul come si sentiranno i bambini meno dotati, saranno a loro volta palesemente trattati in modo differente... indirizzati fin da piccoli verso futuri limitati? Complimenti per la bambina ovviamente ma chi è brillante, brilla comunque!
    Ella

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    1. La maestra ci ha spiegato che passa più tempo con quelli che sono indietro, per portare tutti almeno al livello minimo richiesto.

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