venerdì 31 marzo 2017

Niente di speciale - tutto speciale

Ci sono giorni nei quali non c'è niente di "speciale" da annotare nel diario... giorni come oggi, nei quali c'è però un calore familiare, un film visto tutti insieme sul divano, mangiando biscotti fatti da Eleonora che in fondo è speciale nella sua semplicità.

mercoledì 29 marzo 2017

Sofia cresce

Anette ha detto a Sofia che il suo zainetto mostra i segni dei quasi due anni di scuola e che con il prossimo anno scolastico sarà ora di cambiarlo.

Sofia ha risposto che non c'è problema, tanto sente che il suo periodo "Frozen" oramai è passato. "All'alba sorgerò" è oramai al tramonto...

martedì 28 marzo 2017

Un'altra pietra miliare

Con me in Polonia e Anette con una riunione che finiva dopo le 17 per Eleonora e Sofia oggi si prospettava di rimanere a scuola potenzialmente fino all'orario di chiusura, che sono le 18.
È nata quindi l'ipotesi che potessero tornare a casa da sole e insieme, che è una cosa che non hanno mai fatto perché non abbiamo mai voluto caricare Eleonora della responsabilità della sorella di quattro anni più giovane.
Entrambe le bimbe però erano entusiaste dell'idea.
E così oggi sono tornate a casa da scuola insieme, senza un adulto.
E chiaramente il tutto è andato bene.

lunedì 27 marzo 2017

Come i nanetti di Amelie

Sino a giovedì sono a Cracovia. Le bimbe hanno voluto darmi ancora una volta due loro piccoli peluche come compagnia.
Anche questa volta li ho fotografati nel letto del mio albergo. Potrebbe essere l'inizio di una nuova tradizione, un po' come gli gnometti di Amelie di Montmartre...

domenica 26 marzo 2017

Tutti insieme appassionatamente

Alla combriccola per festeggiare a dovere zia Helena e i suoi 40 anni ieri si è aggiunto anche il suo compagno Peter.

Così questa mattina, anche vista l'ora persa per via dell'ora legale, tutti insieme abbiamo preparato il brunch (già ieri Helena aveva coinvolto Eleonora e Sofia nel cucinare la cena di compleanno che aveva deciso di prepararci). Eleonora ha fatto i suoi scones, facili, veloci, squisiti e versatili.

A Sofia il compito di andare in giardino a
raccogliere i fiori più belli per decorare la tavola, compito che ha eseguito egregiamente.

Il bello di questa giornata è stato che per la prima volta in questo anno abbiamo sfiorato i 18 gradi, per cui tutti in giardino come lucertole a fare il pieno di vitamina D dopo il buio inverno svedese.

sabato 25 marzo 2017

Tunnel Run

Oggi io, Anette e zia Helena, assieme ad altre 33.156 persone,  abbiamo partecipato alla Tunnel Run, una corsa di circa 8km nel tunnel di servizio del nuovo passante ferroviario che verrà inaugurato a giorni. Era l'unica occasione di vederlo visto che non sarà aperto al pubblico, ma solo ai mezzi di manutenzione.
Ci si poteva iscrivere dai 12 anni, per cui per una volta sono state le bimbe a fare il tifo per noi.

giovedì 23 marzo 2017

Casa quasi piena

Ieri Sofia mi ha mandato via WhatsApp i compiti che aveva fatto, compreso il pensierino "Cosa farei se vincessi un milione di corone".

Oggi sono tornato in Svezia. A casa ad aspettarmi c'era nonna Eivor. Nonno Bosse era a orienteering con Sofia ed Eleonora. Questa sera è arrivata anche zia Helena, i cui 40 anni festeggeremo a dovere durante il fine settimana.
Domani sera tornerà anche Anette. Così la casa sarà al completo. Per questa sera nel lettone avrò Sofia.

martedì 21 marzo 2017

Il giorno delle calze spaiate

Il 21 marzo è il giorno delle calze spaiate (in svedese viene chiamato "rocka sockorna", in inglese "lots of socks"). Nasce per sensibilizzare sulla sindrome di down, e si è
poi evoluto, almeno in Svezia, come sensibilizzazione a ciò che è "diverso".
E così oggi tutti a scuola e al lavoro con le calze spaiate.

lunedì 20 marzo 2017

Arredamento personalizzato

Questa è un'altra "settimana tetris" (di quelle in cui trovare una soluzione  per incastrare gli impegni miei e di Anette è un esercizio impegnativo): io via da oggi a giovedì, lei via da mercoledì a venerdì, una notte coperta dai nonni.
Questa mattina stavo chiudendo la valigia
quando sono entrate in camera Eleonora e Sofia. Mi hanno dato un mini peluche a testa. Mi hanno poi chiesto ognuna di poter avere una mia maglietta "che profuma di papà" per poterla usare come camicia da notte.
E così ho personalizzato la mia stanza d'albergo.

domenica 19 marzo 2017

Mistero risolto

Per Sofia al corso di nuoto il tuffo era un mistero. Sapeva la teoria a menadito: come piegare le gambe, come mettere le braccia,  come spingere, ecc.
Però il risultato erano solo delle grandi spanciate. Sono durate tre settimane. Poi è successo qualcosa. Corpo e cervello si sono parlati. E adesso basta spanciate, entra che è una meraviglia.

venerdì 17 marzo 2017

L'età dello tsunami

Sto leggendo un bel libro sulla preadolescenza che mi ha mandato nonna Marghe chiamato "L'età dello tsunami".
Consiglia anche alcuni film da vedere. Questa sera abbiamo  (ri)guardato tutti insieme "inside out".
Con Eleonora poi abbiamo guardato anche una puntata di "Skam" https://it.m.wikipedia.org/wiki/Skam
che tratta invece dell'adolescenza vera e propria, e che qui in Scandinavia fra i giovani è un po' una serie culto.
Ci aspettano anni interessanti...

giovedì 16 marzo 2017

Gita interessante

A Eleonora è piaciuta la visita ai luoghi di culto. Chiaramente non c'era obbligo di avere il pranzo al sacco kosher e/o halal (scherzavo). C'è stato invece per i ragazzi l'obbligo della kippa alla sinagoga mentre per le ragazze è stato facoltativo coprire i capelli alla moschea. Eleonora ha deciso di farlo lo stesso, per rispetto, in maniera simile a quando si è coperta quando aveva la canottiera e siamo andati a visitare il Duomo.
Ha definito la visita molto istruttiva e interessante.

mercoledì 15 marzo 2017

Par condicio

Domani la classe di Eleonora visiterà una chiesa cattolica, una luterana, una moschea e una sinagoga. Staranno in giro tutto il giorno. Colazione al sacco. Dovrà essere sia halāl che kosher? Pane e Nutella e tutti contenti?

martedì 14 marzo 2017

Genitori - nonni

Leggo le notizie sui giornali italiani a proposito del caso della bimba con i genitori (semplificando) "troppo anziani".
Non so cosa pensare.
So che io sono a Berlino e Anette nel nord della Svezia. A casa nostra con le bimbe ci sono nonno Bosse e nonna Eivor.

domenica 12 marzo 2017

Biathlon con orientamento

Questa mattina c'era una gara della versione del biathlon che comprende orienteering e carabina. Nonno Bosse faceva da funzionario, così ha chiesto a Eleonora e Sofia se volessero provare. Loro hanno accettato con piacere.

La gara consiste nell'alternare percorsi di orienteering e tiro con la carabina da in piedi e da sdraiati. Per ogni tiro fuori bersaglio vengono aggiunti dei secondi di penalizzazione. Vince chi ha il tempo totale più breve. (Nota: in questa specialità zia Helena ha una medaglia d'argento ai campionati Europei per militari). Il bersaglio, che è uguale a quello del biathlon
con sci di fondo, e come quello distante 50 metri, ha un diametro di 11,5 cm (che è in realtà quello a cui si spara in piedi visto che quello da colpire da sdraiati ha un diametro di 4,5 cm, così, tanto per apprezzare un po' di più il gesto atletico la prossima volta che passano il biathlon in tv).

Visto che Eleonora ha sparato con la carabina solo una volta più di un anno fa, e che per Sofia era la prima volta, anziché partecipare alla gara loro si sono misurate con i percorsi di orienteering e poi hanno avuto una lezione di tiro con mamma Anette e nonno Bosse come insegnanti.

Del primo caricatore Eleonora ne ha piazzate tre su quattro nel bersaglio. Sofia due su quattro. Entrambe hanno poi voluto fare un'altra lezione.


sabato 11 marzo 2017

Con la scusa del volleyball

La pallavolo non è uno sport molto popolare in Svezia. È giocata da pochi. Capita quindi di doversi fare quasi 80 km per fare un torneo di bambini nella categoria di Sofia (nati nel 2009) - che è poi quello che succede anche ai bambini di Milano che giocano a hockey su ghiaccio che di solito giocano contro Varese, Como e Chiavenna.

Si può sempre comunque unire l'utile al
dilettevole. E così oggi tutta la famiglia ha accompagnato Sofia a un torneo in zona Mariefred. Finito il torneo, anziché andare poi al bel
castello di Gripsholm (che è proprio a Mariefred - gita consigliata a chi passi da Stoccolma) abbiamo privilegiato il castello di Taxinge, famoso per il suo buffet di torte e pasticcini.

venerdì 10 marzo 2017

Gul bil

In un film molto carino chiamato "Scialla" (Stai sereno) il figlio del protagonista fa un "gioco" chiamato "macchina gialla" che consiste nel dare un colpo sulla spalla a un amico quando si vede appunto una autovettura di colore giallo.

La versione che giochiamo noi in famiglia è una versione edulcorata, non ci sono colpi bensì solo uno sfioramento con il dito, e lo scopo è quello di essere il primo a vedere una macchina gialla, non provocare all'amico un livido dai contorni gialli.

Sofia ha iniziato a fare il gioco anche con i suoi amici. E così adesso ci sono bambini svedesi che al passaggio di una macchina gialla dicono "gul bil!" (gul = giallo, bil = macchina).

giovedì 9 marzo 2017

Trip nostalgico

È iniziato tutto con me che ho messo su l'album "Sono solo canzonette" e mi sono seduto con Eleonora a insegnargliele cercando i testi in rete.
Poi siamo passati a "Burattino senza fili", dove Mangiafuoco e Il Gatto e la Volpe hanno fatto venire voglia ad Anette di ascoltare le canzoni di Grease.
E così, mentre ballava sul tavolo del salotto, Anette ha deciso: domani sera guarderemo Grease con Eleonora e Sofia.
Un trip nostalgico reso possibile grazie a Spotify e Netflix.

martedì 7 marzo 2017

L'anno del sorpasso

A memory mi ha sempre battuto, giocare con lei o con Sofia è perdere in partenza.

Sui 5km riesco ancora a starle davanti... ma se ne corriamo solo 4 mi batte sull'allungo finale, e sui tre mi fa mangiare la sua polvere.

Sulle piste nere e alcune rosse la batto ancora... ma nei boschi, sulle gobbe e nei salti vince lei alla grande.

Mi sa che questo è l'anno in cui rischio io di essere un freno per Eleonora. È ora di lasciarsi sorpassare. Tenere il ritmo e fare il tifo per lei mentre si allontana. Nei boschi e nel fuori pista mi sembrava che andasse troppo veloce. Poi mi sono reso conto che sì andava ben più veloce di me, ma che aveva il pieno controllo degli sci, e quindi era pericoloso per me andare a quella velocità, ma non per lei. Stava quindi a me cambiare metro, accettare, lasciarla andare, farle i complimenti.

domenica 5 marzo 2017

Scoccata una freccia...

Noi genitori siamo gli archi, e i figli le frecce. Ieri Eleonora è stata "scoccata" con gli amici a sciare da sola. E visto che tutto è andato bene, e che stamattina c'erano da mettere in macchina i bagagli e riportare la chiave dello chalet all'agenzia, ecco che noi e l'altra famiglia con cui condividevamo lo chalet abbiamo chiesto a Eleonora e Sofia e ai figli degli amici (11 e 9 anni) se volevano andare a sciare per un po' da soli. Chiaramente hanno detto di si.
L'accordo era quello di un paio di skilift fra il campetto scuola e il parco dei salti.
Quando sono arrivato, dopo una mezz'oretta, ho visto sull'ancora Eleonora e Sofia che salivano insieme. Abbracciate si vedeva che scherzavano.
Quando ho chiesto loro che piste avessero fatto ho scoperto che per risalire avevano sì preso solo gli skilift che avevamo deciso insieme... ma che per scendere avevano fatto di tutto tranne le piste! Bosco, sotto i piloni della seggiovia, fuori pista (tutte cose comunque che avevano fatto durante la settimana con le rispettive maestre di sci). E il motivo per cui Sofia aveva abbracciato così affettuosamente Eleonora era proprio perché l'aveva portata con sé nel bosco a fare un giro che sino ad allora aveva fatto solo Eleonora.

sabato 4 marzo 2017

Piccola indipendenza

Non so se ci sia un età "giusta" per lasciar andare i bambini da soli sulle piste da sci. Fosse per la mia parte apprensiva sarebbe oltre la maggiore età, probabilmente come premio di laurea, in quelle rare occasioni in cui lascerei Eleonora/Rapunzel abbandonare, vigilata e con GPS, la torre per qualche minuto. Però oggi siamo andati a trovare degli amici che sono anche loro in settimana bianca vicino a dove siamo noi. E i loro figli, anch'essi undicenni, dopo pranzo hanno detto che volevano andare sulle piste, mentre noi adulti dovevamo ancora prendere il caffè. Eleonora ha chiesto di poter andare con loro. Permesso accordato. E così lei e i due amichetti sono andati da soli. E quando (molto) più tardi ci siamo rincontrati ci ha raccontato, con un sorriso gigante e gli occhi pieni di autostima, dei giri nei boschi e delle varie piste fatte.
Un altro piccolo traguardo di crescita. Per lei e per me.

giovedì 2 marzo 2017

Sofia e lo sponsor

Sulla seggiovia e lungo il percorso dello skilift ci sono diverse pubblicità di una marca di automobili che ha uno stand alla fine delle piste e dove ci sono alcune macchine da provare. Sofia ha letto che fra le varie dotazioni c'è il sedile con il massaggio. Così, di sua iniziativa, ha chiesto al venditore di poterlo provare. Lui, gentilissimo, ha acconsentito. A quel punto Sofia si è seduta è il venditore ha azionato il dispositivo. Sofia ha fatto un'espressione neutrale. Si aspettava un massaggio, ma niente. Il venditore, abituato a reazioni tipo "oohhh... che bello" e "siiiii, mi piace!" sembrava quasi più deluso di Sofia. Le ha quindi chiesto se proprio non sentisse nulla. Lei lo ha guardato, ha fatto cenno di no, è poi se n'è uscita con un: "Ma... che sciocca...ho addosso il guscio proteggischiena!"
(Risata di tutti ed espressione di sollievo del venditore!)

mercoledì 1 marzo 2017

Sci serale con Sofia

Un paio di sere alla settimana gli impianti di risalita del posto dove siamo noi hanno l'apertura serale. Chiudono un'oretta e mezza e poi riaprono alcune piste, illuminate artificialmente.
Oggi era una di quelle sere.
Alcuni degli altri bambini delle due famiglie con cui condividiamo lo chalet hanno deciso che volevano provare lo sci serale. Sofia si è fatta trascinare dall'effetto gruppo e ha deciso all'ultimo minuto (io stavo quasi per entrare in sauna) che voleva andare anche lei.
E così questa sera io e Sofia ci siamo goduti lo sci serale, intervallato da abbracci e chiacchierate sulla seggiovia.