Anche oggi una bella giornata di sole. Oramai le giornate sono calde e lunghe, con luce sino quasi alle nove e mezza di sera. Sofia pronti via questa mattina ha visto il figlio dei vicini (poco più grande di lei) giocare a pallone e si è fiondata nel suo giardino a giocare con lui, mentre le figlie dello stesso vicino venivano da noi assieme ad altre due bimbe. La cosa è continuata così praticamente per tutto il giorno, con i vari bambini di tutta la via a girare da un giardino all'altro, un gruppone di bambini dai tre ai nove/dieci anni che a volte si divideva a seconda delle età e a volte giocava compatto.
Il pranzo si è svolto in maniera molto rapida, con gli occhi delle bimbe rivolti verso il piatto e le loro orecchie tese a sentire se gli altri avevano già finito. A cena poi abbiamo mangiato in giardino e quindi abbiamo visto subito chi e quando ha finito di mangiare, con una delle bambine dei vicini che si è presentata in giardino da noi con l'hula hoop, cosa che ha fatto sì che Eleonora scattasse da tavola praticamente ancora con il boccone fra i denti.
Mi è tornato in mente quando ero io così, quando con gli amici si passavano le giornate al campetto dalla mattina presto alla sera tardi e a casa ci entravi come un razzo solo per rifocillarti. Chissà quando proferirò la mitica frase "Questa casa non è un albergo!"...
I Post sino alla prima settimana di febbraio 2011 sono relativi al mio congedo parentale. Poi ci sono tutti quelli della normale vita di un papà italiano in Svezia fra famiglia e carriera.
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"...Chissà quando proferirò la mitica frase "Questa casa non è un albergo!"..."
RispondiEliminaprobabilmente quando ti ritroverai col frigo svuotato e non saprai quale giovinastro/a ringraziare!
AHAHAHAHAH
Che bello! Buon divertimento, biondine!
:)
Vita che in condominio è più difficile, soprattutto per la pessima abitudine italiana di vivere reclusi. Non vedo più bambini giocare negli spazi comuni com'era un tempo, non riesco a staccare i miei figli da me, mi vogliono sempre presente, gli altri bambini che fanno le stesse cose. A meno di non portarli all'oratorio e stare defilata ma restare nei dintorni.
RispondiEliminaRoberta
sarà l'ambientazione nordica, ma mi hai ricordat questo bellissimo libro:
RispondiEliminahttp://en.wikipedia.org/wiki/The_Six_Bullerby_Children
Oltre alle scorribande in campagna con i miei cugini :)
Che bella cosa ricordare le cose passate.. Io,invece di passare ai giardinetti con mia figlia di 4 anni sono sempre di corsa e non mi riposo 1 minuto se non quando sono a letto. Per pranzo ho da fare i 5 menù tutti diversi perché uno vuole questo e un altro quest'altro.. E per cena la stessa storia.noi non pranziamo o ceniamo mai fuori al ristorante o al bar a mangiare un panino,se non in qualche occasione che capita quasi mai. Mio marito dato che é un allenatore di atletica alla sera viene a casa tardi e a pranzo non c'é,mangia fuori o in mensa da loro. Di solito i parenti si vedono spesso fra di loro. Invece nella mia famiglia tra parenti non si va d'accordo,infatti la zia di mia figlia non la vede dal 2009 da quando lo zio di mia figlia é divorziato. E per i nonni non danno alcun aiuto in famiglia,per arrivare a casa loro ci vogliono 20 km,e poi hanno la cugina di mia figlia che le vogliono molto più bene di mia figlia,la portano a fare sport,la lavano ecc. Intanto che i genitori della cugina di mia filia sono fuori a cenare o per i cavoli loro... Avete mai avuto dei problemi di questo genere in famiglia?
RispondiEliminaPer fortuna no. Però per cena un menù o al massimo due (se io e Anette abbiamo voglia di qualcosa che sappiamo non piacere alle bimbe). Cinque menù allora sì che direi "questa casa non è un albergo" :)
Elimina:-) Beate bambine! Quand'ero piccola invidiavo i miei amici che abitavano in condominio perché erano un bel gruppone che giocavano sempre insieme e senza fine.
RispondiEliminaCi sarà qualche genitore al mondo che non abbia detto "questa casa non è un albergo"?
gruppone che giocava, non che giocavano
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