mercoledì 16 ottobre 2013

Scrivere e leggere

Il compito della settimana di svedese per Eleonora - riceve i compiti il venerdì, deve consegnarli fatti e possibilmente con un piccolo commento dei genitori entro il giovedì mattina successivo - era di scrivere correttamente delle parole; alcune dal suono simile, ma dalla grafia diversa (tipo jord = terra, hjort = cervo, gjort = fatto) e alcune un pochino più "complicate" da scrivere e pronunciare (tipo sjuksköterska = infermiera, che fa anche parte di uno degli scioglilingua più tipici in svedese).

Il compito prevedeva dieci parole più semplici, e dieci più avanzate. Bisognava inoltre scrivere un pensierino usando le dieci parole facili. Chi voleva poteva scrivere il pensierino usando anche alcune delle dieci parole più avanzate. Eleonora non ci ha pensato su due volte: ha voluto scrivere il pensierino usando tutte e venti le parole, e si è inventata una storia lunga che le comprendeva tutte.

In classe hanno inoltre deciso di iniziare una specie di circolo del libro. Ognuno prende il libro che vuole dalla biblioteca di classe, lo legge nel tempo che vuole, e quando lo ha letto risponde ad alcune domande che verificano la comprensione. Poi il libro viene passato a qualcun altro (o rimesso via). Eleonora ha già iniziato a divorare il primo libro e pare abbia già adocchiato quale vorrebbe leggere subito dopo. Scrittura e lettura sembra proprio che stiano diventando due passioni per lei.

32 commenti:

  1. Questa è davvero una delle cose più belle che possano succedere ad una persona, innamorarsi della lettura ti può accompagnare per tutta la vita, arricchendoti, consolandoti, entusiasmandoti, facendoti volare e sognare. Se c'è qualcosa che rende un essere umano migliore è leggere.
    Un augurio grande per il viaggio più bello e più lungo.

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  2. Eleonora è bravissima, ma a te oggi bisogna tirare le orecchie. È un po' che nessuno ti sgrida. :) Scrivi dieci volte sulla lavagna "adocchiato", non *addocchiato. E venti volte "qualcun altro", senza apostrofo (non c'è elisione).
    Perdono. ;)
    Eva Lotta

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    1. Corretto, grazie.
      NB Le tirate d'orecchie sono diseducative e controproducenti, stimolano alla ribellione :-P

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    2. Miiii le maestrine dalla penna rossa! Sembri la mia collega che se potesse ti darebbe il voto ogni volta che scrivi un atto.
      Scrivere semplicemente "ti segnalo un paio di refusi, probabilmente desueti" no, eh?
      Tu scrivi cento volte "Non devo fare la maestrina".
      Scusa Fefo, ma sono proprio stanca delle persone che nel nostro paese devono sempre mettersi in mostra assumendo una posizione di superiorità.

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    3. Ed io mi stanco anche di quell'altro gruppo, di quelli che si lamentano delle maestrine dalla penna rossa. E se smettessimo di romperci i cosiddetti a vicenda e lasciassimo perdere i refusi del padron del baccellaio, che tanto non son quelli che fanno questo blog?

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    4. Perché se è una donna che corregge le date subito della "maestrina", termine piuttosto dispregiativo? E se quella signora fosse una editor di testi, se fosse un'esperta di grammatica, o un'autrice di libri e corsi di italiano?

      @Fefo, grazie per la pazienza e l'intelligenza che hai avuto nel correggere. Non mi sono trattenuta, perdono. ;) La mia tirata d'orecchi era evidentemente ironica. In Svezia mi arresterebbero per maltrattamenti, ma solo se non mostri un documento di identità.

      @Rossana: no, non si tratta di refusi "probabilmente desueti". Si tratta di errori di ortografia (i refusi sono altro, parola di editor), ben diffusi e radicati, ahimè. "Desueto" vuol dire "non più in uso": invece questi errori sono in uso, come pare evidente. E "qualcun altro" NON vuole mai l'apostrofo. Per i composti di "uno" (alcuno, qualcuno, nessuno ecc.) non c'è affatto elisione, ma troncamento. http://www.dubidoo.it/imparare/66-dubidubbi/2260-qualcun-altro-senza-apostrofo.html Ti consiglio di ripassa la grammatica delle scuole elementari e risparmiare bit e figuracce.

      Eva Lotta

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    5. @eva: direi di consigliare a Fefo anche di ripassare la grammatica delle scuole medie. Il libro é unico con dentro fonologia,ortografia,morfologia e sintassi. Insomma nel libro di grammatica delle medie c'é un pò di tutto,invece in quelle delle elementari,devi andare in soffitta,e poi sono più di 1 i libri. Magari,poi,c'é anche il caso che non li trovi o che magari li hai giá buttati via da quando hai finito le elementari ai vecchi tempi. Isabella

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    6. Sì e già che ci siamo si dice orecchie e non orecchi
      Paola

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  3. Che bella cosa! Toglimi una curiosità: come si pronuncia infermiera in svedese? Silvia

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  4. Piccolo commento dei genitori,dici? Che tipo di commento,forse riguardante i compiti di Eleonora? (Sono sempre Silvia)

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    1. Si, un commento su ad esempio se ha trovato i compiti facili, difficili, se ha avuto bisogno di aiuto, ecc.

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  5. Ciao Fefo. Allora,hai fatto i complimenti alla maestra di inglese di Eleonora?

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    1. Glieli ha fatti Anette, visto che ha accompagnato lei Eleonora a scuola ieri.

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  6. Di che cosa parlava la storia di Eleonora? Isabella

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  7. Ah! Giusto perché mi possiate linciare a ragione.
    Un'altra cosa che noto spesso nei testi di Fefo è l'avverbio "sì" scritto senza accento. Però in italiano c'è una bella differenza di uso e significato fra "si" e "sì".
    Te la metto giù in rima, come ho ho fatto nei miei libri di grammatica per bambini (e non solo loro).

    Per qual strano motivo non lo so
    ma pochi san davvero come si scrive “do”.
    Vi do una mano, ché oggi ho il cuor contento:
    quel “do” si scrive sempre senza accento.
    Che sia un bel verbo o una nota musicale
    il “do” rimane un “do” e resta uguale.

    Lo stesso non si dica per il “si”
    ch’è senza accento quando è nota musicale,
    pronome riflessivo, passivante o impersonale,
    ma quando è avverbio l’accento lo pretende,
    eh sì, lo vuole, sennò quel “sì” s’offende.

    E ora vi saluto, e senza alcun rancore.
    Mi piace questo blog, e ancor di più il suo autore.

    ps: e pazienza se insiste a scrivere *chiacchera e *chiaccherare senza "i". Gliel'ho già detto, ma non mi ascolta. Lo perdono di cuore, perché vive in Svezia ed è normale che ogni tanto dimentichi la lingua madre.


    Eva Lotta

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    1. Grazie della poesia. Devo impararla a memoria? :-)
      E grazie delle segnalazioni per gli errori che sono un insieme di distrazioni, errori di battitura, modi (errati) di dire, lotta con la tastiera svedese e dimenticanze!

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    2. La tirata d'orecchie. Lo scrivere le cose tante volte. La poesiola. E poi ti chiedi perché ti chiamai "maestrina"?

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    3. @Rossana, vedo che l'ironia non è il tuo pane. Dommage.

      @Fefo, prego. So che non ti offendi perché sei una persona molto intelligente e di mente elastica. Il tuo blog è eccezionale, l'ho consigliato su Fb a tanti miei amici (anche signori giornalisti maschi di una certa età, che lo apprezzano e lo leggono spesso). La sua qualità non è minimamente scalfita da qualche errore occasionale, davvero. L'emozione che suscita nei lettori non si discute.
      Chiedo venia se sono intervenuta. Leggere "Scrittura e lettura sembra proprio che stiano diventando due passioni per lei" e nello stesso paragrafo vedere due errori mi ha fatto venire in mente una battutaccia. Ma, ripeto, chiedo venia.
      Torniamo alle emozioni dei lettori, al battito all'unisono dei cuori... ma senza troppi errori. ;)

      Eva Lotta

      ps: gli espedienti mnemonici come le rime sono ottimi sistemi per fissare una regola o un concetto nel tempo. La poesiola è ironica, ma neanche troppo. Fa parte di un libro, comunque.

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    4. @Fefo: è possibile segnalarti eventuali errori *in privato* via email?
      Magari saresti contento di correggerli e rendere i tuoi testi ineccepibili, le rarissime volte che non lo sono. Eviterei di suscitare commenti polemici e scambi sciocchi e inutili con altri lettori.

      Eva Lotta

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    5. Certo. Il mio indirizzo di posta elettronica è sotto il mio profilo.

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  8. Chiedo scusa ma ... parlare delle emozioni che ci comunica il blog di Fefo invece che degli errori di ortografia o grammatica ?
    Personalmente le "chiacchere" o "chiacchiere" non mi emozionano, la splendida evoluzione di Eleonora, Sofia e dei loro genitori mi fa tornare a quando i miei erano piccoli e scoprivo ogni nuovo giorno un nuovo figlio
    Ancora ora che sono grandi (uno in Svezia, l'altro in Olanda) mi emoziono guardando loro ed i nipoti.
    Beppe o'B.

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    1. Quanto segue è uno sfogo, un pensiero ed una consdierazione.
      Questa mania del lasciar correre ogni genere di inesattezza in nome dell'emozione è proprio da scoraggiare, perdonami. Non occorre che i cantanti sappiano cantare: la cosa importante è che "arrivino". Non occorre che gli scrittori sappiano scrivere: l'importante è che "emozionino". Non occorre che un individuo conosca grammatica ed ortografia: l'importante è che "comunichi".
      Ora, va benissimo, basta che poi non ci si lamenti di come va l'Italia e si continui a sottolineare quali meraviglie ci sono negli altri paesi. Se il qualunquismo parte da basi elementari, è chiaro che poi si diffonde anche a livelli più importanti. La cosa fondamentale non è la grammatica fine a se stessa, è l'interesse e l'impegno nel coltivare anche queste piccole cose, perché se queste se ne vanno a farsi friggere, va a farsi friggere anche tutto il resto, a cascata, perché tanto "è solo un dettaglio".

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    2. "consdierazione" - prima riga.

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    3. Mi trovi pienamente d'accordo, Alhambra.

      Eva Lotta

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    4. Alahambra, volevo dire.

      Sempre io, Eva Lotta.

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    5. Alahambra ... A proposito di "errori" e "concetto" : Chi e' causa del suo mal ...
      Beppe o'B

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    6. Chiedo scusa Beppe, ma non ho capito il senso.

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  9. Ciao Fefo. Sono una ragazzina di 13 anni,e ho scoperto il tuo blog per caso. Dato che sono minorenne,non so se mi é concesso commentare. Questo é il mio primo commento che scrivo. Ti seguo da qualche settimana. I miei genitori sanno che seguo il tuo blog. Irene (abbreviazione Ire).

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  10. Brava Eleonora, è ammirevole chi non si tira indietro alla fatica, impegno e diligenza ...se decidesse di far conoscere ai suoi compagni un po' di letteratura per bambini Italiana un ottimo libro per la loro età è: - Le avventure di Cipollino di Gianni Rodari
    .... ma chissà se c'è in edizione di lingua Svedese

    Sonia

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