Indicandomi il cielo Eleonora mi ha detto: "Guarda papà, una nuvola a forma di cuore...c'è amore nell'aria!"
E io non ho potuto fare altro che abbracciarla e dirle che anche grazie a lei ce n'è anche qui a terra.
I Post sino alla prima settimana di febbraio 2011 sono relativi al mio congedo parentale. Poi ci sono tutti quelli della normale vita di un papà italiano in Svezia fra famiglia e carriera.
sabato 30 giugno 2012
venerdì 29 giugno 2012
Se vogliamo essere precisi...
Questa sera eravamo invitati a cena per una piccola grigliata dai nostri vicini che hanno due bambine di poco più piccole di Eleonora e Sofia. Quando sono arrivato Anette e le bimbe erano già lì, con Eleonora e Sofia totalmente immerse nel gioco con le loro amichette. Eleonora mi ha visto, mi ha salutato in maniera molto fugace ed ha continuato a giocare. Ridendo le ho chiesto se mi dava il bacio del benvenuto a casa. E lei, senza distrarsi dal gioco, ha risposto ridendo: "ma qui non siamo a casa nostra".
giovedì 28 giugno 2012
Se Sofia si arrabbia
A Sofia piace giocare con alcune app "educative" che ho scaricato per lei sul mio telefonino. Sono applicazioni utili e fatte bene; alcune stimolano la fantasia, altre la motricità fine, altre il linguaggio. Anette e io però abbiamo deciso anche che sia per Eleonora che per Sofia c'è un limite al "tempo allo schermo" (che sia telefonino, televisione e/o computer) che le bimbe possono passare ogni giorno.
A Sofia però usare le app piace molto, e a volte si fa proprio prendere. E così se uno le toglie il telefonino si arrabbia, e non poco, ti dice proprio "Sofia arrabbiata" e fa la sua faccia arrabbiata. Che ha un "problema". È un'espressione che sia a me che ad Anette fa ridere e che non è proprio un deterrente, anzi, a volte quasi quasi viene voglia di farla arrabbiare apposta...
A Sofia però usare le app piace molto, e a volte si fa proprio prendere. E così se uno le toglie il telefonino si arrabbia, e non poco, ti dice proprio "Sofia arrabbiata" e fa la sua faccia arrabbiata. Che ha un "problema". È un'espressione che sia a me che ad Anette fa ridere e che non è proprio un deterrente, anzi, a volte quasi quasi viene voglia di farla arrabbiare apposta...
mercoledì 27 giugno 2012
Progressi bilingui
Una delle cose che mi ha spinto a tenere un diario è che mi rendo conto che a volte, nonostante siano passati solo 3-4 anni, ho perso la memoria di certi avvenimenti. Ad esempio dello sviluppo del bilinguismo di Eleonora. Ricordo che anche lei rispondeva in svedese alle mie domande in italiano, e poi ho solo memoria di lei che mi parla in italiano. Non ricordo precisamente quando e come è passata dal rispondermi in svedese all'avere con me intere conversazioni solo in italiano.
Noto però che qualcosa sta succedendo con Sofia in questi giorni. Solo pochi giorni fa si è espressa per la prima volta da "vera" bilingue, e adesso mi parla sempre di più in italiano. Hund è diventato cane, mjölk latte, e bok libro. Anche nelle esortazioni è passata da kom! a vieni!.
Fra meno di due settimane andremo in Italia, sono proprio curioso di vedere l'effetto che avrà il quasi mesetto di immersione quasi totale.
Noto però che qualcosa sta succedendo con Sofia in questi giorni. Solo pochi giorni fa si è espressa per la prima volta da "vera" bilingue, e adesso mi parla sempre di più in italiano. Hund è diventato cane, mjölk latte, e bok libro. Anche nelle esortazioni è passata da kom! a vieni!.
Fra meno di due settimane andremo in Italia, sono proprio curioso di vedere l'effetto che avrà il quasi mesetto di immersione quasi totale.
martedì 26 giugno 2012
Strada facendo
Sino ad ora abbiamo sempre accompagnato Eleonora a scuola portandola sino all'ingresso dell'aula. Questa mattina però ero da solo, avevo in macchina anche Sofia, e causa lavori stradali era impossibile parcheggiare vicino alla scuola per poi scendere e andare a piedi. Ho quindi chiesto ad Eleonora se se la sentiva di fare l'ultimo pezzo di strada da sola. Lei ha risposto di sì. Ho quindi accostato e lei è scesa e diligentemente è andata al semaforo, ha premuto per avere il verde, e quando è arrivato il verde ha attraversato ed è poi andata di corsa verso il cortile della scuola. Appena arrivata al cancello si è girata, ha guardato verso la macchina e mi ha salutato facendo il pollice in sù e sfoderando un sorriso di gioia ed orgoglio. Ed io ho realizzato che, per quanto riguarda il mandarla a scuola da sola, non è che io non mi fidi di lei suoi sei anni e mezzo, la verità è che non mi fido, a volte, degli altri, (gli stressati di prima mattina, quelli impegnati a parlare al cellulare mentre guidano (cosa qui, stranamente, consentita), eccetera).
Sarà troppo tardi aspettare ancora un annetto prima di mandarla a scuola da sola? (cosa che lei vorrebbe, visto che lo ha chiesto e che la prima cosa che ha raccontato orgogliosamente a mamma Anette questa sera è stata quella di aver fatto l'ultimo pezzo di strada attraversando al semaforo da sola).
Sarà troppo tardi aspettare ancora un annetto prima di mandarla a scuola da sola? (cosa che lei vorrebbe, visto che lo ha chiesto e che la prima cosa che ha raccontato orgogliosamente a mamma Anette questa sera è stata quella di aver fatto l'ultimo pezzo di strada attraversando al semaforo da sola).
lunedì 25 giugno 2012
In barba alle regole della casa...
Le regole di casa nostra sarebbero chiare, compresa quella che dice che non si gioca a calcio dentro. Per quello abbiamo il giardino. Ma come faccio a dire di no ad Eleonora che mi si presenta con il pallone sottobraccio e mi dice: "La porta dell'ingresso è la tua porta, quella della sala da pranzo la mia, facciamo a chi arriva prima a tre?"
E così ho accettato.
Ha vinto lei 3-1...ed almeno un gol, l'ultimo, non gliel'ho fatto fare; lei ce l'ha messa tutta e mi ha proprio scartato e poi ha tirato in porta. Ed il suo sorriso ed il suo abbraccio dopo il gol sono valsi il dimenticarsi per una volta le regole di casa.
E così ho accettato.
Ha vinto lei 3-1...ed almeno un gol, l'ultimo, non gliel'ho fatto fare; lei ce l'ha messa tutta e mi ha proprio scartato e poi ha tirato in porta. Ed il suo sorriso ed il suo abbraccio dopo il gol sono valsi il dimenticarsi per una volta le regole di casa.
domenica 24 giugno 2012
In macchina, tornando a casa
Dai dintorni di Leksand nel Dalarna (dove eravamo) a Stoccolma ci sono circa 300 km. Durante il viaggio in macchina c'erano quindi da intrattenere le bimbe.
"Guardate a destra il cerbiatto! ehm... Sofia, alla tua sinistra".
"Guardate a sinistra i cavalli!... ehm... Sofia, tu guarda a destra".
"Guardate che bello il ponte sotto il quale stiamo per passare...ehm...Sofia aspetta...tu lo vedrai fra un po'...".
Sofia viaggia ancora con il seggiolino in senso contrario alla marcia e la cosa a volte la taglia un po' fuori dai nostri discorsi sul panorama. L'unico vantaggio sarebbe stato l'avere una prospettiva unica nel gioco di chi vede per primo un'auto di un certo colore..., ma visto che oltre alla decina di autovelox fissi oggi, giorno di rientro e traffico abbastanza intenso, abbiamo incontrato anche quattro controlli della polizia, nessuno osava dedicarsi alla guida "sportiva" e di sorpassi se ne sono visti proprio pochi, per cui le uniche auto che offrivano variazione erano quelle che arrivavano nel senso di marcia opposto, e quelle le vedeva prima Eleonora.
"Guardate a destra il cerbiatto! ehm... Sofia, alla tua sinistra".
"Guardate a sinistra i cavalli!... ehm... Sofia, tu guarda a destra".
"Guardate che bello il ponte sotto il quale stiamo per passare...ehm...Sofia aspetta...tu lo vedrai fra un po'...".
Sofia viaggia ancora con il seggiolino in senso contrario alla marcia e la cosa a volte la taglia un po' fuori dai nostri discorsi sul panorama. L'unico vantaggio sarebbe stato l'avere una prospettiva unica nel gioco di chi vede per primo un'auto di un certo colore..., ma visto che oltre alla decina di autovelox fissi oggi, giorno di rientro e traffico abbastanza intenso, abbiamo incontrato anche quattro controlli della polizia, nessuno osava dedicarsi alla guida "sportiva" e di sorpassi se ne sono visti proprio pochi, per cui le uniche auto che offrivano variazione erano quelle che arrivavano nel senso di marcia opposto, e quelle le vedeva prima Eleonora.
sabato 23 giugno 2012
Lotteria allungata
Secondi giorno dei festeggiamenti di Midsommar. Siamo nel Dalarna, nel cuore della Svezia. I festeggiamenti sono quelli "ufficiali" del paesino, con tanto di sindaco in costume tradizionale. Tutti in piazza. I bambini qui la fanno da padroni. È per loro che si balla intorno al majstång. Loro non pagano per mangiare le torte fatte in casa e i dolcetti alla cannella. E loro è il compito di estrarre i numeri vincenti alla lotteria. Per la prima volta Sofia è fra i bimbi che estraggono. I più piccoli pescano il bussolotto e lo danno all'annunciatrice, i più grandicelli lo srotolano da soli e lo leggono. Lei non vuole essere da meno. "Io grande" mi dice. E così una volta pescato il bussolotto vuole srotolarlo da sola. Inizia a srotolarlo. Piano. "Vänta" (aspetta) dice all'annunciatrice che vorrebbe prendere il numero, e piano piano continua a srotolare. Fra il pubblico si crea suspence. Alla fine si intravede vede il numero. L'annunciatrice cerca di sbirciare. Sofia srotola l'ultimo pezzettino e finalmente viene annunciato il numero! "Jag kunde!" (sono riuscita!) ha detto orgogliosa, mentre la gente applaudiva (non si sa se Sofia o il vincitore...).
venerdì 22 giugno 2012
Midsommar!
Midsommar, la mezza estate, è una delle festività più sentite in Svezia. Basta pensare che l'IKEA qui chiude solo in tre occasioni durante l'anno: Natale, capodanno e Midsommar. È aperta il giorno di Pasqua, ma non il venerdì e sabato della mezza estate.
Le celebrazioni sono simili in tutta la Svezia: un campo dove innalzare il majstång (un albero decorato e ricoperto di foglie), il ballarci intorno con i bambini le classiche canzoncine di midsommar tenendosi tutti per mano e poi la cena in famiglia o con gli amici, chiaramente con arringhe in tutte le salse.
Ai festeggiamenti appartengono anche, per molti, sia il mettersi l'abito regionale (folkdräkt) che l'adornarsi il capo con una corona di fiori. Di solito mamma Anette intreccia delle splendide corone di fiori per le bimbe e per se stessa (e a volte anche per me). Quest'anno però Sofia non ha voluto la corona di fiori veri, ma ha voluto tutto il tempo una "semplice" corona di carta con dei rudimentali fiori finti di carta crespa appallottolata ed incollata. L'ha portata con molto orgoglio per un motivo speciale: è quella che ha fatto lei all'asilo!
Le celebrazioni sono simili in tutta la Svezia: un campo dove innalzare il majstång (un albero decorato e ricoperto di foglie), il ballarci intorno con i bambini le classiche canzoncine di midsommar tenendosi tutti per mano e poi la cena in famiglia o con gli amici, chiaramente con arringhe in tutte le salse.
Ai festeggiamenti appartengono anche, per molti, sia il mettersi l'abito regionale (folkdräkt) che l'adornarsi il capo con una corona di fiori. Di solito mamma Anette intreccia delle splendide corone di fiori per le bimbe e per se stessa (e a volte anche per me). Quest'anno però Sofia non ha voluto la corona di fiori veri, ma ha voluto tutto il tempo una "semplice" corona di carta con dei rudimentali fiori finti di carta crespa appallottolata ed incollata. L'ha portata con molto orgoglio per un motivo speciale: è quella che ha fatto lei all'asilo!
giovedì 21 giugno 2012
La lettrice
Vista la sua camicia da notte gialla, sembrava uscita dal quadro di Fragonard.
Alle cinque di questa mattina, complice forse il sole che oggi è sorto alle 03:27, era già sveglia. E così si è messa su una delle poltrone del salottino del piano di sopra ed ha iniziato a leggere un libro. Una storia di fate, una cinquantina di pagine senza figure. Verso ora di colazione era già arrivata quasi a metà.
Il primo anno di scuola sembra aver attaccato ad Eleonora la passione per la lettura. In questo momento sta leggendo tre pubblicazioni contemporaneamente: un libro di Geronimo Stilton, in italiano, mandatole da zia Daniela; un fumetto di Bamse in svedese, ed il libro, in svedese, delle fate. Finisce tutto quello che inizia, e ha una logica sua su quale lettura si adatti a quale momento della giornata. Dopo avermi dato la buonanotte mi ha appena chiesto se può leggere un po' del fumetto, a letto, avvolta nel lenzuolo, con il libro illuminato dalla luce dell'abat-jour. Certo che sì!
Alle cinque di questa mattina, complice forse il sole che oggi è sorto alle 03:27, era già sveglia. E così si è messa su una delle poltrone del salottino del piano di sopra ed ha iniziato a leggere un libro. Una storia di fate, una cinquantina di pagine senza figure. Verso ora di colazione era già arrivata quasi a metà.
Il primo anno di scuola sembra aver attaccato ad Eleonora la passione per la lettura. In questo momento sta leggendo tre pubblicazioni contemporaneamente: un libro di Geronimo Stilton, in italiano, mandatole da zia Daniela; un fumetto di Bamse in svedese, ed il libro, in svedese, delle fate. Finisce tutto quello che inizia, e ha una logica sua su quale lettura si adatti a quale momento della giornata. Dopo avermi dato la buonanotte mi ha appena chiesto se può leggere un po' del fumetto, a letto, avvolta nel lenzuolo, con il libro illuminato dalla luce dell'abat-jour. Certo che sì!
mercoledì 20 giugno 2012
Il piatto dei grandi
Sofia ha deciso. Lo ha comunicato. Basta con il piatto di plastica rosa. Basta anche con il piatto di plastica con su Bamse (l'orso più forte al mondo). A tavola lei vuole il piatto "vero". Quello bianco di porcellana che usiamo tutti. Lei oramai è grande.
E così, quando stasera ha visto che anche il suo posto era apparecchiato con il piatto "dei grandi" lei ha ringraziato mamma Anette con voce non solo contenta, ma anche veramente commossa, perché per lei quel piatto è il segno importante che anche noi la vediamo grande. E il tono di quel "Tack, mamma!" ha commosso anche Anette!
E così, quando stasera ha visto che anche il suo posto era apparecchiato con il piatto "dei grandi" lei ha ringraziato mamma Anette con voce non solo contenta, ma anche veramente commossa, perché per lei quel piatto è il segno importante che anche noi la vediamo grande. E il tono di quel "Tack, mamma!" ha commosso anche Anette!
martedì 19 giugno 2012
"Spiando" le bimbe...
Mi piace a volte mettermi ad osservare Eleonora e Sofia quasi di nascosto. Vedere cosa fanno, cosa si dicono, in quale lingua, in che modo. Questa sera le ho guardate mentre guardavano alcuni video su YouTube. Eleonora ha capito che non avrebbe potuto guardare solo quelli che voleva lei senza che Sofia la disturbasse. Sofia inoltre vuole decidere, per cui non le basta che Eleonora ne scelga alcuni che le piacciono, vuole dire la sua. E così si sono messe d'accordo sul sceglierne uno a testa. Eleonora poi ha persino capito che può "influenzare" Sofia al contrario, dicendole, quando è il turno di Sofia di scegliere, di volerne scegliere uno (quando invece ne vorrebbe vedere un altro) in modo da pilotare la scelta di Sofia cosicché quest'ultima pensi di aver scelto. E così fra Pimpa e Pippi Eleonora voleva vedere la Pimpa, ma ha fatto capire a Sofia che avrebbe preferito Pippi.
Non aveva fatto i conti con la generosità di Sofia, che le ha detto "ok, Nora, guardiamo Pippi!"
lunedì 18 giugno 2012
Sofia davvero bilingue
Questa mattina a colazione per la prima volta Sofia si è espressa da vera bilingue! Io e Anette eravamo in cucina mentre Sofia era seduta a tavola a fare colazione. Al momento di chiedere aiuto con il tagliare una fetta di formaggio si è voltata verso di noi ed ha detto: "mamma hjälpa mig? papà mi aiuti?" usando così, in maniera coerente a come le parliamo noi, le due lingue nella stessa occasione.
Chiaramente ha avuto una razione extra di formaggio!
Chiaramente ha avuto una razione extra di formaggio!
domenica 17 giugno 2012
Giornata a Tranholmen
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Tre metri di canna da pesca, ma Sofia ha voluto fare da sola. |
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La splendida vista dalla terrazza |
Oggi siamo andati a trovarli. Eleonora ha giocato tutto il giorno con uno dei loro figli che ha la sua stessa età, Sofia ha fatto di tutto per fare esattamente quello che facevano loro, compreso il prendere i lombrichi dalla terra per usarli come esca. Purtroppo la pesca non ha dato risultati. Per fortuna i nostri amici erano stati previdenti e avevano preparato degli ottimi spiedini. Avevamo pianificato di tornare a casa a fine pomeriggio, ma la giornata ci è piaciuta talmente tanto che praticamente ci siamo autoinvitati per cena. A meno di una settimana dal solstizio d'estate l'arcipelago di Stoccolma ha un fascino magico. Se poi c'è anche una splendida compagnia si è veramente in pace con il mondo.
sabato 16 giugno 2012
Prima festa per Sofia
Oggi per Sofia prima festa di compleanno alla quale è stata invitata personalmente. Sinora le feste alle quali era stata invitata erano quelle di amici dove in realtà sono i genitori che invitano altri genitori. Ma Ellis oggi compiva tre anni, ed i suoi genitori gli avevano chiesto di scegliere lui i tre-quattro amici da invitare. E lui non ha esitato: Vicke e Sofia non potevano mancare. Insieme lono quelli che all'asilo sono stati soprannominati dalle maestre "i tre moschettieri". Sempre insieme a fare scorribande.
E Sofia al suo amichetto ha voluto fare un regalo speciale: oltre a "ja, må han leva" (la canzone di compleanno tipica svedese) gli ha cantato "tanti auguri" in italiano!
E Sofia al suo amichetto ha voluto fare un regalo speciale: oltre a "ja, må han leva" (la canzone di compleanno tipica svedese) gli ha cantato "tanti auguri" in italiano!
venerdì 15 giugno 2012
Sofia dal dentista
Ci sono un paio di cose che fanno apprezzare il portare i figli dal dentista qui in Svezia. Prima di tutto il fatto che sino ai 19 anni è tutto pagato, poi il fatto che si impegnano a far sì che l'esperienza non sia assolutamente traumatica. Sofia infatti oggi è andata ad una "festa" dal dentista, organizzata per i bambini intorno ai tre anni. Il suo appuntamento era alle 13:10, ed il flusso di bambini era a ciclo continuo. Arrivati dal dentista c'era la possibilità di farsi dipingere il viso (Sofia ha scelto di diventare Hello Kitty), una volta entrati poi ha persino potuto spruzzare un po' d'acqua con uno degli strumenti in dotazione alla sedia ipertecnologica. Ci sono voluti alcuni "apri la bocca - chiudi la bocca" e poi il dentista ha potuto fare il proprio controllo (consiglio ricevuto: smetterla con il ciuccio).
Alla fine sacchettino con palloncino, libretto sull'igiene orale, giocattolo e spazzolino.
Sofia ha guardato nel sacchettino ed ha detto: "Niente dolcetti?"
Alla fine sacchettino con palloncino, libretto sull'igiene orale, giocattolo e spazzolino.
Sofia ha guardato nel sacchettino ed ha detto: "Niente dolcetti?"
giovedì 14 giugno 2012
Chiusura dell'anno scolastico a scuola di Eleonora

Poi tutti nelle rispettive classi per caffè, torta con panna e fragole.
E così è già passato il primo anno di scuola elementare. Il tempo sembra proprio volare...
mercoledì 13 giugno 2012
Una nuova fase?
Fino a poco tempo fa i ruoli erano chiari: Eleonora costruiva e Sofia distruggeva. Non importa se si trattasse di Lego, puzzle o disegni. Il ruolo della sorellina minore era quello di distruggere ciò che faceva Eleonora.
Questa sera invece mi è sembrato di notare che forse forse forse stiamo entrando in una fase nuova, quella della cooperazione. L'occasione si è presentata nel fare le kokosbollar da portare domani mattina a scuola di Eleonora per la festa di fine anno. Con Anette fuori a cena con le amiche è toccato a me dirigere le operazioni. Durante la fase "metti insieme gli ingredienti" si sono divise i ruoli in maniera pacifica, del tipo "tu metti il cacao, io lo zucchero". Al momento poi di fare le palline e passarle nel cocco si sono addirittura date da sole i ruoli (su suggerimento di Eleonora) e così Eleonora formava le palline e Sofia le passava nel cocco gratuggiato per poi metterle nel vassoio.
Io mi sono goduto la scena con un sorriso da orecchio a orecchio :-)
Questa sera invece mi è sembrato di notare che forse forse forse stiamo entrando in una fase nuova, quella della cooperazione. L'occasione si è presentata nel fare le kokosbollar da portare domani mattina a scuola di Eleonora per la festa di fine anno. Con Anette fuori a cena con le amiche è toccato a me dirigere le operazioni. Durante la fase "metti insieme gli ingredienti" si sono divise i ruoli in maniera pacifica, del tipo "tu metti il cacao, io lo zucchero". Al momento poi di fare le palline e passarle nel cocco si sono addirittura date da sole i ruoli (su suggerimento di Eleonora) e così Eleonora formava le palline e Sofia le passava nel cocco gratuggiato per poi metterle nel vassoio.
Io mi sono goduto la scena con un sorriso da orecchio a orecchio :-)
martedì 12 giugno 2012
All'asilo per la recita...una piacevole sorpresa
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Inizia la conquista dello scivolo... |
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...scivolata finale ed estratto Lpfö 98 |
Dopo lo spettacolo c'era la classica "fika" (caffè e torta) e tutti a girare per le aule. In una Anette ed io abbiamo trovato il faldone di Sofia. Abbiamo iniziato a sfogliarlo e dentro, come documentazione del suo sviluppo, ci sono sia un po' di lavori fatti da Sofia che documentazione di gite e momenti "memorabili". Fra questi la narrazione, con oltre una decina di foto, di come Sofia ha "conquistato" lo scivolo durante una gita. Le prime foto mostrano come inizialmente l'arrampicarsi sembrasse molto difficile...ginocchio...piede...cade...due volte...ma Sofia è tenace...insiste, si arrampica, passa il ponte e finalmente, con un grande sorriso, si gode lo scivolo.
Alla fine della pagina un estratto dell'Lpfö 98 (läroplan för förskolan, il piano didattico per la materna):
"La prescuola deve impegnarsi affinché ogni bambino
* sviluppi la propria curiosità, il desiderio e la capacità di giocare ed imparare
* sviluppi indipendenza e fiducia nei propri mezzi
* sviluppi la capacità motoria, di coordinazione e di conoscenza del proprio corpo".
Obiettivo raggiunto!
lunedì 11 giugno 2012
Che barba!
Durante i fine settimana sono abbastanza pigro per quanto riguarda il radermi. Inoltre ogni tanto, come venerdì scorso, approfitto anche del "casual Friday" e smetto di farmi la barba già dal giovedì mattina. Il risultato è che alla domenica posso sfoggiare una bella "barba dei tre giorni" che piace a me ed anche ad Anette. Non piace troppo però a Sofia che, se da un lato è affascinata dal vedere la barba crescere e l'accarezza dicendo "papà barba", dall'altro è molto più parca di baci sulle mie guance quando sono ispide.
Sofia è stata quindi contenta di vedermi scendere bello rasato questa mattina a colazione. Mi ha accarezzato la guancia, ha sorriso e ha detto: "Adesso posso baciarti!" e mi ha coperto di bacetti sbauscetti mattutini.
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