Fra i regali ricevuti da Sofia ce n'è uno che ha già conquistato tutta la famiglia. Si chiama "Story cubes". Sono nove dadi sulle facce dei quali ci sono delle figure. Il gioco consiste nel tirare i dadi e poi nell'inventare una storia che comprenda tutte le parole raffigurate dalle immagini che sono venute. La fantasia di Eleonora e Sofia non ha limiti, ma devo dire che anche quella di mamma Anette non scherza.
Nel nostro caso poi i dadi sono anche un ottimo modo per giocare sia in italiano che in svedese.
I Post sino alla prima settimana di febbraio 2011 sono relativi al mio congedo parentale. Poi ci sono tutti quelli della normale vita di un papà italiano in Svezia fra famiglia e carriera.
domenica 31 gennaio 2016
sabato 30 gennaio 2016
L'impossibile gioco del silenzio
Oggi, tornando dal torneo di pallavolo, in macchina c'era (oltre a Eleonora e Sofia) anche una compagna di squadra di Eleonora (che è anche compagna di classe; cinque femmine e tre maschi della classe fanno parte della squadra).
A un certo punto, fra i vari giochi che stavamo facendo in macchina, è partita l'idea di fare il gioco del silenzio.
"Lo iniziamo dopo il ponte!"
"Aspetta, aspetta, dopo la galleria..."
"Dai...adesso... ma.., per quanto lo facciamo?"
"Sino a quando uno parla... o vince l'ultima?"
"Dai allora iniziamo ora! No anzi, dopo la prossima galleria, che facciamo come prima, che chiudiamo gli occhi e vediamo chi li apre esattamente prima di uscirne"
"Allora... pronte..?"
"...ma non sarebbe meglio fare il gioco del sì e del no? vabbè...lo facciamo dopo quello del silenzio"
"Allora iniziamo... ora"
"Tysta leken börjar nu, den som pratar åker ut, på en minut!" (il gioco del silenzio inizia adesso, quello che parla è eliminato, subito)
Ne hanno parlato per cinque minuti abbondanti.
È durato pochi secondi.
A un certo punto, fra i vari giochi che stavamo facendo in macchina, è partita l'idea di fare il gioco del silenzio.
"Lo iniziamo dopo il ponte!"
"Aspetta, aspetta, dopo la galleria..."
"Dai...adesso... ma.., per quanto lo facciamo?"
"Sino a quando uno parla... o vince l'ultima?"
"Dai allora iniziamo ora! No anzi, dopo la prossima galleria, che facciamo come prima, che chiudiamo gli occhi e vediamo chi li apre esattamente prima di uscirne"
"Allora... pronte..?"
"...ma non sarebbe meglio fare il gioco del sì e del no? vabbè...lo facciamo dopo quello del silenzio"
"Allora iniziamo... ora"
"Tysta leken börjar nu, den som pratar åker ut, på en minut!" (il gioco del silenzio inizia adesso, quello che parla è eliminato, subito)
Ne hanno parlato per cinque minuti abbondanti.
È durato pochi secondi.
venerdì 29 gennaio 2016
Dal rosa all'azzurro
Oggi, con quasi un paio di mesi di ritardo, Sofia ha avuto la sua festa di compleanno dei sei anni.
Rispetto a quattro anni fa, quando fu Eleonora ad avere la festa dei sei anni, una cosa è cambiata (a causa del fenomeno Frozen): le bambine sono passate dal rosa all'azzurro.
Chissà se Elsa, con la sua "Let it go" (All'alba sorgerò - ma il testo della versione inglese è più "incitante"), sarà anche ispirazione di indipendenza per le bambine di questa generazione.
Rispetto a quattro anni fa, quando fu Eleonora ad avere la festa dei sei anni, una cosa è cambiata (a causa del fenomeno Frozen): le bambine sono passate dal rosa all'azzurro.
Chissà se Elsa, con la sua "Let it go" (All'alba sorgerò - ma il testo della versione inglese è più "incitante"), sarà anche ispirazione di indipendenza per le bambine di questa generazione.
giovedì 28 gennaio 2016
Ha letto tutto da sola
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Olof fatto da Anette |
Già altre volte aveva letto da sola diverse frasi. A volte anche una o due paginette. Oggi però ha voluto leggermelo tutto. E lo ha fatto proprio bene.
mercoledì 27 gennaio 2016
Una nuova passione
Da un po' di tempo a Sofia è venuta la passione (o la mania...) di imparare le marche delle automobili. E così il percorso casa-scuola e quello scuola-casa sono tutti un: "volvo...volvo...saab...volkswagen...hmm...aspetta, come si chiama quella con i quattro cerchi?... opel...volvo..." e così via.
Una delle marche preferite da Sofia è la Kia, perché letta al contrario diventa AIK, come la squadra dove gioca lei. La Opel le piace perché durante l'ultima vacanza in montagna era quella che regalava la cioccolata calda. Hyundai e Honda hanno entrambe come simbolo la stessa lettera, e quindi a volte deve pensarci un po'. Le piace anche la Ferrari del vicino, anche se ha la targa che lei definisce "bleah" (se l'è fatta personalizzare e c'è scritto Inter). Il più bello però per lei è il simbolo della Peugeot, che ha il leone rampante che ricorda quello di Grifondoro in Harry Potter, e quindi, anche se lei dice di essere una Huffelpuff/Tassorosso, le piace. Tanto.
Una delle marche preferite da Sofia è la Kia, perché letta al contrario diventa AIK, come la squadra dove gioca lei. La Opel le piace perché durante l'ultima vacanza in montagna era quella che regalava la cioccolata calda. Hyundai e Honda hanno entrambe come simbolo la stessa lettera, e quindi a volte deve pensarci un po'. Le piace anche la Ferrari del vicino, anche se ha la targa che lei definisce "bleah" (se l'è fatta personalizzare e c'è scritto Inter). Il più bello però per lei è il simbolo della Peugeot, che ha il leone rampante che ricorda quello di Grifondoro in Harry Potter, e quindi, anche se lei dice di essere una Huffelpuff/Tassorosso, le piace. Tanto.
martedì 26 gennaio 2016
Voleva stare con me
Eccomi tornato dopo tre settimane nelle quali ho dormito più fuori che a casa.
Dopo essere andato a prendere a scuola Sofia ed Eleonora l'idea era quella di portare Eleonora a pallavolo visto che spesso io e un altro papà veniamo chiamati a fare gli aiutanti.
Di solito, un po' perché sono di sera, e un po' perché si svolgono in una palestra dove non c'è molto da fare se non il guardare chi si allena, il martedì Sofia preferisce stare a casa anziché andare agli allenamenti di Eleonora. Oggi invece ha voluto esplicitamente venire. Ha detto che le ero mancato troppo, che aveva voglia di stare con me. E così è venuta anche lei. L'ha preferito anche allo stare a casa a finire di pianificare gli ultimi dettagli della sua festa di compleanno, che si terrà venerdì, con quasi due mesi di ritardo.
Dopo essere andato a prendere a scuola Sofia ed Eleonora l'idea era quella di portare Eleonora a pallavolo visto che spesso io e un altro papà veniamo chiamati a fare gli aiutanti.
Di solito, un po' perché sono di sera, e un po' perché si svolgono in una palestra dove non c'è molto da fare se non il guardare chi si allena, il martedì Sofia preferisce stare a casa anziché andare agli allenamenti di Eleonora. Oggi invece ha voluto esplicitamente venire. Ha detto che le ero mancato troppo, che aveva voglia di stare con me. E così è venuta anche lei. L'ha preferito anche allo stare a casa a finire di pianificare gli ultimi dettagli della sua festa di compleanno, che si terrà venerdì, con quasi due mesi di ritardo.
lunedì 25 gennaio 2016
Buonanotte via whatsapp
Questa volta mi hanno anticipato.
Sono via per lavoro e il mio piano era di chiamare le bimbe per dar loro la buonanotte.
E invece quando ho preso in mano il telefono c'era già un messaggio WhatsApp con un "baciobaciobacio" cantato da loro all'unisono.
:-)
Sono via per lavoro e il mio piano era di chiamare le bimbe per dar loro la buonanotte.
E invece quando ho preso in mano il telefono c'era già un messaggio WhatsApp con un "baciobaciobacio" cantato da loro all'unisono.
:-)
domenica 24 gennaio 2016
A una condizione
Questa sera Anette e le bimbe mi hanno accompagnato in aeroporto. È quasi sulla strada del ritorno dai nonni, e partire stasera era l'unico modo di arrivare in tempo alla riunione di domani.
Mentre scendevo dalla macchina Eleonora mi ha detto che potevo partire, ma a una condizione: "La prossima volta vengo con te!"
Mentre scendevo dalla macchina Eleonora mi ha detto che potevo partire, ma a una condizione: "La prossima volta vengo con te!"
sabato 23 gennaio 2016
Mentre eravamo via
Eccoci tornati da nonna Eivor e nonno Bosse per ricomporre la famiglia. Mentre erano con i nonni, Eleonora e Sofia:
- Sono andate con lo spark al negozio a fare la spesa
- Hanno fatto sci di fondo (cosa che abbiamo fatto anche io e Anette, nella splendida cornice di Högbo)
- Hanno giocato con gatto Simon
- Hanno mangiato le frittelle con la marmellata di lamponi del giardino dei nonni, che più km 0 di così non credo si possa
- Hanno fatto una torta
- Si sono divertite con i giocattoli e i libri di quando mamma Anette e zia Helena erano bambine
Capisco perché non è così difficile convincerle di stare con i nonni.
- Sono andate con lo spark al negozio a fare la spesa
- Hanno fatto sci di fondo (cosa che abbiamo fatto anche io e Anette, nella splendida cornice di Högbo)
- Hanno giocato con gatto Simon
- Hanno mangiato le frittelle con la marmellata di lamponi del giardino dei nonni, che più km 0 di così non credo si possa
- Hanno fatto una torta
- Si sono divertite con i giocattoli e i libri di quando mamma Anette e zia Helena erano bambine
Capisco perché non è così difficile convincerle di stare con i nonni.
venerdì 22 gennaio 2016
La stessa stanza
Oggi dopo pranzo abbiamo portato le bimbe dai nonni, poi destinazione lo stesso hotel del giorno delle nozze.
La cosa che Anette non mi aveva detto è che aveva scritto a quelli dell'albergo raccontando loro sia del nostro anniversario che della nostra notte di nozze. Me l'ha detto mentre eravamo in macchina (sono circa 160 km verso nord), dicendomi però purtroppo di non aver ricevuto risposta.
Una volta arrivati abbiamo invece scoperto che hanno deciso di darci la stessa suite della notte delle nozze, fra l'altro al prezzo di una stanza normale.
Anche gli svedesi in fondo sono dei romanticoni.
La cosa che Anette non mi aveva detto è che aveva scritto a quelli dell'albergo raccontando loro sia del nostro anniversario che della nostra notte di nozze. Me l'ha detto mentre eravamo in macchina (sono circa 160 km verso nord), dicendomi però purtroppo di non aver ricevuto risposta.
Una volta arrivati abbiamo invece scoperto che hanno deciso di darci la stessa suite della notte delle nozze, fra l'altro al prezzo di una stanza normale.
Anche gli svedesi in fondo sono dei romanticoni.
giovedì 21 gennaio 2016
La giornata degli abbracci
Secondo Wikipedia il 21 gennaio è la giornata degli abbracci. C'è dal 1986.
Il 21 gennaio 1996 invece uno studente italiano e una studentessa svedese (entrambi di ingegneria) che si erano conosciuti su un treno durante l'estate, dopo essersi scritti fiumi di lettere per quasi cinque mesi, nei quali si erano aperti a vicenda raccontandosi di tutto, verosimilmente convinti che figurati se mai si sarebbero incontrati di nuovo, si incontravano di nuovo e decidevano che magari potevano essere qualcosa più che amici di penna (in realtà lui era atterrato il 20, ma ci vollero un po' di ore per capirlo).
Questa sera quei due ex studenti hanno festeggiato 20 anni da quel giorno anche abbracciandosi; abbracci a otto braccia, complici quelle di Eleonora e Sofia. che sono uno dei risultati dei loro abbracci negli anni.
Il 21 gennaio 1996 invece uno studente italiano e una studentessa svedese (entrambi di ingegneria) che si erano conosciuti su un treno durante l'estate, dopo essersi scritti fiumi di lettere per quasi cinque mesi, nei quali si erano aperti a vicenda raccontandosi di tutto, verosimilmente convinti che figurati se mai si sarebbero incontrati di nuovo, si incontravano di nuovo e decidevano che magari potevano essere qualcosa più che amici di penna (in realtà lui era atterrato il 20, ma ci vollero un po' di ore per capirlo).
Questa sera quei due ex studenti hanno festeggiato 20 anni da quel giorno anche abbracciandosi; abbracci a otto braccia, complici quelle di Eleonora e Sofia. che sono uno dei risultati dei loro abbracci negli anni.
mercoledì 20 gennaio 2016
Donna bambina
Ci sono giorni in cui Eleonora, se la accompagni a scuola, si stacca un centinaio di metri prima e ti chiede di poter fare l'ultimo pezzo da sola.
Ci sono giorni in cui Eleonora va e viene da sola, tanto ha le chiavi. Da sola va a inglese, in panetteria, agli allenamenti di pallavolo, alla festa dell'amica. E tutte le volte che le chiedi se vuole essere accompagnata ti risponde: "Ma dai! Sono grande!".
E poi ci sono giorni come oggi, che la chiami per dirle che Sofia è a danza e le chiedi a che ora pensa di tornare a casa dal doposcuola; e lei ti risponde: "Quando vieni a prendermi tu!", e anche se le proponi di tornare da sola ti dice di no. Poi, quando la vai a prendere, ti accoglie con un mega sorriso e ti racconta durante il tragitto scuola-casa tutta la sua giornata per filo e per segno, dal compito in classe di matematica ai giochi con gli amici.
Ci sono giorni in cui Eleonora va e viene da sola, tanto ha le chiavi. Da sola va a inglese, in panetteria, agli allenamenti di pallavolo, alla festa dell'amica. E tutte le volte che le chiedi se vuole essere accompagnata ti risponde: "Ma dai! Sono grande!".
E poi ci sono giorni come oggi, che la chiami per dirle che Sofia è a danza e le chiedi a che ora pensa di tornare a casa dal doposcuola; e lei ti risponde: "Quando vieni a prendermi tu!", e anche se le proponi di tornare da sola ti dice di no. Poi, quando la vai a prendere, ti accoglie con un mega sorriso e ti racconta durante il tragitto scuola-casa tutta la sua giornata per filo e per segno, dal compito in classe di matematica ai giochi con gli amici.
martedì 19 gennaio 2016
Sì sono allenate
Nell'ultima settimana ho dormito fuori cinque notti su sette. Quando sono arrivato dall'ultimo viaggio, ho aperto la porta e Sofia ed Eleonora sono corse ad abbracciarti gridando contente "papà" e abbracciandomi con una specie di balletto.
Si muovevano con grazia e sincronia.
Anette mi ha raccontato che si erano preparate e l'avevano provato per ben tre volte...
Si muovevano con grazia e sincronia.
Anette mi ha raccontato che si erano preparate e l'avevano provato per ben tre volte...
lunedì 18 gennaio 2016
Che testi scriverebbe?
In taxi. La radio passa Veronica Maggio, bella voce svedese con papà italiano, cresciuta ascoltando i suoi dischi. Sorrido ogni volta che il testo svedese di "Välkommen in" ruba un paio di strofe in italiano dalla "canzone del sole" di Battisti.
Io in questo periodo ascolto a ripetizione J-Ax.
Se diventassero musiciste cosa scriveranno in futuro?
Io in questo periodo ascolto a ripetizione J-Ax.
Se diventassero musiciste cosa scriveranno in futuro?
domenica 17 gennaio 2016
Idea per l'estate
L'anno scorso Eleonora ha fatto un breve corso estivo di avviamento alla vela. La cosa le è piaciuta.
Ho visto che un corso simile c'è anche vicinissimo a dove vorrei fare un po' di vacanza da solo con le bimbe questa estate in Italia (il progetto è che Anette ci raggiunga dopo una settimana).
La cosa mi tenta.
Speriamo l'idea sia di suo gradimento.
Ho visto che un corso simile c'è anche vicinissimo a dove vorrei fare un po' di vacanza da solo con le bimbe questa estate in Italia (il progetto è che Anette ci raggiunga dopo una settimana).
La cosa mi tenta.
Speriamo l'idea sia di suo gradimento.
sabato 16 gennaio 2016
Spark
Lo spark (letteralmente "calcio") è una specie di slitta con la quale ci si sposta facilmente su fondi ghiacciati. In alcuni paesini della Svezia è il modo perfetto di muoversi. Comodo anche per andare a fare la spesa. Gli ha dedicato una scena anche Lasse Åberg in uno dei suoi film comici che ruotano intorno al personaggio di Stig Helmer.
Eleonora e Sofia oggi si sono specializzate nell'arte di guidare uno spark.
Eleonora e Sofia oggi si sono specializzate nell'arte di guidare uno spark.
venerdì 15 gennaio 2016
Ci sono giorni
Ci sono giorni in cui Eleonora, se non va da sola, a 100 metri dalla scuola comunque accelera, si stacca e chiede di poter andare avanti. Lo fa lei e lo fanno i compagni di classe.
E poi ci sono i giorni delle settimane come questa, quando uno è in giro per lavoro per diversi giorni. Così l'unica mattina che sei a casa e che accompagni le bimbe a scuola Eleonora ti rimane attaccata come un koala al suo albero preferito. E quando le chiedi se vuol fare l'ultimo pezzo da sola ti risponde che neanche per sogno, e ti stringe la mano ancora più forte, riempiendo di tepore anche i -15 di questa mattina.
E poi ci sono i giorni delle settimane come questa, quando uno è in giro per lavoro per diversi giorni. Così l'unica mattina che sei a casa e che accompagni le bimbe a scuola Eleonora ti rimane attaccata come un koala al suo albero preferito. E quando le chiedi se vuol fare l'ultimo pezzo da sola ti risponde che neanche per sogno, e ti stringe la mano ancora più forte, riempiendo di tepore anche i -15 di questa mattina.
giovedì 14 gennaio 2016
Eleonora in una pubblicità
Quando erano a Londra, Anette ed Eleonora sono capitate in un parco dove stavano girando un filmato pubblicitario.
Invitavano le persone a partecipare.
Anette ed Eleonora hanno trovato la cosa divertente e si sono fatte coinvolgere.
A 1:07, con la maglia rosa, Eleonora si vede proprio bene.
https://m.youtube.com/watch?utm_campaign=buffer&utm_content=bufferfee66&utm_source=twitter.com&v=-InOIsiIILg&utm_medium=social
Invitavano le persone a partecipare.
Anette ed Eleonora hanno trovato la cosa divertente e si sono fatte coinvolgere.
A 1:07, con la maglia rosa, Eleonora si vede proprio bene.
https://m.youtube.com/watch?utm_campaign=buffer&utm_content=bufferfee66&utm_source=twitter.com&v=-InOIsiIILg&utm_medium=social
mercoledì 13 gennaio 2016
Abbi dubbi
Settimana prossima, per festeggiare 20 anni insieme, io e Anette (sorpresa che mi ha fatto lei per Natale) andremo via durante il fine settimana. Stesso posto dove ci siamo sposati. Solo noi due.
La sera esatta dei 20 anni, che cade il mezzo alla settimana, l'idea era di andare fuori a cena.
Dubbio: con o senza le bimbe?
La sera esatta dei 20 anni, che cade il mezzo alla settimana, l'idea era di andare fuori a cena.
Dubbio: con o senza le bimbe?
martedì 12 gennaio 2016
Gatta ci cova...
È due mattine di fila che quando io e Anette ci alziamo e scendiamo in cucina:
- Le bimbe sono già lavate e vestite
- Si sono preparate la colazione
- Hanno preparato il cappuccio per Anette e il caffè per me
Natale è passato. La Befana pure. Dev'esserci sotto qualcosa...
- Le bimbe sono già lavate e vestite
- Si sono preparate la colazione
- Hanno preparato il cappuccio per Anette e il caffè per me
Natale è passato. La Befana pure. Dev'esserci sotto qualcosa...
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