venerdì 6 agosto 2010

Ma cercare un casco per infanti è da "genitore curling"?

Ricordo la prima volta che lessi dei "genitori curling" (quelli che cercano di spazzare via tutte le avversità dalla strada dei figli proprio come nelle bocce su ghiaggio). Mi dissi che io non sarei mai stato così. I bambini devono provare per imparare, e lo sbaglio e le difficoltà fanno parte del processo di apprendimento.

Sofia oggi festeggia gli otto mesi ed ha iniziato a cercare di tirarsi in piedi. Si attacca a qualsiasi cosa, si alza, sorride orgogliosa, poi si guarda intorno pensando "e adesso che faccio?". Qualcosa dice al suo istinto che dovrebbe muoversi. Lei ci prova. Oscilla, prima leggermente, poi sempre più velocemente, poi cade con un tonfo sordo sul tappeto dall'alto dei suoi 72 cm. Ed io mi chiedo se si debba metterle un caschetto, o per lo meno un cappellino spesso di lana per attutire le botte alla testa. Altro che curling...la vestirei come un giocatore di hockey su ghiaccio!

1 commento:

  1. il casco è fondamentale per andare in bici (a meno che in Svezia non abbiate quei bei carrettini a traino in cui si infilano anche tre bimbi e sui quali sbavo da sempre. vista la carenza di ciclabili in Italia i bimbi non sopravviverebbero al primo mezzo km). per il resto c'è... il bacio del babbo o della mamma che cura tutto!

    lasciale sbagliare, perché solo sbagliando s'impara (e perdendo si impara a vincere, te lo dice un'interista nata il 5 maggio).

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