Eleonora ha un'ottima capacità di argomentare e presentare le proprie ragioni, non importa che si tratti dello spiegare come mai dovrebbe stare alzata un po' di più la sera o perché le debba venir concesso di andare a scuola da sola. In questo periodo poi, l'avvicinarsi del suo compleanno e del Natale fanno sì che esprima tantissimi desideri uno più argomentato dell'altro. E così mi sono reso conto di una cosa. Per molti versi io ero molto simile a lei ed avevo argomenti ben studiati e, a mio avviso, logici ed indiscutibili, sul perché nonno Carlo e nonna Marghe avessero dovuto ad esempio regalarmi determinati giochi, prendermi il motorino in prima superiore, comprarmi determinati vestiti di moda (leggi tipo paninaro...), eccetera. Alcune argomentazioni devo ammettere che andarono a buon fine, su altre ci furono compromessi (per certi capi d'abbigliamento o calzature ad esempio nonna Marghe stanziava una cifra pari al capo "standard" ed io potevo usare i miei risparmi per coprire la differenza con il capo di moda), mentre su alcune ancora oggi ritengo di aver subito un torto ed aver dovuto ingoiare un rospicino che ancora sento il raspino in gola.
Questa sera, durante una delle argomentazioni di Eleonora, ho avuto una folgorazione e mi sono reso conto di come il mio ruolo, ora che sono io il genitore, sia cambiato e di come nei prossimi anni Eleonora e Sofia verosimilmente mi riproporranno tutte le argomentazioni, comprese quelle che ho sempre ritenuto valide, per raggiungere i propri scopi. Vado a comprare adesso due motorini o aspetto?
I Post sino alla prima settimana di febbraio 2011 sono relativi al mio congedo parentale. Poi ci sono tutti quelli della normale vita di un papà italiano in Svezia fra famiglia e carriera.
lunedì 31 ottobre 2011
domenica 30 ottobre 2011
Torte e pesci contro il buio
La torta pronta per il forno! |
sabato 29 ottobre 2011
Dolcetto o scherzetto
Come da tradizione, visto che questo è il fine settimana di Halloween, questa sera siamo andati in giro per le case del quartiere a fare "dolcetto o scherzetto" (in svedese "bus eller godis"). Inizialmente avevamo chiesto ad una compagna di classe di Eleonora ed ad una vicina di casa se avessero voluto venire con noi. Poi si è aggiunto un altro vicino con due dei suoi figli. Inoltre, man mano che siamo passati di casa in casa, il gruppo si è ulteriormente allargato. Alla fine c'erano otto fra streghette, fantasmini e folletti vari.
Una volta tornati a casa Eleonora e la sua compagna di classe sono salite in camera in attesa della cena, e lontane da sguardi indiscreti hanno visto bene di assaggiare un pochino il risultato della raccolta. In una cosa Eleonora è decisamente diversa da me: non hanno finito i dolcetti!
Una volta tornati a casa Eleonora e la sua compagna di classe sono salite in camera in attesa della cena, e lontane da sguardi indiscreti hanno visto bene di assaggiare un pochino il risultato della raccolta. In una cosa Eleonora è decisamente diversa da me: non hanno finito i dolcetti!
venerdì 28 ottobre 2011
Serata da Oskar
Se settimana scorsa è stata la volta in cui abbiamo conosciuto meglio bambini e genitori del gruppo verde (il "gruppo di studio" di Eleonora), oggi è stata la volta della scoperta di una nuova costellazione di amici. Infatti, dopo la scuola, oggi Eleonora e Linn (un'altra compagna di classe) sono andate a casa di Oskar, un compagno di classe che abita all'inizio della nostra via. È stata una decisione che è nata improvvisamente nel cortile della scuola al momento di andare a casa. Non riuscivano a separarsi, volevano giocare insieme, nonostante a casa il venerdì sia il giorno del "fredagsmys", il "venerdì delle coccole" in cui ci si inventa sempre qualcosa da fare insieme. E così la mamma di Oskar ha invitato tutti ad andare a casa loro e di rimanere anche per la cena (a base di pizza).
È interessante vedere come al di là dei gruppi assemblati "artificialmente" dalle maestre i bambini si creino anche i propri gruppi.
Una volta a casa poi Eleonora ha voluto comunque la sua dose di fredagsmys sotto forma di coccole, giocate ad "un due tre stella!" buttandosi tutti sui cuscinoni, nonché più capitoli del solito durante la lettura della fiaba della buonanotte.
È interessante vedere come al di là dei gruppi assemblati "artificialmente" dalle maestre i bambini si creino anche i propri gruppi.
Una volta a casa poi Eleonora ha voluto comunque la sua dose di fredagsmys sotto forma di coccole, giocate ad "un due tre stella!" buttandosi tutti sui cuscinoni, nonché più capitoli del solito durante la lettura della fiaba della buonanotte.
giovedì 27 ottobre 2011
Annabella mozzarella
Lo ammetto: da bambino, alle elementari, non ho mai capito cosa ci trovassero le mie compagne di classe nel fare quei giochi di "filastrocche e battimani". Le guardavo un po' stranito quando cantavano "Renzo Lorenzo asciuga mani asciuga", "Ero in bottega che lavoravo tic e tac" e quella del vaso di porcellana con dentro un capitano ed una cinesina, e mi divertivo a scimmiottarle.
Ora Eleonora è in quella fase. Ne sta imparando le versioni equivalenti svedesi. E me le sta insegnando.
In una sera ho imparato "Annabella mozzarella tiopack hallonglass" con tanto di battimani e giravolte. Adesso la facciamo velocissimi...e mi diverto!
Mi sa che adesso cerco in rete quelle che le bambine cantano in Italia e gliele insegno così magari le insegna alle sue amichette, lei che ha già insegnato alle sue compagne di classe qui in Svezia "strega comanda color".
Ora Eleonora è in quella fase. Ne sta imparando le versioni equivalenti svedesi. E me le sta insegnando.
In una sera ho imparato "Annabella mozzarella tiopack hallonglass" con tanto di battimani e giravolte. Adesso la facciamo velocissimi...e mi diverto!
Mi sa che adesso cerco in rete quelle che le bambine cantano in Italia e gliele insegno così magari le insegna alle sue amichette, lei che ha già insegnato alle sue compagne di classe qui in Svezia "strega comanda color".
mercoledì 26 ottobre 2011
Due nuovi riti mattutini
A circa sei settimane dal suo secondo compleanno Sofia ha deciso che anche lei vuole avere un paio di riti mattutini come la sorella maggiore (ed un po' come tutti noi, in realtà).
Il primo è il rito della pipì. Lei usa ancora il pannolino, quindi quando si sveglia la mattina è solo da cambiare. Visto che però la prima cosa che fa Eleonora è andare in bagno, ecco che anche Sofia vuole essere portata in bagno ed essere adagiata sul water. Non fa nulla, ma sorride e poi indica la carta per farsi pulire, e si arrabbia se uno vuole semplicemente rimetterle il pannolino.
Il secondo è il rito della cartella. Eleonora ce l'ha perché va a scuola. Sofia dovrebbe averla solo di giovedì, giorno della gita. Non vuole però essere da meno della sorella maggiore, quindi la esige ogni giorno. Non importa che ci sia dentro un peluche, un frutto o anche che sia vuota. Lo sguardo di fierezza quando esce di casa con la cartella sulle spalle è ineguagliabile.
Il primo è il rito della pipì. Lei usa ancora il pannolino, quindi quando si sveglia la mattina è solo da cambiare. Visto che però la prima cosa che fa Eleonora è andare in bagno, ecco che anche Sofia vuole essere portata in bagno ed essere adagiata sul water. Non fa nulla, ma sorride e poi indica la carta per farsi pulire, e si arrabbia se uno vuole semplicemente rimetterle il pannolino.
Il secondo è il rito della cartella. Eleonora ce l'ha perché va a scuola. Sofia dovrebbe averla solo di giovedì, giorno della gita. Non vuole però essere da meno della sorella maggiore, quindi la esige ogni giorno. Non importa che ci sia dentro un peluche, un frutto o anche che sia vuota. Lo sguardo di fierezza quando esce di casa con la cartella sulle spalle è ineguagliabile.
martedì 25 ottobre 2011
Cosa sarà mai un po' di sonno...
In questi giorni Anette, per riposare senza il rischio di ricevere una manina o un peluche nell'occhio ancora convalescente, dorme da sola in una delle camere degli ospiti in soffitta. Eleonora ha quindi negoziato di poter dormire con me nel lettone. Sofia non lo ha negoziato, ma regolarmente fra le due e le tre del mattino si presenta in camera da letto con un peluche sotto un braccio ed il biberon sotto l'altro, e visto che il lettone è un po' alto ci si arrampica dopo averci gettato sopra peluche e biberon. Fra Eleonora che si rigira nel sonno come un'anguilla e Sofia che una volta nel lettone si addormenta solo quando si è messa di traverso ed i suoi piedi sono sopra la mia faccia, il sonno non si può proprio dire ristoratore.
Poi però scendi in cucina sonnolento al mattino e Anette ha già preparato il caffè e vestito Sofia, entrambe le bimbe ti accolgono a bacetti sbauscetti, Sofia poi ti prepara le scarpe mentre stai per uscire ed Eleonora ti spana persino gli specchietti dello scooter ed allora pensi "ma viste queste gioie della paternità, cosa sarà mai un po' di sonno?"
Poi però scendi in cucina sonnolento al mattino e Anette ha già preparato il caffè e vestito Sofia, entrambe le bimbe ti accolgono a bacetti sbauscetti, Sofia poi ti prepara le scarpe mentre stai per uscire ed Eleonora ti spana persino gli specchietti dello scooter ed allora pensi "ma viste queste gioie della paternità, cosa sarà mai un po' di sonno?"
lunedì 24 ottobre 2011
Viva l'autostima
Questa mattina mentre vestivo Sofia (che non ha ancora due anni e dice "Ia" per dire Sofia, ma sa già cosa vuole mettersi visto che indica con decisioni quali capi devo prendere) mi sono reso conto che, per fortuna, la sua autostima c'è´.
Appena messo il maglioncino infatti ha fatto un paio di passi indietro affinché io la vedessi bene, ha poi fatto una giravolta su se stessa e gongolandosi mi ha detto "Ia bella!"
Appena messo il maglioncino infatti ha fatto un paio di passi indietro affinché io la vedessi bene, ha poi fatto una giravolta su se stessa e gongolandosi mi ha detto "Ia bella!"
domenica 23 ottobre 2011
Mi conviene...
Eleonora questa sera si è inventata un gioco: in sala, con cuscini e coperte, bisognava costruire un castello. Nella sua fantasia ha detto che poi le fate avrebbero visitato i vari castelli fatti dai vari bambini per scegliere il più bello. Per coinvolgermi nella costruzione mi ha detto: "...vedi papà, se mi aiuti sono sicura che sarà un bel castello, e se sarà un bel castello io vincerò, e se vincerò sarò molto contenta e quando sono molto contenta sono molto ubbidiente...quindi ti conviene aiutarmi!"
Nota: Oggi alla festa di Timoteo Eleonora e Sofia erano le uniche bimbe. Tema della festa "Guerre Stellari". Visto che qui vige la parità dei sessi, Eleonora non si è fatta intimorire dai maschietti ed ha menato fendenti a suon di spada laser mettendo in riga tutti. È stata anche la più coraggiosa quando c'è stata la caccia al tesoro per andarsi a prendere il sacchettino con i dolcetti da Alessandro (che smessi i panni da renna in cucina si era travestito da Darth Vader in una stanza scura. Quando si tratta di dolci non la ferma niente!
Nota: Oggi alla festa di Timoteo Eleonora e Sofia erano le uniche bimbe. Tema della festa "Guerre Stellari". Visto che qui vige la parità dei sessi, Eleonora non si è fatta intimorire dai maschietti ed ha menato fendenti a suon di spada laser mettendo in riga tutti. È stata anche la più coraggiosa quando c'è stata la caccia al tesoro per andarsi a prendere il sacchettino con i dolcetti da Alessandro (che smessi i panni da renna in cucina si era travestito da Darth Vader in una stanza scura. Quando si tratta di dolci non la ferma niente!
sabato 22 ottobre 2011
Il regno degli unicorni
Fra le iniziative dell'attività di hemspråksundervisning (insegnamento della lingua parlata a casa) della scuola di Eleonora c'è anche lo scambio di libri. Ogni bambino ogni settimana porta un libro ed i libri vengono fatti girare così da creare una specie di biblioteca.
Lunedì scorso Eleonora è arrivata a casa con un libro della serie del "regno degli unicorni" di Linda Chapman. È una collana che narra le avventure dell'unicorno Willow alla scuola degli unicorni (della serie mischiamo "Black unicorn" con "Harry Potter" ed edulcoriamo il tutto per bambine di sei anni). Il libro ha nove capitoli. Abbiamo quindi deciso di leggere un capitolo per sera durante i giorni feriali e di leggerne due il sabato e la domenica. Devo però ammettere che, sera dopo sera, mi sono appassionato alla storia e quindi ieri sera non ho resistito alla tentazione di leggere il libro sino alla fine. Adesso devo solo resistere alla tentazione di raccontarlo ad Eleonora.
Mi sa anche che chiederò a nonno Carlo di spedirci uno alla volta, con i bustone che ci manda ogni mese, i vari libri della serie... :-)
Lunedì scorso Eleonora è arrivata a casa con un libro della serie del "regno degli unicorni" di Linda Chapman. È una collana che narra le avventure dell'unicorno Willow alla scuola degli unicorni (della serie mischiamo "Black unicorn" con "Harry Potter" ed edulcoriamo il tutto per bambine di sei anni). Il libro ha nove capitoli. Abbiamo quindi deciso di leggere un capitolo per sera durante i giorni feriali e di leggerne due il sabato e la domenica. Devo però ammettere che, sera dopo sera, mi sono appassionato alla storia e quindi ieri sera non ho resistito alla tentazione di leggere il libro sino alla fine. Adesso devo solo resistere alla tentazione di raccontarlo ad Eleonora.
Mi sa anche che chiederò a nonno Carlo di spedirci uno alla volta, con i bustone che ci manda ogni mese, i vari libri della serie... :-)
venerdì 21 ottobre 2011
Doposcuola sociale
Fra i "compiti" che erano stati assegnati a noi genitori alla riunione a scuola di Eleonora c'era anche l'organizzare qualcosa per genitori e figli nei gruppetti (di cinque bambini) nei quali è stata divisa la classe.
Nonostante la convalescenza Anette ha perciò preso l'iniziativa di invitare tutti a casa nostra oggi dopo la scuola così da potersi conoscere meglio rispetto al ciao-ciao di fretta che ci si scambia quando si lasciano o si vanno a prendere i bimbi a scuola.
Visti i due-tre figli a testa della famiglia svedese media riunire cinque famiglie ha voluto dire trovarsi in casa ventidue persone, compreso un trottolino di appena un mese. Ognuno ha portato qualcosa e così in quasi tre ore abbiamo conosciuto un po' meglio sia i bambini che i genitori. Incredibilmente tutti i bambini hanno giocato senza un minimo bisticcio, e noi adulti siamo passati dalle strette di mano iniziali all'abbraccio finale che nella cultura svedese (dove ad esempio il bacio sulla guancia è rarissimo e da alcuni visto quasi come gesto intimo) significa "benvenuto nel mio spazio privato".
Nonostante la convalescenza Anette ha perciò preso l'iniziativa di invitare tutti a casa nostra oggi dopo la scuola così da potersi conoscere meglio rispetto al ciao-ciao di fretta che ci si scambia quando si lasciano o si vanno a prendere i bimbi a scuola.
Visti i due-tre figli a testa della famiglia svedese media riunire cinque famiglie ha voluto dire trovarsi in casa ventidue persone, compreso un trottolino di appena un mese. Ognuno ha portato qualcosa e così in quasi tre ore abbiamo conosciuto un po' meglio sia i bambini che i genitori. Incredibilmente tutti i bambini hanno giocato senza un minimo bisticcio, e noi adulti siamo passati dalle strette di mano iniziali all'abbraccio finale che nella cultura svedese (dove ad esempio il bacio sulla guancia è rarissimo e da alcuni visto quasi come gesto intimo) significa "benvenuto nel mio spazio privato".
giovedì 20 ottobre 2011
Basta un poco di zucchero...
Una delle cose che, purtroppo, Eleonora ha ereditato da me è la capacità di farsi male in ogni modo e maniera. Ecco che stasera tornando dalla piscina ha deciso di fare l'ultimo pezzo della salita che porta a casa nostra camminando sul muretto del vicino. Momento di distrazione e paf! caduta dal muretto e sbucciatura di mani e ginocchia con conseguente pianto. Arrivata a casa era quindi in lacrime, ma per fortuna si è visto che le sbucciature erano proprio superficiali. Vai di coccole e le abbiamo chiesto se potevamo fare qualcosa per farla stare meglio. La sua risposta singhiozzante è stata "un gelato con la granella di zucchero". Vai quindi di gelato e granella e, come per miracolo, al secondo cucchiaino le lacrime erano sparite, sostituite dal suo sorriso di sempre (sarà che di secondo nome fa Allegra?).
Ne abbiamo quindi approfittato per provare i vestiti dell'inverno scorso e constatare che Eleonora è cresciuta di un bel po' e che l'unica cosa che possiamo fare è metterli da parte per Sofia.
Ne abbiamo quindi approfittato per provare i vestiti dell'inverno scorso e constatare che Eleonora è cresciuta di un bel po' e che l'unica cosa che possiamo fare è metterli da parte per Sofia.
mercoledì 19 ottobre 2011
Tre differenze
Tornando dagli allenamenti di calcio questa sera Eleonora mi ha detto: "papà, secondo me io e te siamo molto simili..." (ed ha pienamente ragione) "... ma che in tre cose siamo diversi: a te piacciono la menta, il cioccolato bianco ed il pistacchio, e a me no".
Nota: Mamma Anette migliora a vista d'occhio (e il gioco di parole è voluto)
Nota: Mamma Anette migliora a vista d'occhio (e il gioco di parole è voluto)
martedì 18 ottobre 2011
Il sesto senso di Sofia
Mamma Anette ieri è stata operata di cheratocono (altrimenti detta distrofia corneale progressiva non infiammatoria).
Spiegare ad Eleonora che la mamma ha bisogno di stare molto tranquilla durante la convalescenza non è stato difficile, e lei ha capito subito che per qualche giorno il nostro compito è coccolarla più del solito. In questo ci aiuta anche nonna Eivor che è venuta a darci man forte con le bimbe e che ha fatto ad Anette anche la sua torta di mele preferita a base di mele gravenstein. (Che i genitori svedesi buttino fuori di casa i figli ancora quasi adolescenti e poi se ne dimentichino è una leggenda metropolitana).
Eravamo più preoccupati del fatto che Sofia (che fra l'altro per legge di Murphy da ieri ha una piccola infiammazione oculare) non capisse che in questi giorni non è il caso di accarezzare il viso della mamma, men che meno sbauscettarlo come è solita fare. Sofia invece ha mostrato di avere quasi un sesto senso. Non solo dopo aver visto la mamma con la benda sull'occhio ha pianto di compassione, ma è da ieri che evita di andare in camera mia e di Anette dicendo invece "mamma nanna". Quando l'ha vista stasera per cena ha persino inizialmente evitato di andarle vicino, e poi, incapace di starle lontano, ha comunque evitato di accarezzarla in viso e si è invece accoccolata sul suo petto.
Spiegare ad Eleonora che la mamma ha bisogno di stare molto tranquilla durante la convalescenza non è stato difficile, e lei ha capito subito che per qualche giorno il nostro compito è coccolarla più del solito. In questo ci aiuta anche nonna Eivor che è venuta a darci man forte con le bimbe e che ha fatto ad Anette anche la sua torta di mele preferita a base di mele gravenstein. (Che i genitori svedesi buttino fuori di casa i figli ancora quasi adolescenti e poi se ne dimentichino è una leggenda metropolitana).
Eravamo più preoccupati del fatto che Sofia (che fra l'altro per legge di Murphy da ieri ha una piccola infiammazione oculare) non capisse che in questi giorni non è il caso di accarezzare il viso della mamma, men che meno sbauscettarlo come è solita fare. Sofia invece ha mostrato di avere quasi un sesto senso. Non solo dopo aver visto la mamma con la benda sull'occhio ha pianto di compassione, ma è da ieri che evita di andare in camera mia e di Anette dicendo invece "mamma nanna". Quando l'ha vista stasera per cena ha persino inizialmente evitato di andarle vicino, e poi, incapace di starle lontano, ha comunque evitato di accarezzarla in viso e si è invece accoccolata sul suo petto.
lunedì 17 ottobre 2011
Segni che vanno - segni che vengono
Visto che tanto Sofia ha imparato ad aprirlo, abbiamo deciso di togliere il cancelletto delle scale al piano di sotto (mentre al piano di sopra lo abbiamo lasciato per essere prudenti visto che di notte regolarmente decide di venire a farci visita nel lettone).
Entrando in casa quindi non è più visibile il cancelletto come segno palese della presenza di una bimba piccola. Per ovviare a questa mancanza Sofia ha perciò visto bene di scarabocchiare sia il tavolo che le sedie della sala da pranzo con i pastelli bicolore che le ho portato ieri dal viaggio.
Entrando in casa quindi non è più visibile il cancelletto come segno palese della presenza di una bimba piccola. Per ovviare a questa mancanza Sofia ha perciò visto bene di scarabocchiare sia il tavolo che le sedie della sala da pranzo con i pastelli bicolore che le ho portato ieri dal viaggio.
domenica 16 ottobre 2011
Si torna a casa
Dopo quattro giorni sulla strada oggi si torna a casa. Vísto che atterrerò tardi l'idea era quella di chiamare per la buonanotte fra un volo e l'altro. Anette però mi ha fatto sapere che a casa ci sarebbe stata solo Sofia con nonna Eivor visto che lei ed Eleonora a quell'ora sarebbero state allo stadio visto che l'AIK, la squadra di Solna (dove abitiamo) ha invitato tutti i bambini e le famiglie della scuola di Eleonora allo stadio a vedere la partita.
Per fortuna però Eleonora ha deciso che un tempo le bastava e quindi sono riuscito a dar la buonanotte sia ad Eleonora (che era molto contenta visto che la sua squadra aveva vinto il primo tempo) che a Sofia che mi ha salutato con uno scanditissimo "hej papà!" e che a giudicare dal suono ha sbaciucchiato e sbauscettato la cornetta del telefono selvaggiamente. Chissà come sarà il non vederle per otto giorni quando finalmente a febbraio Anette ed io saremo in vacanza da soli per la prima volta dopo oltre sei anni...
Per fortuna però Eleonora ha deciso che un tempo le bastava e quindi sono riuscito a dar la buonanotte sia ad Eleonora (che era molto contenta visto che la sua squadra aveva vinto il primo tempo) che a Sofia che mi ha salutato con uno scanditissimo "hej papà!" e che a giudicare dal suono ha sbaciucchiato e sbauscettato la cornetta del telefono selvaggiamente. Chissà come sarà il non vederle per otto giorni quando finalmente a febbraio Anette ed io saremo in vacanza da soli per la prima volta dopo oltre sei anni...
sabato 15 ottobre 2011
Per fortuna non era così strana
E così, dopo la piccola svirgolata dei sistemi informatici dell'azienda sanitaria e del medico specialista che non si parlano, finalmente Sofia è stata visitata da un ortopedico per la sua "camminata strana" che alla fine così strana, ha detto l'ortopedico, non è. La filosofia è che sino agli otto anni non si interviene visto che sino a quell'età è uno stabilizzarsi continuo.
Buono a sapersi!
Buono a sapersi!
venerdì 14 ottobre 2011
Papà virtuale 1.0
Le maestre di Eleonora hanno deciso di mandare la lettera della settimana anche in versione digitale tramite posta elettronica. La cosa è molto apprezzata da papà ´Stefano che oggi si è svegliato ad Amsterdam, ha avuto una riunione nell'ufficio locale ed in taxi verso l'aeroporto per prendere un aereo per Lisbona per una due giorni di lavoro con l'associazione studenti della business school frequentata quasi un paio di lustri fa ha potuto scaricare la lettera e leggersela, figure comprese.
Mi chiedo se Eleonora sarà sorpresa questa sera quando la chiamerò e potrò parlare con lei del contenuto della lettera della settimana avendola davanti a me a migliaia di km di distanza...
Mi chiedo se Eleonora sarà sorpresa questa sera quando la chiamerò e potrò parlare con lei del contenuto della lettera della settimana avendola davanti a me a migliaia di km di distanza...
giovedì 13 ottobre 2011
Chi la fa l'aspetti (nel bene) :-)
E così oggi sono stato io quello che è partito presto la mattina. Mamma Anette ha quindi visto bene di ricambiare la sorpresa fattale un paio di giorni fa, e quindi appena atterrato ecco che questa volta è stato il mio telefonino a farmi vedere una foto delle bimbe che mi salutavano dal tavolo della prima colazione.
Buongiorno principesse!
Buongiorno principesse!
mercoledì 12 ottobre 2011
Per una volta spero che si svegli
Io ed Eleonora questa sera siamo tornati a casa un po' più tardi del solito dagli allenamenti di calcio visto che finiti gli allenamenti siamo andati a farci un hamburger assieme ad altre compagne di squadra. Quando siamo arrivati a casa Sofia dormiva di già.
Io domani parto per quattro giorni fra Amsterdam e Lisbona e tornerò a casa domenica sera tardi.
Di solito la sera spero che Sofia dorma per tutta la notte nel suo letto senza svegliarsi. Oggi, invece, spero proprio che Sofia questa notte si svegli e che decida di venire nel lettone.
Io domani parto per quattro giorni fra Amsterdam e Lisbona e tornerò a casa domenica sera tardi.
Di solito la sera spero che Sofia dorma per tutta la notte nel suo letto senza svegliarsi. Oggi, invece, spero proprio che Sofia questa notte si svegli e che decida di venire nel lettone.
martedì 11 ottobre 2011
Viva la mamma!
Capita che mamma Anette debba fare dei viaggi di lavoro.
Capita che debba perciò uscire prima che le bimbe si siano svegliate.
Capita quindi di volerle mandare un saluto mentre aspetta di imbarcarsi sul volo per farle sapere che siamo tutti svegli e che le vogliamo bene.
E così grazie alla tecnologia oggi bastano un telefonino, un papà e due bimbe ed ecco il risultato.
Capita che debba perciò uscire prima che le bimbe si siano svegliate.
Capita quindi di volerle mandare un saluto mentre aspetta di imbarcarsi sul volo per farle sapere che siamo tutti svegli e che le vogliamo bene.
E così grazie alla tecnologia oggi bastano un telefonino, un papà e due bimbe ed ecco il risultato.
lunedì 10 ottobre 2011
Chi va e chi viene
E così con oggi nonno Carlo è tornato a Milano.
Sofia lo ha cercato appena tornata dall'asilo. È andata in giro per la casa dicendo "Callo...? Nonno Callo...?" poi, dopo aver cercato in ogni stanza, ha aperto le braccia con un po' di disappunto e malcelata delusione. Vedremo di andare a breve a trovare lui e nonna Marghe a Milano, magari approfittando del fatto che sino al compimento dei due anni Sofia non paga praticamente nulla perché vola in braccio a me.
A scuola da Eleonora invece oggi è arrivata la maestra di hemspråksundervisning, ossia l'insegnamento della lingua parlata a casa. In pratica una maestra di sostegno per l'italiano. È passata a prendere Eleonora in classe e l'ha portata in un'altra classe con altri 5-6 bambini della stessa scuola più o meno coetanei. Per un po' lavoreranno sui cinque sensi e sul proprio corpo, un lavoro che segue parzialmente quello fatto nel programma didattico che ci è stato illustrato alla riunione dei genitori. Inoltre, ad ogni lezione, ad ognuno è stato chiesto di portare dei libri che si scambieranno a vicenda creando una specie di biblioteca.
Mentre mi raccontava della lezione Eleonora mi è sembrata veramente contenta.
Sofia lo ha cercato appena tornata dall'asilo. È andata in giro per la casa dicendo "Callo...? Nonno Callo...?" poi, dopo aver cercato in ogni stanza, ha aperto le braccia con un po' di disappunto e malcelata delusione. Vedremo di andare a breve a trovare lui e nonna Marghe a Milano, magari approfittando del fatto che sino al compimento dei due anni Sofia non paga praticamente nulla perché vola in braccio a me.
A scuola da Eleonora invece oggi è arrivata la maestra di hemspråksundervisning, ossia l'insegnamento della lingua parlata a casa. In pratica una maestra di sostegno per l'italiano. È passata a prendere Eleonora in classe e l'ha portata in un'altra classe con altri 5-6 bambini della stessa scuola più o meno coetanei. Per un po' lavoreranno sui cinque sensi e sul proprio corpo, un lavoro che segue parzialmente quello fatto nel programma didattico che ci è stato illustrato alla riunione dei genitori. Inoltre, ad ogni lezione, ad ognuno è stato chiesto di portare dei libri che si scambieranno a vicenda creando una specie di biblioteca.
Mentre mi raccontava della lezione Eleonora mi è sembrata veramente contenta.
domenica 9 ottobre 2011
Mercatino di Natale di Österbybruk
Al paese di Österbybruk, una trentina di km a nord di Uppsala, da qualche anno hanno deciso di avere il primo mercatino di Natale dell'anno. Hanno quindi deciso di averlo già al secondo fine settimana di ottobre. Per noi andare a visitarlo assieme a nonna Eivor e nonno Bosse è oramai una piccola tradizione, e visto che c'è qui nonno Carlo abbiamo avuto una ragione in più per riunire quasi tutta la famiglia e prendere il primo glögg (la classica bevanda calda di Natale, che con i 5 gradi di oggi proprio serviva), comprare qualche gnomo e fare incetta di mangiare tipico (dal salmone affumicato a freddo e marinato con l'aneto al prosciutto affumicato in sauna). Eleonora ha comprato un angioletto per decorare l'albero di Natale e Sofia ha assaggiato un po' dei dolcetti che le bancarelle potevano offrire.
Certo che andare in giro ai primi di ottobre con un timbro sulla mano (che serve per spostarsi fra i vari padiglioni del mercatino) con scritto God Jul (Buon Natale) fa un po' impressione...
sabato 8 ottobre 2011
Un solo gallo nel pollaio
Eleonora ha qualcosa tipo quattordici Barbie (una sola comprata da noi), ma un solo Ken. Credo sia ora di compragliene almeno un altro visto che questa mattina dopo se n'è uscita con un "papà, le mie Barbie stanno litigando per chi deve uscire con Ken!".
venerdì 7 ottobre 2011
Piccole grandi soddisfazioni
Sofia tornata dall'asilo si è sbaciucchiata per bene nonno Carlo, poi gli si è seduta in braccio a farsi leggere un libro, e quindi lo ha indicato e per la prima volta ha detto "Callo" - ed il sorriso del nonno ha mandato via la pioggia torrenziale che oggi ha innondato Stoccolma.
giovedì 6 ottobre 2011
Una visita gradita
La prima cosa che Eleonora ha detto appena aperti gli occhi questa mattina è stata un gioiosissimo "oggi arriva nonno Carlo!!".
Proprio così. Da oggi a lunedì nonno Carlo è l'ospite d'onore. Lui crede di essere qui in vacanza, noi gli abbiamo preparato un piano che comprende l'inaugurazione della stagione di hockey della NHL al Globen, la possibilità di seguire Eleonora alla lezione bimensile di italiano, una cena soli io e lui con le bimbe ed il primo mercatino di Natale della stagione domenica ad Österbybruk.
Nonno Carlo è arrivato nel primo pomeriggio ed insieme siamo andati a prendere Eleonora a scuola e Sofia all'asilo. Eleonora lo ha presentato praticamente a tutta la classe, spiegando che lui non parla svedese, ma che lei può tradurre. Sofia era impegnata a giocare nelle pozzanghere e gli è corsa incontro completamente coperta di fango.
Nonno Carlo, Eleonora ed io poi siamo andati in piscina per la lezione di nuoto di Eleonora mentre mamma Anette era a casa con Sofia. Di solito quando torniamo dalla piscina Sofia è già fra le braccia di Morfeo, ma questa volta ha voluto rimanere sveglia per dare la buonanotte al nonno Carlo e solo a quel punto, stanchissima, andare a letto. Potere del nonno!
Proprio così. Da oggi a lunedì nonno Carlo è l'ospite d'onore. Lui crede di essere qui in vacanza, noi gli abbiamo preparato un piano che comprende l'inaugurazione della stagione di hockey della NHL al Globen, la possibilità di seguire Eleonora alla lezione bimensile di italiano, una cena soli io e lui con le bimbe ed il primo mercatino di Natale della stagione domenica ad Österbybruk.
Nonno Carlo è arrivato nel primo pomeriggio ed insieme siamo andati a prendere Eleonora a scuola e Sofia all'asilo. Eleonora lo ha presentato praticamente a tutta la classe, spiegando che lui non parla svedese, ma che lei può tradurre. Sofia era impegnata a giocare nelle pozzanghere e gli è corsa incontro completamente coperta di fango.
Nonno Carlo, Eleonora ed io poi siamo andati in piscina per la lezione di nuoto di Eleonora mentre mamma Anette era a casa con Sofia. Di solito quando torniamo dalla piscina Sofia è già fra le braccia di Morfeo, ma questa volta ha voluto rimanere sveglia per dare la buonanotte al nonno Carlo e solo a quel punto, stanchissima, andare a letto. Potere del nonno!
mercoledì 5 ottobre 2011
Sofia da alunna a maestra
Questa mattina Sofia ha deciso di ribaltare i ruoli e da "alunna" trasformarsi in maestra... di italiano!
Prima di uscire per l'asilo ha voluto prendere per portarlo con se un piccolo abbecedario italiano.
Una volta arrivata all'asilo lo ha tirato fuori dallo zainetto ed ha iniziato a farsi leggere le parole dalla maestra per indicarle, con espressione trionfante, quale delle figure fosse l'arcobaleno, quale l'albero eccetera.
Nel giro di pochi minuti intorno a lei si sono raccolti altri 5-6 bambini che così hanno avuto modo di imparare un paio di parole in italiano.
Prima di uscire per l'asilo ha voluto prendere per portarlo con se un piccolo abbecedario italiano.
Una volta arrivata all'asilo lo ha tirato fuori dallo zainetto ed ha iniziato a farsi leggere le parole dalla maestra per indicarle, con espressione trionfante, quale delle figure fosse l'arcobaleno, quale l'albero eccetera.
Nel giro di pochi minuti intorno a lei si sono raccolti altri 5-6 bambini che così hanno avuto modo di imparare un paio di parole in italiano.
martedì 4 ottobre 2011
Schiava della bottiglia
Sofia ha un nuovo modo di addormentarsi.
Basta peluche.
Adesso prima beve il suo semolino tiepido dal biberon, poi abbraccia il biberon stesso e si addormenta stringendolo. Lo stringe talmente che quasi non si riesce a toglierglielo anche quando è nel sonno profondo, sembra voglia tenerselo per sè...
...però poi te lo porta volentieri verso le tre di notte per farselo riempire ancora per una specie di spuntino notturno prima di riaddormentarsi... lei...
Basta peluche.
Adesso prima beve il suo semolino tiepido dal biberon, poi abbraccia il biberon stesso e si addormenta stringendolo. Lo stringe talmente che quasi non si riesce a toglierglielo anche quando è nel sonno profondo, sembra voglia tenerselo per sè...
...però poi te lo porta volentieri verso le tre di notte per farselo riempire ancora per una specie di spuntino notturno prima di riaddormentarsi... lei...
lunedì 3 ottobre 2011
È già passato un anno
Un anno fa iniziavo i miei quattro mesi di congedo parentale con Sofia. Non aveva ancora dieci mesi, stava per mettere il quinto dentino, per camminare ci avrebbe messo altri cinque mesi e comunicava solo a "ga ga".
Adesso Sofia di mesi ne ha praticamente ventidue, per i dentini mancano solo i secondi molaretti mentre gli altri ci sono tutti e te li fa sentire, per il camminare non solo cammina, ma corre e a te dice "spring! spring!" ("corri! corri!), per il comunicare inizia a mettere insieme le prime frasi di due-tre parole in svedese e tira fuori anche qualche parola in italiano. In un anno mi sembra sia passata da infante a bebè a mini bimba. Seguirne la crescita è come cercare di bere da un idrante, non ce la fai a non perderti qualche cosa. Aggiungici Eleonora e gli idranti sono due. E l'impegno che richiedono è talmente grande ed importante che a volte non c'è quasi il tempo di leggere il giornale, di soffermarsi a riflettere e cercare di capire cosa succede nel mondo. Bisognerà aspettare che escano di casa per tornare ad espandere i propri orizzonti o l'essere genitori è un modo di farlo?
Adesso Sofia di mesi ne ha praticamente ventidue, per i dentini mancano solo i secondi molaretti mentre gli altri ci sono tutti e te li fa sentire, per il camminare non solo cammina, ma corre e a te dice "spring! spring!" ("corri! corri!), per il comunicare inizia a mettere insieme le prime frasi di due-tre parole in svedese e tira fuori anche qualche parola in italiano. In un anno mi sembra sia passata da infante a bebè a mini bimba. Seguirne la crescita è come cercare di bere da un idrante, non ce la fai a non perderti qualche cosa. Aggiungici Eleonora e gli idranti sono due. E l'impegno che richiedono è talmente grande ed importante che a volte non c'è quasi il tempo di leggere il giornale, di soffermarsi a riflettere e cercare di capire cosa succede nel mondo. Bisognerà aspettare che escano di casa per tornare ad espandere i propri orizzonti o l'essere genitori è un modo di farlo?
domenica 2 ottobre 2011
Ne riparliamo fra qualche anno?
Su iniziativa del non ancora treenne Amadeo che chiedeva notizie di Sofia, oggi siamo andati a trovare Alessandro "renna in cucina" e famiglia. È sempre un piacere andare a trovare Alessandro visto che i bambini si divertono insieme e lui cucina benissimo. Visto che per la sera ci aveva fatto sapere che avrebbe fatto una bella matriciana abbiamo deciso che prima sarebbe stato il caso di fare tutti insieme una passeggiata a Nackareservat (una delle cose belle di Stoccolma: prendi il tram, poi fai cinque minuti a piedi e sei in mezzo ad una riserva naturale). Eleonora e Timoteo in bici, tutti gli altri a piedi.
Visto che passeggiata e cena sono state proprio piacevoli Sofia ha provato a ringraziare Amadeo per l'iniziativa dandogli un bacino. Amadeo ha però respinto fermamente il tentativo dicendole "niente baci!". Ne riparliamo fra qualche anno?
Visto che passeggiata e cena sono state proprio piacevoli Sofia ha provato a ringraziare Amadeo per l'iniziativa dandogli un bacino. Amadeo ha però respinto fermamente il tentativo dicendole "niente baci!". Ne riparliamo fra qualche anno?
sabato 1 ottobre 2011
Un nuovo sport
Oggi pomeriggio, visti anche i 18 gradi di una splendida giornata di autunno, biciclettata familiare. Tutti in fila indiana. Davanti io, poi Eleonora con la sua bici (oramai va spedita ed ha ricominciato a fare le discese) e a chiudere mamma Anette con Sofia sul sellino dietro. La meta era uno dei giardinetti di Sundbyberg.
Una volta arrivati sia Sofia che Eleonora hanno deciso che la sabbionaia faceva per loro. Sofia ha fatto formine a non finire. Eleonora, insieme a due altre bambine, si è inventata una nuova versione del salto in lungo: vinceva chi, una volta atterrati, riusciva a rotolarsi il più lontano possibile...
Una volta arrivati sia Sofia che Eleonora hanno deciso che la sabbionaia faceva per loro. Sofia ha fatto formine a non finire. Eleonora, insieme a due altre bambine, si è inventata una nuova versione del salto in lungo: vinceva chi, una volta atterrati, riusciva a rotolarsi il più lontano possibile...
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