I Post sino alla prima settimana di febbraio 2011 sono relativi al mio congedo parentale. Poi ci sono tutti quelli della normale vita di un papà italiano in Svezia fra famiglia e carriera.
sabato 30 novembre 2013
In tema di viaggi
Questa mattina, mentre mamma Anette in Svezia andava a farsi una bella corsetta con un sole splendente (e un paio di gradi sotto lo zero), io e le bimbe ci siamo svegliati quando a Milano venivano giù dei bei fiocchi pesanti di neve.
Abbiamo quindi deciso che per il pomeriggio un teatro sarebbe stato l'ideale.
La scelta è caduta sullo spettacolo "In viaggio, storie in valigia"
http://www.teatrofrancoparenti.it/?p=informazioni-spettacolo&i=817
Bellissimo, apprezzato sia da Sofia che da Eleonora, e con un tema proprio adatto al nostro fine settimana insieme.
venerdì 29 novembre 2013
Sì, viaggiare...
Viaggiare con Eleonora e Sofia è un vero piacere, come lo è il poter passare tanto tempo con loro. Credo che ogni genitore, e dal mio punto di vista ogni papà, dovrebbe potersi prendere qualche giorno da solo con i propri figli. Il viaggio con le bimbe oggi è stato un piacere. Io avevo messo nel bagaglio a mano di tutto per intrattenerle: tablet, matite colorate, fumetti, carte e un paio di giochini; invece ci siamo messi a chiacchierare, abbiamo giocato al bastimento carico di, ci siamo raccontati cose personali, abbiamo fatto un paio di altri giochi ed ecco che il viaggio era già passato, senza nemmeno aprire il bagaglio a mano.
giovedì 28 novembre 2013
Papà distratto in viaggio con le bimbe
L'offerta era stata irresistibile: viaggio a Milano con la compagnia di volo irlandese a un prezzo irrisorio. Vero, si parte da uno di quegli aeroporti siti nel mezzo del nulla a un orario impossibile per chi viaggia con dei bimbi...ma i biglietti sono praticamente regalati, voliamo in tre con i bagagli a meno del costo di un taxi da Malpensa a Milano. Quindi la mia ideona: partire la sera prima e dormire all'hotel low-cost che c'è di fianco all'aeroporto nella foresta svedese, che tanto c'è il pullman che dal centro di Stoccolma ti lascia proprio lì.
Non avevo però realizzato che sull'orario dei pullman 17:00 vuol dire che parte alle cinque del pomeriggio, ma 18:- vuol dire che a quell'ora di corse non ce ne sono; quindi quando alle 17:30 io e le bimbe ci siamo presentati per comprare i biglietti per la prossima partenza la risposta del cassiere è stata: "quella di stanotte alle 03:30?"
Per fortuna abbiamo trovato un'altra compagnia che fa una fermata a 10-15 minuti di taxi da dove dormiremo e che aveva una corsa alle 18:40. Le bambine ci hanno riso sopra. Se un viaggio non ha un po' di avventura, che viaggio è?
mercoledì 27 novembre 2013
Friends
Questa sera ultimo allenamento di calcio dell'anno per Eleonora. Dicembre sarà un mese di pausa, poi da gennaio si ricomincerà. L'allenamento vero e proprio è durato una mezz'oretta, poi la palla è passata a una educatrice della Friends, una associazione che lavora per la prevenzione contro il bullismo. Via noi allenatori (per non essere un potenziale fattore di disturbo), l'educatrice ha diretto una discussione fra le bambine ragionando sui vari comportamenti di sopraffazione, intimidazione, bullismo e aggressione, sia fisica che mentale. Insieme hanno fatto degli esercizi, provato situazioni e parlato molto apertamente.
Tornando a casa Eleonora mi ha raccontato che per lei questa esperienza è stata molto interessante, e che ha fatto riflettere tutte le bambine.
Tornando a casa Eleonora mi ha raccontato che per lei questa esperienza è stata molto interessante, e che ha fatto riflettere tutte le bambine.
martedì 26 novembre 2013
Eleonora e la recita
A scuola di Eleonora, come in ogni scuola e asilo svedese, il 13 dicembre ci sarà lo spettacolo di Santa Lucia. La bambina che sarà Lucia è stata estratta a sorte. Eleonora ci teneva molto a quel ruolo, ma purtroppo non sarà lei. Gli altri ruoli saranno babbi Natale, omini di pan pepato e damigelle, che sono vestite in maniera abbastanza somigliante a Lucia. Le maestre hanno assegnato gli altri ruoli, dando ai soli maschi il ruolo dei babbi Natale e alle sole femmine quello delle damigelle.
Eleonora durante il fine settimana ci aveva raccontato che forse avrebbe preferito vestirsi da babbo Natale piuttosto che da damigella, e Anette le aveva detto di pensarci sopra e che se proprio era quello che voleva di dirlo alla maestra.
Questa mattina Eleonora ha raccontato che ieri ha sistemato tutto. Dopo aver riflettuto era proprio convinta di volersi vestire con il vestito rosso con i dettagli di pelo bianco, e quindi ha già parlato con la maestra e allo spettacolo sarà vestita da babbo Natale. Probabilmente sarà l'unica bambina della classe ad aver fatto questa scelta, e sia io che Anette le abbiamo detto che siamo orgogliosi di lei.
Eleonora durante il fine settimana ci aveva raccontato che forse avrebbe preferito vestirsi da babbo Natale piuttosto che da damigella, e Anette le aveva detto di pensarci sopra e che se proprio era quello che voleva di dirlo alla maestra.
Questa mattina Eleonora ha raccontato che ieri ha sistemato tutto. Dopo aver riflettuto era proprio convinta di volersi vestire con il vestito rosso con i dettagli di pelo bianco, e quindi ha già parlato con la maestra e allo spettacolo sarà vestita da babbo Natale. Probabilmente sarà l'unica bambina della classe ad aver fatto questa scelta, e sia io che Anette le abbiamo detto che siamo orgogliosi di lei.
lunedì 25 novembre 2013
Chiacchierando con Sofia
Questo pomeriggio sono passato a prendere Sofia all'asilo per poi insieme andare a prendere Eleonora a scuola. Nel tragitto asilo-scuola ho chiesto a Sofia cosa avesse fatto oggi. Lei mi ha raccontato che hanno avuto "Kompisgruppen", che è il momento didattico nel quale i bambini di quattro e cinque anni discutono di argomenti legati al tema dell'essere amici (kompis = amico). Mi ha quindi raccontato che prima la maestra ha letto loro una storia su due bambini che giocavano quando un terzo bambino arriva e vuole giocare con loro, poi hanno discusso proprio sul come ci si sente quando si viene inclusi e quando si viene esclusi da un gruppo. Una volta arrivati a scuola di Eleonora eravamo ancora nel mezzo del dialogo (gli edifici sono vicini), ma io ero così affascinato dalla profondità del racconto che ci siamo fermati qualche minuto a finire il discorso. È sorprendente quanto, nonostante ancora così piccoli, già a quattro/cinque anni i bambini vedano e capiscano molto più di quello che uno potrebbe credere, da una parte in maniera elementare, ma da un certo punto di vista con sentimenti, emozioni e sensibilità "maturi".
domenica 24 novembre 2013
Ore 14:24 - Prima sfornata
Oggi, visto che manca un mese a Natale, prima sfornata di biscotti allo zenzero comprese due casette di pan pepato e gli alberelli che si incastrano in modo da stare in piedi da soli. Eleonora era in tema natalizio e ha voluto usare le varie formine a forma di cuore, angelo e stella. Sofia (e mamma Anette...) hanno deciso di usare anche le altre formine, facendo così biscotti a forma di elefantino, giraffa e squalo.
Vista la quantità industriale prodotta, Eleonora e Sofia hanno deciso di fare dei piccoli sacchettini con i biscotti appena sfornati, adornarli con un bel nastro argentato, e regalarli ad alcuni vicini di casa. La cosa è stata
molto apprezzata.
sabato 23 novembre 2013
Uno per tutti - tutti per uno
Il modulo di oggi del corso allenatori si chiamava "Uno per tutti - tutti per uno" ed era tenuto da una psicologa infantile e un responsabile della federcalcio di Stoccolma. Trattava delle dinamiche individuali e di gruppo nei bambini fra i 7 e i 12 anni (c'è poi un modulo dedicato al lavoro con gli adolescenti). Un aspetto molto interessante è stato quello di iniziare la giornata con una riflessione su chi siamo noi come individui, le nostre caratteristiche, i nostri punti di forza e le debolezze per ricordarsi che il metodo educativo che scegliamo dovrebbe basarsi su entrambe le parti, cioè sia sui bambini che su di noi.
Tutta la giornata era basata sullo scambio di esperienze, su esempi pratici, discussioni su casi accaduti. È stato interessante vedere come tutti partecipassero, dai più giovani (due ragazze di 16 anni che hanno iniziato ad allenare da poco) ai più adulti (uomo sulla cinquantina, padre di quattro figli e allenatore di due di loro).
"Naturalmente" il gruppo dei genitori si è messo a discutere anche sul come comportarsi quando si allena la squadra dove giocano i propri figli, e proprio noi genitori siamo stati il gruppo che ha continuato a tirar fuori esperienze, quesiti e consigli anche dopo la fine del corso. È abbastanza affascinante, anche se a pensarci bene credo sia normale, il vedere come i dubbi siano quasi gli stessi e come il solo fatto di avere delle occasioni di incontro fra genitori in situazioni simili faccia nascere e sviluppare un dialogo che diventa abbastanza profondo nel giro di pochissimo tempo.
Tutta la giornata era basata sullo scambio di esperienze, su esempi pratici, discussioni su casi accaduti. È stato interessante vedere come tutti partecipassero, dai più giovani (due ragazze di 16 anni che hanno iniziato ad allenare da poco) ai più adulti (uomo sulla cinquantina, padre di quattro figli e allenatore di due di loro).
"Naturalmente" il gruppo dei genitori si è messo a discutere anche sul come comportarsi quando si allena la squadra dove giocano i propri figli, e proprio noi genitori siamo stati il gruppo che ha continuato a tirar fuori esperienze, quesiti e consigli anche dopo la fine del corso. È abbastanza affascinante, anche se a pensarci bene credo sia normale, il vedere come i dubbi siano quasi gli stessi e come il solo fatto di avere delle occasioni di incontro fra genitori in situazioni simili faccia nascere e sviluppare un dialogo che diventa abbastanza profondo nel giro di pochissimo tempo.
venerdì 22 novembre 2013
Come "Braveheart"
Domani ho il corso allenatori, mentre il resto della famiglia non ha impegni. Anette e le bimbe quindi già da questa sera vanno a fare visita ai nonni.
Mi è venuta in mente l'immagine di Mel Gibson che in Braveheart/Cuore impavido grida a squarciagola "libertàààààà!!!!" :-)
Mi è venuta in mente l'immagine di Mel Gibson che in Braveheart/Cuore impavido grida a squarciagola "libertàààààà!!!!" :-)
giovedì 21 novembre 2013
Lezioni di slang
Visto che il fascino del trash sembra non avere confini, ecco che Eleonora è caduta vittima di alcune canzoni di Elio e le storie tese fra le quali (mi viene da dire "naturamente" vista l'età) "Shpalman". Ascoltandola a un certo punto mi ha chiesto: "Papà, cosa vuol dire "Un tamarro voleva incularmi la vespa"?"
Io: "Ehm...dunque... partiamo dalle cose facili,,, la vespa è un motorino, un po' come il mio scooter... inculare è una parolaccia... di quelle che non sapete... che qui vuol dire rubare, e un tamarro... beh... come dire... un bulletto, un ragazzo non molto stimabile, tipo quelli che di solito non vogliono né studiare né lavorare..."
e Sofia: "Ah, come Lucignolo!"
Io: "Ehm...dunque... partiamo dalle cose facili,,, la vespa è un motorino, un po' come il mio scooter... inculare è una parolaccia... di quelle che non sapete... che qui vuol dire rubare, e un tamarro... beh... come dire... un bulletto, un ragazzo non molto stimabile, tipo quelli che di solito non vogliono né studiare né lavorare..."
e Sofia: "Ah, come Lucignolo!"
mercoledì 20 novembre 2013
Papà distratto
Dalla visita di controllo dei quattro anni di Sofia ieri sono venuto via dimenticando sul tavolo della pediatra il libretto sanitario di Sofia. Me ne sono accorto una volta arrivato a casa ieri sera e così mi sono ripromesso che oggi avrei chiamato la pediatra per verificare se l'avessi lasciato da lei o se, sfortuna volesse, l'avessi perso. Oggi ho provato a chiamare la dottoressa una volta, ma al momento di lasciare un messaggio sulla sua segreteria (verosimilmente era in visita) stavo entrando in ascensore e ho perso la linea. Poi mi sono dimenticato di richiamarla. Me ne sono ricordato mentre stavo passando da casa per cambiarmi prima di andare a prendere Eleonora a scuola per portarla agli allenamenti di calcio. Mi sono detto che una volta arrivato a casa l'avrei chiamata. Una volta arrivato a casa apro la casella della posta e cosa ci trovo dentro? Una busta con il libretto sanitario e un biglietto di saluti dalla pediatra. Per fortuna che qualcuno è meno distratto di me!
martedì 19 novembre 2013
Visita di controllo dei quattro anni
Questa mattina visita di controllo dalla pediatra. Mezz'ora nella quale Sofia è stata misurata (111 cm di altezza) e pesata (20,2 chili), ha provato l'udito e la vista (stando così concentrata che la cosa le è valsa i complimenti della dottoressa), ha disegnato una bambina alla quale non solo ha fatto il corpo, ma anche due code di cavallo e delle ciglia da fare invidia a una diva di Hollywood e le ha disegnato un bel vestito (sorvoliamo sul fatto che ogni mano avesse otto dita) :-) Poi ha dovuto impilare degli oggetti, descrivere dei disegni, camminare seguendo una linea diritta, riconoscere dei colori, contare degli oggetti che venivano aggiunti e tolti, raccontare di sé e dei suoi amici.
Tutto è andato benissimo. La cosa che l'ha messa più in difficoltà è stata la scelta del regalino dalla scatola della pediatra alla fine della visita.
Tutto è andato benissimo. La cosa che l'ha messa più in difficoltà è stata la scelta del regalino dalla scatola della pediatra alla fine della visita.
lunedì 18 novembre 2013
Otto
primi vagiti, come se quella coltre bianca che coprì tutto volesse proprio segnare l'inizio di qualcosa di nuovo e molto speciale. Di secondo nome fai Allegra, e lo sei, e sei anche sensibile, pensierosa, divertente, astuta, monella, artistica e con un cuore gigante. La tua maestra dice che in oltre trent'anni di insegnamento ha incontrato poche bambine intelligenti come te, e in questo sei proprio come tua mamma. Da me hai preso l'essere un po' distratta, coccolona, con l'argento vivo addosso. In tante cose siamo proprio simili e quando ti guardo molto spesso mi rivedo quand'ero bambino mentre allo stesso tempo mi fai sentire l'importanza e la responsabilità di essere papà.
Ti amo con tutto il mio cuore. Buon ottavo compleanno, splendida Eleonora!
domenica 17 novembre 2013
Festa in pigiama per gli 8 anni di Eleonora
Vai di striglia... |
Il prossimo che mi dice che le femmine sono più tranquille dei maschi lo costringo a gestire la prossima festa...
sabato 16 novembre 2013
Viva lo sporco!
Questa mattina Eleonora e Sofia avevano scuola d'italiano. Una volta finita la lezione ci siamo fermati nel parco giochi della scuola. Lo scivolo e le altalene erano un po' bagnati dalla pioggia di ieri, e alcune zone del cortile erano un pochino fangose. Eleonora e Sofia non avevano la classica tutona da pioggia visto che si erano vestite per la scuola, e non con l'idea di stare all'aperto. I loro vestiti comunque erano "normali", pratici, caldi e in materiali facilmente lavabili. Già mentre correvano verso i giochi mi sono reso conto che si sarebbero sporcate con inevitabili schizzi di fango, sabbia della sabbionaia e compagnia bella. Mi sono venute in mente le volte che da piccolo ho sentito tanti genitori (i miei, per fortuna, devo dire di no) pronunciare la fatidica frase "attento/a a non sporcarti!". Ho pensato che in molti casi, specialmente all'aperto, sporcarsi fa in qualche modo parte del gioco. È quasi naturale, è segno di attività. Correndo si schizza, e gli schizzi macchiano i vestiti, che tanto poi si possono lavare. Ed è proprio quello che è successo: le bimbe hanno giocato e si sono sporcate. I loro vestiti adesso sono in lavatrice. Insieme ai miei. Oggi pomeriggio sono andato a farmi un paio d'ore di mountain bike nel bosco di Ursvik, e quando sono tornato c'erano forse un paio di macchie di pulito fra il fango che mi copriva. Mentre pedalavo ero proprio contento, anche del fatto di non aver detto alle bimbe di stare attente a non sporcarsi.
venerdì 15 novembre 2013
Shanghai surprise
Stasera Sofia mi ha ricordato che ci sono cose che un genitore scopre come delle sorprese, senza preavviso, che se te l'avessero detto probabilmente quasi non ci avresti creduto. Stasera ho scoperto che Sofia è bravissima a giocare a shangai. Lei ha visto sul tavolo la scatola e mi ha chiesto se volevo fare una partita. Ho accettato, e lei ha mostrato una tecnica sopraffina sia con le dita che usando i bastoncini. Io ero a bocca aperta: mosse studiate, pianificate guardando le possibilità da diversi punti di vista, a volte simulandole prima di realizzarle. È bello venir sorpresi da una neanche quattrenne.
giovedì 14 novembre 2013
Vernissage mattutino
Di solito quando lascio Sofia all'asilo vado direttamente in giardino, dove maestre e compagni di classe la aspettano. Capita però a volte di dover passare a prendere qualcosa dal suo armadietto; a quel punto scatta il vernissage, la visione di tutti, ma proprio tutti tutti tutti, i suoi disegni, dipinti e lavori vari che sono in mostra sui muri delle varie classi e del corridoio. Se è in giornata capita persino che mi porti nella classe del creare e tiri fuori dal suo cassetto i lavori in corso o quelli che per qualche motivo non sono esposti. Della serie: eravamo usciti in anticipo e a momenti faccio tardi in ufficio... ma ne vale la pena.
mercoledì 13 novembre 2013
Imprevisti mattutini
Stamattina, verso le 9, mentre sto parlando con un collega suona il telefono; è Anette, che mi dice: "Hanno chiamato da scuola, Eleonora si è scontrata con una sua compagna, denti di Eleonora contro testa della compagna, sanguina". In testa mille pensieri, no, poverina... i denti... tipico, proprio gli incisivi che non sono più quelli da latte... e per di più proprio oggi che era così contenta che a metà mattina sarebbero andati a visitare una cascina e assaggiare tutti i latticini possibili...
"Allora Anette, c'è da andare a prenderla e portarla dal dentista subito... io ho la riunione con il vice presidente, quello responsabile della strategia dell'azienda, tu? Ah, tu con il direttore generale... vinci tu... vado io a prendere Eleonora mentre tu chiami il dentista"
Ho fatto il percorso ufficio scuola con passo da maratoneta mentre Anette è riuscita a fissare un appuntamento con il dentista per le 10. Nella mia testa la chiara convinzione che il karma esiste, cose come questa succedono per farmi provare cosa ho fatto passare ai miei, che ci fosse stata la tessera fedeltà a punti per ogni mia visita al pronto soccorso avrei avuto il livello platino con corsia preferenziale e set di cerotti e bende in omaggio.
Una volta a scuola Eleonora era sdraiata nella stanzetta dove possono andare a riposarsi. Triste per la botta, per l'accaduto e per il perdersi la gita. La bocca intanto non sanguinava più e a occhio gli incisivi non sembravano scheggiati. Dose gigante di coccole, e via verso il dentista.
Per fortuna una volta arrivati dal dentista è andato tutto per il meglio. L'ha visitata per bene, controllato ogni dente, verificato eventuali dondolamenti. Nessun problema. Non ha nemmeno ritenuto di dover fare una lastra. Un quarto d'ora ed eravamo fuori. Abbiamo persino fatto in tempo a raggiungere i suoi compagni di classe pochi minuti prima che salissero sul pullman, e così Eleonora è andata alla gita e io sono tornato in ufficio facendo persino in tempo a partecipare alla riunione.
"Allora Anette, c'è da andare a prenderla e portarla dal dentista subito... io ho la riunione con il vice presidente, quello responsabile della strategia dell'azienda, tu? Ah, tu con il direttore generale... vinci tu... vado io a prendere Eleonora mentre tu chiami il dentista"
Ho fatto il percorso ufficio scuola con passo da maratoneta mentre Anette è riuscita a fissare un appuntamento con il dentista per le 10. Nella mia testa la chiara convinzione che il karma esiste, cose come questa succedono per farmi provare cosa ho fatto passare ai miei, che ci fosse stata la tessera fedeltà a punti per ogni mia visita al pronto soccorso avrei avuto il livello platino con corsia preferenziale e set di cerotti e bende in omaggio.
Una volta a scuola Eleonora era sdraiata nella stanzetta dove possono andare a riposarsi. Triste per la botta, per l'accaduto e per il perdersi la gita. La bocca intanto non sanguinava più e a occhio gli incisivi non sembravano scheggiati. Dose gigante di coccole, e via verso il dentista.
Per fortuna una volta arrivati dal dentista è andato tutto per il meglio. L'ha visitata per bene, controllato ogni dente, verificato eventuali dondolamenti. Nessun problema. Non ha nemmeno ritenuto di dover fare una lastra. Un quarto d'ora ed eravamo fuori. Abbiamo persino fatto in tempo a raggiungere i suoi compagni di classe pochi minuti prima che salissero sul pullman, e così Eleonora è andata alla gita e io sono tornato in ufficio facendo persino in tempo a partecipare alla riunione.
martedì 12 novembre 2013
Son finiti i baci e gli abbracci!
Mi è venuta incontro lemme lemme quando mi ha visto entrare nel suo asilo.
Mentre la aiutavo a mettersi i vestiti più caldi per la passeggiata verso la scuola di Eleonora aveva un'aria abbastanza flemmatica.
Poi, mentre camminavamo mano nella mano, con aria seria Sofia mi ha detto: "Sai papà, c'è un problema... ho finito i baci e gli abbracci..."
"Ah, sì?" le ho risposto, aggiungendo "e allora come si fa?"
E lei, spalancando le braccia: "Beh, mi devi dare taaaanti baci e tanti abbracci, così mi ricarico!"
Mentre la aiutavo a mettersi i vestiti più caldi per la passeggiata verso la scuola di Eleonora aveva un'aria abbastanza flemmatica.
Poi, mentre camminavamo mano nella mano, con aria seria Sofia mi ha detto: "Sai papà, c'è un problema... ho finito i baci e gli abbracci..."
"Ah, sì?" le ho risposto, aggiungendo "e allora come si fa?"
E lei, spalancando le braccia: "Beh, mi devi dare taaaanti baci e tanti abbracci, così mi ricarico!"
lunedì 11 novembre 2013
Cambia la "Lettera della settimana"
L'annuncio ci era arrivato venerdì, quella che avevamo in mano e nella casella di posta elettronica sarebbe stata l'ultima lettera della settimana che Eleonora (e ogni suo compagno di classe) avrebbe portato a casa in quel formato. La prima "Lettera della settimana" l'avevamo ricevuta più di due anni fa, alla fine della prima settimana di scuola. Ma i tempi cambiano, la scuola si evolve, e così da questa settimana è attiva "Infomentor", una piattaforma via web (in svedese e inglese) per la gestione dei rapporti fra scuola e famiglia: presenze/assenze, piano didattico, piano personale di sviluppo, giudizi, lista di classe, blog, forum e tante altre cose. Le informazioni più sensibili sono raggiungibili solo tramite un codice che viene mandato via sms al momento. Lo schema delle attività della settimana, che eravamo abituati a vedere nella lettera della settimana, adesso ha una scheda digitale tutta sua. E così adesso la lettera della settimana arriverà attraverso questa nuova piattaforma. Prima leggevamo ad alta voce la versione cartacea, vorrà dire che adesso ci metteremo tutti intorno al tablet.
domenica 10 novembre 2013
Sarà solo marketing, però...
A otto giorni dal suo compleanno e sei settimane da Natale una delle letture preferite di Eleonora sono i vari cataloghi dei giocattoli. Quello di Toys 'r' Us quest'anno ha deciso di reagire alle critiche ricevute lo scorso anno (era praticamente diviso in due, una parte solo per i maschi e una solo per le femmine) e di rendere molto minori le scelte di genere. Il risultato è un catalogo dove maschi e femmine giocano insieme con diversi tipi di giocattoli, che è poi quello che succede nella realtà di tutti i giorni. L'abbiamo visto settimana scorsa quando siamo andati a casa di una coppia di amici che ha due bambini maschi, l'abbiamo visto ieri sera quando sono venuti qui a cena due amici che hanno un figlio e una figlia, lo vediamo ogni volta che andiamo a prenderle all'asilo e a scuola.
Quella di Toys 'r' Us sarà forse solo una scelta di marketing, però mi piace, e sembra piacere tanto anche a Eleonora e Sofia.
Quella di Toys 'r' Us sarà forse solo una scelta di marketing, però mi piace, e sembra piacere tanto anche a Eleonora e Sofia.
sabato 9 novembre 2013
In biblioteca
La notizia l'avevo letta qualche giorno fa: oggi all'una la scrittrice Lin Hallberg, autrice della collana dei libri sul cavallo Sigge (con uno dei quali ha vinto nel 2010 il premio per il miglior libro per bambini), avrebbe incontrato il pubblico alla biblioteca della nostra zona. Visto che Eleonora ha letto almeno cinque libri della serie di Sigge ed è nel pieno del periodo equestre, Anette aveva subito prenotato un posto per Eleonora.
E così tutta la famiglia oggi è andata in biblioteca. Mentre Eleonora ascoltava la scrittrice, con Sofia ci siamo messi nella zona dove ci si può sdraiare comodi a leggere. Fra i libri della sezione in italiano abbiamo trovato fra gli altri "Un papà tuttofare" (di V. Russo e G. Capizzi), che ha fatto divertire Sofia, anche se a suo dire il papà del libro è un po' troppo pasticcione.
Al momento di andare via chiaramente Eleonora ha preso due libri di Sigge che non aveva ancora letto, si è fatta autografare uno di quelli che ha, ed è stata contenta di sapere che a febbraio ne uscirà uno nuovo, del quale la scrittrice ha strategicamente raccontato parte della sinossi. L'unica cosa che avrebbe potuto farla più felice sarebbe stato il poter tornare a casa a cavallo.
E così tutta la famiglia oggi è andata in biblioteca. Mentre Eleonora ascoltava la scrittrice, con Sofia ci siamo messi nella zona dove ci si può sdraiare comodi a leggere. Fra i libri della sezione in italiano abbiamo trovato fra gli altri "Un papà tuttofare" (di V. Russo e G. Capizzi), che ha fatto divertire Sofia, anche se a suo dire il papà del libro è un po' troppo pasticcione.
Al momento di andare via chiaramente Eleonora ha preso due libri di Sigge che non aveva ancora letto, si è fatta autografare uno di quelli che ha, ed è stata contenta di sapere che a febbraio ne uscirà uno nuovo, del quale la scrittrice ha strategicamente raccontato parte della sinossi. L'unica cosa che avrebbe potuto farla più felice sarebbe stato il poter tornare a casa a cavallo.
venerdì 8 novembre 2013
Venerdì sera in famiglia
L'attuale definizione di un normale venerdì sera in famiglia: tutti e quattro accoccolati sul divano a vedere "Barbie e la magia di Pegaso" con Eleonora e Sofia che partecipano abbastanza attivamente al film, creando un effetto surround particolare.
giovedì 7 novembre 2013
Pragmatismo svedese
Questa sera la riunione degli allenatori di calcio della squadra di Eleonora si è svolta a casa nostra. Farli venire da noi è stato facile, è bastato dire che gli avrei fatto la carbonara. Mentre si pianificava un po' la prossima stagione è saltata fuori l'idea di portare le bimbe a una trasferta che faccia dormire fuori tutta la squadra, così da creare ancora di più il gruppo. Io ho quindi chiesto se pensassero a una cosa del tipo che ogni bambina dorme a casa di una delle squadra ospitante o se l'idea fosse di usare parte della cassa per pagare l'albergo o un ostello. Tutti e tre mi hanno guardato e all'unisono hanno detto che pensavano molto più semplicemente a materassini e sacchi a pelo e dormire in una palestra. In alternativa a 120 km da Stoccolma c'è "Barnens Ö" (l'Isola dei Bambini), un'isola con 400 bungalow di tutte le dimensioni dedicata a dare uno spazio ricreativo ai bambini a prezzi proprio accessibili (meno dell'equivalente di una quindicina di euro a notte a testa).
Credo che Eleonora e le sue compagne di squadra si divertiranno davvero tanto.
Credo che Eleonora e le sue compagne di squadra si divertiranno davvero tanto.
mercoledì 6 novembre 2013
La furbetta
La festa di compleanno di Eleonora quest'anno sarà un pigiama party. Per l'occasione Anette ha preso a Eleonora un pigiama nuovo con uno splendido motivo raffigurante, visto il periodo "equestre" di Eleonora, un cavallo. A Eleonora è piaciuto tantissimo, saltava dalla gioia e non vede l'ora di usarlo (verrà inaugurato la sera della festa).
Io ho detto a Eleonora che però quel pigiama ha un prezzo speciale: costa cinque giorni da bambina ubbidiente. E lei, con il sorriso furbetto di quella che non aveva assolutamente voglia di impegnarsi a fare la ubbidiente poco prima di andare a letto che è proprio quando c'è il tira e molla su quanto può stare sveglia a leggere: "Va bene...cominciamo domani?"
Io ho detto a Eleonora che però quel pigiama ha un prezzo speciale: costa cinque giorni da bambina ubbidiente. E lei, con il sorriso furbetto di quella che non aveva assolutamente voglia di impegnarsi a fare la ubbidiente poco prima di andare a letto che è proprio quando c'è il tira e molla su quanto può stare sveglia a leggere: "Va bene...cominciamo domani?"
martedì 5 novembre 2013
Ciao Darwin
Sofia, mentre tornavamo dall'asilo: "Papà... certo che la zia ha proprio tanti animali... un coniglietto... due gatti... i pesci nell'acquario... e poi ha anche Ila e Manu!" (ossia i cugini)
lunedì 4 novembre 2013
Chiacchierando con una maestra all'asilo
Qualche giorno fa ho letto un articolo su "che cosa dovrebbe sapere un bambino di quattro anni". Ho quindi girato l'articolo (l'originale, in inglese) alle maestre di Sofia. Questa mattina mi sono fermato a parlare dell'articolo con una di loro, e ci siamo messi a chiacchierare del loro metodo di lavoro e dei loro obiettivi. La maestra, che ha trovato l'articolo interessante e in linea con il proprio pensiero, mi ha quindi spiegato che loro con i bambini dell'asilo di Sofia non danno la priorità alle cose che tanto poi verranno (ri)insegnate anche in prima elementare, anche perché toglierebbe ai bambini quella futura passione di andare a scuola e imparare cose nuove. Invece loro si concentrano sul trasmettere ai bambini determinati valori, quali il rispetto, l'aiutarsi a vicenda e l'amicizia. Mi ha detto che se dovesse scegliere una cosa, una sola che i bambini imparino davvero e che facciano propria è che quando uno dice "no" vuol dire "no", e va rispettato.
Sono uscito dall'asilo con un sorriso gigante, sentendomi proprio contento di avere lì mia figlia.
Sono uscito dall'asilo con un sorriso gigante, sentendomi proprio contento di avere lì mia figlia.
domenica 3 novembre 2013
La nebbia secondo Sofia
Mattina con nebbia in stile meneghino, di quelle che sembra che ti abbiano dipinto di bianco le finestre e fai fatica a vedere dall'altro lato della strada, ma visto che hai promesso a un paio di amici che saresti andato a fare con loro quello che potrebbe essere l'ultimo giro in bici dell'anno sei sveglio abbastanza presto.
Sofia ha guardato fuori dalla finestra e ha detto: "È polveroso!"
Sofia ha guardato fuori dalla finestra e ha detto: "È polveroso!"
sabato 2 novembre 2013
Minneslunden
La visita al minneslunden (campo dei ricordi) di Solna per la ricorrenza del giorno dei morti quest'anno ha coinvolto le bimbe in maniera abbastanza diversa: Eleonora ha pianto in diverse occasioni, Sofia era abbastanza allegra ed è riuscita ad inventarsi che lei avrebbe acceso una candela per il suo chihuahua (che non ha mai avuto) morto non abbiamo capito bene quando.
Visto che nel campo dei ricordi non ci sono lapidi, Eleonora ha passato qualche minuto a leggere un po' il faldone con i nomi delle persone sepolte lì e poi ha voluto, nello spirito del luogo, dedicare il suo pensiero a tutti, anche se in particolare ha voluto pensare ai bambini. Nel guardare un raccoglitore di pensieri l'avevano commossa particolarmente i disegni fatti da alcuni bambini per augurare un buon ottavo compleanno ad uno dei bambini sepolti. Nel frattempo Sofia girava sorridente affascinata dalle candele e dai fiori.
Nell'andare verso l'uscita siamo passati dalla parte del cimitero con le lapidi con i nomi e le date di nascita e morte. Eleonora ne ha approfittato per fare un po' di matematica e calcolare le età dei vari defunti, tralasciando così gradualmente i pensieri sulla morte.
venerdì 1 novembre 2013
Bus eller godis - dolcetto o scherzetto
In questi giorni il campanello di casa suona abbastanza spesso e quando si apre la porta ci si trova davanti dei bambini mascherati che gridano simpaticamente "Bus eller godis?!" (dolcetto o scherzetto)
Come da tradizione Eleonora e Sofia hanno fatto gruppo con alcuni bambini dei vicini di casa e sono andate anche loro a fare incetta di caramelle. La cosa ha riservato qualche sorpresa: uno dei vicini ha aperto dopo essersi mascherato, cosa che ha prima sorpreso e poi divertito i bambini, un altro ha dato a ogni bambino sia i dolcetti che una corona (ca. 10 centesimi di euro) da mettere nel salvadanaio, uno non c'era, ma ha lasciato un messaggio che i dolcetti erano sul suo terrazzo.
Vista la quantità di dolcetti raccolta, l'anno prossimo potrei regalare ad ogni bambino che bussa uno spazzolino da denti.
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