Il modulo di oggi del corso allenatori si chiamava "Uno per tutti - tutti per uno" ed era tenuto da una psicologa infantile e un responsabile della federcalcio di Stoccolma. Trattava delle dinamiche individuali e di gruppo nei bambini fra i 7 e i 12 anni (c'è poi un modulo dedicato al lavoro con gli adolescenti). Un aspetto molto interessante è stato quello di iniziare la giornata con una riflessione su chi siamo noi come individui, le nostre caratteristiche, i nostri punti di forza e le debolezze per ricordarsi che il metodo educativo che scegliamo dovrebbe basarsi su entrambe le parti, cioè sia sui bambini che su di noi.
Tutta la giornata era basata sullo scambio di esperienze, su esempi pratici, discussioni su casi accaduti. È stato interessante vedere come tutti partecipassero, dai più giovani (due ragazze di 16 anni che hanno iniziato ad allenare da poco) ai più adulti (uomo sulla cinquantina, padre di quattro figli e allenatore di due di loro).
"Naturalmente" il gruppo dei genitori si è messo a discutere anche sul come comportarsi quando si allena la squadra dove giocano i propri figli, e proprio noi genitori siamo stati il gruppo che ha continuato a tirar fuori esperienze, quesiti e consigli anche dopo la fine del corso. È abbastanza affascinante, anche se a pensarci bene credo sia normale, il vedere come i dubbi siano quasi gli stessi e come il solo fatto di avere delle occasioni di incontro fra genitori in situazioni simili faccia nascere e sviluppare un dialogo che diventa abbastanza profondo nel giro di pochissimo tempo.
Ogni occasione di confronto fra genitore è importantissima. Purtroppo spesso nella fretta quotidiana si perdono le occasioni di scambio di esperienze.
RispondiEliminaSpero che corsi simili esistano anche per gli allenatori italiani....ce ne sarebbe un gran bisogno!
RispondiEliminaForse esistono. Ma anche se esistessero andrebbe a finire come sempre,cioè che va tutto storto,in tutti gli sport c'é sempre qualcuno che ci deve guadagnare,sempre! Oppure ci sono sempre delle discussioni,é la mentalitá italiana anche da fregare gli altri: non ci sarebbe di sicuro un: tutti per uno e uno per tutti! :)
EliminaMmm.. Sogni di fare l'allenatore?
RispondiEliminaNo, cerco solo di imparare ad allenare con metodo la squadra che già alleno. Professionalmente sono più che soddisfatto :-)
EliminaQuesto è uno dei motivi per cui credo fortemente ai gruppi di auto-mutuoaiuto, che contrariamente a quanto si pensa, non sono limitati solamente a chi ha problemi di dipendenze. Sono un luogo di scambio e confronto, in cui esperienze diverse convergono per la soluzione di questioni di vita comuni. Un posto di sfogo e di arricchimento, validissimo, in cui si realizza di non esser soli ad affrontare edterminate situazioni.
RispondiEliminaInsomma, in una società che non è più quella estesa dei paesi o dei rioni, in cui tutti si conoscevano, questi gruppi sono un ottimo modo per stare assieme!