martedì 31 dicembre 2013

Prepararsi al capodanno (2)

Un altro segno che le bimbe stanno crescendo. Eleonora, mentre divide i vestiti per questa sera nei tre gruppi si/no/forse per sceglierne uno, ad Anette: "Mamma, puoi mettere una foto su Facebook e chiedere ai tuoi amici cosa ne pensano?"

Per la cronaca: Anette e io eravamo per quello a destra, a strisce, su FB stava ottenendo più voti quello rosso e rosa, ma alla fine Eleonora ha scelto quello viola a tinta unita.

Prepararsi al capodanno

Mentre sento che l'acqua riempie la vasca vedo Eleonora che gonfia un pallone da spiaggia e Sofia che prende la maschera. Chiedo: "Bambine, cosa state facendo?". E loro, in coro: "La mamma ha detto di prepararci per il bagno!".

Ed è proprio facendo loro il bagno che noto particolarmente quanto sono cresciute. All'altezza non ci penso spesso, verosimilmente perché le vedo ogni giorno. Ci penso solo quando la vedo segnata sullo stipite della porta della cucina di nonna Marghe e nonno Carlo. Ma quando lavo loro i capelli che bagnandosi perdono le onde e mostrano tutta la loro lunghezza, ecco, lì penso a quanto stiano crescendo, specialmente Sofia che, quando sono bagnati, ha i capelli che le arrivano ben sotto le spalle.

lunedì 30 dicembre 2013

In mancanza di neve

Di neve qui nemmeno l'ombra, nemmeno un fiocco che sia uno. Sembra che ci sarà neve per l'Epifania, ma per il momento non scendiamo sotto i quattro gradi. Quella che di solito è neve quindi in questi giorni è pioggia. E la pioggia fa le pozzanghere. E Sofia adora le pozzanghere. Non so se derivi da Peppa Pig o se sia una cosa sua, ma fatto sta che saltare nelle pozzanghere è una cosa che la rende proprio felice.
Ecco quindi che oggi pomeriggio si è vestita con la tutona impermeabile, si è messa gli stivali di gomma e vai con uno dei divertimenti preferiti.

domenica 29 dicembre 2013

Sul ghiaccio



Come da richiesta di Eleonora ieri, oggi pattinata sul ghiaccio alla pista dell'Ulriksdals IP dove c'eravamo dati appuntamento anche con una compagna di classe di Eleonora che ha un fratellino della stessa età di Sofia.

Visto il sole splendente e i cinque gradi di temperatura abbiamo optato per la pista all'aperto... nonché per un thermos di sciroppo di lamponi caldo e dei biscotti allo zenzero.

Alcuni bambini avevano con sè le mazze da hockey e da bandy, così Eleonora ha chiesto se poteva provare e ha fatto un paio di giri di pista con stecca e pallina. La cosa le è piaciuta molto.

Adesso speriamo che arrivi il freddo e che ghiacci il laghetto vicino a casa così magari andiamo a fare una partitella di hockey sul laghetto ghiacciato.


sabato 28 dicembre 2013

Energia

La giornata oggi è iniziata presto. La prima partita di Eleonora iniziava alle 8, ritrovo in spogliatoio a Tyresö (circa 25km da casa nostra) alle 7:20, che vuol dire che alle 6:30 di un sabato nel mezzo delle vacanze di Natale eravamo già in piedi. Tre partite in meno di tre ore, con Eleonora che nella prima si è presa una pallonata in faccia che le ha fatto mordere il labbro e uscire il sangue in maniera evidente. A lei però sono bastate un po' di coccole e un cerotto e dopo qualche minuto era già in campo a guadagnarsi un fallo da quale è nato un nostro gol e una girata al volo, finita fuori ma che le è valsa gli applausi di tutto il pubblico. Nella seconda partita ha fatto un assist bellissimo e nella terza, come portiere, ha mantenuto la rete inviolata.

Tornati a casa pensavo che il pomeriggio sarebbe stato tranquillo, invece nel giro di qualche ora ci siamo trovati tre ospiti inattese. Appena arrivati Sofia, che era andata a giocare a casa della nuova vicina, è tornata proprio con la vicina che non ha rifiutato l'invito a pranzo. E mentre stavamo per metterci a tavola una figlia di altri vicini, appena tornata da qualche giorno dai parenti, ha suonato il campanello mentre i suoi stavano ancora scaricando la macchina. Aggiungi un posto a tavola e via. Passate un paio d'orette ecco che una compagna di classe di Eleonora si è presentata sulla porta per aggregarsi al gioco. Mentre le altre tornavano a casa lei si è fermata a cena.

Io pensavo che dopo la sveglia presto, tre partite, e un pomeriggio ininterrotto di giochi Eleonora sarebbe crollata distrutta. Invece alle nove di sera, tutta pimpante, mi ha chiesto di poter rimanere alzata un'altra mezz'oretta. Ce la siamo giocata a bowling sul tablet.
Ha vinto lei.

E alle 21:30 quando è andata a nanna aveva ancora energia e ha chiesto domani di poter andare a pattinare sul ghiaccio.

venerdì 27 dicembre 2013

bakato - voce del verbo bakare

Sofia ha oramai raggiunto la fase per la quale con me cerca di parlare solo in italiano anche quando non conosce le parole, situazione abbastanza naturale visto che spesso mi vuole raccontare di cose che ha appena imparato per la prima volta. Accade quindi che mischi nella frase italiana la parola svedese "italianizzandola". La cosa succede anche con i verbi, quasi sempre nel caso in cui il verbo corrispondente in italiano non esista. Ad esempio att baka come l'inglese to bake indica con un verbo solo il concetto di preparare un prodotto da forno comprendendo sia l'impastare (in svedese att knåda) che l'infornare e tutto il resto. Così per raccontare che con la mamma hanno fatto dei dolcetti ecco che se n'è uscita con un "io e la mamma abbiamo bakato e mentre bakavamo ho mangiato un po d'impasto, era buonissimo!", che coniuga perfettamente il verbo (inestitente) "bakare".

giovedì 26 dicembre 2013

Un posto nuovo e un'occasione unica

Fatta eccezione per il 2011, unico anno di questo secolo che ha visto meno nascite dell'anno prima, il numero di nascite a Stoccolma continua ad aumentare dal 2000 (28932 nel 2012, 282 in più del 2011). Sarà forse per questo che in città nascono a intervalli regolari anche nuovi spazi per bambini e parchi giochi. Uno inaugurato da poco è quello di Nordenflychtsvägen, vicino a Kristinebergs slottpark, il parco del castello di Kristineberg, sull'isola di Kungsholmen. Questo pomeriggio abbiamo deciso per la prima volta di andare a giocarci. I giochi sono veramente molto belli, con scivoli giganti, palestrine per arrampicarsi e costruzioni a forma di animali e soggetti della natura. Sofia ha voluto provare anche gli scivoli che in realtà erano indicati per i bambini di almeno sei anno, e la cosa le è piaciuta molto.



Stoccolma cresce anche come infrastruttura stradale, e uno dei progetti più grandi è chiamato Norra Länken. Per chi volesse provare una cosa unica a Stoccolma, il 22 novembre 2014 proprio nella galleria del Norra Länken si terrà la Tunnel Run, una corsa di 10km nel tunnel pochi giorni prima che questo venga aperto al traffico. Io ho regalato ad Anette (e a me stesso) l'iscrizione alla categoria charity run, ossia quella i cui proventi vanno tutti alla Stockholms Stadsmission, mensa e rifugio per i senzatetto.
Chi volesse iscriversi, o iscrivere il partner e con la scusa fare un bel fine settimana a Stoccolma, può farlo al link della Tunnel Run http://www.lidingoloppet.se/sv/tunnelrun/


mercoledì 25 dicembre 2013

Papà Natale

Il bello di essere papà a Natale: vieni coinvolto nel montare e provare i vari giocattoli che sono arrivati in regalo, hai tante nuove storie da leggere alle bimbe e tutta la famiglia può rilassarsi sul divano guardando alcuni dei film e dei cartoni lasciati da Babbo Natale.
È un po' come tornare bambini.

martedì 24 dicembre 2013

Scambio di Babbi Natale

Eleonora è nella fase in cui il suo cervello le dice che Babbo Natale non esiste, ma il suo cuore vuole crederci. Già questa mattina mi aveva chiesto di esserci all'arrivo di Babbo Natale e non di perdermelo come l'anno scorso mentre ero fuori a sciare.
Sofia ci crede alla grande, ma è abilissima nello smascherare le persone e capire quando qualcuno sta cercando di ingannarla.

Scartata quindi l'ipotesi che uno di noi in casa si travestisse è partito lo scambio di messaggi con i vicini. Fortuna ha voluto che una famiglia che abita vicino a noi e che ha un bimbo nella stessa classe di Sofia avesse lo stesso problema. Così l'idea geniale: scambiarsi i babbi Natale. A me il compito di travestirmi e andare a lasciare i regali ai loro bambini, al loro nonno quello di venire da noi. La cosa è stata perfetta, anche perché il nonno è cresciuto negli Stati Uniti (da genitori italiani) quindi, quando le bimbe hanno aperto la porta, ha esordito con un Ho Ho Ho! Merry Christmas God Jul Buon Natale perfetto.

Domattina le bimbe riceveranno qualche altro regalo dal Babbo Natale che dopo esser passato qui nel pomeriggio e volato in Italia durante la notte, nel viaggio di ritorno lascia un regalo affinché loro lo possano aprire la mattina del 25 proprio come facevo io da bambino.
Mi sa che Eleonora vuole credere ancora un po' a Babbo Natale visto che ha lasciato vicino al camino una scodella con del risgrynsgröt e un biscotto allo zenzero.

lunedì 23 dicembre 2013

In cucina l'antivigilia di Natale (che per noi è una vigilia)

Mamma Anette e nonna Eivor hanno preparato i dolcetti allo zafferano. Eleonora e Sofia hanno messo diligentemente le uvette e smangiucchiato l'impasto crudo, che è sempre una delizia, oltre che un premio per chi aiuta in cucina. Zia Helena ha preparato i dolcetti con il marzapane e quelli al cioccolato mentre Eleonora e Sofia creavano un improbabile, ma molto carino, presepe con i playmobil. Domani sarà il turno di fare i baci di menta (caramelle di zucchero alla menta con una goccia di cioccolato) e del croccante, che assieme al panettone e al torrone dovrebbero completare la parte dolce del buffet di Natale.
La lunga maratona culinaria natalizia è iniziata.
Domani mattina colazione tradizionale con risgrynsgröt (riso cotto prima per una decina di minuti nell'acqua e poi per un'oretta nel latte e quindi servito con zucchero e cannella), poi tutti insieme a preparare il resto della cena che verrà mangiata dopo il classico cartone animato di paperino delle 15:00 e l'arrivo di Babbo Natale. Eleonora e Sofia non stanno più nella pelle e vederle così emozionate è un divertimento in se.

Io un regalo in anticipo l'ho ricevuto da nonna Eivor e mamma Anette che in un momento di sovraffollamento della cucina hanno trovato positivo il mio suggerimento che io andassi a farmi una lunga biciclettata nel bosco qui vicino.

domenica 22 dicembre 2013

Perspicace la bimba...

Eleonora e Sofia sono entrate in cucina dove Anette e io stavamo parlando.
Io: "Bimbe, ci date ancora un minuto, grazie"
Eleonora: "Andiamo Sofia, probabilmente stanno parlando dei nostri regali"

sabato 21 dicembre 2013

Un albero di Natale un po' diverso dal solito

Oggi, finalmente, siamo andati a prendere l'albero di Natale (un piccolo abete rosso). Al momento di decorarlo Eleonora e Sofia hanno avuto un'idea: al posto delle tradizionali ghirlande, lucine e palline, decorarlo quasi solo con cose fatte da loro. Di non artigianale ci sono le luci a candela e i bastoncini di caramella, per il resto biscotti allo zenzero fatti da noi, "smällkaramell" (delle decorazioni a forma di caramella gigante fatte con la carta crespa e che contengono dei dolcetti) fatte dalle bambine, angioletti di zucchero e tanti lavoretti fatti negli anni fra asilo e scuola.

Abbiamo poi aggiunto anche due paio di palline comprate oggi che Eleonora e Sofia avevano scelto subito dopo aver scelto l'albero, e due palline speciali, una comprata l'anno che è nata Eleonora e l'altra quando è nata Sofia.

venerdì 20 dicembre 2013

Iniziano le vacanze di Natale

Da oggi al 7 gennaio le bimbe sono in vacanza.
Da oggi al 7 gennaio anche io e Anette siamo in ferie.
Domenica sera arriverà qui zia Helena.
Lunedì arriveranno anche nonno Bosse, nonna Eivor e gatto Simon.
Le bimbe sono al settimo cielo, dormono con il pigiama rosso e bianco e il cappello rosso con il pon-pon bianco. Sofia, non sapendo scrivere, ha disegnato la lista con i suoi desideri da chiedere a Babbo Natale. Ci sono bambole, fiori, un cavallo e un paio di disegni che sto ancora cercando di decifrare. Eleonora ha detto che quest'anno non vuole che nessuno esca così è sicura che nessuno di noi impersona Babbo Natale. Urge scoprire chi dei vicini sarà a casa il pomeriggio del 24...

giovedì 19 dicembre 2013

Capire il cliente

Le bimbe avevano visto la pubblicità alla tv: Julbord all'IKEA. Un buffet di leccornie natalizie in uno dei loro negozi preferiti. Avevano quindi chiesto di poter andare lì a cena una volta prima di Natale. Così questa sera ci siamo andati. IKEA senza Småland però è impossibile, e quindi dopo cena sono andato con le bimbe all'ingresso per lasciarle all'area giochi. Non mi ero però accorto dell'ora: erano le 19:15 e Småland chiude alle 19:30. Dentro c'erano gli ultimi due bambini. Il cartello diceva che era già chiuso, ed Eleonora lo ha letto a voce alta, con disappunto sia suo che di Sofia. Da dietro il bancone la commessa ha seguito la scena. Ci siamo scambiati un'occhiata. Ho fatto solo in tempo a iniziare la frase per chiederle se potevo lasciare lo stesso le bimbe per qualche minuto che lei ha aperto la porticina mi ha dato due scatole per metter dentro i vestiti. Sul viso di Eleonora e Sofia una luce che nonostante questo sia uno dei giorni più bui dell'anno lo ha illuminato a giorno.
Io non ho pensato a leggere il nome della commessa per mandare un'e-mail di ringraziamento e complimenti alla direzione, ma come cliente mi sono veramente sentito compreso.

mercoledì 18 dicembre 2013

Per fortuna che non le ha chiesto di sposarla a Pizzo Calabro

Quando sono arrivato all'asilo di Sofia lei stava giocando con un'amichetta e la sua sorella maggiore che mi ha detto chiamarsi Siena. Sua mamma mi ha spiegato che è in onore al fatto che lei e suo marito amano l'Italia e che proprio a Siena lui le ha chiesto di sposarla.

Fra me e me mi sono chiesto come l'avrebbero chiamata se lui le avesse fatto la stessa domanda a Pizzo Calabro...

martedì 17 dicembre 2013

Colloquio di sviluppo personale all'asilo di Sofia

Questa mattina abbiamo avuto il colloquio di sviluppo personale con una delle tre maestre di Sofia che ci ha aggiornato su come va l'attività didattica e su come si sviluppa Sofia. Ci ha raccontato del tempo che Sofia passa molto tempo nella stanza del creare, dove fra l'altro mostra molto interesse per il Brio Builder (un gioco di costruzioni tipo il Meccano, ma con pezzi più grandi e di legno) e per qualsiasi tipo di lavoro creativo. Con i bambini degli ultimi due anni sono entrati nella fase in cui i bambini decidono molto di più di come disporre del proprio tempo, quali attività fare, se interrompere ciò che stanno facendo per fare la merenda o se prima finire i lavoro e poi mangiare. Chiaramente molte attività sono in comune, molti momenti di apprendimento sono uguali per tutti e il pranzo avviene per tutti contemporaneamete, comunque questa cosa della possibilità di scelta individuale mi piace.

Sofia gioca sia con i maschi che con le femmine, sia con i più grandi che con i più piccoli (dei quali si prende volentieri cura) e non tiene mai il broncio per più di qualche minuto, anzi, spesso assume il ruolo di quella che ricuce le relazioni quando i bambini litigano.

Uno dei suoi giochi preferiti è il "Quale non c'entra?" dove di quattro oggetti estratti da un sacchetto i bambini devono dire quale non fa parte dell'insieme (ad esempio se ci sono una tigre, un cavallo, un gatto e un martello quello che non c'entra è il martello visto che non è un animale). Sofia è spesso molto creativa nel trovare proprietà comuni fra cose che apparentemente non ne hanno, anche perché spesso non esiste una sola soluzione, ma uno degli scopi del gioco è proprio lo sviluppare le capacità di osservazione, ragionamento e descrizione.

Mentre la maestra parlava dei vari aspetti del carattere, con sua grande ilarità io e Anette ci indicavamo a turno per evidenziare da chi venisse quello specifico aspetto; così adesso, oltre a Sofia, le sembra di conoscere un po' di più anche noi.

lunedì 16 dicembre 2013

Al contrario del draghetto Grisù

Qualche giorno fa ho raccontato a Eleonora che quando avevo la sua età sognavo, proprio come Grisù, di fare il pompiere. A Santa Barbara, quando le caserme dei vigili del fuoco sono aperte, la visita era una vera pacchia, e mi avevano raccontato di quanto dovessero essere veloci a vestirsi nel caso di un allarme notturno. E così spesso alla mattina mi allenavo a lavarmi e vestirmi il più velocemente possibile.

Questa mattina quando sono andato a svegliare Eleonora lei, muovendosi molto lentamente, parlando piano piano e con gli occhi socchiusi, ha bofonchiato un: "Papà, io non vorrei mai fare il pompiere...".

domenica 15 dicembre 2013

Un "tranquillo" weekend

Sabato: scuola di italiano per Eleonora e Sofia, poi glögg pomeridiano a casa di amici quindi cena a casa di altri amici.

Domenica: scuola di equitazione per Eleonora, festa di compleanno da un amichetto per Sofia, glögg a casa di amici e visita dei nonni.

A ogni glögg abbiamo trovato una delle combinazioni di sapori italo-svedesi più apprezzate: biscotti allo zenzero e gorgonzola cremoso.

È bello vedere come una cosa così semplice come fare dei biscotti allo zenzero giganti a forma di cuore, decorarli e scriverci con la glassa di zucchero gli auguri di buon Natale è un pensiero molto apprezzato. Noi poi abbiamo deciso di dare un piccolo tono tricolore aggiungere un panettoncino e una bottiglia di moscato Nivole, portabandiera perfetti di sapori italiani apprezzatissimi a ogni latitudine.

sabato 14 dicembre 2013

Cose che vanno a rotoli

Era da settimane che appena un rotolo di carta igienica si stava per avvicinare al termine mi sembrava che finisse abbastanza velocemente. E appena era finito spariva, preso da Sofia.

Venerdì all'asilo tutto mi è divenuto chiaro. I rotoli servivano per fare i pupazzetti di una composizione natalizia. Sofia mi ha mostrato con orgoglio alcune delle sue creazioni. Questo sì che è riciclaggio creativo.

venerdì 13 dicembre 2013

Doppio concerto



Santa Lucia vuol dire, fra le altre cose, musica e lussebullar, i dolcetti di Santa Lucia allo zafferano (cliccare per la ricetta).

La giornata pertanto è iniziata con un concerto in azienda (dalle 8 alle 8:30) ed è continuata con lussebullar e pepparkakor (biscotti allo zenzero) a ogni macchinetta del caffè, cosa che ha spostato molte delle riunioni informali dalle stanzette interne alle varie zone con poltroncine. La maggiorparte dei colleghi erano oggi divisi in due gruppi: quelli che entravano dopo la recita dei figli svoltasi all'inizio delle lezioni, e quelli - come me - che sono usciti prima del solito per andare ad una recita che iniziava verso la fine delle lezioni.

All'asilo di Sofia il concerto è stato meno intonato di quello al lavoro, ma non per questo meno appassionante e pieno di energia; i bambini hanno infatti anche cantato, oltre ai più classici canti di Natale, anche qualche canzoncina moderna, fra le quali una chiamata Tomteboogie, il boogie di Babbo Natale, che prevede mentre la si canta di ballare piegando le ginocchia e scuotendo i fianchi proprio come nel boogie-woogie. Vedere i bambini fare quei movimenti swing ha riscaldato tutti più del glögg servito alla fine del concerto :-)

giovedì 12 dicembre 2013

Prima recita


 Questa è la settimana delle recite di Natale e Santa Lucia in tutti gli asili e le scuole della Svezia (per lo meno a giudicare dall'uscita di massa dagli uffici oggi pomeriggio e da quelli che già hanno detto "niente riunioni" domattina prima delle 10 o domani pomeriggio dopo le 15.

Anche l'asilo di Sofia e la scuola di Eleonora non sono da meno. Oggi alle 16:15 era l'ora della recita a scuola di Eleonora, e domani pomeriggio sarà il turno di Sofia, e per fortuna che le due recite non sono cadute in contemporanea.

Dopo il concerto glögg (vin brulé) analcolico e dolci in classe di Eleonora. Ognuno ha portato qualcosa di fatto in casa. Devo scoprire chi ha fatto quei dolcetti allo zafferano ricoperti di granella di zucchero che erano veramente squisiti...

mercoledì 11 dicembre 2013

Come i reduci di guerra

Mentre facevo il bagno alle bimbe: "Eleonora, cos'è quel livido?"
"Ho sbattuto in cortile a scuola mentre giocavamo sulla neve"
"E questo segno?"
"Correndo in classe, contro un banco"
"Ah, e... questo?"
"Boh, di questo non mi ricordo...mi sembra durante ginnastica"
"Io invece questo me lo sono fatto mentre giocavo con lo slittino al'asilo!" ha detto Sofia mostrando che non è da meno della sorellona.
E così, come due reduci di guerra che si raccontano le storie delle loro cicatrici, durante il bagnetto Eleonora e Sofia si sono raccontate dei loro lividi.
Io non sapevo se ridere o piangere...

martedì 10 dicembre 2013

Megamix

Per ballare un po' dopo cena Eleonora ha scelto un mix molto vario: Barbie Girl, Aserejé, Nel segno di Winx, Samarcanda, Vola mio mini pony, Flytta på Dig, Il pulcino Pio. E quando è morto il pulcino Pio sono crollate anche Eleonora e Sofia.

lunedì 9 dicembre 2013

Piccoli Casanova crescono

Sul tavolo della cucina fanno bella mostra, da sabato, dieci rose rosse. Le ha mandate a Sofia un bimbo che era invitato alla festa, ma che non è potuto venire causa virus della pancia. Ha però mandato sua mamma con il regalo e i fiori.

Sofia ha detto che sì, è un pochino innamorata di lui, ma anche di altri due bambini. Ha poi aggiunto che "...si può essere innamorati di più persone, ma se ne può sposare solo una alla volta..."

domenica 8 dicembre 2013

Il pragmatismo di Sofia

Oggi, mentre io ero al corso allenatori, Anette e le bimbe hanno decorato i biscotti e le casette di pan pepato fatte qualche settimana fa. Durante la decorazione si è rotto uno degli alberelli. Quando sono arrivato a casa Sofia ha voluto raccontarmi l'accaduto: "Papà, due notizie, una cattiva e una buona. Quella cattiva... sai, mentre mettevamo su lo zucchero uno degli alberelli si è rotto". "
Io: E la notizia buona?".
Sofia: "Io e Eleonora lo abbiamo potuto mangiare!"

sabato 7 dicembre 2013

È già entrata nel ruolo

Ora di colazione. Intorno al tavolo le bimbe, io, Anette, nonna Eivor e nonno Bosse. Si chiacchiera. A un certo punto Sofia si schiarisce la voce ed esordisce il suo racconto con: "Quando avevo tre anni,..."

venerdì 6 dicembre 2013

Quattro

Come me sei una seconda, e noi secondi lo sappiamo che essere estroverti è un ottimo modo per conquistarci quello spazio e quell'attenzione che a volte desideriamo. Sei simpaticissima, guascona, con la stessa bellezza di tua mamma che mi conquistò a prima vista durante un viaggio in treno, sei sicura di te, furba, generosa, e le nostre passeggiate verso l'asilo quasi ogni mattina mi fanno sempre iniziare la giornata con il sorriso più grande.
Ti amo con tutto il mio cuore. Buon quarto compleanno, piccola grande Sofia.

giovedì 5 dicembre 2013

Sbrilli e Petronilla

Da qualche giorno la favola della buonanotte è stata sostituita dai racconti di Sbrilli e Petronilla. S e P sono il prodotto della mia fantasia e sono nate durante il viaggio in aereo verso Milano. L'ho buttata lì. Ho chiesto a Sofia ed Eleonora se sapessero che nella nostra casa sin dall'anno della costruzione (1910) abitano due fatine di nome Sbrilli e Petronilla. Le bimbe mi hanno guardato affascinate, mi hanno chiesto se scherzassi, ma poi piano piano si sono fatte intortare, anche perché è proprio così, ho detto loro, che si spiegano certi fatti che succedono in casa e certi rumori che si sentono, specialmente di notte.
Chiaramente ci sono delle affinità fra le fatine e le bimbe, ad esempio Sbrilli sin dai tempi nei quali c'erano più carrozze che auto ha una relazione speciale con i cavalli, e all'inizio del secolo scorso passava più tempo nella stalla (che un tempo, ho raccontato alle bimbe, era sita in quello che oggi è il nostro box) che in casa. Petronilla invece ricorda un po' più Sofia. Sofia che, quando ha raccontato alla mamma se sapesse delle fatine, aveva gli occhi grandi grandi e un'espressione incredibilmente affascinata.
Vediamo per quanto tempo riusciremo a mantenere viva questa storia.

mercoledì 4 dicembre 2013

Una nuova vicina

Si è trasferita qui il fine settimana che noi eravamo a Milano, e, ci ha raccontato Anette, era passata a salutarci. Ha cinque anni e mezzo, un fratellino di un anno e da pochi giorni abita nella casa davanti alla nostra.

Eleonora e Sofia hanno suonato alla sua porta appena tornate da scuola e dall'asilo, ma lei non era ancora a casa. Si è però presentata da noi qualche minuto dopo. Un sorriso molto vispo, un viso furbetto, e l'età perfetta a metà fra Eleonora e Sofia per legare subito con entrambe. Hanno giocato ininterrottamente per quasi un'ora, e quando è andata a casa sembrava Pinocchio fra i due carabinieri, visto che sia Eleonora che Sofia hanno voluto accompagnarla tenendola per mano.

Da oggi le bimbe hanno una nuova amica.

martedì 3 dicembre 2013

Sofia fa rispettare le regole

Nel cielo sopra l'aeroporto di Skavsta. Al momento dell'atterraggio il capitano annuncia di rimanere seduti con la cintura allacciata sino a quando il segnale apposito non sarà spento. Appena l'aereo è quasi al terminal però uno della fila di fianco alla nostra schizza in piedi mentre l'aereo è ancora in movimento. Sofia lo ha visto e gli ha gridato: "Hej tu, seduto, la luce è ancora accesa!".
Lui si è riseduto, e nessuno un paio di file intorno a noi si è alzato sino a quando il segnale di cintura allacciata è rimasto acceso.
Mi è sembrato che un paio di persone l'applauso lo abbiano fatto a lei e non al pilota...

lunedì 2 dicembre 2013

Mezza Italia in un paio d'ore

Per riuscire a vedere con Eleonora e Sofia un po' delle regioni che espongono alla Fiera dell'artigianato che c'è a Rho in questi giorni ha aiutato il fatto che fra le varie bancarelle si trovino squisitezze da loro molto apprezzate come il marzapane siciliano, il torrone sardo e un gelato buonissimo. Sofia poi è rimasta ipnotizzata dai balli siciliani in costume (un ragazzo, gentilissimo, le ha anche fatto provare il tamburello). Inoltre le bimbe hanno incontrato il vero Babbo Natale, con tanto di barba bianca vera, non una posticcia, che ha fatto loro un regalo apprezzatissimo. C'era anche sua moglie, il cui regalo verrà aperto come da tradizione il 24 dicembre subito dopo il cartone di Paperino, sempre lo stesso dal 1960, che alle 15:00 va in onda alla tv svedese. Io poi, visto che la leggenda dice che venga dalla Scandinavia, spero prima o poi di vederli entrambi a Stoccolma ;-)

domenica 1 dicembre 2013

Un po' di Svezia e tanta imprenditorialità a Milano

L'invito mi era stato mandato da Elisabetta, imprenditrice milanese che ha lasciato la sicurezza della carriera in una azienda dove gestiva progetti da centinaia di milioni di euro per avviare Spaziocuore, una società di servizi con alcune idee innovative, fra le quali quello che lei chiama "welfare di quartiere", con una idea geniale, la "tata condominiale", che ricorda un po' il concetto della dagmamma svedese. E così questa mattina siamo andati in un posto molto carino con una stanza di sale (dalla quale Sofia non voleva più andarsene) dove si incontravano genitori e bambini, fra cui alcuni papà di "Papà al centro", uno splendido progetto che a Milano permette ai papà di incontrarsi. Lì abbiamo conosciuto Emma di Emmis Klemmis, una svedese che ha fatto il viaggio inverso al mio, lei per amore si è trasferita in Italia, e ha aperto una azienda di vestiti per neonati in cotone bio (coltivato senza pesticidi e filato senza composti chimici). Abbiamo anche conosciuto Lida, italianissima, ma con un passato a Uppsala, dove è rimasta affascinata dagli asili "I ur och skur", la cui attività si svolge praticamente solo all'aperto. In questo momento sta organizzando un campus nel bosco per bambini vicino a Gaggiano per la fine di dicembre e l'inizio di gennaio, che mi ha fatto voglia di venire a Milano in quei giorni per far partecipare Eleonora. Eleonora che mentre io ascoltavo con ammirazione queste storie di imprenditorialità ha conosciuto una bambina con il suo stesso nome (che abbiamo scoperto essere la figlia di Lida) e insieme hanno giocato come si conoscessero da anni.

sabato 30 novembre 2013

In tema di viaggi

Questa mattina, mentre mamma Anette in Svezia andava a farsi una bella corsetta con un sole splendente (e un paio di gradi sotto lo zero), io e le bimbe ci siamo svegliati quando a Milano venivano giù dei bei fiocchi pesanti di neve. Abbiamo quindi deciso che per il pomeriggio un teatro sarebbe stato l'ideale. La scelta è caduta sullo spettacolo "In viaggio, storie in valigia" http://www.teatrofrancoparenti.it/?p=informazioni-spettacolo&i=817 Bellissimo, apprezzato sia da Sofia che da Eleonora, e con un tema proprio adatto al nostro fine settimana insieme.

venerdì 29 novembre 2013

Sì, viaggiare...

Viaggiare con Eleonora e Sofia è un vero piacere, come lo è il poter passare tanto tempo con loro. Credo che ogni genitore, e dal mio punto di vista ogni papà, dovrebbe potersi prendere qualche giorno da solo con i propri figli. Il viaggio con le bimbe oggi è stato un piacere. Io avevo messo nel bagaglio a mano di tutto per intrattenerle: tablet, matite colorate, fumetti, carte e un paio di giochini; invece ci siamo messi a chiacchierare, abbiamo giocato al bastimento carico di, ci siamo raccontati cose personali, abbiamo fatto un paio di altri giochi ed ecco che il viaggio era già passato, senza nemmeno aprire il bagaglio a mano.

giovedì 28 novembre 2013

Papà distratto in viaggio con le bimbe

L'offerta era stata irresistibile: viaggio a Milano con la compagnia di volo irlandese a un prezzo irrisorio. Vero, si parte da uno di quegli aeroporti siti nel mezzo del nulla a un orario impossibile per chi viaggia con dei bimbi...ma i biglietti sono praticamente regalati, voliamo in tre con i bagagli a meno del costo di un taxi da Malpensa a Milano. Quindi la mia ideona: partire la sera prima e dormire all'hotel low-cost che c'è di fianco all'aeroporto nella foresta svedese, che tanto c'è il pullman che dal centro di Stoccolma ti lascia proprio lì. Non avevo però realizzato che sull'orario dei pullman 17:00 vuol dire che parte alle cinque del pomeriggio, ma 18:- vuol dire che a quell'ora di corse non ce ne sono; quindi quando alle 17:30 io e le bimbe ci siamo presentati per comprare i biglietti per la prossima partenza la risposta del cassiere è stata: "quella di stanotte alle 03:30?" Per fortuna abbiamo trovato un'altra compagnia che fa una fermata a 10-15 minuti di taxi da dove dormiremo e che aveva una corsa alle 18:40. Le bambine ci hanno riso sopra. Se un viaggio non ha un po' di avventura, che viaggio è?

mercoledì 27 novembre 2013

Friends

Questa sera ultimo allenamento di calcio dell'anno per Eleonora. Dicembre sarà un mese di pausa, poi da gennaio si ricomincerà. L'allenamento vero e proprio è durato una mezz'oretta, poi la palla è passata a una educatrice della Friends, una associazione che lavora per la prevenzione contro il bullismo. Via noi allenatori (per non essere un potenziale fattore di disturbo), l'educatrice ha diretto una discussione fra le bambine ragionando sui vari comportamenti di sopraffazione, intimidazione, bullismo e aggressione, sia fisica che mentale. Insieme hanno fatto degli esercizi, provato situazioni e parlato molto apertamente.
Tornando a casa Eleonora mi ha raccontato che per lei questa esperienza è stata molto interessante, e che ha fatto riflettere tutte le bambine.

martedì 26 novembre 2013

Eleonora e la recita

A scuola di Eleonora, come in ogni scuola e asilo svedese, il 13 dicembre ci sarà lo spettacolo di Santa Lucia. La bambina che sarà Lucia è stata estratta a sorte. Eleonora ci teneva molto a quel ruolo, ma purtroppo non sarà lei. Gli altri ruoli saranno babbi Natale, omini di pan pepato e damigelle, che sono vestite in maniera abbastanza somigliante a Lucia. Le maestre hanno assegnato gli altri ruoli, dando ai soli maschi il ruolo dei babbi Natale e alle sole femmine quello delle damigelle.

Eleonora durante il fine settimana ci aveva raccontato che forse avrebbe preferito vestirsi da babbo Natale piuttosto che da damigella, e Anette le aveva detto di pensarci sopra e che se proprio era quello che voleva di dirlo alla maestra.

Questa mattina Eleonora ha raccontato che ieri ha sistemato tutto. Dopo aver riflettuto era proprio convinta di volersi vestire con il vestito rosso con i dettagli di pelo bianco, e quindi ha già parlato con la maestra e allo spettacolo sarà vestita da babbo Natale. Probabilmente sarà l'unica bambina della classe ad aver fatto questa scelta, e sia io che Anette le abbiamo detto che siamo orgogliosi di lei.

lunedì 25 novembre 2013

Chiacchierando con Sofia

Questo pomeriggio sono passato a prendere Sofia all'asilo per poi insieme andare a prendere Eleonora a scuola. Nel tragitto asilo-scuola ho chiesto a Sofia cosa avesse fatto oggi. Lei mi ha raccontato che hanno avuto "Kompisgruppen", che è il momento didattico nel quale i bambini di quattro e cinque anni discutono di argomenti legati al tema dell'essere amici (kompis = amico). Mi ha quindi raccontato che prima la maestra ha letto loro una storia su due bambini che giocavano quando un terzo bambino arriva e vuole giocare con loro, poi hanno discusso proprio sul come ci si sente quando si viene inclusi e quando si viene esclusi da un gruppo. Una volta arrivati a scuola di Eleonora eravamo ancora nel mezzo del dialogo (gli edifici sono vicini), ma io ero così affascinato dalla profondità del racconto che ci siamo fermati qualche minuto a finire il discorso. È sorprendente quanto, nonostante ancora così piccoli, già a quattro/cinque anni i bambini vedano e capiscano molto più di quello che uno potrebbe credere, da una parte in maniera elementare, ma da un certo punto di vista con sentimenti, emozioni e sensibilità "maturi".

domenica 24 novembre 2013

Ore 14:24 - Prima sfornata



Oggi, visto che manca un mese a Natale, prima sfornata di biscotti allo zenzero comprese due casette di pan pepato e gli alberelli che si incastrano in modo da stare in piedi da soli. Eleonora era in tema natalizio e ha voluto usare le varie formine a forma di cuore, angelo e stella. Sofia (e mamma Anette...) hanno deciso di usare anche le altre formine, facendo così biscotti a forma di elefantino, giraffa e squalo.

Vista la quantità industriale prodotta, Eleonora e Sofia hanno deciso di fare dei piccoli sacchettini con i biscotti appena sfornati, adornarli con un bel nastro argentato, e regalarli ad alcuni vicini di casa. La cosa è stata
molto apprezzata.


sabato 23 novembre 2013

Uno per tutti - tutti per uno

Il modulo di oggi del corso allenatori si chiamava "Uno per tutti - tutti per uno" ed era tenuto da una psicologa infantile e un responsabile della federcalcio di Stoccolma. Trattava delle dinamiche individuali e di gruppo nei bambini fra i 7 e i 12 anni (c'è poi un modulo dedicato al lavoro con gli adolescenti). Un aspetto molto interessante è stato quello di iniziare la giornata con una riflessione su chi siamo noi come individui, le nostre caratteristiche, i nostri punti di forza e le debolezze per ricordarsi che il metodo educativo che scegliamo dovrebbe basarsi su entrambe le parti, cioè sia sui bambini che su di noi.

Tutta la giornata era basata sullo scambio di esperienze, su esempi pratici, discussioni su casi accaduti. È stato interessante vedere come tutti partecipassero, dai più giovani (due ragazze di 16 anni che hanno iniziato ad allenare da poco) ai più adulti (uomo sulla cinquantina, padre di quattro figli e allenatore di due di loro).

"Naturalmente" il gruppo dei genitori si è messo a discutere anche sul come comportarsi quando si allena la squadra dove giocano i propri figli, e proprio noi genitori siamo stati il gruppo che ha continuato a tirar fuori esperienze, quesiti e consigli anche dopo la fine del corso. È abbastanza affascinante, anche se a pensarci bene credo sia normale, il vedere come i dubbi siano quasi gli stessi e come il solo fatto di avere delle occasioni di incontro fra genitori in situazioni simili faccia nascere e sviluppare un dialogo che diventa abbastanza profondo nel giro di pochissimo tempo.

venerdì 22 novembre 2013

Come "Braveheart"

Domani ho il corso allenatori, mentre il resto della famiglia non ha impegni. Anette e le bimbe quindi già da questa sera vanno a fare visita ai nonni.

Mi è venuta in mente l'immagine di Mel Gibson che in Braveheart/Cuore impavido grida a squarciagola "libertàààààà!!!!" :-)

giovedì 21 novembre 2013

Lezioni di slang

Visto che il fascino del trash sembra non avere confini, ecco che Eleonora è caduta vittima di alcune canzoni di Elio e le storie tese fra le quali (mi viene da dire "naturamente" vista l'età) "Shpalman". Ascoltandola a un certo punto mi ha chiesto: "Papà, cosa vuol dire "Un tamarro voleva incularmi la vespa"?"

Io: "Ehm...dunque... partiamo dalle cose facili,,, la vespa è un motorino, un po' come il mio scooter... inculare è una parolaccia... di quelle che non sapete... che qui vuol dire rubare, e un tamarro... beh... come dire... un  bulletto, un ragazzo non molto stimabile, tipo quelli che di solito non vogliono né studiare né lavorare..."

e Sofia: "Ah, come Lucignolo!"


mercoledì 20 novembre 2013

Papà distratto

Dalla visita di controllo dei quattro anni di Sofia ieri sono venuto via dimenticando sul tavolo della pediatra il libretto sanitario di Sofia. Me ne sono accorto una volta arrivato a casa ieri sera e così mi sono ripromesso che oggi avrei chiamato la pediatra per verificare se l'avessi lasciato da lei o se, sfortuna volesse, l'avessi perso. Oggi ho provato a chiamare la dottoressa una volta, ma al momento di lasciare un messaggio sulla sua segreteria (verosimilmente era in visita) stavo entrando in ascensore e ho perso la linea. Poi mi sono dimenticato di richiamarla. Me ne sono ricordato mentre stavo passando da casa per cambiarmi prima di andare a prendere Eleonora a scuola per portarla agli allenamenti di calcio. Mi sono detto che una volta arrivato a casa l'avrei chiamata. Una volta arrivato a casa apro la casella della posta e cosa ci trovo dentro? Una busta con il libretto sanitario e un biglietto di saluti dalla pediatra. Per fortuna che qualcuno è meno distratto di me!

martedì 19 novembre 2013

Visita di controllo dei quattro anni

Questa mattina visita di controllo dalla pediatra. Mezz'ora nella quale Sofia è stata misurata (111 cm di altezza) e pesata (20,2 chili), ha provato l'udito e la vista (stando così concentrata che la cosa le è valsa i complimenti della dottoressa), ha disegnato una bambina alla quale non solo ha fatto il corpo, ma anche due code di cavallo e delle ciglia da fare invidia a una diva di Hollywood e le ha disegnato un bel vestito (sorvoliamo sul fatto che ogni mano avesse otto dita) :-) Poi ha dovuto impilare degli oggetti, descrivere dei disegni, camminare seguendo una linea diritta, riconoscere dei colori, contare degli oggetti che venivano aggiunti e tolti, raccontare di sé e dei suoi amici.
Tutto è andato benissimo. La cosa che l'ha messa più in difficoltà è stata la scelta del regalino dalla scatola della pediatra alla fine della visita.

lunedì 18 novembre 2013

Otto

Sei arrivata assieme alla prima neve di quell'autunno; incominciò a nevicare proprio mentre emettevi i tuoi
primi vagiti, come se quella coltre bianca che coprì tutto volesse proprio segnare l'inizio di qualcosa di nuovo e molto speciale. Di secondo nome fai Allegra, e lo sei, e sei anche sensibile, pensierosa, divertente, astuta, monella, artistica e con un cuore gigante. La tua maestra dice che in oltre trent'anni di insegnamento ha incontrato poche bambine intelligenti come te, e in questo sei proprio come tua mamma. Da me hai preso l'essere un po' distratta, coccolona, con l'argento vivo addosso. In tante cose siamo proprio simili e quando ti guardo molto spesso mi rivedo quand'ero bambino mentre allo stesso tempo mi fai sentire l'importanza e la responsabilità di essere papà.
Ti amo con tutto il mio cuore. Buon ottavo compleanno, splendida Eleonora!

domenica 17 novembre 2013

Festa in pigiama per gli 8 anni di Eleonora



Vai di striglia...
 Oggi giornata piena di divertimento per Eleonora. Mattina a equitazione, dove ha imparato a spazzolare e sellare il cavallo, e per la prima volta è andata al trotto. Pomeriggio dedicato alla preparazione del pigiama party per la sua festa di compleanno. Alla sera poi una dozzina di bambine si sono presentate in pigiama e in camicia da notte (con i genitori divertiti dal fatto che anche io e Anette eravamo in pigiama e vestaglia) e si sono divertite fra discoteca, hamburger fai da te, torta fai da te, caccia al tesoro (mi sono scatenato creando indizi particolari come un cruciverba la cui soluzione era il prossimo indizio e due mappe bruciacchiate che andavano unite per trovare dove fosse il "tesoro" che poi erano i sacchettino con i dolcetti e, colpo di genio di Anette, uno spazzolino per ognuna) e poi tutte a vedere un film mangiando pop-corn e bevendo sciroppo di lamponi in una sala coperta di materassi, coperte e cuscini e trasformata in un cinema super comodoso.

Il prossimo che mi dice che le femmine sono più tranquille dei maschi lo costringo a gestire la prossima festa...

sabato 16 novembre 2013

Viva lo sporco!

Questa mattina Eleonora e Sofia avevano scuola d'italiano. Una volta finita la lezione ci siamo fermati nel parco giochi della scuola. Lo scivolo e le altalene erano un po' bagnati dalla pioggia di ieri, e alcune zone del cortile erano un pochino fangose. Eleonora e Sofia non avevano la classica tutona da pioggia visto che si erano vestite per la scuola, e non con l'idea di stare all'aperto. I loro vestiti comunque erano "normali", pratici, caldi e in materiali facilmente lavabili. Già mentre correvano verso i giochi mi sono reso conto che si sarebbero sporcate con inevitabili schizzi di fango, sabbia della sabbionaia e compagnia bella. Mi sono venute in mente le volte che da piccolo ho sentito tanti genitori (i miei, per fortuna, devo dire di no) pronunciare la fatidica frase "attento/a a non sporcarti!". Ho pensato che in molti casi, specialmente all'aperto, sporcarsi fa in qualche modo parte del gioco. È quasi naturale, è segno di attività. Correndo si schizza, e gli schizzi macchiano i vestiti, che tanto poi si possono lavare. Ed è proprio quello che è successo: le bimbe hanno giocato e si sono sporcate. I loro vestiti adesso sono in lavatrice. Insieme ai miei. Oggi pomeriggio sono andato a farmi un paio d'ore di mountain bike nel bosco di Ursvik, e quando sono tornato c'erano forse un paio di macchie di pulito fra il fango che mi copriva. Mentre pedalavo ero proprio contento, anche del fatto di non aver detto alle bimbe di stare attente a non sporcarsi.

venerdì 15 novembre 2013

Shanghai surprise

Stasera Sofia mi ha ricordato che ci sono cose che un genitore scopre come delle sorprese, senza preavviso, che se te l'avessero detto probabilmente quasi non ci avresti creduto. Stasera ho scoperto che Sofia è bravissima a giocare a shangai. Lei ha visto sul tavolo la scatola e mi ha chiesto se volevo fare una partita. Ho accettato, e lei ha mostrato una tecnica sopraffina sia con le dita che usando i bastoncini. Io ero a bocca aperta: mosse studiate, pianificate guardando le possibilità da diversi punti di vista, a volte simulandole prima di realizzarle. È bello venir sorpresi da una neanche quattrenne.

giovedì 14 novembre 2013

Vernissage mattutino

Di solito quando lascio Sofia all'asilo vado direttamente in giardino, dove maestre e compagni di classe la aspettano. Capita però a volte di dover passare a prendere qualcosa dal suo armadietto; a quel punto scatta il vernissage, la visione di tutti, ma proprio tutti tutti tutti, i suoi disegni, dipinti e lavori vari che sono in mostra sui muri delle varie classi e del corridoio. Se è in giornata capita persino che mi porti nella classe del creare e tiri fuori dal suo cassetto i lavori in corso o quelli che per qualche motivo non sono esposti. Della serie: eravamo usciti in anticipo e a momenti faccio tardi in ufficio... ma ne vale la pena.

mercoledì 13 novembre 2013

Imprevisti mattutini

Stamattina, verso le 9, mentre sto parlando con un collega suona il telefono; è Anette, che mi dice: "Hanno chiamato da scuola, Eleonora si è scontrata con una sua compagna, denti di Eleonora contro testa della compagna, sanguina". In testa mille pensieri, no, poverina... i denti... tipico, proprio gli incisivi che non sono più quelli da latte... e per di più proprio oggi che era così contenta che a metà mattina sarebbero andati a visitare una cascina e assaggiare tutti i latticini possibili...

"Allora Anette, c'è da andare a prenderla e portarla dal dentista subito... io ho la riunione con il vice presidente, quello responsabile della strategia dell'azienda, tu? Ah, tu con il direttore generale... vinci tu... vado io a prendere Eleonora mentre tu chiami il dentista"

Ho fatto il percorso ufficio scuola con passo da maratoneta  mentre Anette è riuscita a fissare un appuntamento con il dentista per le 10. Nella mia testa la chiara convinzione che il karma esiste, cose come questa succedono per farmi provare cosa ho fatto passare ai miei, che ci fosse stata la tessera fedeltà a punti per ogni mia visita al pronto soccorso avrei avuto il livello platino con corsia preferenziale e set di cerotti e bende in omaggio.

Una volta a scuola Eleonora era sdraiata nella stanzetta dove possono andare a riposarsi. Triste per la botta, per l'accaduto e per il perdersi la gita. La bocca intanto non sanguinava più e a occhio gli incisivi non sembravano scheggiati. Dose gigante di coccole, e via verso il dentista.

Per fortuna una volta arrivati dal dentista è andato tutto per il meglio. L'ha visitata per bene, controllato ogni dente, verificato eventuali dondolamenti. Nessun problema. Non ha nemmeno ritenuto di dover fare una lastra. Un quarto d'ora ed eravamo fuori. Abbiamo persino fatto in tempo a raggiungere i suoi compagni di classe pochi minuti prima che salissero sul pullman, e così Eleonora è andata alla gita e io sono tornato in ufficio facendo persino in tempo a partecipare alla riunione.

martedì 12 novembre 2013

Son finiti i baci e gli abbracci!

Mi è venuta incontro lemme lemme quando mi ha visto entrare nel suo asilo.
Mentre la aiutavo a mettersi i vestiti più caldi per la passeggiata verso la scuola di Eleonora aveva un'aria abbastanza flemmatica.
Poi, mentre camminavamo mano nella mano, con aria seria Sofia mi ha detto: "Sai papà, c'è un problema... ho finito i baci e gli abbracci..."
"Ah, sì?" le ho risposto, aggiungendo "e allora come si fa?"
E lei, spalancando le braccia: "Beh, mi devi dare taaaanti baci e tanti abbracci, così mi ricarico!"

lunedì 11 novembre 2013

Cambia la "Lettera della settimana"

L'annuncio ci era arrivato venerdì, quella che avevamo in mano e nella casella di posta elettronica sarebbe stata l'ultima lettera della settimana che Eleonora (e ogni suo compagno di classe) avrebbe portato a casa in quel formato. La prima "Lettera della settimana" l'avevamo ricevuta più di due anni fa, alla fine della prima settimana di scuola. Ma i tempi cambiano, la scuola si evolve, e così da questa settimana è attiva "Infomentor", una piattaforma via web (in svedese e inglese) per la gestione dei rapporti fra scuola e famiglia: presenze/assenze, piano didattico, piano personale di sviluppo, giudizi, lista di classe, blog, forum e tante altre cose. Le informazioni più sensibili sono raggiungibili solo tramite un codice che viene mandato via sms al momento. Lo schema delle attività della settimana, che eravamo abituati a vedere nella lettera della settimana, adesso ha una scheda digitale tutta sua. E così adesso la lettera della settimana arriverà attraverso questa nuova piattaforma. Prima leggevamo ad alta voce la versione cartacea, vorrà dire che adesso ci metteremo tutti intorno al tablet.

domenica 10 novembre 2013

Sarà solo marketing, però...

A otto giorni dal suo compleanno e sei settimane da Natale una delle letture preferite di Eleonora sono i vari cataloghi dei giocattoli. Quello di Toys 'r' Us quest'anno ha deciso di reagire alle critiche ricevute lo scorso anno (era praticamente diviso in due, una parte solo per i maschi e una solo per le femmine) e di rendere molto minori le scelte di genere. Il risultato è un catalogo dove maschi e femmine giocano insieme con diversi tipi di giocattoli, che è poi quello che succede nella realtà di tutti i giorni. L'abbiamo visto settimana scorsa quando siamo andati a casa di una coppia di amici che ha due bambini maschi, l'abbiamo visto ieri sera quando sono venuti qui a cena due amici che hanno un figlio e una figlia, lo vediamo ogni volta che andiamo a prenderle all'asilo e a scuola.
Quella di Toys 'r' Us sarà forse solo una scelta di marketing, però mi piace, e sembra piacere tanto anche a Eleonora e Sofia.

sabato 9 novembre 2013

In biblioteca

La notizia l'avevo letta qualche giorno fa: oggi all'una la scrittrice Lin Hallberg, autrice della collana dei libri sul cavallo Sigge (con uno dei quali ha vinto nel 2010 il premio per il miglior libro per bambini), avrebbe incontrato il pubblico alla biblioteca della nostra zona. Visto che Eleonora ha letto almeno cinque libri della serie di Sigge ed è nel pieno del periodo equestre, Anette aveva subito prenotato un posto per Eleonora.

E così tutta la famiglia oggi è andata in biblioteca. Mentre Eleonora ascoltava la scrittrice, con Sofia ci siamo messi nella zona dove ci si può sdraiare comodi a leggere. Fra i libri della sezione in italiano abbiamo trovato fra gli altri "Un papà tuttofare" (di V. Russo e G. Capizzi), che ha fatto divertire Sofia, anche se a suo dire il papà del libro è un po' troppo pasticcione.

Al momento di andare via chiaramente Eleonora ha preso due libri di Sigge che non aveva ancora letto, si è fatta autografare uno di quelli che ha, ed è stata contenta di sapere che a febbraio ne uscirà uno nuovo, del quale la scrittrice ha strategicamente raccontato parte della sinossi. L'unica cosa che avrebbe potuto farla più felice sarebbe stato il poter tornare a casa a cavallo.

venerdì 8 novembre 2013

Venerdì sera in famiglia

L'attuale definizione di un normale venerdì sera in famiglia: tutti e quattro accoccolati sul divano a vedere "Barbie e la magia di Pegaso" con Eleonora e Sofia che partecipano abbastanza attivamente al film, creando un effetto surround particolare.

giovedì 7 novembre 2013

Pragmatismo svedese

Questa sera la riunione degli allenatori di calcio della squadra di Eleonora si è svolta a casa nostra. Farli venire da noi è stato facile, è bastato dire che gli avrei fatto la carbonara. Mentre si pianificava un po' la prossima stagione è saltata fuori l'idea di portare le bimbe a una trasferta che faccia dormire fuori tutta la squadra, così da creare ancora di più il gruppo. Io ho quindi chiesto se pensassero a una cosa del tipo che ogni bambina dorme a casa di una delle squadra ospitante o se l'idea fosse di usare parte della cassa per pagare l'albergo o un ostello. Tutti e tre mi hanno guardato e all'unisono hanno detto che pensavano molto più semplicemente a materassini e sacchi a pelo e dormire in una palestra. In alternativa a 120 km da Stoccolma c'è "Barnens Ö" (l'Isola dei Bambini), un'isola con 400 bungalow di tutte le dimensioni dedicata a dare uno spazio ricreativo ai bambini a prezzi proprio accessibili (meno dell'equivalente di una quindicina di euro a notte a testa).

Credo che Eleonora e le sue compagne di squadra si divertiranno davvero tanto.

mercoledì 6 novembre 2013

La furbetta

La festa di compleanno di Eleonora quest'anno sarà un pigiama party. Per l'occasione Anette ha preso a Eleonora un pigiama nuovo con uno splendido motivo raffigurante, visto il periodo "equestre" di Eleonora, un cavallo. A Eleonora è piaciuto tantissimo, saltava dalla gioia e non vede l'ora di usarlo (verrà inaugurato la sera della festa).
Io ho detto a Eleonora che però quel pigiama ha un prezzo speciale: costa cinque giorni da bambina ubbidiente. E lei, con il sorriso furbetto di quella che non aveva assolutamente voglia di impegnarsi a fare la ubbidiente poco prima di andare a letto che è proprio quando c'è il tira e molla su quanto può stare sveglia a leggere: "Va bene...cominciamo domani?"

martedì 5 novembre 2013

Ciao Darwin

Sofia, mentre tornavamo dall'asilo: "Papà... certo che la zia ha proprio tanti animali... un coniglietto... due gatti... i pesci nell'acquario... e poi ha anche Ila e Manu!" (ossia i cugini)

lunedì 4 novembre 2013

Chiacchierando con una maestra all'asilo

Qualche giorno fa ho letto un articolo su "che cosa dovrebbe sapere un bambino di quattro anni". Ho quindi girato l'articolo (l'originale, in inglese) alle maestre di Sofia. Questa mattina mi sono fermato a parlare dell'articolo con una di loro, e ci siamo messi a chiacchierare del loro metodo di lavoro e dei loro obiettivi. La maestra, che ha trovato l'articolo interessante e in linea con il proprio pensiero, mi ha quindi spiegato che loro con i bambini dell'asilo di Sofia non danno la priorità alle cose che tanto poi verranno (ri)insegnate anche in prima elementare, anche perché toglierebbe ai bambini quella futura passione di andare a scuola e imparare cose nuove. Invece loro si concentrano sul trasmettere ai bambini determinati valori, quali il rispetto, l'aiutarsi a vicenda e l'amicizia. Mi ha detto che se dovesse scegliere una cosa, una sola che i bambini imparino davvero e che facciano propria è che quando uno dice "no" vuol dire "no", e va rispettato.
Sono uscito dall'asilo con un sorriso gigante, sentendomi proprio contento di avere lì mia figlia.

domenica 3 novembre 2013

La nebbia secondo Sofia

Mattina con nebbia in stile meneghino, di quelle che sembra che ti abbiano dipinto di bianco le finestre e fai fatica a vedere dall'altro lato della strada, ma visto che hai promesso a un paio di amici che saresti andato a fare con loro quello che potrebbe essere l'ultimo giro in bici dell'anno sei sveglio abbastanza presto.

Sofia ha guardato fuori dalla finestra e ha detto: "È polveroso!"      

sabato 2 novembre 2013

Minneslunden



La visita al minneslunden (campo dei ricordi) di Solna per la ricorrenza del giorno dei morti quest'anno ha coinvolto le bimbe in maniera abbastanza diversa: Eleonora ha pianto in diverse occasioni, Sofia era abbastanza allegra ed è riuscita ad inventarsi che lei avrebbe acceso una candela per il suo chihuahua (che non ha mai avuto) morto non abbiamo capito bene quando.

Visto che nel campo dei ricordi non ci sono lapidi, Eleonora ha passato qualche minuto a leggere un po' il faldone con i nomi delle persone sepolte lì e poi ha voluto, nello spirito del luogo, dedicare il suo pensiero a tutti, anche se in particolare ha voluto pensare ai bambini. Nel guardare un raccoglitore di pensieri l'avevano commossa particolarmente i disegni fatti da alcuni bambini per augurare un buon ottavo compleanno ad uno dei bambini sepolti. Nel frattempo Sofia girava sorridente affascinata dalle candele e dai fiori.

Nell'andare verso l'uscita siamo passati dalla parte del cimitero con le lapidi con i nomi e le date di nascita e morte. Eleonora ne ha approfittato per fare un po' di matematica e calcolare le età dei vari defunti, tralasciando così gradualmente i pensieri sulla morte.

venerdì 1 novembre 2013

Bus eller godis - dolcetto o scherzetto


In questi giorni il campanello di casa suona abbastanza spesso e quando si apre la porta ci si trova davanti dei bambini mascherati che gridano simpaticamente "Bus eller godis?!" (dolcetto o scherzetto)
Come da tradizione Eleonora e Sofia hanno fatto gruppo con alcuni bambini dei vicini di casa e sono andate anche loro a fare incetta di caramelle. La cosa ha riservato qualche sorpresa: uno dei vicini ha aperto dopo essersi mascherato, cosa che ha prima sorpreso e poi divertito i bambini, un altro ha dato a ogni bambino sia i dolcetti che una corona (ca. 10 centesimi di euro) da mettere nel salvadanaio, uno non c'era, ma ha lasciato un messaggio che i dolcetti erano sul suo terrazzo.
Vista la quantità di dolcetti raccolta, l'anno prossimo potrei regalare ad ogni bambino che bussa uno spazzolino da denti.

giovedì 31 ottobre 2013

Rubamazzetto matematico

Questa sera con Eleonora ci siamo messi a giocare a rubamazzetto. A Eleonora piace la matematica, e quindi un gioco dove c'è la possibilità di fare somme ha subito stimolato la sua voglia di attivare il cervello. Solo che a un certo punto le addizioni non le sono bastate, e pur di prendere carte (è una alla quale piace vincere) ha iniziato ad uscirsene con ragionamenti (corretti) del tipo: "ma se giù c'è un sei, e sul tuo mazzetto c'è un otto, beh, otto meno sei fa due, e io qui ho proprio un bel due...", e poi "ci sono un quattro e un due, e io ho un otto...due volte quattro fa otto, vero?". Devo dire che vederla così concentrata nel trovare il giusto legame fra i vari numeri mi ha fatto accettare volentieri di cambiare le regole.

mercoledì 30 ottobre 2013

Staffetta

Cambio bimba! Ieri i nonni ci hanno riportato Eleonora e questa mattina si sono presi per un paio di giorni Sofia, che stasera ci ha detto che si sta divertendo con il gatto dei nonni e che ha mangiato il primo biscotto allo zenzero della stagione, che è uno di quei sapori che portano subito il pensiero al Natale e ti fanno realizzare che nel giro di qualche settimana qui di solito tutto si imbianca di neve.

Eleonora è contenta dell'essere per un po' l'unico centro delle nostre attenzioni. Questa sera l'abbiamo coccolata portandola prima al cinema a vedere un film basato su alcuni dei suoi libri preferiti (Lasse-Majas detektivbyrå - L'agenzia investigativa di Lasse e Maja, scritti da Martin Widmark, che è anche l'autore delle storie di Nelly Rapp Agente Antimostri che Eleonora sta leggendo sia in svedese che in italiano) e poi a gustarsi delle crêpes con gelato e nutella. Domani, vista la settimana senza lezioni e poiché sa nuotare, andrà in piscina con la scuola. Il divertimento per lei sembra proprio non finire.

martedì 29 ottobre 2013

Più veloce della luce

Camminando verso l'asilo questa mattina Sofia mi ha guardato e mi ha detto: "Papà, sai... sei io dico a Zeke che gli voglio dare un bacino lui corre via più veloce di Saetta McQueen".

Le ho detto di non preoccuparsi che nel giro di pochi anni le cose cambieranno.

lunedì 28 ottobre 2013

Quando la routine cambia

Settimana di höstlov, la vacanza d'autunno. Attività didattica sospesa (ma scuole e asili aperti regolarmente con il personale del doposcuola e parte di quello insegnante). Eleonora è per un paio di giorni dai nonni, mercoledì faremo il cambio, lei tornerà e dai nonni andrà Sofia.

Il fare la routine mattutina senza Eleonora, anche se non è la prima volta, è stato abbastanza strano, sembrava mancasse qualcosa. Al momento di uscire io e Anette tenevamo entrambi Sofia per mano e ci siamo guardati come per dirci "Ma abbiamo preso davvero tutto?".

domenica 27 ottobre 2013

L'anniversario del battesimo



È arrivato sotto forma di un biglietto con torta e palloncini: era l'invito della Chiesa a festeggiare oggi pomeriggio i tre anni dal battesimo di Sofia con una cerimonia composta da una breve messa e da una merenda tutti insieme nei locali dell'oratorio. Sofia non ha voluto chiaramente perdersi un'occasione nella quale era lei uno dei protagonisti.

Durante la funzione, cantata da un coro di bambini e dai presenti, la pretessa ha raccontato ai bimbi, usando una bambola, come funziona il battesimo e cosa significa. Poi tutti a mangiare: succo per i piccoli, caffè per i grandi, torta (squisita) e biscotti per tutti.

Quando penso a quando tutta la famiglia era raccolta lì per il battesimo e poi penso che fra poche settimane Sofia compirà quattro anni mi sembra proprio che il tempo voli.


sabato 26 ottobre 2013

Gioco "maschio"?

Mattina dedicata al calcio, per Eleonora due partite amichevoli. La prima l'ha giocata in porta mentre la seconda l'ha giocata fuori. C'era molto agonismo, quello che nel linguaggio comune viene chiamato gioco "maschio", ma che denota che chi usa quell'espressione probabilmente non ha mai visto l'energia e la passione che ci mettono anche le femmine: spinte spalla spalla, contrasti decisi, scontri dovuti alla voglia di non mollare, tanto che la prima partita Eleonora l'ha finita qualche minuto prima proprio a causa di uno scontro di gioco: lei è uscita sul pallone, l'attaccante non si è fermato e la botta è stata inevitabile. Dopo qualche coccola e un biscotto al cioccolato era però già di nuovo in forma.

Durante la seconda partita ha dato il massimo, compreso un gol di sinistro (che in realtà non è il suo piede) praticamente dalla linea di fondo. La passione italiana l'ha fatta vedere quando l'arbitro non ha sanzionato un fallo contro di lei. Si è rialzata, ha guardato la direttrice di gara negli occhi e le ha detto: "Hej tu, guarda che quello era uno sgambetto!". Verso la fine dell'incontro a un certo punto un lancio da parte dell'altra squadra; Eleonora, stanca, arriva un secondo dopo l'avversaria facendola rotolare a terra. Mentre quella ruzzolava Eleonora si è alzata piangendo, le è andata incontro e aiutandola ad alzarsi, con le lacrime agli occhi, le ha detto che non l'aveva fatto apposta. Si sono abbracciate e quando il gioco è rispreso Eleonora aveva ancora gli occhi un po' lucidi.

venerdì 25 ottobre 2013

Voglia di essere grande e indipendente

Questa sera a scuola di Eleonora c'era la discoteca di Halloween, organizzata dai ragazzi delle classi dell'ultimo anno per raccogliere un po' di fondi per la gita scolastica tramite il biglietto d'ingresso e la vendita di dolci, torte, pop-corn e compagnia bella.

Per Eleonora di solito il budget è limitato a quello che il genitore che la accompagna decide sia abbastanza. Lei però ha i suoi risparmi frutto della mancia settimanale. E così, per essere indipendente nella scelta dei dolcetti e nella quantità, ha chiesto di poter usare parte dei suoi soldini per comprarsi da sola i generi di conforto durante la festa. Noi abbiamo accettato e lei ha sfoderato uno sguardo di orgoglio ogni volta che ha preso la borsetta per andare a comprarsi qualche cosa.

Non so se sia perché lei è più attenta quando i soldi sono i suoi o, come credo, che sia io che Anette siamo abbastanza generosi, ma rispetto a quando siamo noi a pagare Eleonora ha preso molti meno dolcetti (e alla fine, nonostante si fosse data un budget, aveva ancora dei soldi nel portafogli).

giovedì 24 ottobre 2013

Paparino il catalogo è questo...

A esattamente due mesi da Natale (che qui si festeggia il 24) ecco che puntuale è arrivato nella casella della posta il primo catalogo dei giocattoli. Sofia ed Eleonora lo hanno subito identificato nel mucchio della posta e si sono messe ad analizzarlo a fondo. Visto che (s)fortuna vuole che anche entrambi i loro compleanni cadranno proprio fra qui e Natale, ecco che le bimbe hanno escogitato un metodo personale per catalogare i vari giocattoli più o meno interessanti. Oltre al numero di cerchi intorno al gioco (più alto è il numero, maggiore il desiderio di averlo), i vari giochi sono anche stati segnalati sia con "per Sofia"/"per Eleonora" che con "per il compleanno/per Natale".
Viste le età diverse, su svariati giocattoli hanno gusti differenti.
Purtroppo su uno solo sembrano essere d'accordo e lo hanno segnalato con un codice del tipo "non importa se per Natale o per il compleanno, a tutte e due questo piace proprio e lo desideriamo entrambe": il set di batteria con rullante, grancassa, tom-tom e compagnia bella...

mercoledì 23 ottobre 2013

Fra la Persia e Bollywood

Questa settimana la scuola dove Eleonora fa danza ha deciso di fare una serie di lezioni speciali per far conoscere alle bambine diversi stili di danza. Inoltre le varie insegnanti hanno deciso di fare la lezione unendo diverse classi. Il risultato è stato questa sera una lezione con una trentina di bambini nella sala dove di solito si svolgono i saggi. Gli "stili" di danza proposti sono stati musica persiana, musica indiana in stile Bollywood e Disco stile anni '70. Eleonora li ha apprezzati tutti e tre, con una chiara preferenza per la Disco (è uscita canticchiando "You should be dancing tonight" dei Bee Gees muovendosi come Karen Lynn Gorney ne "La febbre del sabato sera").
Sofia non ha saputo resistere al richiamo della musica e ha partecipato anche lei alla lezione. Tony Manero ha una nuova rivale!

martedì 22 ottobre 2013

Vanità

Uno dei regali ricevuti per il suo terzo compleanno che Sofia ha apprezzato di più nei mesi passati è una spazzola personalizzata con il suo nome. Questa mattina, poco prima di accompagnarla all'asilo, mi sono avvicinato a Sofia con quella spazzola in mano per sistemarle i capelli. Lei però mi ha fermato. Era davanti allo specchio e mi ha detto: "Niente spazzola...sono più bella così!"

lunedì 21 ottobre 2013

L'alfabeto a modo suo

Mentre guardavamo insieme un giornalino Sofia ha indicato una L e ha detto: "Quella ce l'ha Lia nel suo nome"
"Giusto, quella è una L"
"E quella ce l'ha Zeke"
"Esatto, quella è la Z di Zeke"
"Questa (V) ce l'ha Victor, questa (E) Eleonora...e questa, eh eh, l'abbiamo noi, (S) Stefano e Sofia"

Niente Albero, Barca, Cane o Apa, Bok, Cykel, per Sofia le lettere sono collegate ai nomi degli amici. Ogni bambino all'asilo ha imparato a scrivere il proprio nome, e tutti imparano le lettere imparando come si scrivono anche i nomi degli altri.

domenica 20 ottobre 2013

Un giudice inflessibile

Fra le varie cose che Eleonora ha portato a casa da scuola venerdì c'era anche un questionario della società che gestisce la refezione. Otto domande del tipo "La varietà del cibo è soddisfacente?", "Riesci a mangiare con calma e tranquillità?", "Il locale è pulito e in ordine?" e "Il personale è gentile con te?" alle quali rispondere "mai-qualche volta-spesso-sempre", un paio di domande dirette sulla qualità e il sapore del cibo e del buffet dell'insalata e il cibo preferito, oltre allo spazio per lasciare commenti.

Eleonora ha risposto molto onestamente, criticando certe cose e premiandone altre. Ha scritto che non sempre pensa che la varietà offerta di ricette sia abbastanza ampia e il giudizio globale è stato abbastanza neutrale.

La parte italiana è probabilmente emersa nella parte dei suggerimenti, dove ha chiesto che ci sia più spesso la pasta (mentre sovente, a giudicare dai menu che racconta, i carboidrati arrivano da riso e patate). Quella svedese è rivelata dalla richiesta di avere più spesso le polpettine del genere che si trova all'IKEA. Mi ha detto che inoltre è un po' invidiosa del ristorante che ho io al lavoro, che serve ogni giovedì le frittelle con panna montata e marmellata di ribes rosso.

sabato 19 ottobre 2013

Caccia al tesoro

Dopo la cena. Io e Anette ci fermiamo a tavola a chiacchierare mentre le bimbe si mettono a giocare. Sofia per un po' va avanti e indietro, poi si mette a giocare con Eleonora. Dopo un po' entra in sala da pranzo con l'aria quasi corrucciata e il passo titubante, guarda me e Anette e dice: "Sapete...prima volevo fare un gioco...una caccia al tesoro...allora ho nascosto delle vostre cose...ma non mi ricordo cosa, e non mi ricordo dove...".
E così tutta la famiglia, Eleonora compresa, si è ritrovata impegnata in una improbabile caccia al tesoro.
Prima Sofia ci ha fatto cercare per tutto il primo piano.
Poi ci ha fatto scendere al piano terra.
Dopo un po' ha iniziato a dire "acqua" e "fuochino".
Si ricordava benissimo di cosa aveva nascosto (il giornale di oggi e un paio di riviste) e dove. Aveva solo avuto voglia di coinvolgerci tutti in un suo gioco. Missione compiuta.

venerdì 18 ottobre 2013

Primi fiocchi di neve

È durata un paio di minuti, ma erano proprio quelli in cui eravamo in strada. Io in mezzo, Sofia da una parte ed Eleonora dall'altra. La pioggerellina di questa mattina a causa dei due gradi di temperatura che c'erano in quel momento ha dato vita ai primi fiocchi di neve di questo autunno. Qualche fiocco si è fermato sui berretti delle bimbe abbastanza a lungo da permettere loro di prenderli e sentirseli sciogliere in mano.
Una volta arrivati a scuola era già tutto finito. Il resto della giornata ha, per fortuna, visto il sole tornare a splendere e la temperatura tornare in doppia cifra. A Eleonora e Sofia però è bastato perché venisse loro voglia d'inverno, di slitte e pupazzi di neve.

giovedì 17 ottobre 2013

Buonumore mattutino

Da qualche tempo la logistica del mattino prevede che Anette ed Eleonora (che inizia la scuola alcuni giorni alle otto e altri alle otto e un quarto) escano insieme un po' prima, mentre io e Sofia (che cerchiamo di lasciare dalle otto e mezza) usciamo un po' dopo. E così la passeggiata mattutina con Sofia è uno dei momenti che mi illumina la giornata visto che riesce sempre a inventarsi qualcosa di divertente. Una delle cose che mi mette più di buonumore è quando lei, dall'alto dei suoi tre anni dieci mesi e dodici giorni, mi guarda con aria seria e inizia la frase con: "Sai papà, quando io ero piccola...".
Una giornata che inizia così può solo essere splendida!

mercoledì 16 ottobre 2013

Scrivere e leggere

Il compito della settimana di svedese per Eleonora - riceve i compiti il venerdì, deve consegnarli fatti e possibilmente con un piccolo commento dei genitori entro il giovedì mattina successivo - era di scrivere correttamente delle parole; alcune dal suono simile, ma dalla grafia diversa (tipo jord = terra, hjort = cervo, gjort = fatto) e alcune un pochino più "complicate" da scrivere e pronunciare (tipo sjuksköterska = infermiera, che fa anche parte di uno degli scioglilingua più tipici in svedese).

Il compito prevedeva dieci parole più semplici, e dieci più avanzate. Bisognava inoltre scrivere un pensierino usando le dieci parole facili. Chi voleva poteva scrivere il pensierino usando anche alcune delle dieci parole più avanzate. Eleonora non ci ha pensato su due volte: ha voluto scrivere il pensierino usando tutte e venti le parole, e si è inventata una storia lunga che le comprendeva tutte.

In classe hanno inoltre deciso di iniziare una specie di circolo del libro. Ognuno prende il libro che vuole dalla biblioteca di classe, lo legge nel tempo che vuole, e quando lo ha letto risponde ad alcune domande che verificano la comprensione. Poi il libro viene passato a qualcun altro (o rimesso via). Eleonora ha già iniziato a divorare il primo libro e pare abbia già adocchiato quale vorrebbe leggere subito dopo. Scrittura e lettura sembra proprio che stiano diventando due passioni per lei.

martedì 15 ottobre 2013

Hello world!

Le ho buttato lì un "How are you?" in inglese quasi per caso. Lei mi ha risposto con un "Fine, thanks; and you?" con accento quasi britannico. Le ho quindi risposto e frase dopo frase ne è nata una conversazione in inglese per un buon quarto d'ora abbondante. Abbiamo parlato di lei, della nostra famiglia, di cavalli e di farfalle. Ogni tanto mi chiedeva qualche parola, ma il tutto è comunque stato abbastanza fluido. E così mi sono reso conto che il metodo della sua insegnante, che usa una scimmietta di peluche di nome Smiley, sembra proprio funzionare: Eleonora è in grado di cavarsela con una conversazione elementare in inglese. Domani farò i complimenti alla maestra.