Questa sera a scuola di Eleonora c'era la discoteca di Halloween, organizzata dai ragazzi delle classi dell'ultimo anno per raccogliere un po' di fondi per la gita scolastica tramite il biglietto d'ingresso e la vendita di dolci, torte, pop-corn e compagnia bella.
Per Eleonora di solito il budget è limitato a quello che il genitore che la accompagna decide sia abbastanza. Lei però ha i suoi risparmi frutto della mancia settimanale. E così, per essere indipendente nella scelta dei dolcetti e nella quantità, ha chiesto di poter usare parte dei suoi soldini per comprarsi da sola i generi di conforto durante la festa. Noi abbiamo accettato e lei ha sfoderato uno sguardo di orgoglio ogni volta che ha preso la borsetta per andare a comprarsi qualche cosa.
Non so se sia perché lei è più attenta quando i soldi sono i suoi o, come credo, che sia io che Anette siamo abbastanza generosi, ma rispetto a quando siamo noi a pagare Eleonora ha preso molti meno dolcetti (e alla fine, nonostante si fosse data un budget, aveva ancora dei soldi nel portafogli).
Non sapevo che in Svezia si festeggiasse Halloween... Hanno organizzato qualcosa nella classe di Sofia?
RispondiEliminaSi vede che non hai letto i post di 1-2 anni fa...
EliminaNo,infatti il post lo sto seguendo da dicembre 2012
EliminaCiao Fefo. Una volta che stavo entrando nel tuo blog,internet mi ha chiesto che per entrare nel blog ci vuole un account di google. Dopo qualche giorno ho riprovato ad entrare nel tuo blog,ma non me l'ha più chiesto.
RispondiEliminaCome mai?
Benedetta
Mi ha detto mio cuggino che una volta in discoteca ha conosciuto una tipa che pero' poi non si ricorda piu' niente e alla fine si e' svegliato in un fosso tutto bagnato che gli mancava un rene, mio cuggino mio cuggino.
EliminaVabbé, mancava soltanto questa.
EliminaCosa c'entra con la mia aiuto/richiesta? Benedetta
Elimina...che cosa carina in verità...
RispondiEliminal'indipendenza è un importantissimo traguardo per ogni giovane donna!
Io penso che quando i soldi sono i propri, si tenda a essere molto più giudiziosi nello spenderli. Non ho mai avuto una paghetta fissa da bambina e i miei genitori non sono mai stati particolarmente rigidi e coerenti sulla questione dei soldi: a seconda delle situazioni, decidevano se concedere oppure no. Anche quando ho iniziato a lavoricchiare durante gli studi, pur avendo le mie entrate, ho sempre avuto 'le spalle coperte' da loro, che forse fidandosi troppo, elargivano senza fare troppe domande.
RispondiEliminaAdesso che ho uno stipendio quasi umano e mi sono imposta di non gravare più su di loro se non in casi di reale emergenza, mi rendo conto che spendo decisamente molto meno di prima e rinuncio senza rimpianti a un sacco di sciocchezze.
Insomma, sto imparando a darmi delle priorità (e alleluia!). Dover contare solo sulle proprie risorse obbliga a fare delle scelte e a riflettere sul reale valore delle cose (non solo economico, ma anche in termini di 'quanto è importante per me? a cosa sono disposto a rinunciare per averlo?'). Trovo che sia una lezione scomoda ma anche molto educativa e, alla fine, positiva!
Io mi vergogno molto di esserci arrivata così tardi.
Quindi, viva la paghetta. :)
Ciao Bibi mi è piaciuto molto questo che hai scritto
RispondiEliminaMagdalen+Travis 20+3
(Volevo metterlo in risposta al commento di Bibi ma ho sbagliato)
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