Dopo lo sci: "Bambini, vi va di fare un riposino?"
Un coro di sette "No!!" è stata la risposta.
"Guardate che se siete riposati è più facile stare svegli a vedere i fuochi artificiali di mezzanotte".
Nel giro di 30 secondi tutti e sette i bambini erano nei loro letti, in silenzio, con la luce spenta.
I Post sino alla prima settimana di febbraio 2011 sono relativi al mio congedo parentale. Poi ci sono tutti quelli della normale vita di un papà italiano in Svezia fra famiglia e carriera.
giovedì 31 dicembre 2015
mercoledì 30 dicembre 2015
Visita inattesa
Al momento di andare a dormire, Sofia: "Mamma... c'è un animale che sembra un lupo fuori dalla mia finestra".
Anette ha fatto in tempo a vedere, e spiegare a Sofia, che quella era una volpe. Per l'emozione Sofia ci ha messo un po' più del solito ad addormentarsi. ^.v.^
Anette ha fatto in tempo a vedere, e spiegare a Sofia, che quella era una volpe. Per l'emozione Sofia ci ha messo un po' più del solito ad addormentarsi. ^.v.^
martedì 29 dicembre 2015
Un suono che mette allegria
Sette bambini (fra i cinque e i dieci anni) nella stessa casa, per quanto ben educati, e per quanto impegnati fisicamente da tante ore di sci, si lasciano comunque (ogni tanto) prendere la mano e giocando fanno un suono di sottofondo che a volte cresce e diventa vero e proprio rumore: canzoni, risate, suoni.
E una volta a nanna tutti i bambini noi genitori constatiamo due cose: che quel momento di silenzio è proprio apprezzato, ma anche che il vederli giocare così mette proprio allegria, e che quel "rumore" è in realtà un suono di felicità che verosimilmente rimarrà come una bella memoria per questi bambini.
E una volta a nanna tutti i bambini noi genitori constatiamo due cose: che quel momento di silenzio è proprio apprezzato, ma anche che il vederli giocare così mette proprio allegria, e che quel "rumore" è in realtà un suono di felicità che verosimilmente rimarrà come una bella memoria per questi bambini.
lunedì 28 dicembre 2015
Adesso "basta"
L'esterno degli chalet |
Tramonto alle 14:45 |
Dopo lo sci abbiamo detto "basta"... che in svedese vuol dire "fare la sauna". Le bambine hanno voluto farla insieme, compresa la tradizionale corsa fuori nella neve. Così tutte e cinque dopo poco più di dieci minuti sono uscite "come mamma le ha fatte" dallo chalet, si sono sedute sulla neve e poi sono tornate di corsa dentro, passando dai 70 gradi abbondanti della sauna ai -11 del fuori per poi tornare a godersi il caldo della sauna.
Nessuno di noi adulti lo ha fatto.
domenica 27 dicembre 2015
Primo giorno di comune
Dopo 520 km verso nord-ovest siamo arrivati, accolti da -11 gradi che domani diventeranno -13 per poi risalire. I bambini hanno deciso che le sei stanze da letto vengono ripartite così: in tre le coppie di adulti, in una i due bambini maschi, in una le tre bambine "grandi" e nell'ultima le due piccole (Sofia e la sua amichetta di esattamente un anno in meno).
Ogni famiglia ha il suo bagno. La sauna è in comune, anche perché è uno dei posti più sociali.
Ogni famiglia organizzerà una cena (noi faremo una carbonara, che piace sempre a tutti), il cenone di capodanno lo cucineremo insieme, una sera pizza e una a mangiare la fonduta, che fa tanto Alpi Svizzere.
Siamo in 13. Porta fortuna, vero?
Ogni famiglia ha il suo bagno. La sauna è in comune, anche perché è uno dei posti più sociali.
Ogni famiglia organizzerà una cena (noi faremo una carbonara, che piace sempre a tutti), il cenone di capodanno lo cucineremo insieme, una sera pizza e una a mangiare la fonduta, che fa tanto Alpi Svizzere.
Siamo in 13. Porta fortuna, vero?
sabato 26 dicembre 2015
Dalla famiglia alla comune
Partiti nonna Eivor, nonno Bosse, zia Helena, zio Peter e gatto Simon, domani si parte per la settimana bianca, dove condivideremo uno chalet con due famiglie, quella dei nostri vicini super amici con i quali abbiamo già condiviso uno chalet due volte (hanno tre bambini, un maschio di nove, una femmina di otto e una di cinque, nata lo stesso giorno di Sofia), e una di loro amici, che conosciamo anche noi, anche loro con due bambini (un maschio e una femmina, dieci e otto anni) e anche loro "multiculturali", nel senso che la mamma è spagnola.
Nota: Fra tre settimane, per festeggiare i nostri vent'anni insieme, Anette ha prenotato un fine settimana nell'albergo dove abbiamo passato la notte di nozze. Solo noi due. Dopo i giorni di Natale con i parenti in casa, e dopo la comune montana, sarà un contrasto incredibile.
Nota: Fra tre settimane, per festeggiare i nostri vent'anni insieme, Anette ha prenotato un fine settimana nell'albergo dove abbiamo passato la notte di nozze. Solo noi due. Dopo i giorni di Natale con i parenti in casa, e dopo la comune montana, sarà un contrasto incredibile.
venerdì 25 dicembre 2015
Il giorno dei regali
Mentre per noi adulti questi sono i giorni delle lunghe conversazioni a tavola (era da quest'estate che non incontravamo zia Helena e zio Peter), per i bambini oggi è stato il giorno di girare di casa in casa per giocare con i vari regali di Natale. E così Sofia ed Eleonora hanno portato a casa due quadretti dipinti a casa dell'amichetta che ha ricevuto il kit dell'artista, casa nostra è stata teatro anche di un film girato da Eleonora con il telefonino mentre una allegra combriccola rifaceva Frozen e in strada si sono giocate sia una partitella a calcio (con il pallone nuovo di uno dei bambini) che una a innebandy con pallina e mazze ancora inplasticate.
La combriccola dei bambini ha anche una particolare capacità di entrare nelle varie case proprio mentre in quel momento si fa la fika, ossia si prendono il caffè con i dolcetti, in questo caso quelli tipici natalizi, Una volta ricaricate le energie si spostano alla casa successiva.
Un po' come le cavallette...
La combriccola dei bambini ha anche una particolare capacità di entrare nelle varie case proprio mentre in quel momento si fa la fika, ossia si prendono il caffè con i dolcetti, in questo caso quelli tipici natalizi, Una volta ricaricate le energie si spostano alla casa successiva.
Un po' come le cavallette...
giovedì 24 dicembre 2015
Natale secondo tradizione
La vigilia di Natale, che è poi il giorno in cui in Svezia si fanno la colazione, il pranzo e la cena tipici, ci si scambiano i regali e si passa il tempo facendo le altre varie cose tradizionali in famiglia, è trascorsa abbastanza come gli anni scorsi, a parte il fatto che zia Helena e zio Peter sono arrivati a tarda sera (hanno passato parte del Natale con la famiglia di lui nello Scania e passeranno qui i prossimi giorni) e che il Babbo Natale lo ha fatto un vicino che le bimbe incontrano di rado, cosicché Sofia ha vissuto la magia senza il minimo sospetto.
E anche se è già passato, davanti al camino adesso comunque ci sono un bicchiere di latte, due biscotti allo zenzero e un paio di carote per le renne, visto che Babbo Natale stanotte ripasserà, secondo la nostra tradizione che vuole che le bimbe (e il sottoscritto) ricevano un pacchettino anche la mattina del 25, come i bambini in Italia. Piccoli vantaggi della multiculturalità.
E anche se è già passato, davanti al camino adesso comunque ci sono un bicchiere di latte, due biscotti allo zenzero e un paio di carote per le renne, visto che Babbo Natale stanotte ripasserà, secondo la nostra tradizione che vuole che le bimbe (e il sottoscritto) ricevano un pacchettino anche la mattina del 25, come i bambini in Italia. Piccoli vantaggi della multiculturalità.
mercoledì 23 dicembre 2015
Ultimi preparativi
L'albero di Natale è stato decorato, fra le altre cose con le smällkaramell fatte da noi (dentro ci sono delle caramelle). I nonni sono arrivati, e si sono portati gatto Simon, che gironzola intorno al suddetto albero con aria fintamente sorniona, ma ogni tanto ecco che...taaaac...con la coda "casualmente" tocca una pallina che inizia a dondolare...
A ogni finestra c'è una luce o una candela, un esercito di gnomi e folletti ha conquistato i posti più impensati, e i lavoretti fatti a scuola da Eleonora e Sofia adornano ogni stanza.
Nell'aria iniziano a spandersi i profumi di Natale: lo zucchero fuso delle caramelle fatte dalle bimbe, il riso al latte e cannella di nonna Eivor, il prosciutto di Natale al forno in crosta di senape con la ricetta che nonna Eivor ha passato ad Anette, il glögg con i biscottini allo zenzero, che abbinati a una punta di gorgonzola fanno una splendida coppia italo-svedese.
Quest'anno è arrivato in sordina, in un clima senza neve un po' diverso dal solito. Adesso è quasi qui e domani pomeriggio, quasi sancito dallo storico cartone animato delle tre, sarà ufficialmente Natale.
Le bimbe non stanno più nella pelle.
A ogni finestra c'è una luce o una candela, un esercito di gnomi e folletti ha conquistato i posti più impensati, e i lavoretti fatti a scuola da Eleonora e Sofia adornano ogni stanza.
Nell'aria iniziano a spandersi i profumi di Natale: lo zucchero fuso delle caramelle fatte dalle bimbe, il riso al latte e cannella di nonna Eivor, il prosciutto di Natale al forno in crosta di senape con la ricetta che nonna Eivor ha passato ad Anette, il glögg con i biscottini allo zenzero, che abbinati a una punta di gorgonzola fanno una splendida coppia italo-svedese.
Quest'anno è arrivato in sordina, in un clima senza neve un po' diverso dal solito. Adesso è quasi qui e domani pomeriggio, quasi sancito dallo storico cartone animato delle tre, sarà ufficialmente Natale.
Le bimbe non stanno più nella pelle.
martedì 22 dicembre 2015
Consegna a modo loro
La tradizione di mandare biglietti di auguri di Natale per posta è qui in Svezia ancora molto in auge. Quelli per i vicini vengono di solito messi nelle caselle della posta da Eleonora e Sofia, che adorano sentirsi messaggeri di gioia.
Quest'anno però hanno deciso che volevano consegnarle a mano, così, con il cappello di Babbo Natale in testa ed il sorriso sulle labbra sono andate porta a porta.
La consegna speciale pare sia stata molto apprezzata!
Quest'anno però hanno deciso che volevano consegnarle a mano, così, con il cappello di Babbo Natale in testa ed il sorriso sulle labbra sono andate porta a porta.
La consegna speciale pare sia stata molto apprezzata!
lunedì 21 dicembre 2015
Quanto devo conoscere mia figlia?
Per Natale nonno Carlo ha passato il suo telefonino a Eleonora, visto che lui ha cambiato il suo. Eleonora è contenta, fra le altre cose perché questo ha lo schermo un pochino più grande. Il nuovo telefono però ha un sistema operativo diverso da quello precedente, e quindi non tutte le operazioni di trasferimento dati dal vecchio al nuovo si sono potute fare in maniera automatica. Eleonora ha quindi chiesto aiuto a me e ad Anette.
Così, nel copiare i contatti, Anette e io ci siamo resi conto che ce n'erano diversi che nessuno di noi due sapeva associare a bambini/e che conosciamo (si tratta verosimilmente di amici di altre classi e/o del doposcuola). Da una parte, visto che ha solo 10 anni e che ne siamo i genitori, avremmo voglia di sapere tutto di lei (cosa in realtà impossibile). Dall'altra c'è il fatto che un minimo di privacy va rispettata e che se, come scrive Khalil Gibran ne "Il profeta", noi siamo l'arco e i figli le frecce, il saper lasciarli andare e non dovere avere un controllo costante e continuo è un processo inevitabile - cosa che sperimentiamo da quando ha le chiavi di casa e la libertà di gestirsi durante le attività facoltative del doposcuola. Ci siamo quindi chiesti se dovremmo chiederle chi sono i vari contatti (di tutti ha la foto, e si vede che sono bambini), cosa che però in fondo ci sembra in qualche modo esagerata...ma...10 anni non sono poi così tanti e il confine fra supervisionare ed educare non è così netto...e se è vero che notiamo come darle indipendenza contribuisca alla sua autostima, è anche vero che ne siamo responsabili...
Nota: Anette ha per il momento deciso di non attivare la funzione che le permette di sapere in tempo reale dove si trovi (il telefono di) Eleonora.
Nota 2: L'accordo sul doposcuola prevede che o è a scuola, o viene a casa (o eventualmente va a casa di qualcuno della classe previa comunicazione a uno di noi). Nessun'altra alternativa (tipo centro commerciale, giardinetti, eccetera).
Così, nel copiare i contatti, Anette e io ci siamo resi conto che ce n'erano diversi che nessuno di noi due sapeva associare a bambini/e che conosciamo (si tratta verosimilmente di amici di altre classi e/o del doposcuola). Da una parte, visto che ha solo 10 anni e che ne siamo i genitori, avremmo voglia di sapere tutto di lei (cosa in realtà impossibile). Dall'altra c'è il fatto che un minimo di privacy va rispettata e che se, come scrive Khalil Gibran ne "Il profeta", noi siamo l'arco e i figli le frecce, il saper lasciarli andare e non dovere avere un controllo costante e continuo è un processo inevitabile - cosa che sperimentiamo da quando ha le chiavi di casa e la libertà di gestirsi durante le attività facoltative del doposcuola. Ci siamo quindi chiesti se dovremmo chiederle chi sono i vari contatti (di tutti ha la foto, e si vede che sono bambini), cosa che però in fondo ci sembra in qualche modo esagerata...ma...10 anni non sono poi così tanti e il confine fra supervisionare ed educare non è così netto...e se è vero che notiamo come darle indipendenza contribuisca alla sua autostima, è anche vero che ne siamo responsabili...
Nota: Anette ha per il momento deciso di non attivare la funzione che le permette di sapere in tempo reale dove si trovi (il telefono di) Eleonora.
Nota 2: L'accordo sul doposcuola prevede che o è a scuola, o viene a casa (o eventualmente va a casa di qualcuno della classe previa comunicazione a uno di noi). Nessun'altra alternativa (tipo centro commerciale, giardinetti, eccetera).
domenica 20 dicembre 2015
Traduzione personalizzata
Questa sera cena da noi con due coppie di amici italo-svedesi. Verso il momento di prepararsi una delle due mamme chiede in svedese ad Eleonora se può dire ai suoi figli che è quasi ora di andare a casa.
Dal salotto abbiamo sentito Eleonora dire in italiano ai due amichetti: "Timoteo, Amadeo, nascondetevi! "
Dal salotto abbiamo sentito Eleonora dire in italiano ai due amichetti: "Timoteo, Amadeo, nascondetevi! "
sabato 19 dicembre 2015
Differenze generazionali
Le poste svedesi hanno dedicato un francobollo ad Avicii.
Noi genitori: E chi è Avicii?
Le figlie: Cos'è un francobollo?
Noi genitori: E chi è Avicii?
Le figlie: Cos'è un francobollo?
venerdì 18 dicembre 2015
Sai qual è il problema?
Appena entrato in casa mi sono venute incontro correndo, con l'aria seria, Eleonora e Sofia: "Papà, un problema...grandissimo...proprio grande, davvero...sai...non ci funziona internet!!"
giovedì 17 dicembre 2015
Tardi o presto non è mai giusto
Memore dell'esperienza di ieri, visto che oggi c'era l'occasione alle 17:10 mi sono presentato sulla soglia della porta della classe di Sofia.
Lei era impegnata in un gioco con diversi amichetti. Mi ha visto con la coda dell'occhio. E con una faccia un pochino sconsolata mi ha detto: "Sei già qui? Non abbiamo ancora finito di giocare...".
Mi sono messo a ridere e le ho detto che se voleva sarei potuto tornare verso le sei.
Ha abbracciato velocemente i compagni di classe ed è andata a prepararsi simulando di avere una fretta incredibile.
Lei era impegnata in un gioco con diversi amichetti. Mi ha visto con la coda dell'occhio. E con una faccia un pochino sconsolata mi ha detto: "Sei già qui? Non abbiamo ancora finito di giocare...".
Mi sono messo a ridere e le ho detto che se voleva sarei potuto tornare verso le sei.
Ha abbracciato velocemente i compagni di classe ed è andata a prepararsi simulando di avere una fretta incredibile.
mercoledì 16 dicembre 2015
L'arrabbiata
Quando sono arrivato a scuola per prendere Sofia erano le 17:25. Mancava ancora una mezz'oretta abbondante alla chiusura.
Lei però, a differenza di tutte le altre volte, anche quelle molto rare in cui mi è capitato di prenderla anche più tardi, anziché corrermi incontro mi ha riservato un'espressione imbronciata. Mi ha regalato un mezzo sorriso quando mi ha fatto vedere i lavoretti per Natale che avevano fatto in classe, poi è tornata ad avere la faccia imbronciata e mi ha detto che dovevo chiederle scusa.
Le ho chiesto per che cosa, e lei mi ha spiegato che era la prima volta che era rimasta al doposcuola sino ad essere l'ultima della classe a venir presa.
Ci siamo chiariti, coccolati, poi mi ha teso la mano per andare a casa. E a quel punto ha sfoderato il suo sorriso più splendente.
martedì 15 dicembre 2015
Papà, adesso è il mio turno
Recentemente mi sono regalato un mini elicottero radiocomandato. O forse ho detto a Eleonora che era per lei e per me.
Fatto sta che io ed Eleonora ci divertiamo a farlo volare e ci sfidiamo a farlo atterrare in punti precisi.
La prima sfida l'ha vinta Eleonora. Io ho provato tre volte, arrivando a qualche centimetro dall'obiettivo. Lei a un certo punto mi ha detto che era il suo turno. E al secondo tentativo ha fatto atterrare l'elicotterino esattamente dove doveva.
Saltando per la gioia ha preso dentro nel lampadario. Si sono fulminate tre lampadine!
Fatto sta che io ed Eleonora ci divertiamo a farlo volare e ci sfidiamo a farlo atterrare in punti precisi.
La prima sfida l'ha vinta Eleonora. Io ho provato tre volte, arrivando a qualche centimetro dall'obiettivo. Lei a un certo punto mi ha detto che era il suo turno. E al secondo tentativo ha fatto atterrare l'elicotterino esattamente dove doveva.
Saltando per la gioia ha preso dentro nel lampadario. Si sono fulminate tre lampadine!
lunedì 14 dicembre 2015
Digital natives
Questa mattina alle 7:10 Eleonora è andata a svegliare Sofia per dirle che dopo cinque minuti iniziava Julkalendern, la serie televisiva del calendario dell'Avvento che stanno seguendo già da due settimane.
Risposta della seienne Sofia da sotto le coperte: "Grazie, ma lo guardo on demand sul tablet più tardi"
Risposta della seienne Sofia da sotto le coperte: "Grazie, ma lo guardo on demand sul tablet più tardi"
domenica 13 dicembre 2015
Tradizione
Casetta di pan pepato, dolcetti allo zafferano, figure di marzapane, Santa Lucia, ci sono stati dentro pure il mercatini di Natale e la cena con il cugino di Anette che non vedevamo da anni. Il fine settimana è stato tutto dedicato alla tradizione. Sarà per questo che è persino arrivata la prima neve?
sabato 12 dicembre 2015
Unire l'utile al dilettevole
L'idea è venuta ad Anette: ognuno sceglie una canzone, le varie casse nelle diverse stanze tutte collegate, quando parte la musica si inizia a mettere in ordine! I dieci, quindici minuti successivi sono una danza a rassettare, mettete a posto, sistemare.
Efficace e divertente. È un sistema che funziona e che le bimbe adorano.
Efficace e divertente. È un sistema che funziona e che le bimbe adorano.
venerdì 11 dicembre 2015
C'erano una volta i giochi da tavolo
L'idea era venuta a mamma Anette durante la cena: "Perché questa sera al posto di guardare la tv non giochiamo a qualche cosa?"
Alle bimbe l'ideaè piaciuta, ma...il gioco a cui hanno pensato loro era online (sul sito del canale dei bambini della tv svedese). Era comunque un bel gioco, in tema natalizio, e così tutta la famiglia si è lasciata coinvolgere in una caccia digitale ai regali. E c'è stato anche il vantaggio che il dado non è mai finito sotto il divano.
giovedì 10 dicembre 2015
Un piccolo record
Glielo ha detto con stima la bibliotecaria. Eleonora è quella che dall'inizio del quadrimestre ha preso più libri di tutti in biblioteca. Un piccolo record del quale andare orgogliosi.
mercoledì 9 dicembre 2015
Tale padre tale figlia
Lo ammetto, non sono il massimo quando si tratta di tenere nascoste le sorprese. Semino indizi e si vede lontano un miglio che tramo qualcosa.
Così immagino benissimo da chi abbia preso Eleonora quando mi manda dei messaggi su WhatsApp del tipo "Forse a scuola ho fatto dei regali di Natale per voi...".
Devo dire a mamma "poker face" Anette di insegnarle a essere più come lei.
Così immagino benissimo da chi abbia preso Eleonora quando mi manda dei messaggi su WhatsApp del tipo "Forse a scuola ho fatto dei regali di Natale per voi...".
Devo dire a mamma "poker face" Anette di insegnarle a essere più come lei.
martedì 8 dicembre 2015
La scatola dei segreti
Al momento di andare a nanna Sofia mi ha indicato una scatola in camera sua, poi mi ha detto: "Vedi papà, quella è la mia scatola dei segreti...".
Le ho quindi chiesto se le andasse di dirmi cosa ci fosse dentro.
Risposta: "Ma papà, la chiamo scatola dei segreti proprio perché non mi ricordo cosa ci ho messo dentro!"
Le ho quindi chiesto se le andasse di dirmi cosa ci fosse dentro.
Risposta: "Ma papà, la chiamo scatola dei segreti proprio perché non mi ricordo cosa ci ho messo dentro!"
lunedì 7 dicembre 2015
Tornati in Svezia
Eccoci tornati a casa.
Sofia non lo sa, ma domani verrà svegliata come se fosse il suo compleanno, con torta e candeline.
Sofia non lo sa, ma domani verrà svegliata come se fosse il suo compleanno, con torta e candeline.
domenica 6 dicembre 2015
O bej o bej...e sono sei!
Oggi Sofia compie sei anni. Per l'occasione le bimbe hanno voluto fare un po' di quello che facevo io alla loro età. Ecco quindi che abbiamo fatto un bel giro alla fiera degli o bej o bej (che però adesso è intorno al Castello) dove, fra le altre cose, la festeggiata (e la sorella) è stata viziata con caldarroste, frittelle calde, panzerotti e gelato. E visto che erano in vena di passeggiare siamo passati da luoghi "storici" quali l'abitazione del sottoscritto al tempo della nascita (Conca del naviglio) e la Darsena con puntata in vicolo lavandai, meta di tante mie passeggiate domenicali da bambino. Passeggiando mi hanno chiesto di raccontare aneddoti ed episodi della mia vita. Un bel modo di imparare a conoscere il papà.
Auguri splendida Sofia, turbine di energia, fonte di allegria, sorella in po' monella splendida come una stella, così furba che poco ti turba, serena di nome e di fatto e con la personalità di un gatto.
Auguri splendida Sofia, turbine di energia, fonte di allegria, sorella in po' monella splendida come una stella, così furba che poco ti turba, serena di nome e di fatto e con la personalità di un gatto.
sabato 5 dicembre 2015
Una piccola festa
L'idea l'hanno avuta nonna Marghe e nonno Carlo: una torta con i motivi preferiti delle bimbe. La scelta è chiaramente caduta su Harry Potter e Frozen.
La festa è stata piccola, ma con grandi Amici.
La faccia di Eleonora e Sofia al momento dell'apertura della scatola della torta ho scelto di vederla con i miei occhi e non da dietro un obiettivo o uno schermo. Ottima scelta, perché è stata un'espressione fantastica!
La festa è stata piccola, ma con grandi Amici.
La faccia di Eleonora e Sofia al momento dell'apertura della scatola della torta ho scelto di vederla con i miei occhi e non da dietro un obiettivo o uno schermo. Ottima scelta, perché è stata un'espressione fantastica!
venerdì 4 dicembre 2015
La milanese
Sofia si è subito adeguata a Milano. Quando le ho fatto uno scherzetto mi ha risposto, in dialetto meneghino con una leggerissima inflessioni svedese: "Va a ciapà i ratt!"
giovedì 3 dicembre 2015
Nebbia
Appena atterrati a Milano: "Guarda Sofia, la nebbia!".
Risposta: "Papà, non vedo nulla, è tutto bianco".
Risposta: "Papà, non vedo nulla, è tutto bianco".
mercoledì 2 dicembre 2015
Come le tasche di Eta Beta
La cartella di Eleonora è come lo zaino di Eta Beta, il personaggio amico di Topolino che in tasca ha sempre di tutto e di più. Questa sera aprendolo ne sono usciti fra le altre cose due, dicasi due ombrelli (di quelli pieghevoli), un cappellino di lana ("è di riserva, non si sa mai..." ha commentato lei), tre peluche, un regalo di Natale che ha fatto per Sofia, una decina di disegni, un astuccio extra e due mazzi di carte...
Da notare che in teoria tutto ciò che serve a lezione rimane in classe, quindi l'unica cosa che in teoria serve è la cartelletta per portare i compiti, oltre a un paio di sussidiari.
Da notare che in teoria tutto ciò che serve a lezione rimane in classe, quindi l'unica cosa che in teoria serve è la cartelletta per portare i compiti, oltre a un paio di sussidiari.
martedì 1 dicembre 2015
Julkalendern 2015
Dicembre in Svezia è Julkalendern, il calendario di Natale, un programma per bambini in 24 puntate in onda alle 7;15 del mattino (ci sono anche le repliche, ma visto che tutti a scuola ne parlano va visto in prima visione). Ogni puntata dura 15 minuti.
Le bimbe avevano organizzato tutto per vederlo, visto che l'accordo è che la visione non risulti in ritardi.
Così quando è suonata la sveglia Eleonora ha svegliato la sorellina, si è vestita, ha preparato la colazione per entrambe e si sono messe davanti alla tv.
Problema: erano le 03:47...
A quel punto Eleonora e Sofia sono tornate a dormire, con Eleonora che voleva dormire nel letto di Sofia, e Sofia che è voluta venire nel lettone.
Anette ha rispedito ognuna nei rispettivi letti. Eleonora ha messo la sveglia all'ora giusta.
Alle 7:10 Eleonora è venuta a portarmi il caffé.
Io non mi ero accorto di nulla...
Le bimbe avevano organizzato tutto per vederlo, visto che l'accordo è che la visione non risulti in ritardi.
Così quando è suonata la sveglia Eleonora ha svegliato la sorellina, si è vestita, ha preparato la colazione per entrambe e si sono messe davanti alla tv.
Problema: erano le 03:47...
A quel punto Eleonora e Sofia sono tornate a dormire, con Eleonora che voleva dormire nel letto di Sofia, e Sofia che è voluta venire nel lettone.
Anette ha rispedito ognuna nei rispettivi letti. Eleonora ha messo la sveglia all'ora giusta.
Alle 7:10 Eleonora è venuta a portarmi il caffé.
Io non mi ero accorto di nulla...
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