giovedì 15 gennaio 2015

Un amico sfortunato

La notizia è arrivata sia da Sofia che (tramite un messaggio di posta elettronica molto esplicativo) dai genitori del bambino un questione: uno dei compagni di classe di Sofia ha il diabete di tipo 1.
Una delle maestre aveva notato a dicembre che il bambino aveva iniziato ad avere sempre sete e andava spesso in bagno. I genitori lo hanno quindi portato a fare un esame del sangue ed è scattato il ricovero immediato. Da lunedì è tornato all'asilo e per tutta la giornata suo papà è rimasto all'asilo a insegnare alle maestre, compresa la nuova di sostegno dedicata, come misurare la glicemia e dosare l'insulina.

Sofia e gli altri amichetti sono molto coinvolti e Sofia oggi mi ha spiegato per filo e per segno tutto quello che ha imparato, dallo strumento per misurare alle punture a ciò che è bene e meno bene mangiare. A me ha colpito molto la sensibilità e l'attenzione ai dettagli con cui Sofia mi ha raccontato il tutto.

10 commenti:

  1. Poverino questo bambino, gli faccio gli auguri di riuscire a vivere una vita sana e felice, e spero che gli venga facile e naturale usare l'insulina in modo che può fare una vita normale.
    Dopo che ho letto il tuo post sono andata a leggere cosa dice il sito internet del nhs del diabete 1.

    Se vuoi puoi passare i miei abbracci e auguri al bambino e ai suoi genitori.

    Magdalen

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  2. Su queste cose, i bambini sono molto sensibili e attenti. :)

    Auguri a questo bambino e alla sua famiglia per il futuro. <3

    Ciao, Fior

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  3. Io ci lavoro con i diabetici, nell'ambito di un'Associazione di volontariato.
    Ci sono tanti ma tanti casi di Diabete di tipo 1, percentualmente in aumento, in bambini anche molto piccoli. Stiamo parlando del primo o del secondo anno di vita in cui vengono diagnosticati.
    La buona notizia è che allo stato attuale il diabete fa più paura che reali danni: specie i genitori dei cosiddetti casi pediatrici (nome orrendo per altro, riduce tutto ad un numero ed una malattia) fanno tanta fatica ad accettare la realtà di una malattia allo stato attuale ancora incurabile.
    Il lato positivo di tutta la questione, e che va sottolineata con forza a chiunque, è che con il diabete si può e si deve fare una vita serena, piena e produttiva. Che si può mangiare tutto e di tutto, che si può giocare, che si può correre, che si può saltare e sporcarsi di neve e fango, che ci sono le feste e pure le torte.
    E' chiaro che bisogna fare attenzione, è chiaro che la parte più complessa nella crescita di un bambino è riuscire a staccarsi dalle paure ed insegnargli la piena autonomia, è chiaro che non è facile. Ma, ribadisco, si può e si deve. Perchè è giusto ed è possbile.
    Per altro, almeno in Italia, è da poco in commercio uno strumento che permette di misurare la glicemia senza biogno di bucarsi 5 volte al giono, cosa che specie per un bimbo è fondamentale. Rileva anche l'ipoglicemia notturna, la cosa che in genere spaventa di più i genitori, a ragion veduta. Se vuoi, se pensi che i genitori del bimbo ne abbiano interesse o bisogno, ti faccio avere informazioni nei prossimi giorni.
    Un bacio a voi, e per piacere, questo sì, ricordiamoci tutti che il diabete non è una malattia invalidante se trattata nel giusto modo, e che non ci si deve chiudere in casa per la paura e nasconderla come se fosse una vergogna!

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    1. Mi ha fatto molto piacere leggere questo che hai scritto

      Magdalen

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    2. @Alahambra Mandami volentieri informazioni, grazie!

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    3. Il sensore si chiama FreeStyle Libre ed è prodotto dalla Abbott. In Italia è commercializzato da un paio di mesi e ha il costo di 50 euro (o 60, francamente non ricordo esattamente) ogni 15 giorni.
      Alcuni dei nostri soci lo stanno utilizzando con i figli piccoli, e si stanno trovando molto bene. Ovviamente la paura che avevano è che fosse meno preciso della tradizionale misurazione attraverso il sangue e quindi di quando in quando confrontano i valori dell'uno e dell'altro strumento, trovandoli però sempre uguali il che è un'ottima cosa.
      Siccome il sensore sta a contatto con la pelle, in genere sul braccio, non serve svegliare il bimbo per i controlli di notte e i risultati vengono visualizzati su un lettore che da alcune indicazioni (non so dirti di più, ma suppongo che tenga un tot di risultati in memoria in modo da poter disegnare anche una curva glicemica se serve).
      Per il resto ribadisco: sicuramente il diabete è una malattia che va trattata nel giusto modo, ma altrettanto sicuramente ci sono presidi e strumenti sempre più aggiornati che permettono di tenerla ampiamente sotto controllo.

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  4. Neanche a farlo apposta, oggi sul corriere della sera c'è un articolo dedicato.. ti posto il link
    http://www.corriere.it/salute/cardiologia/15_gennaio_16/diabete-tatuaggi-non-aghi-misurare-valori-glicemia-28ed524c-9d5e-11e4-b018-4c3d521e395a.shtml
    Ammirevole la scuola e le maestre di Sofia che al posto di far sentire il bambino "diverso", spiega agli altri bambini di cosa si tratta ecc.. sensibilizzandoli e non "emarginando" l'altro.
    Io ricordo che quando misi l'apparecchietto in terza elementare (già ero una delle poche con gli occhiali, la prima a mettere l'apparecchietto, cognome a prova di burle..) andai a scuola intimorita e mio padre dovette parlare con le maestre per chiedergli di sensibilizzare gli altri ed evitare ulteriori prese in giro XD
    ..clau..

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    1. Attenzione a queste cose però. Ce ne sono una marea in giro in fase di sperimentazione. Per dirne una, google sta testando lenti a contatto con sensori per la misurazione della glicemia, ma al momento pare che non siano per niente affidabili e infatti sono in fase di test.
      Alcune a dire il vero sono pure commercializzate, ma hanno una scarsa efficacia e, ribadisco, non sono affidabili. Meglio, molto meglio, affidarsi a strumenti che sono già passati al vaglio del sistema sanitario nazionale, che in Svezia non so come sia, ma in Italia funziona egregiamente per quanto si cherchi in tutti i modo di remargli contro (con tutti i problemi che ci sono e che nessuno finge di non vedere, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare).

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  5. Io ho scoperto da un paio d'anni di avere il diabete di tipo 2, tutta un'altra cosa rispetto al diabete di tipo 1. Dopo un primo momento di sconforto posso dire che la mia vita non ha subito grossi cambiamenti e quelli che ci sono stati sono stati in meglio. Alimentazione più sana, una leggera attività fisica e tanta consapevolezza in più sul sapere interpretare gli indizi che il tuo corpo ti manda....in bocca al lupo all'amichetto di Sofia!

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  6. Ciao, per esperienza personale posso dire che questi bambini sono motivatissimi e potranno fare tutto quello che fa un bambino normale nonostante la patologia. Vi segnalo Medtronic, un'azienda leader a livello mondiale per la ricerca e sviluppo sui micro infusori pediatrici. http://www.medtronic-diabete.it/storie_pazienti/giulia-la-figlia-di-paolo.html
    Questo è il sito italiano.
    A presto!
    Silvia

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