Poter passare cinque giorni nei quali ci si può dedicare completamente alla propria figlia è un privilegio. Con Sofia era successo un paio di estati fa l'ultima volta, quando eravamo sul Lario mentre Eleonora faceva la scuola di vela. Con Eleonora è successo l'estate scorsa. È quasi il proseguimento dell'esperienza del congedo parentale. I tempi lunghi permettono di approfondire alcuni discorsi, di riprenderli, di rifarli in contesti diversi. In alcune occasioni le domande che mi ha fatto Sofia mi hanno colpito di più di alcune risposte che ha dato ad alcune mie domande. Mi ha ricordato quando avevo io la sua eta, e vedevo il mondo intorno a me da una prospettiva diversa da quella degli adulti, ma non per questo meno vera. Quella dei piccoli della canzone di Renato Rascel.
Mi ha anche fatto molte domande sulla mia infanzia, sulla mia storia. E forse è solo autosuggestione, ma quando ieri, come da tradizione, siamo andati al memoriale mi è sembrato che mi sia venuta a cercare per darmi un abbraccio particolare.
Credo che tu sia un bravo papà e una bella persona.
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