mercoledì 13 maggio 2020

PRAO

PRAO sta per praktisk arbetslivsorientering, ossia orientamento pratico alla vita lavorativa. È un periodo obbligatorio di due settimane di esperienza lavorativa durante l'ottava classe (prima superiore).

A causa della situazione corrente che riduce sensibilmente la disponibilità di posti dove poter fare esperienza c'è stata una riduzione del periodo ad una settimana quest anno e una l'anno prossimo.

Lunedì Eleonora ha iniziato la sua settimana. In un bar ristorante. Dalle 8 alle 15.
Le sta piacendo molto.
Ieri è arrivata distrutta, oggi un po' meno.
Sta provando diversi ruoli, ma non stare alla cassa perché non ha ancora compiuto 15 anni.

Niente retribuzione monetaria (ma ieri le hanno regalato quattro brioche farcite), ma un bel bagaglio di esperienza.


10 commenti:

  1. Eleonora lavora in un bar ristorante, in piena epidemia Covid-19, quando la Svezia al 13 maggio conta 27.909 contagiati e 3460 morti, di cui 9204 casi di contagio solo nella contea di Stoccolma ? :-o
    E con quali precauzioni?

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    1. Con tutte quelle stipulate dal ministero della salute, che compie visite di controllo regolari e che ripetutamente ha sia ammonito che fatto chiudere ristoranti, sia a Stoccolma che in tutta la Svezia (guanti, distanza sociale, numero limitato di clienti nel locale, posti a sedere con distanze definite, ecc.).
      https://www.folkhalsomyndigheten.se/smittskydd-beredskap/utbrott/aktuella-utbrott/covid-19/verksamheter/restauranger-och-krogar/

      Sul numero di contagiati sappiamo tutti che è molto maggiore di quello comunicato. I dati più significativi sono i decessi e i ricoverati in terapia intensiva.

      Le statistiche ufficiali sono qui
      https://experience.arcgis.com/experience/09f821667ce64bf7be6f9f87457ed9aa

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  2. Sinceramente sono basita anche io. Qui in Calabria ci sono stati numeri bassi, ma i miei figli non li porto in giro se non è strettamente necessario.

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  3. A me invece sembra un comportamento abbastanza razionale. Bambini ed adolescenti sono categorie che, se anche contraggono la malattia, hanno un bassissimo rischio di una sintomatologia grave - la ragione per la quale, in alcuni paesi europei, le scuole rimangono chiuse e' che i bambini possono essere vettori asintomatici di contagio e quindi il pericolo e' piu' per gli insegnanti (mediamente anziani) che per gli studenti. Se i ragazzi utilizzano tutte le protezioni del caso e rispettano il distanziamento, il rischio per loro e' minimo. Detto questo, da quando in Italia le attivita' commerciali hanno riaperto ma le scuole no, tantissimi genitori sono state costretti a lasciare i bambini coi nonni. La scelta puo' a occhio sembrare piu' "sicura", ma la verita' e' che questo comportamento mette a rischio gli anziani senza peraltro proteggere i bambini - che magari vengono portati al parco e finisco (come naturale) per giocare ed interagire con altri bambini sconosciuti e non rintracciabili per avvisarli di mettersi in quarantena, in caso poi compaiano i sintomi della malattia.

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  4. Per una volta che la Svezia sarebbe da seguire come esempio ecco la mammina pancina terrorizzata che non fa uscire i figli se non è strettamente necessario. E mi raccomando, andate in giro con guanti e mascherina anche se non c'è anima viva nei paraggi.
    Chi ha paura di vivere si rinchiuda in cantina, gli altri lottino per riconquistare una normalità che renda la vita degna di essere vissuta

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    1. Certo, basta dimenticarsi della realtà e tutto diventa bello.
      Cosucce tipo il più alto tasso di morti, per esempio, o che si mettono sulle spalle di ragazzini di 14 anni responsabilità che neanche gli adulti reggono. Oppure che il virus è attivo esattamente come prima.
      O ancora che la gente gira per la maggior parte senza mascherine e guanti NEANCHE negli uffici e nei negozi.
      O che in Cina sta ripartendo tutto.
      A parte questi insignificanti dettagli è tutto meraviglioso.

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    2. Ma quali responsabilità, si tratta solo di far vedere ai ragazzini come funziona il mondo reale del lavoro invece di farli crescere nella bambagia...
      Per quanto riguarda il lockdown, adesso alcuni studi scientifici ne stanno mettendo in dubbio l'efficacia come mezzo di contenimento del virus, quindi a 'sto giro sebbene io sia sempre critico nei confronti della Svezia viva il modello svedese. Chi ha paura si chiuda in cantina

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    3. Dall'esperienza PRAO Eleonora è uscita cresciuta, con più autostima, veramente contenta.
      Non serviva i clienti, è stata molto apprezzata, aveva i guanti, lei e tutto il personale seguivano tutte le norme igieniche e le debite precauzioni, compresa amuchina come se piovesse.
      Quella del tasso più alto di morti è una strumentalizzazione di un dato relativo a un periodo limitato, misurato in maniera non uniforme in tutta Europa (il giorno dopo in Italia l'INPS ha chiamato poco attendibili i dati della Protezione Civile), non considerando la posizione sulla curva, e senza nessun riferimento a tanti altri aspetti.
      Capisco che chi ha chiuso in casa le persone per 69 giorni cerchi di giustificarsi, ma questa volta concordo con Northern Star, nonostante l'anonimato ;-)

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    4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    5. Non mi conosci, non sai di che parli. La "mammina pancina terrorizzata" è un medico ospedaliero, perciò è evidente che non mi sono murata in casa. Il mio commento voleva significare che non vedo la necessità, esattamente in questo momento storico, di caricare di tale responsabilità una quattordicenne. Perchè ci si può distrarre, anche una volta sola, perché si possono incontrare irresponsabili. Il mio "strettamente necessario" si riferisce a non portare i bambini, che hanno più difficoltà a rispettare certe norme, in posti chiusi. All'aperto andiamo eccome, e senza mascherina.

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