lunedì 13 luglio 2020

Vacanze

Eleonora e Sofia si stanno godendo le vacanze. Non hanno compiti. È una cosa della scuola svedese che mi ha sempre sorpreso, assieme al fatto del niente voti sino alla settima classe, che è poi la terza media (contando la classe "zero" che inizia a sei anni).
I voti degli anni 7, 8 e 9 diventano poi invece importanti per la scelta del liceo, se si ambisce ad entrare in alcuni di quelli più rinomati.
È vero che le vacanze scolastiche estive qui sono più corte, per cui il periodo che si rimane senza "allenare il cervello" è più corto. Poi aggiungi che la TV è sottotitolata e non doppiata (quindi inglese è coperto), che l'estate è il periodo perfetto per leggere (e quindi un po' di letteratura viene coperta), aggiungi la lettura dei giornali commentata a tavola (che spesso fa partire discussioni che toccano storia, geografia e qualche altra materia), ed ecco che il loro cervello proprio completamente staccato non è.
Più che altro mi dispiace che quest'anno non facciano l'immersione di italiano che fanno di solito quando siamo in vacanza in Italia (dove bastano due giorni di campo estivo per insegnare a loro tutto il vocabolario che io cerco di non usare). Per fortuna che su Netflix si può scegliere. Sofia si è appena fatta la trilogia di "Ritorno al futuro" in italiano, ed entrambe stanno leggendo la versione in italiano di qualche libro di Astrid Lindgren.
Staccare un po' fa bene. Meglio ricordarselo.

1 commento:

  1. I genitori sperano sempre il contrario, ma il vocabolario "proibito" viene imparato in un fiatte.

    Funziona, penso, più l'esempio quotidiano in cui gli adulti non usano certi termini, ma non se la prendono troppo se poi ai figli ogni tanto scappano.

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