Dopo il fine settimana con gli amici mi sono venute in mente un paio di riflessioni sul come con Eleonora io fossi probabilmente molto più attento (leggi: ansioso) che con Sofia; mi sa che sono i primi figli a guadagnare la fiducia che quasi automaticamente viene data ai secondi. Ad esempio, Sofia ha tre anni e mezzo. Quando Eleonora aveva tre anni e mezzo eravamo andati nello stesso posto, e mi sembra di ricordare che in quell'occasione quasi non l'avessi persa di vista un secondo, neanche quando era nella sala cinema per i bambini o nella stanza dei giochi (Anette in questo era più rilassata). Questa volta non ho avuto problemi che i bambini si muovessero da soli per tutto l'albergo. Quando si è stancata di stare con gli altri Sofia è venuta da sola dov'eravamo seduti a chiaccherare. Anche in giro per il parco non ho più sentito quell'impellente quasi bisogno di averla sempre in vista che avevo con Eleonora, anzi, mentre Sofia faceva un giro sulla giostra mi è sembrato naturale allontanarmi, tanto sapevo dov'era.
Nel parco c'è lo scivolo più alto di Svezia.
Età consigliata dagli otto anni.
Con Eleonora il solo aver letto il limite minimo d'età mi aveva fatto stare alla larga. Ieri Eleonora, che gli otto li farà a novembre, ci è andata.
La terza discesa l'ha fatta con Sofia.
eh no Stefano, questa volta ti devo proprio far la ramanzina, quella che tu hai visto come una prova di coraggio è stata una leggerezza che non va sottovalutata in certe circostanze, una cosa che un adulto non si deve permettere.
RispondiEliminaQuei parametri che vengono sempre indicati (nell'attrazione che hanno provato come in altre circostanze)non sono a caso, vengono tarati dopo dei crash test per la salvaguardia e la tutela degli utenti.
Corrispondono alla risposta risultante per peso altezza e altre conformazioni fisiche.
Di solito hanno dei paraemtri per ecccesso e quindi può andar bene se non si è distanti dai limiti imposti, ma è sempre soggettivo, non fare l'errore di sottovalutare il rischio e sii più cauto, non si scherza con certe cose.
I rischi sono troppo alti per peccare con certe leggerezze.
Per altro se violando il regolaemnto il minore si ferisce, entra in discussione la responsabilità diretta del genitore e non è cossa da poco.
Sonia
Ma io non l'ho vista come una prova di coraggio. E ho visto prima scendere altri bambini, a che velocità uscivano, ecc. L'età è consigliata, non obbligatoria. Se avessimo avuto il minimo dubbio che si sarebbe potuta ferire non l'avremmo mai fatta scendere (né io né mia moglie).
EliminaFefo come mai hai scritto a 00:55? Non vai a letto? Sara
Elimina(s)vantaggi dell'orario flessibile: esci prima e recuperi la sera.
Eliminase una cosa è vietata prevede dei controlli, ciò prevedere una persona a vigilare, o un sistema per far osservare il divieto, se una cosa è consigliata,(come dire: uomo avvisato mezzo salvato)libera dalla responsabilità principale, (ma ciò non vuol dire che non vi sono rischi per chi non accetta il consiglio... è la stessa avvertenza che troviamo in mille confezioni.
Eliminasolo una questione lessicale per aggirare gli ostacoli che comporta apporre un divieto esplicito.
Fatto salvo quanto detto sin qui, sei sicuramente in grado di decidere del bene delle tue bimbe, quindi fai come ritieni più opportuno.
Sonia
Lo ammetto: non avrei problemi a dare alle bimbe il latte da una confezione chiusa, conservata in frigo, scaduta da due giorni. Ma, come riflettevo scrivendo il post, è una cosa che si sta sviluppando pìù le bimbe crescono e più cresco io nel ruolo di genitore.
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EliminaNon mi permetto di giudicare ne di discutere il tuo eccellente lavoro di padre, ma come adulto non devi sottovalutare nulla.
La disattenzione per alcune cose mi fa paura.
..per il latte concordo:) e penso che Eleonora sul gioco non abbia rischiato, ma Sofia è troppo sotto ai parametri "consigliati" .. tutto qui.
Sonia
Spesso l'ansia blocca i genitori e di conseguenza i figli.
RispondiEliminaCon un minimo di saggezza, che vedo hai avuto, bisogna lasciare i figli come hai fatto, liberi di provare e di giocare. Gli incidenti se devono capita, capitano anche sotto ai tuoi occhi.... e togliere ogni soddisfazione ai piccoli, non li fa crescere.
Sei un bravo padre di famiglia Fefo... vai avanti così : )
Secondo me, tutto sta ad accordarsi per trovare un compromesso tra la loro inevitabile (e necessaria) voglia di esplorazione e indipendenza, e il nostro naturale senso di protezione (e bisogno di sicurezza oggettiva). Ogni volta e' difficile trovare questo punto di convergenza tra esigenze opposte... ad esempio recentemente mi sono inventata che quando nei parchetti o ai giochi c'e' tanta gente e c'e' il rischio di perdersi, lui ogni tanto mi grida dov'e', ma non mi deve chiamare "mamma" (visto che ce ne sono diecimila che dicono "mamma" tutti insieme) bensi' con il mio nome: cosi' so dov'e', e lui puo' comunque fare quello che vuole...
RispondiEliminaQuando si dice che i "secondi" vengono su da soli è anche perché generalmente un genitore ha già acquisito una certa esperienza (oltre al fatto che, inevitabilmente ha anche meno tempo) e sa dove sono certi limiti operativi.
RispondiEliminaIo, che non sono stata ansiosa nemmeno col primo, non oso immaginare se fossi arrivata a tre figli, come desideravo.
Roberta
Io mamma abbastanza ansiosa con la prima, ma completamente sciolta con il secondo, è anche vero che lui seguiva la sorella come un cagnolino e quindi io mi sentivo più tranquilla perchè comunque avendo lei 6 anni in più sapevo che poteva gestire le situazioni "particolari".
RispondiEliminaHo quasi più problemi ora...lui ha 17 anni e quindi non è ancora maggiorenne e nei frequenti week wnd in moto lo lasciamo a casa solo. Lui è perfettamente autonomo (e ci mancherebbe!!!)e ci fidiamo, ma qualcosa potrebbe sempre accadere...insomma è rispuntata l'ansia!!
Ma una foto dello scivolo più alto di Svezia non ce la metti? Siamo curiosi, noi.
RispondiEliminaÈ lo scivolo che si vede qui.
Eliminahttp://www.kolmarden.com/Attraktioner-och-djur/Fler-attraktioner/Wild-Camp/
Sono stata ad un laboratorio sui vincoli afettivi, con una grandissima donna, Pepa Horno, e lei spiegava come é molto diverso essere il primo, il secondo o il terzo figlio per la relazione che si construisce con i genitori, in funzione della loro esperienza, sicurezza etc etc
RispondiEliminaoltre a condividere pienamente la tua analisi...(e mi ritrovo !!!!)
RispondiEliminavorrei chiederti una cosa...
potresti indicarmi dove si trova questo parco? :))))
lo so ti sfrutto come guida ultimamente ;)
basta cliccare sul link del post di ieri.
Eliminacomunque è http://www.kolmarden.com/Om-Kolmarden/Sprak/English/
grazie...! non avevo letto il post di ieri...
EliminaSecondo me bisogna stare attenti sia al primo/a figlio/a sia al secondo/a figlio/a. Io non faccio distinzioni sono importanti tutti e due. Mi puoi dire quando compie gli anni Sofia? Saluti Mary
RispondiEliminaA dicembre (ci sono dei post proprio sul suo compleanno)
EliminaNon credo ci sia meno attenzione sul secondo figlio rispetto al primo, non penso che l'ansia sia sinonimo di attenzione. Del resto, il carattere dei bambini non è mai uguale e ciascuno reagisce a modo suo alla stessa situazione. Ci sono molte situazioni in cui il mio ottenne è oggettivamente più responsabile del fratello decenne.
EliminaRoberta
Io capisco benissimo cosa intendi. A me è successa la stessa cosa, pur non essendo mai stata una madre particolarmente ansiosa, con la seconda mi sento ancora più tranquilla. Credo che molto dipenda anche dal carattere dei bambini, il mio primo è molto più spericolato della piccola. In quattro viviamo tutti molto meglio devo dire :)
RispondiEliminaIo già ho notato differenze dalla gravidanza. Molta molta meno ansia. Considera che io sono una mamma pochissimo ansiosa, che se mia figlia cade prima di intervenire (a meno che non capisca che si è fatta molto male o che è in pericolo) aspetta sempre qualche secondo prima di intervenire per vedere se può cavarsela da sola.
RispondiEliminaAh! Ah! Ah! :-)
RispondiEliminaSecondo me è una cosa che capita dalla notte dei tempi . . . una delle cose che hanno portato Caino a fare quel che ha fatto e che a lui, intorno ai 16 anni dicevano di tornare alle 23,00, a suo fratello Abele, invece, l'hanno lasciato stare in giro fino alla mezzanotte! ;-)
Ciao, Fior
Ps. a me è successo il contrario sono diventata ansiosa man mano che invecchio, sia come zia che come nonna! :-)
i terzi poi non li guarda più nessuno....pat trimamma
RispondiEliminaI primi devono sfondare le porte e i secondi crescono rilassati, devono solo "tenere" il varco aperto. I figli unici come me invece combattono sempre, anche per mantenere le conquiste fatte. 'na fatiiiiica.
RispondiEliminaMarina