Partenza venerdì pomeriggio scorso.
Ritorno questa sera.
Un totale di circa 400 km fra treno e pullman.
Due notti a dormire insieme in un'aula di scuola. Sempre insieme a colazione, pranzo e cena.
Sette partite con alti e bassi, comprese una sconfitta che ha costretto la squadra a diventare "squadra" e non solo giocatrici individuali (e il bello di essere diventate "squadra" lo hanno dimostrato nell'ultima partita, persa al tie-break per solo due punti contro una squadra di ragazzi tecnicamente e fisicamente più forti).
Tanti momenti di dialogo, di gioco, di osservazione, di divertimento, di discorsi "seri". Bambini di città e squadre diverse che prima si affrontano con grinta e pochi minuti dopo la partita giocano insieme a nascondino nel cortile della scuola dove si svolge il torneo.
Passare più di due giorni interi con otto bambine e tre bambini di dieci anni e mezzo (eravamo in quattro adulti) è un'esperienza molto interessante. Noi abbiamo imparato a conoscerli meglio, loro hanno imparato a conoscerci e conoscersi meglio.
Tutti, anche se in diversi ruoli (bambino, genitore, allenatore, giocatore, amico, ...) siamo cresciuti.
Nessun commento:
Posta un commento