martedì 2 maggio 2017

Compiti a casa

Eleonora sta facendo un paio di compiti di svedese:
- Sta preparando una presentazione in Power Point su un argomento a piacere. Lei ha scelto i Manga. È vietato il copia e incolla da Wikipedia, che è la versione avanzata, digitale di quelli che ai miei tempi (!) erano "I quindici".
- Sta preparando gli argomenti a favore dell'uniforme a scuola, che è la posizione che dovrà argomentare e dibattere. La volta scorsa ha presentato e discusso perché dovesse essere concesso di tenere il cappello in classe e poi le ho fatto ascoltare "L'uomo col cappello" di J-Ax. Questa volta le ho raccontato di quando il grembiule, che faceva da divisa, l'avevo io. All'asilo. Rosso. Quando iniziai la prima elementare, 1976, era appena stato tolto l'obbligo. L'unico grembiule che ricordo era quello giallo della maestra, Francesca.

10 commenti:

  1. il cappello in classe no dai

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    1. È uno degli aspetti interessanti di quel tipo di esercizio, argomentare anche per una cosa in cui magari non credi. Stimola il pensiero creativo e il vedere da altri punti di vista.

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    2. avevo capito che lei era pro cappello in classe

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  2. Come tolto l'obbligo nel '76! Io prima elementare nell'81 e avevamo il grembiule nero con colletto bianco e fiocco blu. Fino in quinta. E all'asilo grembiule bianco che usavano anche i miei bimbi fino allo scorso anno, da quest'anno abolito e sostituito da maglietta della scuola.

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  3. Il dibattito in effetti è un esercizio molto interessante. E utile. E' molto usato nella formazione in vari paesi europei(Germania, UK, Francia). In Belgio ci sono anche gare di improvvisazione di dibattito nei pub: sali sul palco, ti danno un argomento e la posizione che devi difendere contro il tuo avversario. Alla fine il pubblico vota. Il dibattito è un esercizio che sviluppa varie capacità: comunicazione, empatia, assertività... che poi tornano utilissime da adulti, sia nella vita privata che nel mondo del lavoro. La scuola svedese sembra molto moderna.

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    1. Beh, ma a noi lo faceva fare la prof di italiano delle medie. Anni 90. Era il prologo ai saggi brevi del liceo. Uno orale e l'altro scritto. E dovevi difendere il tuo argomento a prescindere che tu fossi d'accordo o meno. Era per allenarsi ad argomentare. Non facile, sicuramente, ma con un po' di pratica era anche divertente.

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  4. Non è certo una novità, lo facevano greci e latini!

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  5. Anch'io ho appena fatto un esercizio di questo tipo all'universita francese (ovviamente au temi più "adulti" come Brexit, la sessualità, il legame con la famiglia ecc.) . Inizialmente non capivo lo scopo di questi dibattiti, ora mi è più chiaro. Grazie!

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