lunedì 12 giugno 2017

Correndo sotto la pioggia

Oggi per Eleonora e Sofia era il primo giorno delle vacanze estive. Niente scuola, solo divertimento con gli amici nei locali della scuola sotto l'attenta guida del personale del doposcuola.
Il tempo però ha deciso che al posto di un bel solleone ci dovevano essere 16 gradi e piovaschi.
Mentre tornavamo a casa c'era il sole, ed Eleonora mi ha detto che pensava di andare a correre.
Non appena si è cambiata è iniziato a piovere.
"Che sfortuna" le ho detto io. E lei: "Perché? Potrebbe piovere anche il giorno della prossima gara. Mi alleno lo stesso!"
Così è uscita. Ha fatto prima il riscaldamento, poi una decina di intervalli in salita, e quindi ha finito con due giri del quartiere.
È tornata a casa completamente fradicia e con un sorriso solare.

E secondo la legge di Murphy, appena si è tolta i vestiti per andare a fare la doccia ha smesso di piovere.

12 commenti:

  1. una curiosità
    penso che la maggior parte dei genitori avrebbe detto di aspettare smettesse di piovere.
    perché non le avete detto di no?

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    1. - Perché la sua risposta era di una logica molto chiara e non c'era pericolo (Anette aveva dimenticato l'ombrello ed è arrivata a casa più fradicia di Eleonora).

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  2. nei paesi piu' a nord dell'Italia "non esiste il clima inadatto, c'e' solo l'abbigliamento inadatto al clima" :-)

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  3. Ho visto intere scolaresche allenarsi sotto piovaschi in marzo a Strasburgo, braghette corte e scarpe zuppe: io con sciarpa-guanti-cappello-ombrello e loro felpetta e sorrisi! Per non parlare del tragitto piscina-scuola coi capelli bagnati in gennaio 😵

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  4. la mia non era una critica era cercare di capire il loro modo di agire perché mi sembra che le bambine abbiano la facoltà di decidere su praticamente tutto.
    Vorrei capire perché noi siamo portati a dire spesso no e prendere decisioni al loro posto perché ci sembra naturale alla loro età mentre nella sua famiglia mi sembra diverso

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    1. Sì, hai ragione. Anch'io faccio fatica a lasciarli liberi di decidere...

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    2. All'interno dei limiti stabiliti loro sono parte integrante della famiglia e partecipano ad alcune decisioni. Crediamo sia un modo per renderle responsabili.

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    3. Oggi ho scoperto che le mie due stagiste ( 19enni entrambe) per uscire da scuola (4a geometri a Bollate) hanno bisogno della giustifica dei genitori...
      Siamo un paese di rimbambiti altroché!
      L'autonomia inizia anche dal poter decidere a 11 anni se infradiciarsi di pioggia o stare a casa...
      Chiara

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    4. Due diciannovenni? Chi vogliamo prendere in giro?

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    5. Purtroppo è vero...

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  5. ps
    ma solo io faccio fatica a dimostrare di non essere un robot.. è proprio necessario?

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  6. Devo dire che il correre sotto la pioggia fa un po' effetto anche a me...non ne vedo molto la necessità a meno che appunto non ci si trovi costretti come in una situazione di gara ad esempio. Però Eleonora ha 12 anni un'età in cui credo sia normale avere questa autonomia decisionale. Stefano quando hai iniziato a scrivere il blog la tua famiglia era all'incirca come la mia di adesso, stessa età. Come vola il tempo!

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