giovedì 19 ottobre 2017

La buona scuola

Premetto: la mia riflessione di oggi non vuole essere un confronto tra Italia e Svezia. Ci sono scuole buone e scuole meno buone ovunque, e anche all'interno della stessa scuola ci sono insegnanti più e meno preparati/motivati. Devo però ammettere che sono invidioso (ma, come loro genitore, contento) di alcuni insegnanti di Eleonora e Sofia. Prendi l'insegnante di musica di Eleonora: io in seconda media ero contento di aver imparato a strimpellare un paio di canzoni con il flauto plasticone, riconoscere un minuetto e sapere due arie del Don Giovanni. Eleonora a scuola ha imparato alcuni accordi della chitarra (hanno imparato a suonare canzoni tipo "Treat you better" di Shawn Mendes), delle tastiere (usando entrambe le mani) e adesso stanno imparando le basi della batteria (usando mani e piedi). In matematica l'insegnante sta facendo usare anche un altro libro per dare l'opportunità a chi riesce bene di avere stimoli sufficienti, cosa che fa anche l'insegnante di Sofia, che insegna ai bambini a fare gli infografici per rappresentare le cose, così Sofia presenta le informazioni in versione Power Point meglio di alcuni consulenti aziendali.
Un buon insegnante vale più di tanto oro quanto pesa!

15 commenti:

  1. In Italia non funziona così. È di ieri la notizia che in Puglia una madre ha rifilato due ceffoni alla maestra che aveva sgridato l'alunna, figlia di cotanta madre.. Cristina

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  2. Parole sante
    Noi dopo 4 anni allo sbando abbiamo avuto finalmente una maestra competente in gamba e volenterosa
    Peccato che i danni delle precedenti siamo grossi

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  3. Purtroppo alcuni fanno giusto il minimo indispensabile e non sono interessTi a motivare i ragazzi, ma altri piu appassionati si sforzano di andare oltre e questo perché hanno davvero a cuore l'apprendimento e lo Sviluppo delle capacità dei bambini (anche pensando al loro futuro: il mondo va veloce e bisogna pensare non "al passo con i tempi",
    Ma "Un passo Più avanti del tempo"). Costa molta fatica e a volte incomprensioni ma quando vedi i risultati sei felice

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  4. Credo che iniziassimo a fare musica in quinta elementare - alla fine della terza media, avevo le stesse capacità con il flauto plasticone che avevo quando avevo iniziato in quinta. Non avevo imparato niente; dopo il saggio di fine anno, lo misi via e non ne ho più saputo niente.

    Le capacità innate del bambino non sono da trascurare.

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  5. I bambini di oggi in Italia hanno montagne di compiti a casa, non è raro che li finiscano dopo cena, ma alle medie e superiori sono ancora incapaci di scrivere in italiano corretto w spesso di capire un testo, per non parlare delle materie scientifiche. C'è qualcosa che non va. Ben vengano meno teoria e più applicazione pratica come da voi

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    1. Non generalizziamo, non in tutta Italia sono pieni di compiti .... i miei non ne hanno mai e non credo sia un bene per loro ....

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  6. Secondo me invece, bravi insegnanti fanno la differenza a prescindere dal metodo adottato. Io ho dei ricordi bellissimi su come in prima elementare ho imparato la matematica con gli insiemi e gli oggetti che poi mi e' stato utilissimo quando ho imparato i rudimenti di programmazione. In genere ho imparato, nella scuola italiana, abilita' logiche trasversali strutturatissime che mi hanno poi consentito di imparare super in fretta varie applicazioni pratiche. Secondo me la forza della scuola italiana, per lo meno quando e dove l'ho fatta io era questa. Senza bravi insegnanti pero' non c'e' metodo che tenga.

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  7. Io un po' come Tea...troppa teoria e troppa poca pratica. L'insegnamento dell'inglese nelle scuole pubbliche italiane è un esempio eclatante anche se sì, certo, un insegnante illuminato può fare la differenza. Ma mi trovo vicina a Tea - e alla benevola tua invidia per queste tue ragazze fortunate - perché l'impressione è che sia proprio il piano di studi ministeriale, da cui non ci si può molto discostare, a privilegiare in Italia metodi e pratiche identiche a 50 anni fa, ergo drammaticamente lontane da ciò che il mondo, oggi, ti chiede.
    Invidio insomma anche io le splendide Sofia ed Eleonora!

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    1. Esatto. Comunque per me anche la teoria è importante, però se hanno dovuto istituire corsi di grammatica italiana per italiani all'università c'è qualche grosso problema purtroppo. Inoltre, io stessa ho avuto davvero buoni e ottimi insegnanti a scuola ma quando poi mi sono trovata a confrontarmi con coetanei stranieri ho scoperto di essere molto ignorante, sia sul piano teorico ma soprattutto pratico!

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    2. Secondo me se devono fare quei corsi è proprio perché la teoria viene lasciata in disparte per una più facile faceta e divertente teoria.
      Così usano i tablet ma non hanno idea di come si scriva, si legga, si conti o si capisca.

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  8. Per quello che fa comodo sono moderne
    Una volta si facevano temi pensieriniente ecc oggi lavorano su schede già impostate e poi non sanno scrivere una frase di loro iniziativa.

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  9. ciao sono marzia, seguo il blog già da anni godendone ogni riga anche se non ho mai commentato lo faccio oggi, approfittandone per fare i complimenti a tutta la famiglia e all'amore che traspare dalle tue righe, per chiederti un favore... anni fa, quando sofia era ancora piccola, parlasti di un libro che avevi letto riguardante il cervello e il modo in cui si apprende.. potresti ridarmi il titolo per favore? sto seguendo un corso su questi argomenti e mi piacerebbe leggerlo, se non è in svedese, ovviamente. grazie e ancora complimenti
    marzia

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    1. Il cervello e l'arte di imparare. Apprendimento e memoria nello sviluppo del bambino
      Libro di Torkel Klingberg

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  10. Grazie mille, gentilissimo

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