giovedì 2 maggio 2013

Piccole cose che sembrano grandi

Ieri io ed Eleonora siamo andati a farci un bel giro in mountain bike visto che con la bella stagione muoversi in bici è sempre bello. Questa mattina ha voluto andare a scuola in bici e io ho deciso di farle fare l'ultimo pezzo da sola mentre io facevo un'altra strada prima di rincontrarla nel cortile della sua scuola (quella di andare a scuola da sola è una cosa della quale ha proprio voglia). Quando ci siamo separati nei suoi occhi c'era la gioia della fiducia ricevuta. Quando poi sono andata a prenderla questo pomeriggio mi ha chiesto di poter andare a casa di una sua compagna di classe che abita un po' più lontano da scuola rispetto a dove abitiamo noi. E così Eleonora, la sua amichetta e la mamma dell'amica si sono partite in bici mentre io realizzavo che era la prima volta che Eleonora andava nel traffico senza che nessuno della famiglia fosse con lei.
Piccole cose, ma che a volte sembrano quasi grandi.

18 commenti:

  1. L'uso di "realizzare" per "rendersi conto" è un inglesismo che ho notato spesso su questo blog...

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    1. Ma è italiano corretto :)
      http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/R/realizzare.shtml (4: capire bene qualche cosa)
      In svedese invece realisation sono i saldi

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  2. E che ce di male se entra qualche cosa in inglese...boh! Scrivi cose belle umanisticamente parlande Fefo. E BASTA!

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    1. Marika, checché dicano i puristi come me, l'italiano è derivato tutto(!) da una lingua straniera. Soltanto che il sottoscritto, essendo appunto un purista, preferisco "rendersi conto" a "realizzare".

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  3. Piccoli grandi passi verso l'indipendenza! :-)

    In un attimo ti accorgi che il "fagottino" che tenevi in braccio appena nato sta già camminando da solo e si appresta ad avere le "sue" amicizie, le "sue" idee, le "sue" preferenze! :-)

    Ciao, Fior

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  4. Ciao Stefano, stessa identica sensazione quando Micol è andata per la prima volta a prendere il latte da sola!!!
    p.s.: notare che il negozio è di fronte a casa e io la guardo dalle fessure della finestra fino a che si apre la porta scorrevole :-P
    Ciao ErikaBG

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  5. quando i miei erano piccoli e facevano le elementari (adesso il più "piccolo" è 185 cm!) li mandavo spesso con il pedibus...l'unica occasione in cui partivano per la scuola felici!!

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  6. Mi rendo conto di quanto siano più indipendenti le femmine dei maschi. Non riesco proprio a convincere i miei figli a fare da soli nemmeno le ultime decine di metri, fino all'ingresso della scuola. Non so se temano l'abbandono o chissà quale pericolo (anche se magari sorveglierei da lontano), nonostante io cerchi sempre di infondere fiducia sulle loro capacità. E sono più grandi di Eleonora.
    Roberta

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  7. Ma basta, sembrate la famiglia del mulino bianco, invece sei solo un padre ultrapermissivo buonista femminista. Sei la vergogna dell'Italia, hai rinnegato la sua cultura millenaria per quel paese alla deriva chiamato Svezia, dove fino agli anni '70 si praticava l'eugenetica di stampo nazista. Il tuo paese, che in molti considerano un paradiso di welfare e civiltà è destinato a crollare grazie ad un'immigrazione incontrollata da parte di "rifugiati" che ormai spadroneggiano e vivono di laute prebende pubbliche, quindi senza nemmeno cercare un lavoro. Poi facile confrontare un paese di 8-9 milioni di abitanti con uno di 60, è ovvio che noi abbiamo maggiori problemi ambientali e di gestione. L'Italia ha dato moltissimo alla civiltà, in ogni epoca storica (tranne quella attuale, ma il declino è generalizzato). La Svezia invece sta contribuendo allo sfascio della civiltà occidentale, grazie al femminismo, i "diritti delle minoranze", il politicamente corretto... Ti pare logico che è vietata la prostituzione e si puniscono i clienti ma non chi la esercita?

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    1. Non mi sembra di rinnegare la mia cultura, anzi ne vado fiero e la insegno alle mie figlie. Sono aperto alle influenze esterne e al dialogo con le altre culture, che da sempre si confrontanto in quello storico punto d'incontro che era Mediolanum e che è diventata Milano. È nella nostra storia di navigatori esportare e importare conoscenze (Marco Polo?), e per fortuna nessuno ha mai accusato Donizetti di rinnegare la propria cultura quando scrivera opere in francese (come La Fille du régiment) anziché in italiano.
      Se buonista vuol dire uno che non ricorrera mai al ceffone con le proprie figlie allora si, lo sono, ma non vuol dire che non sappia essere severo.
      Femminista? Certo. O devo consegnare le mie figlie a un mondo che non permette le stesse opportunità che permette a noi uomini? O dovrei pensare a preparare la loro dote e decidere con chi devono sposarsi?
      Ho vissuto due anni in Canada, dove "le minoranze" eravamo noi. Sono minoranza oggi, nel paese che mi ospita. Mi sembra coerente volere che il mio paese (l'Italia) tratti gli stranieri con lo stesso rispetto con il quale esigo di essere trattato io qui. E ritengo ugualmente coerente richiedere a chi viene in Italia la stessa disponibilità ad adeguarsi alla realtà locale che viene chiesta a me qui.
      La legge locale sulla prostituzione ha la sua logica nella situazione di qui. Basta vedere Lilja 4-ever per rendersene conto.
      http://it.wikipedia.org/wiki/Lilja_4-ever un film che fra l'altro mostra diversi difetti della Svezia.

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    2. Quando leggo una tale sequela di scemenze e bile scritte da uno che malauguratamente condivide il mio passaporto, mi vergogno a morte. Dove vedi l'odio per l'Italia lo sai solo tu, in questo blog pacifico e sereno che parla della coniugazione di due culture e ricette di muffin. Ti prego di tacere, sei un imbarazzo per tutti.
      Barbara

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    3. Parlavo ovviamente con 'Italiano Vero' e non con Stefano
      Barbara

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    4. La penso come Barbara! É meglio la Svezia che l'Italia al 100%!

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    5. Anonimo, tu non mi hai capita. Io sono italiana e contenta di esserlo. Salvo quando leggo di affermazione xenofobe e francamente deliranti scritte da uno che si firma 'Italiano Vero'. E' l'aggettivo 'Italiano' in questo contesto che mi disturba.
      E poi, come dice giustamente LPS, firmati che cosi' interagiamo meglio.
      Barbara

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  8. Ma se a qualcuno non piace questo blog... perchè perde il suo tempo a leggerlo? Credo che le persone di cui l'Italia dovrebbe vergognarsi siano ben altre!

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  9. ^-^ finalmente anche Fefo ha il suo troll !! era ora direi. Un "giusto" riconoscimento al suo modo pacato di raccontare. Si perchè sembra che solo i bligger piu affermati possano vantarsi di avere uno o piu troll. Speriamo solo che sia un troll di qualità a questo punto.

    p.s. scusate gli errori di ortografia se eventualmente vi fossero, ma a volte la coordiazione mano occhio non è il mio forte...

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  10. Bravo Fefo, piccole donne crescono come si dice! Il primo passo é quello di farle fare da sola un piccolo pezzo di strada altre chissá magari quando avrà 14 anni proverá ad andare anche in giro da sola,o come le sue amichette!!! Io ho due figli una di 13 e l'altro di 15 e la piú piccola ha provato ad andare a fare la spesa al Conad( che é di fianco a casa)e tutto é filato liscio... Quando l'anno scorso l'ho chiesto a mio figlio non voleva neanche provarci e alcune volte si inventava delle scuse.. Non lo capisco proprio! Henriette

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  11. Cari ragazzi e ragazze che risultate sul blog come anonimi, disanonimatevi per piacere. Basta registrarsi su gravatar o collegarsi con l'account google oppure, come ultima ratio metteteci una firmetta sotto. Che cosa costa scrivere Mario, Luisa o Eliodoro in fondo al proprio commento? Così identifichiamo subito il troll brutto e cattivo!

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