martedì 23 febbraio 2016

#Legodad

La Lego ha introdotto alcuni nuovi personaggi, fra cui per la prima volta anche uno in sedia a rotelle. Nella nuova serie ci sono anche il papà (con barba e camicia hipster) con biberon e passeggino e la mamma in carriera con tanto di ventiquattro ore.

Ho fatto vedere la foto del nuovo personaggio a Eleonora. Quasi con un po' di emozione le ho detto: "Guarda! Il papà con il passeggino!". La sua risposta, con aria un po' sorpresa è stata: "Lo vedo. E allora? Anche in giro se ne vedono tanti...".

20 commenti:

  1. Se per quello i papà sono buoni giusto a scarrozzare il pupo quando è smacchiato, sfamato, calmato.

    In Svezia come in Italia come ovunque mi sa.

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  2. Posso dirlo? Boicotterò la Lego.
    Un amico ha un negozio di giocattoli e le nuove uscite, a novembre, ha dovuto sceglierle da un catalogo con le immagini oscurate. Catalogo ufficiale intendo.
    Di fatto, lui ha comprato dei codici senza poter vedere a cosa quei codici corrispondessero. Per me è motivo sufficiente per non volere più acquistarne.

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  3. Questo post ha richiamato a raccolta tantissimi pensieri e tante cose mi verrebbero da scrivere, ma forse la più' "carina" tra tutte e' che episodi come quello che hai descritto, mi fanno essere positiva, oltre che curiosa, riguardo la generazione dei nostri figli.
    Laura

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  4. che bello, questo conferma che i buoni esempi fanno molto di più delle campagne ad hoc (mi viene in mente le nuove barbie dal fisico più realistico, che mi chiedo in quanti compreranno)

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  5. Si vede che vive in Svezia e non in Italia...

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  6. concordo, i buoni esempi fanno più delle campagne e delle parole ..e quindi mi chiedo .. una bimba che vive in Italia avrebbe potuto dare la stessa risposta? Solo un dubbio, nessuna polemica

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  7. A me non sembra che in Italia la situazione sia così diversa. Ogni giorno vedo padri che portano e prendono bambino al nido (in numero superiore alle mamme), sono con i bimbi al supermercato o al parco. E tanti sono in giro con passeggino al seguito.
    Saremo indietro su molte cose, ma i padri di oggi mi sembrano molto presenti e collaborativi in famiglia. Almeno quelli che conosco io.
    Luisa

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  8. Tu Stefano sei stato proprio quel papà lego con Sofia! Esempio vivente in casa! :-) e comunque i papà di oggi, anche mio marito, sono molto diversi da quelli di una volta!

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  9. Non sarei così disfattista. Mio marito cambia più pannolini di me ed è perfettamente in grado di gestire nostra figlia dell'alba al tramonto, pasti, cambi e bagnetto inclusi. Viene da una famiglia "tradizionale" nella quale il padre non si occupava dei figli, ma questa è una generazione nuova e sta anche alle mamme "istruirli" in merito.
    Quando siamo con coppie di amici con bimbi è tutto un "io ho già cambiato due pipì e una cacca, tu solo una / io ho dato la colazione, il pranzo lo seguì tu/...".
    Suvvia!

    LaZingara

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  10. Sono d'accordo con LaZingara: gli uomini possono e devono essere istruiti: questo per il loro bene e per il bene dei figli, altrimenti si perderebbero delle occasioni preziose di crescita per tutti. Se poi in questo modo si riesce a dare un po' di "margine" alle mamme tanto meglio ;)

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    1. "Gli uomini devono essere istruiti", cos'è il primo comandamento del nazi-femminismo?
      Prenoterò quanto prima una vasectomia :P

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    2. Ah ah. Ma piu' che istruzione basta a mio avviso porre uguali aspettative di genere da quando si e' piccoli. Anche perche' anche le donne non e' che si nasca gia' mamme/cuoche etc. anzi. Un paio di anni poi di vita da soli prima di convivenza o matrimonio poi dovrebbero riuscire a "istruire" anche i/le piu' negate

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    3. Ahahah! Ho volutamente usato le virgolette. A mio avviso la maggior parte delle donne ha un istinto innato per la maternità cosa che magari funziona meno per un uomo, anche quello più dedicato alla famiglia. Quello che intendevo è che alcune cose vanno necessariamente spiegate. Volete un esempio? Mio marito non sapeva che a una femmina il bidet va fatto da davanti verso dietro e non viceversa o che è necessario lavarla sempre quando si è a casa e limitare le salviettine a quando si è fuori. O che è meglio vestire i bambini a strati per affrontare le diverse temperature piuttosto che mettergli solo una cosa pesante.
      Per quanto riguarda il vivere da soli, scusa ma non credo ti prepari alla genitorialità. Mio marito ha vissuto solo per 5 anni prima che con me, ma che c'entra? Viene da una famiglia che non ha responsabilizzato i figli sulle cose pratiche, tipo che ogni fu e mesi si pagano le bollette, che esiste la nettezza urbana da pagare che la spesa si può fare con criterio... queste cose le ha imparate per la maggior parte con me, in questo senso, sì si può dire che io lo abbia istruito o se preferite che abbia imparato dall'esempio.

      LaZingara

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  11. Mah anche io non la vedo poi cosi' negativamente e vivo in Svizzera dove l'uguaglianza di genere e' piu' chimera che realta'. A mio avviso, anche per esperienza personale di figlia, gli esempi dati in casa contano piu' di tutto il resto. Mia figlia ha recentemente detto di volere il ferro da stiro come quello del suo papa' e, a parte mio marito, non credo abbia visto molti altri papa' stirare o dedicarsi ad attivita' domestiche qui in Svizzera. Per fortuna anche qui la mentalita' sta iniziando a cambiare

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  12. Ho l'impressione, leggendo voi e tanti altri, che si stia tornando indietro invece che andare avanti.
    Le donne DEVONO essere emancipate, gli uomini DEVONO fare le faccende domestiche... tutti DEVONO qualcosa. Di più: se non si aderisce a questi "devono" si è retrogradi, reazionari, antichi e ignoranti.
    Io rivendico la possibilità per me di non voler essere emancipata (nel senso attuale comunemente inteso) e per mio marito il non voler cambiare pannolini e non sdilinquirsi per i bagnetti. Se avremo un figlio non le farà tutte queste cose, per un miliardo di motivi, e questo non farà di lui un cattivo padre o una brutta persona o un maschio prevaricatore. Anzi, uno dei motivi per la sua contrarietà ad avere figli deriva proprio da questo continuo martellare su "i padri devono". No, i padri non devono. I padri possono. Come le madri.

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    1. (Grazie)^n... una persona, una coppia della sua/loro vita dovrebbe(ro) poter fare quello che vogliono... se in una famiglia la divisione dei ruoli "tradizionale" funziona ed è liberamente scelta da tutti, chi cavolo ha il diritto di pontificare?

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    2. Rivendica quello che vuoi, e rimani pure a casa a cambiare i pannolini, mentre tuo marito fa l'"uomo" e non si "sdilinquisce" per i bagnetti.
      Ognuno e' libero di fare come meglio crede, ma se decide che vuole restare nella preistoria non si deve meravigliare se gli altri lo giudicano retrogrado. Certi modelli sono gia' stati giudicati dalla storia (oltretutto come nocivi per gli stessi bambini)

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    3. È esattamente questo quello che intendevo. Mio marito fa una quantità di cose (tipo tanto per capirci lavare i pavimenti in ginocchio con straccio e secchio) ma per qualche strana ragione non dovrebbe esser libero di dire che a lui la cacca fa schifo e che quindi no, i pannolini non li cambierà.
      La preistoria non è questo ma doversi piegare supinamente ai diktat che di volta in volta vengono ammanniti.
      Sempre per la cronaca mio padre non mi ha mai cambiato un pannolino ed è stato il genitore più amorevole presente e partecipe che una figlia potesse desiderare.
      Gli stereotipi di genere sono quelli che mettete tu e persone come te, non la libertà delle scelte personali. Facci una riflessione che io le mie le ho già fatte a sufficienza.

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    4. Stima profonda Alahambra... ma ormai c'è il pensiero unico e tanta falsa libertà.... chi non si adegua è un primitivo, bel progresso!

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