Lo so, vantarsi non è mai bello, ma sono così orgoglioso di Eleonora. Ha disegnato una storia. Ha preso un quaderno e pagina dopo pagina lo ha riempito di disegni che letti in sequenza narrano una storia. Poi è venuta da me e me l'ha letta. Ha mischiato personaggi di Toy Story, fate e Bamse e disegnato undici pagine ricche di dettagli. Io l'ho ascoltata affascinato.
Qualche giorno fa ha scritto la sua prima "lettera". Ha scritto, in svedese, un invito ad una festa che vorrebbe dare per la fine dell'asilo. Anette ed io l'abbiamo letta e ci siamo rimasti di sasso per come fosse scritta bene.
E così adesso quando spuntano le opportunità dei viaggi di lavoro adesso sono diviso. Una parte di me è attratta dalla possibilità di farsi otto ore continue di sonno, svegliarsi e gustarsi colazione e giornale con calma, mentre un'altra parte di me non vuole perdersi tutte le cose fantastiche che avvengono quotidianamente nello sviluppo di Eleonora e Sofia.
Certo, poi ci sarebbe anche la voglia di un fine settimana romantico con Anette, ma senza le bimbe. Devo trovare il modo di convincere i nonni...
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