domenica 28 settembre 2014

Un gioco per continuare a conoscersi

Oggi pomeriggio Eleonora mi ha chiesto di giocare a Monopoli con lei. Non lo avevamo mai fatto, ma ci ha giocato con i figli dei vicini e ha voluto farlo anche con me. Di solito giochiamo a Uno, Forza Quattro, dama, Master Mind, memo, Scale e Serpenti, qualche gioco per imparare la matematica, ma non ci eravamo mai avventurati in un gioco nel quale la stessa partita continua per oltre un'ora. È stata un'esperienza molto interessante e decisamente da rifare: competitività, generosità, tenacia, irritazione (al quarto giro di fila nel quale è finita in prigione senza passare dal via), capacità di pianificare, umorismo; durante la partita sono usciti molti suoi aspetti e io ero più preso da lei che dal gioco.

Ricordo che c'è stato un periodo in cui ascoltavo affascinato zia Dani che mi raccontava delle partite che giocavano in famiglia a Carcassonne e a Ticket to Ride. Mi sa che anche qui sta arrivando l'ora di quel tipo di giochi (almeno per Eleonora).

1 commento:

  1. I giochi sono molto più che giochi. Anche io amo giocare con il mio nano (che oramai è più alto di me)

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