È un po' di tempo che Eleonora ogni tanto lancia una domandina qua e là sull'adolescenza, sul crescere, sui cambiamenti nel corpo della bambina che diventa ragazza. A vederla sembra ancora presto, ma lei è curiosa. E così rivolge anche a me, papà, domande del tipo "Fa male quando cresce il seno?", oppure chiede cosa succede quando arrivano le mestruazioni per la prima volta. Ne parla, naturalmente, con mamma Anette, ma coinvolge anche me.
Oggi poi a cena se n'è uscita, improvvisamente, mentre si parlava di tutt'altro, con un "Potrei provare a mettere un top?". E non intendeva le magliette a maniche corte, intendeva proprio l'indumento intimo.
Ecco, vedi Dani, so che di queste cose potrò parlare con Anette, so anche che ne potrò parlare con la Marghe, ma... queste sono le cose di cui parlavo con te, quando discutevamo dell'avere figlie femmine, quelle per cui ti avevo detto "A buon rendere" quando era tuo figlio ad attraversare l'adolescenza, e ci scambiavamo le nostre esperienze su quei tempi come solo un fratello e una sorella possono fare.
E così, davanti a quella domanda di Eleonora, il mio pensiero è corso a te, e il senso di vuoto è stato molto grande. Poi ho pensato al tuo sorriso, a quando da buddista mi dicevi, ridendo, "È il kharma che ti ha dato due figlie femmine...", e ho cercato di sorridere, perché so che dove sei adesso sei tranquilla... e perché mi è venuto in mente quando io ti ho chiesto come sarà quando sia Sofia che Eleonora saranno entrambe adolescenti.
Tu mi guardasti, mi sorrisi e mi risposi semplicemente: "Ti faranno vedere i sorci verdi".
Mi manchi.
Coraggio
RispondiEliminaUn abbraccio!
RispondiEliminaUn abbraccio.
RispondiEliminaCoraggio,pensa che lei è serena e avete avuto una grande fortuna.Un abbraccio forte
RispondiEliminaTi sono vicina. Un abbraccio affettuoso.
RispondiEliminaTu ed Elasti siete una lettura fissa ormai da tanti anni, anche se vi commento molto poco... È bello poter entrare in punta di piedi nella vita della tua famiglia. E così ora mi dispiace davvero tanto per la tua perdita, come se fosse successa a un amico lontano, anche se tu non sai nemmeno chi sono. Un abbraccio (dalla quasi expat belga)
RispondiEliminaFederica