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Ci sono volte in cui parti il martedì mattina quando ancora tutti dormono e torni il giovedì sera quando tutti già dormono, e nei tre giorni in cui sei via sei riuscito a comunicare con la famiglia solo tramite sporadici messaggini. Ti sei perso la gara di orienteering di Eleonora e Sofia praticamente non l'hai sentita (anche perché a differenza della sorella maggiore non ha il telefonino).
E quando sei in aeroporto ti accorgi che chi ha pianificato il duty free lo ha fatto proprio pensando a te, ai potenziali sensi di colpa e al fatto che non avrai molto tempo fra quando hai passato i controlli di sicurezza e quando ti devi imbarcare.
Fra questi pianificatori, gli olandesi che hanno organizzato il duty free di Amsterdam Schiphol sono dei geni: parti dal cioccolato e i giochi per bambini per passare ai fiori, allo champagne, e arrivi persino ai diamanti... secondo me alcune delle famigliole che sono li sono delle comparse messe apposta per farti pensare a cosa potenzialmente ti sei perso. Attori pagati ai quali va una percentuale del fatturato del duty free.
Settimana prossima, visto che ci torno, controllo.
Se incontravi noi a Schiphol (tappa obbligata dei nostri viaggi da e per la Svezia) ti facevi un bel drink in santa pace senza sensi di colpa. Noi, in special modo a Schiphol dove una volta siamo rimasti bloccati per ben 24 ore causa maltempo, siamo la famiglia contraccettivo, quella che se vedi quando non hai ancora figli decidi di aspettare ancora un po’, ma tanto poi pensi che i tuoi figli non saranno cosi’ disperati. Nostre perle in questo aeroprto sono mia figlia che prova quegli zoccolacci di legno di una decina di numeri piu’ grandi del suo e perde le sue scarpe e una piccola corsetta campestre che la allora dueenne ha deciso di improvvisare per fare passare il tempo con io incinta a modi balena che le correvo dietro e mio marito impegnato a cambiare i biglietti del volo. Infatti ultimamente mi e’ capitato di pensare che al prossimo viaggio di lavoro dovrei proprio godermi un po’ di pace e tranquillita’, alla faccia dei sensi di colpa.
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