domenica 5 marzo 2017

Scoccata una freccia...

Noi genitori siamo gli archi, e i figli le frecce. Ieri Eleonora è stata "scoccata" con gli amici a sciare da sola. E visto che tutto è andato bene, e che stamattina c'erano da mettere in macchina i bagagli e riportare la chiave dello chalet all'agenzia, ecco che noi e l'altra famiglia con cui condividevamo lo chalet abbiamo chiesto a Eleonora e Sofia e ai figli degli amici (11 e 9 anni) se volevano andare a sciare per un po' da soli. Chiaramente hanno detto di si.
L'accordo era quello di un paio di skilift fra il campetto scuola e il parco dei salti.
Quando sono arrivato, dopo una mezz'oretta, ho visto sull'ancora Eleonora e Sofia che salivano insieme. Abbracciate si vedeva che scherzavano.
Quando ho chiesto loro che piste avessero fatto ho scoperto che per risalire avevano sì preso solo gli skilift che avevamo deciso insieme... ma che per scendere avevano fatto di tutto tranne le piste! Bosco, sotto i piloni della seggiovia, fuori pista (tutte cose comunque che avevano fatto durante la settimana con le rispettive maestre di sci). E il motivo per cui Sofia aveva abbracciato così affettuosamente Eleonora era proprio perché l'aveva portata con sé nel bosco a fare un giro che sino ad allora aveva fatto solo Eleonora.

12 commenti:

  1. Risposte
    1. Un minimo di rischio c'è sempre, ho visto gente farsi male incrociando gli sci sullo skilift, ma devo dire che erano prudenti.

      Elimina
  2. Mi sembra una bella cosa la fiducia che date alle vostre figlie, che sicuramente le aiuterà a crescere. È anche vero che il senso della prudenza di un ragazzino di 11 anni non è quello di un adulto.
    Io a 13 anni sono uscita a fare un giro in bicicletta con la mia sorellina di 2 anni nel seggiolino e mio fratello di 8. Ho deciso di portarli a un vicino centro commerciale, costeggiando per qualche km e attraversando una strada statale trafficatissima, con tanto di rotonda (e senza pista ciclabile). Sono stata molto prudente, li ho tenuti sempre vicini, ho fatto attenzione alla strada, ecc...questo non toglie che la situazione in cui mi ero messa non fosse affatto sicura (infatti a mia madre venne un colpo quando glielo raccontai).
    Io ero una ragazzina molto responsabile e giudiziosa, ma in quell'occasione semplicemente non ho colto la reale situazione di pericolo. O meglio, pensavo che fosse sufficiente il mio 'fare molta attenzione' per stare al sicuro, ed ero convinta di farcela, perché mi sentivo adulta. È andata bene, ma la realtà è che abbiamo avuto fortuna: sarebbe bastata una nostra scivolata o un automobilista poco attento per far succedere un disastro.
    Insomma...credo sia un'età in cui bisogna scoccare frecce, ma anche tenere a mente che si ha a che fare ancora con delle personcine molto giovani, che a volte ragionano in modo imprevedibile. :)

    Bia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. D'altro canto e' solo assumendo rischi, controllati e correlati all'eta', ma fuori dalla propria comfort zone, che si imparano cose nuove e si diventa indipendenti. Sul tuo esempio sopra, io a 14 anni giravo in motorino, anche per quello ci vuole molta fiducia da parte dei genitori

      Elimina
    2. Certo che si. Io però, per tornare all'esempio di sopra, quella strada, con un bimbo piccolo nel seggiolino e un altro bambino che mi segue in bici, adesso che sono adulta non la farei mai. Proprio perché mi rendo conto di quanto possa essere pericoloso!

      Sono assolutamente d'accordo con il dare fiducia ai ragazzi e mi piace tantissimo l'approccio di Fefo... la mia voleva solo essere una riflessione sul fatto che a volte i ragazzini (qui poi parliamo di una 11enne) non vedono le cose come le vediamo noi e, in assoluta buona fede, possono commettere avventatezze (infatti non penso proprio che Eleonora volesse trasgredire...anzi, si sarà sentita molto responsabile per la sorellina e orgogliosa di mostrarle una strada nuova).

      ....comunque che fatica fare i genitori! Ma come sopravvivete voi? :)

      Bia

      Elimina
  3. A te è sembrato giusto che siano andate sotto i piloni, fuori pista, nel bosco?
    Un conto è andare da sole in pista, un altro andare dove è andata e non conta che ci fosse già stata con la maestra. Lei non ti aveva chiesto il permesso e tu non sapevi dove fossero

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e comunque non ha rispettato l' accordo che avevate preso. E' andato tutto bene ma in fin dei conti ha abusato della tua fiducia, quindi
      quando te l' hanno detto come hai reagito?

      Elimina
    2. In realtà io avevo detto loro quali skilift usare dando per scontato che avrebbero usato le piste. Entrambe sono andate nel bosco nei giorni precedenti per cui per loro non era trasgredire visto che tutti quei percorsi sfociano nel punto dove dovevamo incontrarci.

      Elimina
  4. Ha ragione Fefo; se le bimbe non fanno errori e non corrono rischi non cresceranno mai. Ed è anche probabile che se una cosa del genere non l'abbia prevista lui l'abbia prevista Annette.

    E terzo punto, siamo tutti bravi a dare suggerimenti quando non ci rimettiamo nulla. Forse fare due conti e risparmiarci quelli inutili non sarebbe male.

    RispondiElimina
  5. penso che nessuno stia dando suggerimenti
    si sta parlando, probabilmente fra genitori, per scambiarci opinioni, tutt' altro che inutili

    RispondiElimina
  6. quindi se a vostra figlia 11 date l' ok per una cosa
    lei fa tutt' altro portando anche la sorellina di 7 siete tutti d' accordo e felici per il loro successo?
    non ci credo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spezzo una lancia a favore di Eleonora. Torna a casa da scuola da sola, ma non porterebbe mai con sé Sofia senza permesso. Non voleva disobbedire, anche perché non le era stato detto in maniera esplicita di sciare solo sulle piste. Ha visto Sofia nel bosco sia con la maestra che con me e Anette, per cui per lei non la esponeva a rischi particolari.

      Elimina