giovedì 2 novembre 2017

Punizioni

Io e Anette discutevamo del fatto che di solito dare una punizione a un bambino significa non fargli fare una cosa che gli piace, tipo niente tablet o niente videogiochi.

Nel caso di Eleonora:
- Adora leggere. Impedirglielo sembrerebbe strano. Della serie: "Metti giù quel libro e prendi il telefonino..."
- Ama cucinare dolci. Le vengono benissimo. Proprio oggi ha fatto dei brownies strepitosi. Impedirle di farli sarebbe più una punizione per noi che per lei.
- Le piace scrivere racconti. Anche in questo caso "smettila di scrivere e mettiti a guardare la tv" suonerebbe strano.

Speriamo che continui a comportarsi bene, perché trovare una punizione adeguata potrebbe non essere facilissimo.

9 commenti:

  1. Credo che ci sia poco da preoccuparsi.

    RispondiElimina
  2. Da piccola venivo punita effettivamente così, nella cosa che più amavo: con il sequestro del libro che stavo leggendo. Al che replicavo, con le lacrime agli occhi, che gli altri genitori avrebbero desiderato che i loro figli facessero quello che i miei mi proibivano di fare... Ma non ha mai funzionato. Ancora oggi da un lato trovo surreali quelle punizioni, dall'altro capisco la difficoltà di trovare un'alternativa. In ogni caso, a discolpa dei miei genitori posso dire che questo ha rafforzato ancor più il mio amore per la lettura... Sommandole il fascino del proibito (e del recupero rocambolesco dei libri sequestrati, cosa per ci ho sviluppato un talento portentoso).

    Laura

    RispondiElimina
  3. Punizione: non può pubblicare i racconti che scrive.

    RispondiElimina
  4. lasciatelo dire..: Eleonora è un mito! guai, guai a punirla...a prescindere;-)

    RispondiElimina
  5. Otto giri di corsa attorno all'isolat.... no, temo che neppure questo funzionerebbe!
    Comunque rilassati e abbi fede: quando te ne combinerà una davvero grossa non ti mancherà l'immaginazione ;-)

    RispondiElimina
  6. Una volta i miei genitori mi beccarono che non avevo studiato. Punizione: niente allenamento di pallavolo. Se me lo ricordo ancora vuol dire che avevano centrato il bersaglio.

    RispondiElimina
  7. Anche i miei toglievano allenamenti come punizione. Io ai miei piccoli tolgo la possibilità di leggere i fumetti di papà...

    RispondiElimina
  8. E ...se, invece, punire consistesse nell'imporre di farsi carico di qualche necessità altrui?
    Tipo: per una settimana, accompagnare a scuola la figlia piccola del vicino; oppure, per tot allenamenti, arrivare con mezz'ora di anticipo per effettuare un servizio in palestra...
    Lavori fisici, impegnativi quanto l'età lo consenta, e che comportino l'assoggettarsi ad autorità diverse.
    (Mi viene in mente il percorso di Karate Kid...)
    Il problema non è la trasgressione in sè, ma il fatto che la trasgressione sia dovuta a troppa "sicumera", oppure a noncuranza verso esigenze comuni o valori che civilmente devono essere condivisi (ad esempio la sicurezza, la puntualità, la coerenza...)
    Sicuramente non è una punizione efficace ed educativa un'esperienza di "privazione" prima di tutto, quanto lo è un'attività che promuova un orientamento a qualcosa che il punendo -da solo- aveva trascurato.

    Sempre belli e stimolanti questi post...
    Saluti
    Shalan

    RispondiElimina