giovedì 21 ottobre 2010

Giornata interessante

Oggi la giornata ha seguito lo schema della giornata tipo:

6:45 sveglia (involontaria) causata dalla voglia di Sofia di far sapere al mondo che lei era sveglia e pronta per una nuova giornata. Iniziano le procedure colazione e vestizione.
7.55 mamma Anette esce per andare al lavoro mentre io e le bimbe stiamo finendo di fare colazione.
8.45 Io e Sofia portiamo Eleonora all'asilo, poi andiamo a fare qualche commissione e troviamo un posto per giocare e leggere (oggi lo spazio bambini della biblioteca comunale)
10.00 Spuntino (sia per Sofia che per me...)
11.30 Si torna a casa
11.45 Pranzo (oggi ho preparato una pasta con broccoli, olio di oliva e parmigiano che poi ho frullato. Lei sembra aver apprezzato).
12.30 Passeggiata con riposino. Spesso lascio dormire Sofia nel passeggino in giardino mentre io cerco di fare qualcosa in casa. Oggi c'erano 5 gradi ed un sole splendente. Imbacuccata per bene Sofia ha dormito un po' più di un'ora. NB: Mamma Anette il marzo scorso la lasciava fuori a -10...
13.45 Visto il bel tempo oggi giardinetti, altrimenti attività ludiche al chiuso.
15.00 All'asilo a prendere Eleonora. Dopo esser stato attaccato dall'uomo ragno ed esser stato salvato da due principesse con le spade queste mi portano da Eleonora che nell'atelier è alle prese con un telaio e tesse una sciarpa per Gatto Rosa
15.30 Merenda sia per Eleonora che per Sofia. (Il venerdì il rito prevede la merenda al bar.)
16.00 Attività pomeridiana per Eleonora (martedì nuoto, mercoledì calcio, giovedì danza)
17.00 A casa
18.30 Cena
Sofia è solita addormentarsi verso le 19.30, poi iniziano le operazioni per mettere a letto Eleonora che solitamente negozia fra le due e le quattro favole. Mentre le lavo i denti mi chiede se può scambiare una favola con un episodio di Peppa Pig su YouTube. Scambio veloce di sguardi con mamma Anette. Acconsentiamo.
20.45 Le bimbe dormono. Un po' ci mancano già. Un po' è piacevole il potersi rilassare.

Nota di cronaca della giornata: La proposta dell'Unione Europea di innalzare a 20 settimane la maternità pagata al 100% per tutte le mamme d'Europa e 14 giorni di paternità obbligatoria con stipendio pieno.
Ho avuto la possibilità di raccontare a Radio3, nel programma Fahrenheit, come funziona il congedo parentale in Svezia, ed inoltre di ascoltare sul tema lo scrittore Vito Bruno (autore de L'amore alla fine dell'amore. Una lettera dalla parte dei padri ) e la docente universitaria in Bocconi Alessandra Casarico. Che bello sarebbe se anche solo un papà decidesse di prendere il congedo parentale ispirato dall'aver ascoltato la trasmissione o dalla lettura del blog.

http://www.radio.rai.it/radio3/fahrenheit/archivio.cfm

4 commenti:

  1. continuo ad adorare lo stile di vita dei paesi europei del nord... i bimbi all'aria aperta anche a zero gradi, la cena alle 18.30 che ti permette di viverti la famiglia prima di crollare addormentato, i padri che hanno il coraggio di mettersi in congedo parentale... buffo che un italiano sia dovuto finire così lontano a fare il papà in congedo... ti faccio un sacco di auguri per la vostra famiglia e per il tuo rientro a lavoro, quando sarà...

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  2. Mentre scrivo Sofia è fuori a dormire nel passeggino, bella imbacuccata. Il suolo imbiancato dalla neve.
    Il piano è di tornare a lavorare a febbraio, ma c'è una condizione: che sia mia moglie che io ci si senta a nostro agio a lasciare Sofia al nido. Ad esempio vogliamo che sappia camminare. Altrimenti faremo qualche mese al 50% (ossia lavorare entrambi tre giorni una settimana e due la successiva).

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  3. quando Princi ha iniziato il nido gattonava e ha iniziato a camminare solo qualche mese dopo, in effetti in quel momento era la più piccina... mi ricordo, e ci penso spesso, che quando la portai (aveva nove mesi) io ero piena di sensi di colpa e paure e le maestre mi dissero che si integravano meglio quando erano così piccoli piuttosto che quando sono più grandi ed è più difficile staccarli dai genitori... Princi in effetti si è integrata benissimo e ora è contentissima di andare e ogni volta che vedo bimbi più grandi piangere, al nido o alla materna, mi ricordo dei primi giorni di inserimento...

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  4. La Marmocchia non la porto fuori solo se piove o c'è vento forte: nel primo caso perchè odio metterla sotto plastica, nel secondo perchè si solleva tanta di quella polvere da mettere in agguato congiuntiviti e raffreddori. Ma quando dici 5° e - 10° mi viene freddo solo a pensarci, anche se a Berlino l'abbiamo portata fuori con -12-

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