In teoria l'inserimento di Sofia è finito da qualche settimana, ma in pratica è finito ufficialmente solo ieri dopo l'ora di ricevimento di Vicki, la maestra responsabile dell'inserimento di Sofia, con la quale abbiamo parlato del com'è andato, delle sue impressioni, delle nostre nostre e, per quanto si possa interpretarle, di quelle di Sofia.
A noi era stato chiesto preventivamente di riempire e spedire un piccolo modulo con le nostre opinioni e con eventuali suggerimenti.
Sarà magari solo marketing, solo una frase di circostanza, ma quando Vicki parla della sua responsabilità verso Sofia e verso noi che "le lasciamo quanto di più prezioso abbiamo" io ci casco e mi sciolgo. Poi penso al fatto che ride ed abbraccia le maestre quando la lasciamo la mattina, guardo le foto fatte durante la "ginnastica" con Sofia che ride mentre apre le braccia come un aeroplanino e con i bambini più grandi che la aiutano a fare movimenti più complessi, ascolto i racconti di Vicki e non posso fare altro che essere felicissimo.
Uscendo dall'asilo di Sofia si vede la scuola elementare dove inizierà Eleonora dopo l'estate. Anette ed io, mano nella mano, parliamo del prossimo inserimento e di come ci auguriamo che sia altrettanto positivo. Essere genitori è un'esperienza meravigliosa.
Buon inizio ufficiale a Sofia, dunque!
RispondiEliminaA voi due, che dire? Che sono felice che ci facciate partecipare alla vostra vita è sufficiente? :)
Un abbraccio!
ps: se un giorno sarò padre tirerò fuori dal cassetto - no, forse dal vecchio pc ... - tutti i tuoi racconti: vediamo che qualche orma potrò seguirla ...
Io mi sento così bene quando il bimbo il pomeriggio mi salta al collo appena mi vede, per poi precisare: mamma non vollio andale a casa, vollio stale all'asilo!
RispondiElimina;-)
Ma qual è il segreto di un buon inserimento secondo te? Il mio pupo ha fatto alla grande i primi giorni quando era solo una novità, un gioco, ma ora é nella fase di rifiuto completo...e fa così male vederlo tanto insoddisfatto!
RispondiEliminaNon sono troppo sicura che quando ero piccola io (classe '74) si concepisse l'idea di inserimento, secondo me ci mollavano all'asilo e basta! Ad ogni modo, non sono andata alla materna fino ai 3 anni e mezzo (sono di maggio ma a 2 e mezzo non mi hanno presa) e sembra che a quel punto ne avessi abbastanza di dividere le giornate solo con mia madre e qualche altro adulto. La scoperta di un posto pieno di giochi e altri bambini deve essere stata meravigliosa, perché apparentemente ero l'unica bambina che invece di scoppiare in un pianto dirotto quando veniva lasciata al mattino, entrava in crisi quando era ora di tornare a casa a fine giornata, andandosi a nascondere e strillando che non voleva tornare a casa...mettendo mia madre in serio imbarazzo.
RispondiEliminaE meno male che all'epoca l'idea dei maltrattamenti familiari era meno pressante di adesso, altirmenti chissà la gente che idea si sarebbe fatta!!!
Volevo solo dirti che è bellissimo leggere il tuo blog! ;)
RispondiElimina@Amedeo Guarda che se segui le mie orme ti ritrovi nella neve svedese...
RispondiElimina@ElenaElle Ti capisco :)
@sorelleluce Credo che il personale dell'asilo e l'ambiente che creano sia il fattore fondamentale. Siamo animali sociali e vedo come Sofia veda nei compagni di classe degli amici e senta la passione delle maestre.
@La Zingara Che sia un effetto del congedo parentale? Nello scegliere fra passare le giornate con il papà o con tanti altri bambini Sofia preferisce la seconda opzione...
@Sospesa Grazie! :)
Mi ha colpito molto questo post; per il percorso di studi che sto affrontando, mi sto concentrando molto sugli aspetti legati alla comunicazione fra insegnanti e famiglie. Sarebbe per te di troppo disturbo scrivermi quale tipo di domande caratterizzavano il modulo che avete compilato?
RispondiEliminaTe ne sarei grata!
Simona
@Simona ti ho mandato una mail a mugsfortwo
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