martedì 22 gennaio 2013

Osservando Eleonora

In certe cose Eleonora mi ricorda molto me stesso: piena di energia, a volte quasi troppa (mio nonno mi ha definito "un puleder dislegà"), capace, nell'irruenza e nella foga della passione e della distrazione, di procurarsi lividi ovunque. Lo stesso argento vivo che avevo addosso io. L'ho guardata un paio di volte durante la lezione di danza stasera, energia allo stato puro.

Poi, come adesso, si mette a fare i compiti di matematica. E sembra un'altra persona. Immobile, concentrata, precisa. La bambina che non riesce a stare ferma un secondo come per incanto è una statua. Metodica risolve addizioni, sottrazioni e problemi senza distrazione sino all'ultimo esercizio. Li risolve velocemente. Tutti giusti. Mi sorride mentre glieli correggo... e non faccio in tempo a dirle "brava" che mi da un abbraccio con baci e corre subito a prendere un libro per mettersi a leggere prona sul pavimento muovendo le gambe quasi fosse un pesce fuor d'acqua.

5 commenti:

  1. Anche quando si concentrano e risolvono conticini sono energia allo stato puro: meravigliosi!!

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  2. un puleder dislegà rende perfettamente l'idea :-)
    Terry

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  3. Credo sia una regola del manuale del genitore, cercare nei propri figli delle somiglianze. Io studiavo girando intorno al tavolo della sala, cosa che fa mio figlio decenne; io facevo subito tutti i compiti per avere tempo libero da dedicare ai giochi, cosa che fa mio figlio settenne. E via dicendo.
    Roberta

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  4. Sei un gran bravo padre, fattelo dire...

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