lunedì 17 ottobre 2016

Capir le cose 30 anni dopo

Oggi mentre accompagnavo Eleonora agli allenamenti di atletica ci siamo messi a chiacchierare su quale scooter potrei comprare per sostituire quello che è stato rubato (per la cronaca, è stato ritrovato, senza targa, abbastanza danneggiato e con l'impianto elettrico tutto da rifare visto che hanno tagliato e collegato fili a caso nel disperato tentativo di farlo partire). Entrambi pensiamo che una Vespa potrebbe essere una buona alternativa. Si è poi discusso del fatto che fra qualche anno magari poi lei vorrebbe guidarla. E così, mentre parlavamo, la mia memoria è tornata a quella prima volta che andai in motorino a scuola. Avevo 15 anni. La scuola distava poco più di 5 km da casa. Il casco sarebbe diventato obbligatorio l'anno dopo, ma era una condizione sine qua non. Non esistevano telefonini per mandare un sms o un whatsapp per dire che tutto era andato bene. Ho pensato a Eleonora fra qualche anno in motorino. E ho capito quanta fiducia ci sia stata in quel farmi andare a scuola in motorino. Ho pensato anche a quanta ce ne sia stata a mandarmi in Inghilterra con la EF quell'estate (e le tre successive). Ho pensato a quanta ce ne sia stata un paio d'anni dopo a mandarmi a Torino a casa dei vicini di ombrellone con il cui figlio avevo legato a vedere Madonna.
L'ho capito così, trent'anni dopo, parlando in macchina con la mia figlia quasi undicenne.

Ne sono stato molto grato. E ho pensato alla mia fiducia verso le mie figlie. E ho pensato all'essenza delle parole di Khalil Gibran quando scrive "Voi siete l'arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti. L'Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell'infinito e vi tiene tesi con tutto il suoi vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane. Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell'Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l'arco che rimane saldo."

4 commenti:

  1. Fantastico...diventi sempre più bravo a tradurre sentimenti e sensazioni in parole...Nella stanza di mia figlia si trova un poster con la scritta di Gibran: "Voi siete l'arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti". E' stato appeso 38 anni fa...Grazie..Un abbracio. Silvia

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  2. È stupendo vivere in un luogo dove ti è permesso dare fiducia e costruire l'autonomia ai figli.

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  3. Che motorino avevi? :)
    Io ho dovuto aspettare i 18 anni. E ora il sapere che i nostri figli (perlomeno a Roma) non sapranno mai cosa significa avere un 50ino perché si stanno estinguendo, mi sconforta.
    Per la scelta, valuterai la facilità di trovare pezzi di ricambio e l'appetibilità per i ladri... io per esasperazione mi sono comprata un Kymco perché non se lo fila nessuno.
    Stamattina parlavo con una collega delle scuole che ad ogni assenza del pargolo chiamano la famiglia, e lei diceva che i ragazzi devono fare anche cose proibite per capire che non vanno fatte. Non ha torto, mi sa. Quindi il mettere a disposizione il motorino permette di valutare quanto sia rischioso (successo a un'altra collega, il cui figlio sta pensando di non usarlo più).
    Speriamo di raccogliere buoni frutti, va' :)

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