giovedì 1 dicembre 2011

Come riconoscere in questi giorni i genitori con bambini piccoli

Fra meno di due settimane sarà Santa Lucia, e credo che ogni asilo e scuola elementare in questo momento stia preparando uno spettacolo. Lo si capisce non solo dal fatto che le bimbe arrivino a casa ogni giorno "cantando" una canzoncina nuova (Sofia) o raccontando della recita (Eleonora), ma anche dal fatto che se uno cerca di organizzare una riunione al lavoro, appena si nomina il 13 dicembre alcuni iniziano a scuotere la testa emettendo mugugni e facendo intendere che proprio quel giorno non funziona.
Visto che le agende elettroniche al lavoro sono condivise ho quindi, per curiosità, guardato chi fosse già impegnato il 13 dicembre. Tutti i genitori di bimbi fra l'anno ed i 7-8 anni hanno o la mattina o il pomeriggio già "bloccati".

Nel caso di Eleonora e Sofia per fortuna le recite non sono in contemporanea (quella di Eleonora in realtà sarà il 12 dopo l'orario scolastico "normale").

Nota: Praticamente tutte le aziende svedesi, compatibilmente con il tipo di lavoro svolto, praticano l'orario flessibile che lascia ampie possibilità di lavorare meno ore un giorno e recuperarle un altro, o di entrare presto/uscire presto - entrare tardi/uscire tardi, eccetera (ad.es. da noi ogni dipendente può accumulare da un debito di 8 ore ad un credito di 40 ore).

9 commenti:

  1. Che belle queste tradizioni! Io mi emoziono sempre alle recite e ai diversi spettacoli, anche semplici, semplici!

    Ed è sempre bello vedere come in alcuni posti la famiglia sia considerata importante e conciliare lavoro e famiglia sia normale, per tutti. Pensa che da queste parti ancora l'altra sera, si raccontava come un papà che richiede un part-time all'arrivo di un figlio viene guardato, in media, come se fosse un extraterreste (non parliamo se volesse un congedo parentale, quello proprio non esiste).

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  2. ...se osa usufruire di un congedo parentale, oltre a non riuscire ad ottenere alcuna informazione attendibile, nemmeno da INPS o sindacati (quindi si deve "buttare" sperando di non aver sbagliato niente), oltre a dover superare innumerevoli pregiudizi e varie "tentazioni" (non ho mai avuto così tante proposte di aumenti di stipendio e avanzamenti di carriera come l'ultimo mese prima del congedo concordato), rischia di fare un congedo "lungo"... Io sono partito per fare 12 mesi (unendo il congedo di 2 figli) e mi sono ritrovato poi a farne 14 (7+7 il massimo possibile) + 10 di disoccupazione (complice anche la crisi)!!! Per quello nel precedente commento dicevo che sponsorizzare il congedo parentale in Italia è quasi un'istigazione a delinquere!...
    A questo punto mi domando: per avere l'asilo politico cosa bisogna fare?!?...così, giusto per sapere!

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  3. Io l'ho sempre detto che lì siete troppo avanti! Possibile che in Italia non venga in mente che lasciare flessibilità ai genitori significa anche maggiore motivazione ed entusiasmo anche sul posto di lavoro????
    Belle le recite, ma con i doni come siete messi? Noi abitiamo a Bergamo e le letterine fioccano...

    Ciao
    Marta

    ilcestinodimarta.blogspot.com

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  4. E' vero, i paesi del nord Europa sono troppo avanti !
    Vi auguro di rimanere li il più possibile, non sapete che fortuna avete :)
    Farà un po' freddo, ma vuoi mettere come si scalda il cuore quando prendere un pomeriggio di permesso per partecipare alla recita non viene visto dall'azienda come una perdita di tempo e di redditività, ma condiviso da tutti con serenità e sincera partecipazione ?
    Ottima scelta quella di far crescere i propri figli in questi paesi !
    Buona Santa Lucia !

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  5. Lavoro in Italia. Con la stessa flessibilita' svedese (anzi meglio visto che non ci sono limiti all'accumulo o al debito - anche di ORE FERIE vere)

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  6. una cosa che mi fa arrabbiare è che il congedo sia riconosciuto alla mamma imprenditrice, ma non al papà impenditore...ma perchè? perchè si pensa che l'impenditore sia sempre e sole un riccone evasore con la ferrari..ahinoi, che paese povero siamo...
    l'ultimo di commento di anonimo lo prendo per buono, ma ribadisco che cose che nelgi altri paesi sono REGOLE, comuni approvate standard, da noi sono POSSIBILITA offerte solo a pochi eletti...
    Fazi

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  7. Che bello, lavorare così è il sogno della mia vita!Qui in Italia se non stai inchiodata in ufficio fino a quando il tuo capo non se ne va viene considerata una "scansafatiche" (per non essere volgari).Invece non viene permesso a chi si sa organizzare MEGLIO di avere anche una vita privata!!! Pensa che io potrei tranquillamente fare il mio lavoro in 6 ore e lavorare da casa le altre ma non è assolutamente pensabile così qui. Per fortuna a breve potrei trasferirmi all'estero e spero che dove andrò sarà meglio!Mary

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  8. Fefo, tu queste cose non ce le devi scrivere (intendo la nota a fine post sulla flessibilità)!!!
    Ultimamente mi è capitato di prendere qualche ora o un pomeriggio qua e là per andare a fare VISITE MEDICHE, manco a dire che me ne andavo a fare una passeggiata. E la reazione è sempre "ah...eh...vabbe'...allora lo facciamo domani..." Oppure "ah, ma poi torni?" che magari tu stai uscendo alle 15 per attraversare la città e andare dal medico, "e quando torno? in notturna?!?!?!".
    Insomma, qui nemmeno davanti alla salute ti riconoscono (almeno moralmente) il DIRITTO ad assentarti. E la cosa brutta è che riescono a farti sentire in colpa. Tanto dopo essere uscita alle 15 ieri proprio per andare dal medico, stamattina (sabato) mi sono svegliata da sola alle 7 (forse per l'ansia da prestazione) e mi sono messa un paio d'ore al PC a lavorare.

    Non va,...non va...

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  9. Io li prendo, i permessi per le visite mediche, mie e dei miei figli. Se brontolano, cavoli loro, non posso mandare un bambino di 9 o di quasi 7 anni da solo. Sennò mi sbattono dentro e mi levano la patria postestà (perché poi si chiami patria quando l'affidamento è condiviso ma le rogne me le devo smazzare io non lo so).
    E se brontolano, li lascio brontolare. Però mi prendo anche i permessi NON retribuiti per le loro malattie, invece di fingere di essere malata io.
    Roberta

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