martedì 31 dicembre 2013

Prepararsi al capodanno (2)

Un altro segno che le bimbe stanno crescendo. Eleonora, mentre divide i vestiti per questa sera nei tre gruppi si/no/forse per sceglierne uno, ad Anette: "Mamma, puoi mettere una foto su Facebook e chiedere ai tuoi amici cosa ne pensano?"

Per la cronaca: Anette e io eravamo per quello a destra, a strisce, su FB stava ottenendo più voti quello rosso e rosa, ma alla fine Eleonora ha scelto quello viola a tinta unita.

Prepararsi al capodanno

Mentre sento che l'acqua riempie la vasca vedo Eleonora che gonfia un pallone da spiaggia e Sofia che prende la maschera. Chiedo: "Bambine, cosa state facendo?". E loro, in coro: "La mamma ha detto di prepararci per il bagno!".

Ed è proprio facendo loro il bagno che noto particolarmente quanto sono cresciute. All'altezza non ci penso spesso, verosimilmente perché le vedo ogni giorno. Ci penso solo quando la vedo segnata sullo stipite della porta della cucina di nonna Marghe e nonno Carlo. Ma quando lavo loro i capelli che bagnandosi perdono le onde e mostrano tutta la loro lunghezza, ecco, lì penso a quanto stiano crescendo, specialmente Sofia che, quando sono bagnati, ha i capelli che le arrivano ben sotto le spalle.

lunedì 30 dicembre 2013

In mancanza di neve

Di neve qui nemmeno l'ombra, nemmeno un fiocco che sia uno. Sembra che ci sarà neve per l'Epifania, ma per il momento non scendiamo sotto i quattro gradi. Quella che di solito è neve quindi in questi giorni è pioggia. E la pioggia fa le pozzanghere. E Sofia adora le pozzanghere. Non so se derivi da Peppa Pig o se sia una cosa sua, ma fatto sta che saltare nelle pozzanghere è una cosa che la rende proprio felice.
Ecco quindi che oggi pomeriggio si è vestita con la tutona impermeabile, si è messa gli stivali di gomma e vai con uno dei divertimenti preferiti.

domenica 29 dicembre 2013

Sul ghiaccio



Come da richiesta di Eleonora ieri, oggi pattinata sul ghiaccio alla pista dell'Ulriksdals IP dove c'eravamo dati appuntamento anche con una compagna di classe di Eleonora che ha un fratellino della stessa età di Sofia.

Visto il sole splendente e i cinque gradi di temperatura abbiamo optato per la pista all'aperto... nonché per un thermos di sciroppo di lamponi caldo e dei biscotti allo zenzero.

Alcuni bambini avevano con sè le mazze da hockey e da bandy, così Eleonora ha chiesto se poteva provare e ha fatto un paio di giri di pista con stecca e pallina. La cosa le è piaciuta molto.

Adesso speriamo che arrivi il freddo e che ghiacci il laghetto vicino a casa così magari andiamo a fare una partitella di hockey sul laghetto ghiacciato.


sabato 28 dicembre 2013

Energia

La giornata oggi è iniziata presto. La prima partita di Eleonora iniziava alle 8, ritrovo in spogliatoio a Tyresö (circa 25km da casa nostra) alle 7:20, che vuol dire che alle 6:30 di un sabato nel mezzo delle vacanze di Natale eravamo già in piedi. Tre partite in meno di tre ore, con Eleonora che nella prima si è presa una pallonata in faccia che le ha fatto mordere il labbro e uscire il sangue in maniera evidente. A lei però sono bastate un po' di coccole e un cerotto e dopo qualche minuto era già in campo a guadagnarsi un fallo da quale è nato un nostro gol e una girata al volo, finita fuori ma che le è valsa gli applausi di tutto il pubblico. Nella seconda partita ha fatto un assist bellissimo e nella terza, come portiere, ha mantenuto la rete inviolata.

Tornati a casa pensavo che il pomeriggio sarebbe stato tranquillo, invece nel giro di qualche ora ci siamo trovati tre ospiti inattese. Appena arrivati Sofia, che era andata a giocare a casa della nuova vicina, è tornata proprio con la vicina che non ha rifiutato l'invito a pranzo. E mentre stavamo per metterci a tavola una figlia di altri vicini, appena tornata da qualche giorno dai parenti, ha suonato il campanello mentre i suoi stavano ancora scaricando la macchina. Aggiungi un posto a tavola e via. Passate un paio d'orette ecco che una compagna di classe di Eleonora si è presentata sulla porta per aggregarsi al gioco. Mentre le altre tornavano a casa lei si è fermata a cena.

Io pensavo che dopo la sveglia presto, tre partite, e un pomeriggio ininterrotto di giochi Eleonora sarebbe crollata distrutta. Invece alle nove di sera, tutta pimpante, mi ha chiesto di poter rimanere alzata un'altra mezz'oretta. Ce la siamo giocata a bowling sul tablet.
Ha vinto lei.

E alle 21:30 quando è andata a nanna aveva ancora energia e ha chiesto domani di poter andare a pattinare sul ghiaccio.

venerdì 27 dicembre 2013

bakato - voce del verbo bakare

Sofia ha oramai raggiunto la fase per la quale con me cerca di parlare solo in italiano anche quando non conosce le parole, situazione abbastanza naturale visto che spesso mi vuole raccontare di cose che ha appena imparato per la prima volta. Accade quindi che mischi nella frase italiana la parola svedese "italianizzandola". La cosa succede anche con i verbi, quasi sempre nel caso in cui il verbo corrispondente in italiano non esista. Ad esempio att baka come l'inglese to bake indica con un verbo solo il concetto di preparare un prodotto da forno comprendendo sia l'impastare (in svedese att knåda) che l'infornare e tutto il resto. Così per raccontare che con la mamma hanno fatto dei dolcetti ecco che se n'è uscita con un "io e la mamma abbiamo bakato e mentre bakavamo ho mangiato un po d'impasto, era buonissimo!", che coniuga perfettamente il verbo (inestitente) "bakare".

giovedì 26 dicembre 2013

Un posto nuovo e un'occasione unica

Fatta eccezione per il 2011, unico anno di questo secolo che ha visto meno nascite dell'anno prima, il numero di nascite a Stoccolma continua ad aumentare dal 2000 (28932 nel 2012, 282 in più del 2011). Sarà forse per questo che in città nascono a intervalli regolari anche nuovi spazi per bambini e parchi giochi. Uno inaugurato da poco è quello di Nordenflychtsvägen, vicino a Kristinebergs slottpark, il parco del castello di Kristineberg, sull'isola di Kungsholmen. Questo pomeriggio abbiamo deciso per la prima volta di andare a giocarci. I giochi sono veramente molto belli, con scivoli giganti, palestrine per arrampicarsi e costruzioni a forma di animali e soggetti della natura. Sofia ha voluto provare anche gli scivoli che in realtà erano indicati per i bambini di almeno sei anno, e la cosa le è piaciuta molto.



Stoccolma cresce anche come infrastruttura stradale, e uno dei progetti più grandi è chiamato Norra Länken. Per chi volesse provare una cosa unica a Stoccolma, il 22 novembre 2014 proprio nella galleria del Norra Länken si terrà la Tunnel Run, una corsa di 10km nel tunnel pochi giorni prima che questo venga aperto al traffico. Io ho regalato ad Anette (e a me stesso) l'iscrizione alla categoria charity run, ossia quella i cui proventi vanno tutti alla Stockholms Stadsmission, mensa e rifugio per i senzatetto.
Chi volesse iscriversi, o iscrivere il partner e con la scusa fare un bel fine settimana a Stoccolma, può farlo al link della Tunnel Run http://www.lidingoloppet.se/sv/tunnelrun/


mercoledì 25 dicembre 2013

Papà Natale

Il bello di essere papà a Natale: vieni coinvolto nel montare e provare i vari giocattoli che sono arrivati in regalo, hai tante nuove storie da leggere alle bimbe e tutta la famiglia può rilassarsi sul divano guardando alcuni dei film e dei cartoni lasciati da Babbo Natale.
È un po' come tornare bambini.

martedì 24 dicembre 2013

Scambio di Babbi Natale

Eleonora è nella fase in cui il suo cervello le dice che Babbo Natale non esiste, ma il suo cuore vuole crederci. Già questa mattina mi aveva chiesto di esserci all'arrivo di Babbo Natale e non di perdermelo come l'anno scorso mentre ero fuori a sciare.
Sofia ci crede alla grande, ma è abilissima nello smascherare le persone e capire quando qualcuno sta cercando di ingannarla.

Scartata quindi l'ipotesi che uno di noi in casa si travestisse è partito lo scambio di messaggi con i vicini. Fortuna ha voluto che una famiglia che abita vicino a noi e che ha un bimbo nella stessa classe di Sofia avesse lo stesso problema. Così l'idea geniale: scambiarsi i babbi Natale. A me il compito di travestirmi e andare a lasciare i regali ai loro bambini, al loro nonno quello di venire da noi. La cosa è stata perfetta, anche perché il nonno è cresciuto negli Stati Uniti (da genitori italiani) quindi, quando le bimbe hanno aperto la porta, ha esordito con un Ho Ho Ho! Merry Christmas God Jul Buon Natale perfetto.

Domattina le bimbe riceveranno qualche altro regalo dal Babbo Natale che dopo esser passato qui nel pomeriggio e volato in Italia durante la notte, nel viaggio di ritorno lascia un regalo affinché loro lo possano aprire la mattina del 25 proprio come facevo io da bambino.
Mi sa che Eleonora vuole credere ancora un po' a Babbo Natale visto che ha lasciato vicino al camino una scodella con del risgrynsgröt e un biscotto allo zenzero.

lunedì 23 dicembre 2013

In cucina l'antivigilia di Natale (che per noi è una vigilia)

Mamma Anette e nonna Eivor hanno preparato i dolcetti allo zafferano. Eleonora e Sofia hanno messo diligentemente le uvette e smangiucchiato l'impasto crudo, che è sempre una delizia, oltre che un premio per chi aiuta in cucina. Zia Helena ha preparato i dolcetti con il marzapane e quelli al cioccolato mentre Eleonora e Sofia creavano un improbabile, ma molto carino, presepe con i playmobil. Domani sarà il turno di fare i baci di menta (caramelle di zucchero alla menta con una goccia di cioccolato) e del croccante, che assieme al panettone e al torrone dovrebbero completare la parte dolce del buffet di Natale.
La lunga maratona culinaria natalizia è iniziata.
Domani mattina colazione tradizionale con risgrynsgröt (riso cotto prima per una decina di minuti nell'acqua e poi per un'oretta nel latte e quindi servito con zucchero e cannella), poi tutti insieme a preparare il resto della cena che verrà mangiata dopo il classico cartone animato di paperino delle 15:00 e l'arrivo di Babbo Natale. Eleonora e Sofia non stanno più nella pelle e vederle così emozionate è un divertimento in se.

Io un regalo in anticipo l'ho ricevuto da nonna Eivor e mamma Anette che in un momento di sovraffollamento della cucina hanno trovato positivo il mio suggerimento che io andassi a farmi una lunga biciclettata nel bosco qui vicino.

domenica 22 dicembre 2013

Perspicace la bimba...

Eleonora e Sofia sono entrate in cucina dove Anette e io stavamo parlando.
Io: "Bimbe, ci date ancora un minuto, grazie"
Eleonora: "Andiamo Sofia, probabilmente stanno parlando dei nostri regali"

sabato 21 dicembre 2013

Un albero di Natale un po' diverso dal solito

Oggi, finalmente, siamo andati a prendere l'albero di Natale (un piccolo abete rosso). Al momento di decorarlo Eleonora e Sofia hanno avuto un'idea: al posto delle tradizionali ghirlande, lucine e palline, decorarlo quasi solo con cose fatte da loro. Di non artigianale ci sono le luci a candela e i bastoncini di caramella, per il resto biscotti allo zenzero fatti da noi, "smällkaramell" (delle decorazioni a forma di caramella gigante fatte con la carta crespa e che contengono dei dolcetti) fatte dalle bambine, angioletti di zucchero e tanti lavoretti fatti negli anni fra asilo e scuola.

Abbiamo poi aggiunto anche due paio di palline comprate oggi che Eleonora e Sofia avevano scelto subito dopo aver scelto l'albero, e due palline speciali, una comprata l'anno che è nata Eleonora e l'altra quando è nata Sofia.

venerdì 20 dicembre 2013

Iniziano le vacanze di Natale

Da oggi al 7 gennaio le bimbe sono in vacanza.
Da oggi al 7 gennaio anche io e Anette siamo in ferie.
Domenica sera arriverà qui zia Helena.
Lunedì arriveranno anche nonno Bosse, nonna Eivor e gatto Simon.
Le bimbe sono al settimo cielo, dormono con il pigiama rosso e bianco e il cappello rosso con il pon-pon bianco. Sofia, non sapendo scrivere, ha disegnato la lista con i suoi desideri da chiedere a Babbo Natale. Ci sono bambole, fiori, un cavallo e un paio di disegni che sto ancora cercando di decifrare. Eleonora ha detto che quest'anno non vuole che nessuno esca così è sicura che nessuno di noi impersona Babbo Natale. Urge scoprire chi dei vicini sarà a casa il pomeriggio del 24...

giovedì 19 dicembre 2013

Capire il cliente

Le bimbe avevano visto la pubblicità alla tv: Julbord all'IKEA. Un buffet di leccornie natalizie in uno dei loro negozi preferiti. Avevano quindi chiesto di poter andare lì a cena una volta prima di Natale. Così questa sera ci siamo andati. IKEA senza Småland però è impossibile, e quindi dopo cena sono andato con le bimbe all'ingresso per lasciarle all'area giochi. Non mi ero però accorto dell'ora: erano le 19:15 e Småland chiude alle 19:30. Dentro c'erano gli ultimi due bambini. Il cartello diceva che era già chiuso, ed Eleonora lo ha letto a voce alta, con disappunto sia suo che di Sofia. Da dietro il bancone la commessa ha seguito la scena. Ci siamo scambiati un'occhiata. Ho fatto solo in tempo a iniziare la frase per chiederle se potevo lasciare lo stesso le bimbe per qualche minuto che lei ha aperto la porticina mi ha dato due scatole per metter dentro i vestiti. Sul viso di Eleonora e Sofia una luce che nonostante questo sia uno dei giorni più bui dell'anno lo ha illuminato a giorno.
Io non ho pensato a leggere il nome della commessa per mandare un'e-mail di ringraziamento e complimenti alla direzione, ma come cliente mi sono veramente sentito compreso.

mercoledì 18 dicembre 2013

Per fortuna che non le ha chiesto di sposarla a Pizzo Calabro

Quando sono arrivato all'asilo di Sofia lei stava giocando con un'amichetta e la sua sorella maggiore che mi ha detto chiamarsi Siena. Sua mamma mi ha spiegato che è in onore al fatto che lei e suo marito amano l'Italia e che proprio a Siena lui le ha chiesto di sposarla.

Fra me e me mi sono chiesto come l'avrebbero chiamata se lui le avesse fatto la stessa domanda a Pizzo Calabro...

martedì 17 dicembre 2013

Colloquio di sviluppo personale all'asilo di Sofia

Questa mattina abbiamo avuto il colloquio di sviluppo personale con una delle tre maestre di Sofia che ci ha aggiornato su come va l'attività didattica e su come si sviluppa Sofia. Ci ha raccontato del tempo che Sofia passa molto tempo nella stanza del creare, dove fra l'altro mostra molto interesse per il Brio Builder (un gioco di costruzioni tipo il Meccano, ma con pezzi più grandi e di legno) e per qualsiasi tipo di lavoro creativo. Con i bambini degli ultimi due anni sono entrati nella fase in cui i bambini decidono molto di più di come disporre del proprio tempo, quali attività fare, se interrompere ciò che stanno facendo per fare la merenda o se prima finire i lavoro e poi mangiare. Chiaramente molte attività sono in comune, molti momenti di apprendimento sono uguali per tutti e il pranzo avviene per tutti contemporaneamete, comunque questa cosa della possibilità di scelta individuale mi piace.

Sofia gioca sia con i maschi che con le femmine, sia con i più grandi che con i più piccoli (dei quali si prende volentieri cura) e non tiene mai il broncio per più di qualche minuto, anzi, spesso assume il ruolo di quella che ricuce le relazioni quando i bambini litigano.

Uno dei suoi giochi preferiti è il "Quale non c'entra?" dove di quattro oggetti estratti da un sacchetto i bambini devono dire quale non fa parte dell'insieme (ad esempio se ci sono una tigre, un cavallo, un gatto e un martello quello che non c'entra è il martello visto che non è un animale). Sofia è spesso molto creativa nel trovare proprietà comuni fra cose che apparentemente non ne hanno, anche perché spesso non esiste una sola soluzione, ma uno degli scopi del gioco è proprio lo sviluppare le capacità di osservazione, ragionamento e descrizione.

Mentre la maestra parlava dei vari aspetti del carattere, con sua grande ilarità io e Anette ci indicavamo a turno per evidenziare da chi venisse quello specifico aspetto; così adesso, oltre a Sofia, le sembra di conoscere un po' di più anche noi.

lunedì 16 dicembre 2013

Al contrario del draghetto Grisù

Qualche giorno fa ho raccontato a Eleonora che quando avevo la sua età sognavo, proprio come Grisù, di fare il pompiere. A Santa Barbara, quando le caserme dei vigili del fuoco sono aperte, la visita era una vera pacchia, e mi avevano raccontato di quanto dovessero essere veloci a vestirsi nel caso di un allarme notturno. E così spesso alla mattina mi allenavo a lavarmi e vestirmi il più velocemente possibile.

Questa mattina quando sono andato a svegliare Eleonora lei, muovendosi molto lentamente, parlando piano piano e con gli occhi socchiusi, ha bofonchiato un: "Papà, io non vorrei mai fare il pompiere...".

domenica 15 dicembre 2013

Un "tranquillo" weekend

Sabato: scuola di italiano per Eleonora e Sofia, poi glögg pomeridiano a casa di amici quindi cena a casa di altri amici.

Domenica: scuola di equitazione per Eleonora, festa di compleanno da un amichetto per Sofia, glögg a casa di amici e visita dei nonni.

A ogni glögg abbiamo trovato una delle combinazioni di sapori italo-svedesi più apprezzate: biscotti allo zenzero e gorgonzola cremoso.

È bello vedere come una cosa così semplice come fare dei biscotti allo zenzero giganti a forma di cuore, decorarli e scriverci con la glassa di zucchero gli auguri di buon Natale è un pensiero molto apprezzato. Noi poi abbiamo deciso di dare un piccolo tono tricolore aggiungere un panettoncino e una bottiglia di moscato Nivole, portabandiera perfetti di sapori italiani apprezzatissimi a ogni latitudine.

sabato 14 dicembre 2013

Cose che vanno a rotoli

Era da settimane che appena un rotolo di carta igienica si stava per avvicinare al termine mi sembrava che finisse abbastanza velocemente. E appena era finito spariva, preso da Sofia.

Venerdì all'asilo tutto mi è divenuto chiaro. I rotoli servivano per fare i pupazzetti di una composizione natalizia. Sofia mi ha mostrato con orgoglio alcune delle sue creazioni. Questo sì che è riciclaggio creativo.

venerdì 13 dicembre 2013

Doppio concerto



Santa Lucia vuol dire, fra le altre cose, musica e lussebullar, i dolcetti di Santa Lucia allo zafferano (cliccare per la ricetta).

La giornata pertanto è iniziata con un concerto in azienda (dalle 8 alle 8:30) ed è continuata con lussebullar e pepparkakor (biscotti allo zenzero) a ogni macchinetta del caffè, cosa che ha spostato molte delle riunioni informali dalle stanzette interne alle varie zone con poltroncine. La maggiorparte dei colleghi erano oggi divisi in due gruppi: quelli che entravano dopo la recita dei figli svoltasi all'inizio delle lezioni, e quelli - come me - che sono usciti prima del solito per andare ad una recita che iniziava verso la fine delle lezioni.

All'asilo di Sofia il concerto è stato meno intonato di quello al lavoro, ma non per questo meno appassionante e pieno di energia; i bambini hanno infatti anche cantato, oltre ai più classici canti di Natale, anche qualche canzoncina moderna, fra le quali una chiamata Tomteboogie, il boogie di Babbo Natale, che prevede mentre la si canta di ballare piegando le ginocchia e scuotendo i fianchi proprio come nel boogie-woogie. Vedere i bambini fare quei movimenti swing ha riscaldato tutti più del glögg servito alla fine del concerto :-)

giovedì 12 dicembre 2013

Prima recita


 Questa è la settimana delle recite di Natale e Santa Lucia in tutti gli asili e le scuole della Svezia (per lo meno a giudicare dall'uscita di massa dagli uffici oggi pomeriggio e da quelli che già hanno detto "niente riunioni" domattina prima delle 10 o domani pomeriggio dopo le 15.

Anche l'asilo di Sofia e la scuola di Eleonora non sono da meno. Oggi alle 16:15 era l'ora della recita a scuola di Eleonora, e domani pomeriggio sarà il turno di Sofia, e per fortuna che le due recite non sono cadute in contemporanea.

Dopo il concerto glögg (vin brulé) analcolico e dolci in classe di Eleonora. Ognuno ha portato qualcosa di fatto in casa. Devo scoprire chi ha fatto quei dolcetti allo zafferano ricoperti di granella di zucchero che erano veramente squisiti...

mercoledì 11 dicembre 2013

Come i reduci di guerra

Mentre facevo il bagno alle bimbe: "Eleonora, cos'è quel livido?"
"Ho sbattuto in cortile a scuola mentre giocavamo sulla neve"
"E questo segno?"
"Correndo in classe, contro un banco"
"Ah, e... questo?"
"Boh, di questo non mi ricordo...mi sembra durante ginnastica"
"Io invece questo me lo sono fatto mentre giocavo con lo slittino al'asilo!" ha detto Sofia mostrando che non è da meno della sorellona.
E così, come due reduci di guerra che si raccontano le storie delle loro cicatrici, durante il bagnetto Eleonora e Sofia si sono raccontate dei loro lividi.
Io non sapevo se ridere o piangere...

martedì 10 dicembre 2013

Megamix

Per ballare un po' dopo cena Eleonora ha scelto un mix molto vario: Barbie Girl, Aserejé, Nel segno di Winx, Samarcanda, Vola mio mini pony, Flytta på Dig, Il pulcino Pio. E quando è morto il pulcino Pio sono crollate anche Eleonora e Sofia.

lunedì 9 dicembre 2013

Piccoli Casanova crescono

Sul tavolo della cucina fanno bella mostra, da sabato, dieci rose rosse. Le ha mandate a Sofia un bimbo che era invitato alla festa, ma che non è potuto venire causa virus della pancia. Ha però mandato sua mamma con il regalo e i fiori.

Sofia ha detto che sì, è un pochino innamorata di lui, ma anche di altri due bambini. Ha poi aggiunto che "...si può essere innamorati di più persone, ma se ne può sposare solo una alla volta..."

domenica 8 dicembre 2013

Il pragmatismo di Sofia

Oggi, mentre io ero al corso allenatori, Anette e le bimbe hanno decorato i biscotti e le casette di pan pepato fatte qualche settimana fa. Durante la decorazione si è rotto uno degli alberelli. Quando sono arrivato a casa Sofia ha voluto raccontarmi l'accaduto: "Papà, due notizie, una cattiva e una buona. Quella cattiva... sai, mentre mettevamo su lo zucchero uno degli alberelli si è rotto". "
Io: E la notizia buona?".
Sofia: "Io e Eleonora lo abbiamo potuto mangiare!"

sabato 7 dicembre 2013

È già entrata nel ruolo

Ora di colazione. Intorno al tavolo le bimbe, io, Anette, nonna Eivor e nonno Bosse. Si chiacchiera. A un certo punto Sofia si schiarisce la voce ed esordisce il suo racconto con: "Quando avevo tre anni,..."

venerdì 6 dicembre 2013

Quattro

Come me sei una seconda, e noi secondi lo sappiamo che essere estroverti è un ottimo modo per conquistarci quello spazio e quell'attenzione che a volte desideriamo. Sei simpaticissima, guascona, con la stessa bellezza di tua mamma che mi conquistò a prima vista durante un viaggio in treno, sei sicura di te, furba, generosa, e le nostre passeggiate verso l'asilo quasi ogni mattina mi fanno sempre iniziare la giornata con il sorriso più grande.
Ti amo con tutto il mio cuore. Buon quarto compleanno, piccola grande Sofia.

giovedì 5 dicembre 2013

Sbrilli e Petronilla

Da qualche giorno la favola della buonanotte è stata sostituita dai racconti di Sbrilli e Petronilla. S e P sono il prodotto della mia fantasia e sono nate durante il viaggio in aereo verso Milano. L'ho buttata lì. Ho chiesto a Sofia ed Eleonora se sapessero che nella nostra casa sin dall'anno della costruzione (1910) abitano due fatine di nome Sbrilli e Petronilla. Le bimbe mi hanno guardato affascinate, mi hanno chiesto se scherzassi, ma poi piano piano si sono fatte intortare, anche perché è proprio così, ho detto loro, che si spiegano certi fatti che succedono in casa e certi rumori che si sentono, specialmente di notte.
Chiaramente ci sono delle affinità fra le fatine e le bimbe, ad esempio Sbrilli sin dai tempi nei quali c'erano più carrozze che auto ha una relazione speciale con i cavalli, e all'inizio del secolo scorso passava più tempo nella stalla (che un tempo, ho raccontato alle bimbe, era sita in quello che oggi è il nostro box) che in casa. Petronilla invece ricorda un po' più Sofia. Sofia che, quando ha raccontato alla mamma se sapesse delle fatine, aveva gli occhi grandi grandi e un'espressione incredibilmente affascinata.
Vediamo per quanto tempo riusciremo a mantenere viva questa storia.

mercoledì 4 dicembre 2013

Una nuova vicina

Si è trasferita qui il fine settimana che noi eravamo a Milano, e, ci ha raccontato Anette, era passata a salutarci. Ha cinque anni e mezzo, un fratellino di un anno e da pochi giorni abita nella casa davanti alla nostra.

Eleonora e Sofia hanno suonato alla sua porta appena tornate da scuola e dall'asilo, ma lei non era ancora a casa. Si è però presentata da noi qualche minuto dopo. Un sorriso molto vispo, un viso furbetto, e l'età perfetta a metà fra Eleonora e Sofia per legare subito con entrambe. Hanno giocato ininterrottamente per quasi un'ora, e quando è andata a casa sembrava Pinocchio fra i due carabinieri, visto che sia Eleonora che Sofia hanno voluto accompagnarla tenendola per mano.

Da oggi le bimbe hanno una nuova amica.

martedì 3 dicembre 2013

Sofia fa rispettare le regole

Nel cielo sopra l'aeroporto di Skavsta. Al momento dell'atterraggio il capitano annuncia di rimanere seduti con la cintura allacciata sino a quando il segnale apposito non sarà spento. Appena l'aereo è quasi al terminal però uno della fila di fianco alla nostra schizza in piedi mentre l'aereo è ancora in movimento. Sofia lo ha visto e gli ha gridato: "Hej tu, seduto, la luce è ancora accesa!".
Lui si è riseduto, e nessuno un paio di file intorno a noi si è alzato sino a quando il segnale di cintura allacciata è rimasto acceso.
Mi è sembrato che un paio di persone l'applauso lo abbiano fatto a lei e non al pilota...

lunedì 2 dicembre 2013

Mezza Italia in un paio d'ore

Per riuscire a vedere con Eleonora e Sofia un po' delle regioni che espongono alla Fiera dell'artigianato che c'è a Rho in questi giorni ha aiutato il fatto che fra le varie bancarelle si trovino squisitezze da loro molto apprezzate come il marzapane siciliano, il torrone sardo e un gelato buonissimo. Sofia poi è rimasta ipnotizzata dai balli siciliani in costume (un ragazzo, gentilissimo, le ha anche fatto provare il tamburello). Inoltre le bimbe hanno incontrato il vero Babbo Natale, con tanto di barba bianca vera, non una posticcia, che ha fatto loro un regalo apprezzatissimo. C'era anche sua moglie, il cui regalo verrà aperto come da tradizione il 24 dicembre subito dopo il cartone di Paperino, sempre lo stesso dal 1960, che alle 15:00 va in onda alla tv svedese. Io poi, visto che la leggenda dice che venga dalla Scandinavia, spero prima o poi di vederli entrambi a Stoccolma ;-)

domenica 1 dicembre 2013

Un po' di Svezia e tanta imprenditorialità a Milano

L'invito mi era stato mandato da Elisabetta, imprenditrice milanese che ha lasciato la sicurezza della carriera in una azienda dove gestiva progetti da centinaia di milioni di euro per avviare Spaziocuore, una società di servizi con alcune idee innovative, fra le quali quello che lei chiama "welfare di quartiere", con una idea geniale, la "tata condominiale", che ricorda un po' il concetto della dagmamma svedese. E così questa mattina siamo andati in un posto molto carino con una stanza di sale (dalla quale Sofia non voleva più andarsene) dove si incontravano genitori e bambini, fra cui alcuni papà di "Papà al centro", uno splendido progetto che a Milano permette ai papà di incontrarsi. Lì abbiamo conosciuto Emma di Emmis Klemmis, una svedese che ha fatto il viaggio inverso al mio, lei per amore si è trasferita in Italia, e ha aperto una azienda di vestiti per neonati in cotone bio (coltivato senza pesticidi e filato senza composti chimici). Abbiamo anche conosciuto Lida, italianissima, ma con un passato a Uppsala, dove è rimasta affascinata dagli asili "I ur och skur", la cui attività si svolge praticamente solo all'aperto. In questo momento sta organizzando un campus nel bosco per bambini vicino a Gaggiano per la fine di dicembre e l'inizio di gennaio, che mi ha fatto voglia di venire a Milano in quei giorni per far partecipare Eleonora. Eleonora che mentre io ascoltavo con ammirazione queste storie di imprenditorialità ha conosciuto una bambina con il suo stesso nome (che abbiamo scoperto essere la figlia di Lida) e insieme hanno giocato come si conoscessero da anni.