giovedì 31 dicembre 2015

La giusta motivazione

Dopo lo sci: "Bambini, vi va di fare un riposino?"
Un coro di sette "No!!" è stata la risposta.
"Guardate che se siete riposati è più facile stare svegli a vedere i fuochi artificiali di mezzanotte".

Nel giro di 30 secondi tutti e sette i bambini erano nei loro letti, in silenzio, con la luce spenta.

mercoledì 30 dicembre 2015

Visita inattesa

Al momento di andare a dormire, Sofia: "Mamma... c'è un animale che sembra un lupo fuori dalla mia finestra".
Anette ha fatto in tempo a vedere, e spiegare a Sofia, che quella era una volpe. Per l'emozione Sofia ci ha messo un po' più del solito ad addormentarsi. ^.v.^

martedì 29 dicembre 2015

Un suono che mette allegria

Sette bambini (fra i cinque e i dieci anni) nella stessa casa, per quanto ben educati, e per quanto impegnati fisicamente da tante ore di sci, si lasciano comunque (ogni tanto) prendere la mano e giocando fanno un suono di sottofondo che a volte cresce e diventa vero e proprio rumore: canzoni, risate, suoni.

E una volta a nanna tutti i bambini noi genitori constatiamo due cose: che quel momento di silenzio è proprio apprezzato, ma anche che il vederli giocare così mette proprio allegria, e che quel "rumore" è in realtà un suono di felicità che verosimilmente rimarrà come una bella memoria per questi bambini.

lunedì 28 dicembre 2015

Adesso "basta"

L'esterno degli chalet
Tramonto alle 14:45
Siamo entrati abbastanza velocemente nei ritmi comuni. La colazione tutti insieme è un modo vivace per iniziare la giornata. I bambini adorano questa cosa che c'è sempre qualcuno con cui giocare.

Dopo lo sci abbiamo detto "basta"... che in svedese vuol dire "fare la sauna". Le bambine hanno voluto farla insieme, compresa la tradizionale corsa fuori nella neve. Così tutte e cinque dopo poco più di dieci minuti sono uscite "come mamma le ha fatte" dallo chalet, si sono sedute sulla neve e poi sono tornate di corsa dentro, passando dai 70 gradi abbondanti della sauna ai -11 del fuori per poi tornare a godersi il caldo della sauna.

Nessuno di noi adulti lo ha fatto.

domenica 27 dicembre 2015

Primo giorno di comune

Dopo 520 km verso nord-ovest siamo arrivati, accolti da -11 gradi che domani diventeranno -13 per poi risalire. I bambini hanno deciso che le sei stanze da letto vengono ripartite così: in tre le coppie di adulti, in una i due bambini maschi, in una le tre bambine "grandi" e nell'ultima le due piccole (Sofia e la sua amichetta di esattamente un anno in meno).

Ogni famiglia ha il suo bagno. La sauna è in comune, anche perché è uno dei posti più sociali.

Ogni famiglia organizzerà una cena (noi faremo una carbonara, che piace sempre a tutti), il cenone di capodanno lo cucineremo insieme, una sera pizza e una a mangiare la fonduta, che fa tanto Alpi Svizzere.

Siamo in 13. Porta fortuna, vero?

sabato 26 dicembre 2015

Dalla famiglia alla comune

Partiti nonna Eivor, nonno Bosse, zia Helena, zio Peter e gatto Simon, domani si parte per la settimana bianca, dove condivideremo uno chalet con due famiglie, quella dei nostri vicini super amici con i quali abbiamo già condiviso uno chalet due volte (hanno tre bambini, un maschio di nove, una femmina di otto e una di cinque, nata lo stesso giorno di Sofia), e una di loro amici, che conosciamo anche noi, anche loro con due bambini (un maschio e una femmina, dieci e otto anni) e anche loro "multiculturali", nel senso che la mamma è spagnola.

Nota: Fra tre settimane, per festeggiare i nostri vent'anni insieme, Anette ha prenotato un fine settimana nell'albergo dove abbiamo passato la notte di nozze. Solo noi due. Dopo i giorni di Natale con i parenti in casa, e dopo la comune montana, sarà un contrasto incredibile.

venerdì 25 dicembre 2015

Il giorno dei regali

Mentre per noi adulti questi sono i giorni delle lunghe conversazioni a tavola (era da quest'estate che non incontravamo zia Helena e zio Peter), per i bambini oggi è stato il giorno di girare di casa in casa per giocare con i vari regali di Natale. E così Sofia ed Eleonora hanno portato a casa due quadretti dipinti a casa dell'amichetta che ha ricevuto il kit dell'artista, casa nostra è stata teatro anche di un film girato da Eleonora con il telefonino mentre una allegra combriccola rifaceva Frozen e in strada si sono giocate sia una partitella a calcio (con il pallone nuovo di uno dei bambini) che una a innebandy con pallina e mazze ancora inplasticate.

La combriccola dei bambini ha anche una particolare capacità di entrare nelle varie case proprio mentre in quel momento si fa la fika, ossia si prendono il caffè con i dolcetti, in questo caso quelli tipici natalizi, Una volta ricaricate le energie si spostano alla casa successiva.
Un po' come le cavallette...

giovedì 24 dicembre 2015

Natale secondo tradizione

La vigilia di Natale, che è poi il giorno in cui in Svezia si fanno la colazione, il pranzo e la cena tipici, ci si scambiano i regali e si passa il tempo facendo le altre varie cose tradizionali in famiglia, è trascorsa abbastanza come gli anni scorsi, a parte il fatto che zia Helena e zio Peter sono arrivati a tarda sera (hanno passato parte del Natale con la famiglia di lui nello Scania e passeranno qui i prossimi giorni) e che il Babbo Natale lo ha fatto un vicino che le bimbe incontrano di rado, cosicché Sofia ha vissuto la magia senza il minimo sospetto.

E anche se è già passato, davanti al camino adesso comunque ci sono un bicchiere di latte, due biscotti allo zenzero e un paio di carote per le renne, visto che Babbo Natale stanotte ripasserà, secondo la nostra tradizione che vuole che le bimbe (e il sottoscritto) ricevano un pacchettino anche la mattina del 25, come i bambini in Italia. Piccoli vantaggi della multiculturalità.

mercoledì 23 dicembre 2015

Ultimi preparativi

L'albero di Natale è stato decorato, fra le altre cose con le smällkaramell fatte da noi (dentro ci sono delle caramelle). I nonni sono arrivati, e si sono portati gatto Simon, che gironzola intorno al suddetto albero con aria fintamente sorniona, ma ogni tanto ecco che...taaaac...con la coda "casualmente" tocca una pallina che inizia a dondolare...

A ogni finestra c'è una luce o una candela, un esercito di gnomi e folletti ha conquistato i posti più impensati, e i lavoretti fatti a scuola da Eleonora e Sofia adornano ogni stanza.

Nell'aria iniziano a spandersi i profumi di Natale: lo zucchero fuso delle caramelle fatte dalle bimbe, il riso al latte e cannella di nonna Eivor, il prosciutto di Natale al forno in crosta di senape con la ricetta che nonna Eivor ha passato ad Anette, il glögg con i biscottini allo zenzero, che abbinati a una punta di gorgonzola fanno una splendida coppia italo-svedese.

Quest'anno è arrivato in sordina, in un clima senza neve un po' diverso dal solito. Adesso è quasi qui e domani pomeriggio, quasi sancito dallo storico cartone animato delle tre, sarà ufficialmente Natale.

Le bimbe non stanno più nella pelle.

martedì 22 dicembre 2015

Consegna a modo loro

La tradizione di mandare biglietti di auguri di Natale per posta è qui in Svezia ancora molto in auge. Quelli per i vicini vengono di solito messi nelle caselle della posta da Eleonora e Sofia, che adorano sentirsi messaggeri di gioia.
Quest'anno però hanno deciso che volevano consegnarle a mano, così, con il cappello di Babbo Natale in testa ed il sorriso sulle labbra sono andate porta a porta.
La consegna speciale pare sia stata molto apprezzata!

lunedì 21 dicembre 2015

Quanto devo conoscere mia figlia?

Per Natale nonno Carlo ha passato il suo telefonino a Eleonora, visto che lui ha cambiato il suo. Eleonora è contenta, fra le altre cose perché questo ha lo schermo un pochino più grande. Il nuovo telefono però ha un sistema operativo diverso da quello precedente, e quindi non tutte le operazioni di trasferimento dati dal vecchio al nuovo si sono potute fare in maniera automatica. Eleonora ha quindi chiesto aiuto a me e ad Anette.

Così, nel copiare i contatti, Anette e io ci siamo resi conto che ce n'erano diversi che nessuno di noi due sapeva associare a bambini/e che conosciamo (si tratta verosimilmente di amici di altre classi e/o del doposcuola). Da una parte, visto che ha solo 10 anni e che ne siamo i genitori, avremmo voglia di sapere tutto di lei (cosa in realtà impossibile). Dall'altra c'è il fatto che un minimo di privacy va rispettata e che se, come scrive Khalil Gibran ne "Il profeta", noi siamo l'arco e i figli le frecce, il saper lasciarli andare e non dovere avere un controllo costante e continuo è un processo inevitabile - cosa che sperimentiamo da quando ha le chiavi di casa e la libertà di gestirsi durante le attività facoltative del doposcuola. Ci siamo quindi chiesti se dovremmo chiederle chi sono i vari contatti (di tutti ha la foto, e si vede che sono bambini), cosa che però in fondo ci sembra in qualche modo esagerata...ma...10 anni non sono poi così tanti e il confine fra supervisionare ed educare non è così netto...e se è vero che notiamo come darle indipendenza contribuisca alla sua autostima, è anche vero che ne siamo responsabili...

Nota: Anette ha per il momento deciso di non attivare la funzione che le permette di sapere in tempo reale dove si trovi (il telefono di) Eleonora.

Nota 2: L'accordo sul doposcuola prevede che o è a scuola, o viene a casa (o eventualmente va a casa di qualcuno della classe previa comunicazione a uno di noi). Nessun'altra alternativa (tipo centro commerciale, giardinetti, eccetera).

domenica 20 dicembre 2015

Traduzione personalizzata

Questa sera cena da noi con due coppie di amici italo-svedesi. Verso il momento di prepararsi una delle due mamme chiede in svedese ad Eleonora se può dire ai suoi figli che è quasi ora di andare a casa.
Dal salotto abbiamo sentito Eleonora dire in italiano ai due amichetti: "Timoteo, Amadeo, nascondetevi! "

sabato 19 dicembre 2015

Differenze generazionali

Le poste svedesi hanno dedicato un francobollo ad Avicii.
Noi genitori: E chi è Avicii?
Le figlie: Cos'è un francobollo?

venerdì 18 dicembre 2015

Sai qual è il problema?

Appena entrato in casa mi sono venute incontro correndo, con l'aria seria, Eleonora e Sofia: "Papà, un problema...grandissimo...proprio grande, davvero...sai...non ci funziona internet!!"

giovedì 17 dicembre 2015

Tardi o presto non è mai giusto

Memore dell'esperienza di ieri, visto che oggi c'era l'occasione alle 17:10 mi sono presentato sulla soglia della porta della classe di Sofia.
Lei era impegnata in un gioco con diversi amichetti. Mi ha visto con la coda dell'occhio. E con una faccia un pochino sconsolata mi ha detto: "Sei già qui? Non abbiamo ancora finito di giocare...".
Mi sono messo a ridere e le ho detto che se voleva sarei potuto tornare verso le sei.
Ha abbracciato velocemente i compagni di classe ed è andata a prepararsi simulando di avere una fretta incredibile.

mercoledì 16 dicembre 2015

L'arrabbiata

Quando sono arrivato a scuola per prendere Sofia erano le 17:25. Mancava ancora una mezz'oretta abbondante alla chiusura.
Lei però, a differenza di tutte le altre volte, anche quelle molto rare in cui mi è capitato di prenderla anche più tardi, anziché corrermi incontro mi ha riservato un'espressione imbronciata. Mi ha regalato un mezzo sorriso quando mi ha fatto vedere i lavoretti per Natale che avevano fatto in classe, poi è tornata ad avere la faccia imbronciata e mi ha detto che dovevo chiederle scusa.
Le ho chiesto per che cosa, e lei mi ha spiegato che era la prima volta che era rimasta al doposcuola sino ad essere l'ultima della classe a venir presa.
Ci siamo chiariti, coccolati, poi mi ha teso la mano per andare a casa. E a quel punto ha sfoderato il suo sorriso più splendente.

martedì 15 dicembre 2015

Papà, adesso è il mio turno

Recentemente mi sono regalato un mini elicottero radiocomandato. O forse ho detto a Eleonora che era per lei e per me.
Fatto sta che io ed Eleonora ci divertiamo a farlo volare e ci sfidiamo a farlo atterrare in punti precisi.
La prima sfida l'ha vinta Eleonora. Io ho provato tre volte, arrivando a qualche centimetro dall'obiettivo. Lei a un certo punto mi ha detto che era il suo turno. E al secondo tentativo ha fatto atterrare l'elicotterino esattamente dove doveva.
Saltando per la gioia ha preso dentro nel lampadario. Si sono fulminate tre lampadine!


lunedì 14 dicembre 2015

Digital natives

Questa mattina alle 7:10 Eleonora è andata a svegliare Sofia per dirle che dopo cinque minuti iniziava Julkalendern, la serie televisiva del calendario dell'Avvento che stanno seguendo già da due settimane.


Risposta della seienne Sofia da sotto le coperte: "Grazie, ma lo guardo on demand sul tablet più tardi"

domenica 13 dicembre 2015

Tradizione


Casetta di pan pepato, dolcetti allo zafferano, figure di marzapane, Santa Lucia, ci sono stati dentro pure il mercatini di Natale e la cena con il cugino di Anette che non vedevamo da anni. Il fine settimana è stato tutto dedicato alla tradizione. Sarà per questo che è persino arrivata la prima neve?

sabato 12 dicembre 2015

Unire l'utile al dilettevole

L'idea è venuta ad Anette: ognuno sceglie una canzone, le varie casse nelle diverse stanze tutte collegate, quando parte la musica si inizia a mettere in ordine! I dieci, quindici minuti successivi sono una danza a rassettare,  mettete a posto, sistemare.
Efficace e divertente. È un sistema che funziona e che le bimbe adorano.

venerdì 11 dicembre 2015

C'erano una volta i giochi da tavolo


L'idea era venuta a mamma Anette durante la cena: "Perché questa sera al posto di guardare la tv non giochiamo a qualche cosa?"

Alle bimbe l'ideaè piaciuta, ma...il gioco a cui hanno pensato loro era online (sul sito del canale dei bambini della tv svedese). Era comunque un bel gioco, in tema natalizio, e così tutta la famiglia si è lasciata coinvolgere in una caccia digitale ai regali. E c'è stato anche il vantaggio che il dado non è mai finito sotto il divano.


giovedì 10 dicembre 2015

Un piccolo record

Glielo ha detto con stima la bibliotecaria. Eleonora è quella che dall'inizio del quadrimestre ha preso più libri di tutti in biblioteca. Un piccolo record del quale andare orgogliosi.

mercoledì 9 dicembre 2015

Tale padre tale figlia

Lo ammetto, non sono il massimo quando si tratta di tenere nascoste le sorprese. Semino indizi e si vede lontano un miglio che tramo qualcosa.

Così immagino benissimo da chi abbia preso Eleonora quando mi manda dei messaggi su WhatsApp del tipo "Forse a scuola ho fatto dei regali di Natale per voi...".

Devo dire a mamma "poker face" Anette di insegnarle a essere più come lei.

martedì 8 dicembre 2015

La scatola dei segreti

Al momento di andare a nanna Sofia mi ha indicato una scatola in camera sua, poi mi ha detto: "Vedi papà, quella è la mia scatola dei segreti...".
Le ho quindi chiesto se le andasse di dirmi cosa ci fosse dentro.
Risposta: "Ma papà, la chiamo scatola dei segreti proprio perché non mi ricordo cosa ci ho messo dentro!"

lunedì 7 dicembre 2015

Tornati in Svezia

Eccoci tornati a casa.
Sofia non lo sa, ma domani verrà svegliata come se fosse il suo compleanno, con torta e candeline.

domenica 6 dicembre 2015

O bej o bej...e sono sei!

Oggi Sofia compie sei anni. Per l'occasione le bimbe hanno voluto fare un po' di quello che facevo io alla loro età. Ecco quindi che abbiamo fatto un bel giro alla fiera degli o bej o bej (che però adesso è intorno al Castello) dove, fra le altre cose, la festeggiata (e la sorella) è stata viziata con caldarroste, frittelle calde, panzerotti e gelato. E visto che erano in vena di passeggiare siamo passati da luoghi "storici" quali l'abitazione del sottoscritto al tempo della nascita (Conca del naviglio) e la Darsena con puntata in vicolo lavandai, meta di tante mie passeggiate domenicali da bambino. Passeggiando mi hanno chiesto di raccontare aneddoti ed episodi della mia vita. Un bel modo di imparare a conoscere il papà.

Auguri splendida Sofia, turbine di energia, fonte di allegria, sorella in po' monella splendida come una stella, così furba che poco ti turba, serena di nome e di fatto e con la personalità di un gatto.

sabato 5 dicembre 2015

Una piccola festa

L'idea l'hanno avuta nonna Marghe e nonno Carlo: una torta con i motivi preferiti delle bimbe. La scelta è chiaramente caduta su Harry Potter e Frozen.
La festa è stata piccola, ma con grandi Amici.
La faccia di Eleonora e Sofia al momento dell'apertura della scatola della torta ho scelto di vederla con i miei occhi e non da dietro un obiettivo o uno schermo. Ottima scelta, perché è stata un'espressione fantastica!

venerdì 4 dicembre 2015

La milanese

Sofia si è subito adeguata a Milano. Quando le ho fatto uno scherzetto mi ha risposto, in dialetto meneghino con una leggerissima inflessioni svedese: "Va a ciapà i ratt!"

giovedì 3 dicembre 2015

Nebbia

Appena atterrati a Milano: "Guarda Sofia, la nebbia!".
Risposta: "Papà, non vedo nulla, è tutto bianco".

mercoledì 2 dicembre 2015

Come le tasche di Eta Beta

La cartella di Eleonora è come lo zaino di Eta Beta, il personaggio amico di Topolino che in tasca ha sempre di tutto e di più. Questa sera aprendolo ne sono usciti fra le altre cose due, dicasi due ombrelli (di quelli pieghevoli), un cappellino di lana ("è di riserva, non si sa mai..." ha commentato lei), tre peluche, un regalo di Natale che ha fatto per Sofia, una decina di disegni, un astuccio extra e due mazzi di carte...

Da notare che in teoria tutto ciò che serve a lezione rimane in classe, quindi l'unica cosa che in teoria serve è la cartelletta per portare i compiti, oltre a un paio di sussidiari.

martedì 1 dicembre 2015

Julkalendern 2015

Dicembre in Svezia è Julkalendern, il calendario di Natale, un programma per bambini in 24 puntate in onda alle 7;15 del mattino (ci sono anche le repliche, ma visto che tutti a scuola ne parlano va visto in prima visione). Ogni puntata dura 15 minuti.

Le bimbe avevano organizzato tutto per vederlo, visto che l'accordo è che la visione non risulti in ritardi.

Così quando è suonata la sveglia Eleonora ha svegliato la sorellina, si è vestita, ha preparato la colazione per entrambe e si sono messe davanti alla tv.
Problema: erano le 03:47...

A quel punto Eleonora e Sofia sono tornate a dormire, con Eleonora che voleva dormire nel letto di Sofia, e Sofia che è voluta venire nel lettone.

Anette ha rispedito ognuna nei rispettivi letti. Eleonora ha messo la sveglia all'ora giusta.

Alle 7:10 Eleonora è venuta a portarmi il caffé.

Io non mi ero accorto di nulla...

lunedì 30 novembre 2015

Un lungo allenamento

Visto che questo fine settimana saremo a Milano, proprio quando Sofia compie gli anni, nonna Eivor e nonno Bosse hanno deciso di fare una visita a Sofia per festeggiare i suoi sei anni.
Dopo aver spento le candeline Sofia ha aperto i pacchetti.
Lo ha fatto in maniera egregia, che a momenti si potrebbero riutilizzare sia il nastro che la carta.
La nonna le ha quindi fatto i complimenti per come apre bene i pacchetti,
Commento di Sofia: "Beh, sono quasi sei anni che mi alleno..."

domenica 29 novembre 2015

Maschi contro femmine

Per oggi al posto dell'allenamento di calcio, con la squadra di Sofia, avevamo organizzato delle partite contro una squadra di bambini coetanei della stessa società sportiva.
E così alle 13:15 la palestra era gremita. Partite da 10 minuti, con tanto di arbitro ufficiale. Da una parte una delle squadre dei ragazzi del 2009, dall'altra quella delle ragazze.

La prima partita l'hanno vinta i ragazzi, che sono partiti con il piede sull'acceleratore. Bimbe inizialmente quasi in soggezione, poi sempre più in partita, ma non hanno trovato il gol.

La seconda è stato un appassionante 2-2. Le bambine hanno iniziato a prendere le misure ai maschietti e ad avere meno riverenza. Si sono fatte coraggio nei contrasti e hanno fatto vedere anche delle belle giocate di fino, con colpi di tacco e finte.

La terza è stata la più combattuta. Parità tattica, molto agonismo, in parità per quasi tutta la partita...poi ecco che le bambine hanno trovato il gol del vantaggio che hanno difeso sino alla fine. Un 1-0 che le ha riempite di orgoglio, autostima e tanta gioia!

sabato 28 novembre 2015

Primo Avvento


Domani è la prima domenica dell'avvento.

Già da oggi la casa si è tinta di rosso, i primi biscotti allo zenzero sono stati sfornati e le bimbe hanno indossato un cappellino natalizio.

Eleonora anche all'allenamento di pallavolo e mentre faceva i biscotti.

venerdì 27 novembre 2015

Si è preso un po' di tempo

Mercoledì scorso Eleonora aveva deciso di chiedere al nuovo compagno di classe se volesse mettersi insieme con lei. Lui le aveva detto che ci avrebbe pensato su.
Ieri nulla.
Oggi, al momento di andare a casa, lui le ha preso delicatamente la mano e le ha chiesto di mettersi un pochino in disparte con lui, poi le ha detto che sì, voleva.
Quindi è andato a casa, sorridente.
E sorridente era anche Eleonora.

giovedì 26 novembre 2015

Compiti...per me

Eleonora: "Papà, mi aiuti a fare i compiti...devi interrogarmi in geografia"
Io "Va bene, su cosa ti interrogo?"
Lei: "Geografia della Svezia... le 25 regioni sulla cartina muta, fiumi, laghi e città importanti, monti, queste cose..."

E così lei ha ripassato, e io ho imparato di regioni come Medelpad e Närke, di laghi come il Torneträsk, del monte Kebnekaise e di città come Jokkmokk.

mercoledì 25 novembre 2015

Un nuovo compagno di classe

In classe di Eleonora è arrivato un nuovo compagno di classe.
Pare si siano fatti gli occhi dolci a vicenda.
Lei è tre giorni che ne parla.

martedì 24 novembre 2015

Capriccio

Oggi pomeriggio, quando Anette stava per accompagnare Eleonora a pallavolo, Sofia ha deciso che voleva andare anche lei, perché era convinta che ci sarebbe stata la sorellina di una compagna di classe e di squadra di Eleonora.
Per una serie di motivi non era però il caso che andasse. Sofia però si è impuntata, e la richiesta è diventata un capriccio. Prima piccolo, poi sempre più grande.
Una volta partite Anette ed Eleonora sono riuscito piano piano a calmarla. Prima ci siamo messi sul divano a parlare. Poi abbiamo giocato con la Barbie e Ken. Quindi abbiamo letto insieme un libro.
A quel punto, con il sorriso più dolce del mondo, mi ha detto che era proprio contenta di non essere andata con Eleonora a pallavolo.

lunedì 23 novembre 2015

Lunedì mattina

Questa mattina, non so perché (anzi, lo so... è perché avevo sbagliato a puntarla) la mia sveglia è suonata alle 7:15 anziché alle 6:45. Anette era in doccia. Quando mi sono reso conto dell'ora sono schizzato fuori dal letto e sono sceso di corsa in cucina mentre pensavo alle varie cose da fare per cercare di recuperare parte del ritardo, compreso il fatto che visti i -6 Eleonora sarebbe andata a piedi e non in bici e che quindi, visto che inizia alle 8:00, al massimo alle 7:50 sarebbe dovuta uscire.

Una volta entrato in cucina:
- Eleonora era già vestita e aveva preparato la colazione per sé e per Sofia
- Appena mi ha visto mi ha chiesto"lungo o corto?" e alla mia risposta ha fatto partire la macchinetta cosicché dopo 30 secondi avevo in mano il mio caffè. Mi ha anche detto che si era presa la libertà di scegliere per me la capsula del caffè dell'edizione limitata chiamata "Milano"
- Ha anche preparato il cappuccino per Anette

Alle 7:45 Eleonora ha salutato tutti ed è andata a scuola con calma.

domenica 22 novembre 2015

Domenica di sport

Oggi doppio ruolo di allenatore, prima di pallavolo al torneo di Kids volley di Eleonora, poi di calcio, nel pomeriggio, con Sofia.

Al torneo sono venute anche Anette e Sofia, e visto che iniziava alle nove del mattino e finiva alle tre, Anette ha organizzato un pranzo al sacco, compresa la geniale idea di mettere gli hot dog caldi in un thermos di acqua bollente, così al momento del pranzo erano ancora caldi.

Dopo l'allenamento di Sofia è invece stata Eleonora ad accoglierci a casa come se fossimo arrivati a un ristorante, aveva persino preparato i menu!

sabato 21 novembre 2015

Cuscinoni

I materassi e i cuscinoni in salotto non sono stati rimessi a posto dopo la festa di ieri. Ieri sera Eleonora ha voluto dormirci sopra. Dice che così bene non ha mai dormito. E oggi entrambe le bimbe hanno voluto giocarci.
Il tutto è stato messo a posto solo questa sera, ma mi sa che Eleonora ha un'ulteriore ispirazione per la sua cameretta.

venerdì 20 novembre 2015

pizza party

Hanno cominciato con un "drink di benvenuto", poi hanno giocato un gioco strano con sedie e giornali, quindi hanno ballato (scegliendo artisti a me sconosciuti, ma apparentemente famosissimi), e infine, una volta arrivate le pizze, si sono accomodate fra divano e cuscinoni e mangiando a quattro palmenti hanno guardato "Minions".

Eleonora è stata contentissima della sua festa di compleanno. Sofia ha fatto l'infiltrata con discrezione. Io ho osservato affascinato questa dozzina abbondante di bambine di dieci anni, troppo grandi per essere piccole, troppo piccole per essere grandi.

giovedì 19 novembre 2015

Onestà da quasi seienne

Al momento di andare a letto Sofia mi ha chiesto di cantarle qualchecosa, sottindendendo una ninna nanna. Io invece, prendendola in parola, ho iniziato a intonare una canzone della hit parade.
Lei, ridendo: "Papà...i tuoi scherzi non sempre fanno ridere, ma questo era proprio divertente!".

mercoledì 18 novembre 2015

10

Dieci anni fa sei stata tu a farci il regalo più grande: ci hai fatto diventare genitori; mi hai fatto diventare papà.
Sei argento vivo ed allo stesso tempo profonda e riflessiva. Di una sensibilità unica. Creativa, intelligente, romantica, sognatrice.
Hai il look svedese e la passione italiana, sei un po' Harry Potter, un po' Hermione...e hai la passione per gli scherzi dei gemelli Weasley...che poi è anche la mia. Sai sempre come farmi ridere, e per fortuna anche io so come far ridere te. Cerco di insegnarti a crescere, e devi sapere che anche tu fai crescere me, come padre.
Tanti auguri, splendida Eleonora!

martedì 17 novembre 2015

Tutto (quasi) pronto

Nonna Eivor e nonno Bosse sono venuti da noi con la scusa di vedere Danimarca-Svezia, e si fermano a dormire; io ho usato la serata per creare un video con una selezione di foto dal 2005 ad oggi (musica "È per te" di Jovanotti), Anette ha preparato la logistica di domani mattina e Sofia ha fatto uno splendido biglietto d' auguri.
Tutto è pronto per i 10 anni di Eleonora (compreso il biglietto per Milano fra un paio di settimane).

lunedì 16 novembre 2015

Ha scelto il pizza party

Per la festa del suo decimo compleanno Eleonora ha deciso di avere venerdì sera un pizza party con tutte le ragazze della sua classe.
Le ho chiesto se volesse che le accogliessi vestito da pizzaiolo cantando in italiano.
Mi ha detto di non provarci nemmeno.

...questi giovani d'oggi non hanno il senso dell'umorismo...

domenica 15 novembre 2015

Sei anni dopo

Durante i primi due anni d'asilo Eleonora aveva un'amica per la pelle. Giocavano sempre insieme. Erano inseparabili.
Poi noi ci siamo trasferiti, dall'altra parte della città. L'amichetta venne a trovarci nella casa nuova per i quattro anni di Eleonora, poi ci perdemmo di vista.
Con l'approssimarsi dei suoi dieci anni Eleonora ha detto che le sarebbe piaciuto rincontrare quell'amica.
Detto, fatto. Oggi è venuta a far merenda da noi.
Sono bastati pochi minuti, poi è stato come se i sei anni non fossero mai passati.
Si sono anche collegate su Instagram e l'amichetta ha fatto diverse foto, visto che è in classe con alcuni dei bambini che erano in classe all'asilo con entrambe, e che sono molto curiosi di sapere com'è Eleonora oggi.
Non credo proprio che passeranno sei anni sino al prossimo incontro.

venerdì 13 novembre 2015

Buona la prima

Primo giro dall'architetto per i progetti delle stanze di Eleonora e Sofia. Entrambe molto soddisfatte della proposta. Adesso hanno (anzi abbiamo) qualche giorno per riflettere e commentare.

giovedì 12 novembre 2015

Quelle idee un po' malsane

Questa sera è stato inaugurato il centro commerciale più grande della Scandinavia. Mall of Scandinavia. È a poche centinaia di metri da casa nostra.
Così abbiamo avuto la cattiva idea di andare a vedere l'inaugurazione con i fuochi d'artificio,
Con le bimbe.
...e con altri 70 mila visitatori...

mercoledì 11 novembre 2015

Due ruffiane

È ufficiale: le mie figlie sono due ruffiane! Si abbracciano, fanno le ubbidienti, mi fanno i complimenti...e poi con fare mieloso fanno scivolare delicatamente fra le varie frasi un "possiamo mangiare in salotto" (per poter guardare la tv), oppure "è da un po' che non mangiamo un gelato..." (e poi via a coccolarsi di nuovo e a fare le brave).


Chissà da chi avranno preso...

martedì 10 novembre 2015

Razionalizzare l'intuito

Uno degli obiettivi didattici per Eleonora e i suoi compagni di classe è il saper spiegare a un altro compagno il procedimento utilizzato per risolvere i vari quesiti di matematica. Dare il risultato non basta, arrivarci con la logica nemmeno, bisogna proprio dimostrare di saper spiegare passo passo a un compagno come si è risolto il problema, come si è arrivati alla soluzione, e come applicare la stessa logica a un problema simile.
La maggior parte dei problemi poi richiede di trovare almeno un altro modo per arrivare al risultato.
E bisogna saper spiegare a un compagno anche quello.
Trovo molto interessante ascoltare Eleonora che mi spiega come ha risolto un problema. E mi rendo conto di come a volte possa essere difficile spiegare ciò che si intuisce, e di come la maestra voglia insegnare ai suoi allievi a usare entrambi gli emisferi cerebrali.

lunedì 9 novembre 2015

Saper dire di no

Questa mattina, quando Sofia, ancora in camicia da notte, voleva a tutti i costi andare a scuola accompagnata da Anette che stava uscendo, già in leggero ritardo.

Questo pomeriggio, quando Eleonora cercava di negoziare di poter fare un altro giorno i compiti di matematica e di tecnica perché si stava divertendo troppo con l'utile app di inglese che funziona sia sul telefonino che sul computer.

Questa sera, quando entrambe volevano un dolcetto prima di cena. E dopo cena quando entrambe volevano stare alzate più del solito.

Saper dire di no, nel modo giusto, mi sembra sempre di più uno strumento fondamentale dell'essere genitori.  


domenica 8 novembre 2015

Festa del papà

Visto che gli impegni della famiglia, del lavoro e quelli del tipo allenatore della squadra di calcio di Sofia e aiuto-assistente-se-c'è-bisogno della squadra di pallavolo di Eleonora non bastano, il sottoscritto si è preso anche un paio di altri impegni, fra i quali rappresentare gli ex alunni in Svezia della scuola dove studiai in Francia. Così venerdì sera dopo il lavoro sono andato a Zurigo per l'incontro con i rappresentanti delle altre associazioni alunni sparse per il mondo. Due giorni pieni, intensi e divertenti.

Oggi in Svezia è la festa del papà. E così Anette e le bimbe anziché aspettarmi a casa sono venute a prendermi in aeroporto, per festeggiarmi il più possibile. Dato il numero di biglietti di auguri che mi hanno fatto sia Sofia che Eleonora credo sia stata deforestizzata la Lapponia. Però sono veramente belli.

venerdì 6 novembre 2015

Tutta suo padre

La sera le ho chiesto se fosse tutto pronto per l'indomani: cartella, vestiti, telefonino in carica,...
Risposta affermativa.
Stamattina:
- prima ha rifatto la cartella
- poi è ritornata a prendere il telefonino
- già sulla bici è tornata a prendere la borsa per ginnastica

Mentre andavo al lavoro:
- dopo aver chiuso sono rientrato perché avevo dimenticato il telefonino
- a metà strada verso il lavoro sono tornato indietro perché mi sono ricordato che ieri sera avevo portato il computer a casa ed era ancora nello studio

Eleonora è decisamente, purtroppo per lei, mia figlia...

giovedì 5 novembre 2015

Maestra previdente

Oggi era una di quelle giornate in cui l'agenda sembra un tetris, con incastri tridimensionali. Ciliegina sulla torta l'allenamento di calcio di Sofia, per il quale l'unico modo per arrivarci in tempo era quello che Sofia si preparasse da sola, mentre di solito la cambio io quando passo a prenderla, anche perché fra parastinchi, calzettoni e pezzi vari della divisa ci vuole sempre un po'.
Così questa mattina ha portato con sè a scuola la borsa da calcio, e io ho lasciato una nota sul registro dopo aver chiesto alla maestra di ricordare a Sofia ad una certa ora di prepararsi.


Quando sono arrivato, trafelato e in ritardo, Sofia era pronta. Sotto la tuta aveva anche una calzamaglia e una maglietta a maniche lunghe extra. La maestra aveva notato quando si vestiva e visti i dieci gradi le ha suggerito di mettersi anche lo strato extra (che c'era nella borsa, ma che Sofia stava tralasciando visto che era a sua discrezione).
A fine allenamento di gradi ce n'erano otto. La maestra è stata previdente. Domani la ringrazieremo.

mercoledì 4 novembre 2015

Il catalogo gender

È arrivato il catalogo per i regali di Natale. Non tutte, ma molte delle foto mostrano sia maschi che femmine con giocattoli che per alcuni sono tradizionalmente "da maschio" o "da femmina". La bambola invece è perfetta per chi gioca a mamma e papà, e la cucina è un posto per entrambi. Proprio come la vita vera.







lunedì 2 novembre 2015

Che si senta sola?

Da quando Eleonora si è trasferita in soffitta Sofia ha iniziato a farci visita di notte molto più spesso. Non so se si senta sola, visto che lei dà altre spiegazioni, fatto sta che due notti su tre c'è la troviamo nel lettone, con l'aggravante che quando arriva si sente.
Speriamo passi presto...

domenica 1 novembre 2015

Trasmettere le passioni

Piano piano sto trasmettendo ad Eleonora le mie passioni. In due giorni ci siamo fatti la trilogia di "Ritorno al futuro".
(Ri)vederla nel 2015 (anno nel quale "viaggiano") con una nata nel 2005 è una esperienza interessante...

sabato 31 ottobre 2015

Come da tradizione

Come da tradizione il sabato del giorno dei morti siamo andati al minneslunden  (il campo dei ricordi), che è quella parte del cimitero nel quale le ceneri dei defunti vengono messe in una posizione non precisata, senza una lapide ad indicare un posto preciso. È il posto dove si vanno anche a ricordare i propri cari che non ci sono più, indipendentemente da dove siano.

Eleonora ha iniziato a singhiozzare appena passati i cancelli del cimitero. Al momento di accendere i ceri c'è mancato poco che le sue lacrime spegnessero le fiamme dei lumini. È tornata a sorridere solo in macchina verso casa. Lei è fatta così: si commuove, lascia uscire i suoi sentimenti senza freni, esorcizza le sue parole con un pianto liberatorio.

Sofia è più come la nonna di Mimmo in "Bianco, rosso e Verdone", che legge le date sulle tombe e commenta. Apparentemente più distaccata, in realtà altrettanto sensibile.

E il pensare alle persone dalle quali ci siamo separati diventa una cosa che ci unisce, come quell'abbraccio nel quale ci siamo stretti guardando i ceri che avevamo appena messo pensando a loro.

venerdì 30 ottobre 2015

Prepararsi alla comune

Questa sera ci siamo ritrovati, con la scusa di Halloween, a fare una cena con le due famiglie con le quali condivideremo a capodanno l'appartamento nel mega chalet sulle "alpi" svedesi (svenska fjällen).
Una delle due famiglie è quella dei vicini con cui abbiamo fatto la stessa cosa l'anno scorso. Con loro siamo rodati. Siamo soliti scherzare che dopo aver fatto la sauna insieme e aver fatto colazione tutti in calzamaglia potremmo forse passare anche una vacanza in barca insieme. L'altra è una famiglia dove lei è spagnola e lui svedese. Hanno un maschio di dieci anni e una femmina di otto.
I presupposti per una buona convivenza sembrano esserci tutti. I bambini giocano bene insieme e noi adulti sembriamo avere una visione simile su molte cose.
Saremo sei adulti e sette bambini, due maschi e cinque femmine, età miste fra i cinque e i dieci.
Ci sarà da divertirsi. 

giovedì 29 ottobre 2015

Skansen

Sofia oggi è andata a Skansen (il parco storico e zoo di Stoccolma). È tornata contentissima. Gli orsi non erano ancora in letargo, e ha detto che lei è contenta di non essere un'oretta,  perché altrimenti a causa del letargo ogni anno si perderebbe Natale.
È rimasta più affascinata dai pavoni che dalle foche.

Nota: se si va a prendere una bambina a scuola dopo una gita simile non bisogna avere fretta. Prima bisogna ascoltarsi i racconti di tutti i bambini ancora presenti...

mercoledì 28 ottobre 2015

All'asiatico con Sofia

Sono passato a prenderla a scuola e le ho proposto di andare fuori a cena io e lei, idea che le è piaciuta tanto. Così stasera io e Sofia siamo andati al ristorante. La sua scelta è caduta sul buffet asiatico, che comprende dim-sum, sushi e piatti della cucina cinese.

Ha iniziato prendendo un mini assaggino di quasi tutti i piatti. Mi ha dato il pezzetto di sushi dopo averne mangiato metà; lo voleva provare visto che piace a un paio di sue amiche, ma non ha avuto successo. Ha invece mangiato senza battere ciglio un paio di piatti abbastanza piccanti.

Il secondo giro lo ha fatto solo di fritti, dove ha bocciato i mini involtini primavera, prediligendo i gamberi, i totani e il pollo.

Al terzo giro ha provato il tofu, ma non l'ha convinta. "Mi sembra di mangiare un pollo troppo morbido" ha sentenziato. L'hanno invece convinta le "nuvole di gambero" che ha preso a ogni giro.

Il quarto giro l'ha fatto solo di frutta. Fresca. Niente banana fritta. C'è stato posto anche per un'ultima nuvoletta di gambero.

Poi due giri di gelato: vaniglia, cioccolato, fragola e sopra la salsa di cioccolato. Era tentata dal metterci la nuvola di gambero a mo' di biscotto, ma dopo averci pensato su ha cambiato idea.

L'acqua l'ha voluta frizzante e al sapore di limone.

All'uscita le hanno regalato una mini statuetta di Buddha, che lei ha descritto al nostro vicino (che abbiamo incontrato tornando a casa) come "Il Gesù cinese".

Mi ha detto, coprendomi di baci, che le è piaciuto, che si è divertita e che vuole tornarci.

martedì 27 ottobre 2015

Solo con Sofia

Nonna Eivor e nonno Bosse mi hanno riportato Sofia, assieme a degli squisiti biscotti che Sofia ha fatto sotto la supervisione della nonna. Sono poi tornati a casa, dopo la cena che mi hanno fatto trovare pronta.
Per i prossimi due giorni io e Sofia saremo insieme.
Abbiamo iniziato sedendoci sul divano e raccontandoci di tutto. Poi mentre stendevamo il bucato mi ha preso in giro perché confondo le sue calze con quelle di Eleonora. Quindi ha iniziato a farmi una specie di terzo grado facendomi domande su quando io avevo la sua età.
In due ore di chiacchierata con una quasi seienne si possono affrontare argomenti interessanti, e realizzare che coglie molti fatti della vita, incluso che ha idee precise sulle coppie di fatto e sull'avere figli senza essere sposati, sul divorzio e sulla gestione dei figli in coppie separate. I bambini in prima elementare si raccontano di tutto e si formano opinioni proprie.
Poi ha preparato i suoi vestiti per domani e mi ha annunciato che vorrebbe aiutarmi a scegliere la cravatta domattina.
Quindi per la buonanotte ha deciso di leggermi lei una piccola storia.

lunedì 26 ottobre 2015

Radio Londra

Da Londra arrivano foto di Eleonora che mangia cioccorane (agli studios dove hanno girato Harry Potter)  e che si mette in posa davanti a tutti i monumenti più o meno famosi di Londra.

Da casa dei nonni materni Sofia mi ha raccontato dei dolci che ha fatto con la nonna e della gita che faranno domani prima di venire da me.

Io sono riuscito a svolgere quattro commissioni che avevo in lista da mesi, e stamattina sono riuscito a farmi il caffè con la moka, ad ascoltare "prima pagina" e a leggere il giornale in rete prima di andare al lavoro.

domenica 25 ottobre 2015

Punti di vista

Dopo aver lasciato Eleonora e Anette all'aeroporto, io e Sofia siamo andati da nonna Eivor e nonno Bosse, dove Sofia starà un paio di giorni.
A tavola, a cena, poco prima che io tornassi a casa, ci siamo messi a parlare dei prossimi giorni.

Io: "Oh...pensa...domani mattina mi alzerò, sarò da solo, quindi non dovrò preparare la colazione per nessun altro, niente vestiti da preparare se non i miei, nessuno da accompagnare a scuola..."

Sofia, con voce serissima, ma con uno sguardo molto biricchino: "Ma non ti annoierai??"

sabato 24 ottobre 2015

Il quinto petalo

Mi è capitato di descrivere il "quadrifoglio della felicità" come quando ho la fortuna di trovare l'equilibrio fra:
- Tempo con tutta la famiglia
- Tempo con Anette e senza le bimbe
- Tempo con le bimbe e senza Anette
- Tempo da solo

Domani Anette andrà a Londra con Eleonora per cinque giorni. È il viaggio dei 10 anni che Eleonora compirà a novembre, fatto ora mentre le scuole avranno la settimana di vacanza autunnale.

Cosi io farò quattro giorni con Sofia (uno lo farà da nonna Eivor, nonno Bosse e gatto Simon).

venerdì 23 ottobre 2015

Il giorno dopo

Il messaggio di posta elettronica è arrivato a metà giornata, dalla direttrice della scuola di Eleonora e Sofia. Conteneva il riferimento ai fatti di ieri di Trolhättan e alle due riunioni che il personale ha avuto ieri e oggi per parlare della situazione, raccontare delle reazioni dei bambini e avere strumenti per affrontare la situazione. Fra le altre cose nell'e-mail c'erano:
- alcune regole che cambieranno; ad esempio cambiano gli orari di alcune porte automatiche, ogni visitatore dovrà registrarsi, il personale avrà un cartellino con il proprio nome.
- un riferimento alla festa di oggi pomeriggio per i bambini dei primi tre anni, che aveva come tema Halloween; la festa si è fatta, ma niente maschere né travestimenti.
- la regola che da oggi niente più armi giocattolo a scuola. Basta con spade, sciabole e simili.
- un articolo di una psicologa su come affrontare questi argomenti con i bambini (non lasciare che i propri timori abbiano il sopravvento, non mentire, far cercare al bambino stesso di rispondere a certe domande.

Così alla festa/disco a tema Halloween Sofia è andata con un bell'abito di quelli della festa, di raso e velluto e con una gonna con sottogonna i tulle.

I bambini hanno anche celebrato il giorno delle Nazioni Unite, cosa che è sembrata ancora più importante visto il motivo del crimine di ieri. Eleonora ha fatto il suo assolo in italiano. Sofia è stata orgogliosissima della sorella e ha coinvolto la sua classe in un applauso spontaneo

giovedì 22 ottobre 2015

prepararsi a un dialogo complesso

È successo anche in Svezia, oggi, come precedentemente negli USA, in Finlandia, e (anche se con un movente "politico" e non in un istituto scolastico) in Norvegia: un giovane è entrato in una scuola e ha ammazzato. Mascherato. Con una spada.
Ne parla tutta la nazione. Domani ne parleranno ancora si più. Specialmente nelle scuole.
Così con Anette abbiamo deciso che anche noi ne avremmo parlato con le bimbe.
Lo ha fatto lei. Io sono ancora in viaggio. Ma sono sicuro che si tornerà sul discorso, a parlare di cosa è successo e di come comportarsi.
Che poi alla fine parlarne non è così difficile. Capiscono. Più di quanto si creda. Ma c'è quell'amaro in bocca di rivelar loro che il mondo non sempre è come ci piacerebbe, e che alcuni adulti si comportano in maniera opposta rispetto a quello che cerchiamo di insegnare ai bambini. Dai quali spesso dovremmo imparare, anche perché in fondo eravamo proprio come loro.

mercoledì 21 ottobre 2015

The social family 2.0

Io a Parigi, Anette a una conferenza nell'arcipelago di Stoccolma, nonno Bosse e nonna Eivor a casa a prendersi cura di Sofia (che viene portata a danza dalla vicina e a calcio dai genitori di una compagna di squadra) e di Eleonora, che a inglese ci va da sola e che mi tiene aggiornato via WhatsApp, mentre nonna Eivor lo fa via sms.

martedì 20 ottobre 2015

Un po' assente

Ieri Berlino, oggi Amsterdam, sono a casa, domattina porterò le bimbe a scuola, ma nel pomeriggio volerò a Parigi. Ritorno giovedì notte.
Come papà questa settimana sarò abbastanza assente.
Vedo che molti duty free degli aeroporti sono stati studiati con una sezione che gioca proprio sui sensi di colpa dei genitori (e i coniugi) in viaggio per lavoro.
Eleonora mi aveva detto che da Parigi avrebbe voluto un croissant.
Questa sera era ancora sveglia quando sono arrivato e mi ha detto di aver cambiato idea, "tanto non sarebbe arrivato fresco".

lunedì 19 ottobre 2015

Saranno le faccine

Saranno le faccine e i disegnini in quantità industriale, sarà che è gratis, sarà che è un modo immediato di raggiungere chi vuole indipendentemente da dove questi sia nel mondo (nonni e zia a Milano, io in giro per l'Europa questa settimana),  fatto sta che Eleonora adora WhatsApp, che è diventato il nostro modo di comunicare preferito quando sono via per lavoro.
...e a volte anche quando sono semplicemente in un'altra stanza :-)

...e anche io li trovo comodissimo

domenica 18 ottobre 2015

Una piccola rimpatriata e un compito speciale

Oggi giornata di relax.
L'unico "impegno" è stato una piccola rimpatriata: un paio d'ore al parco giochi con il nucleo "storico" dei compagni di classe dell'asilo di Sofia. Visto che sono sparpagliati in scuole diverse (anche se in classe di Sofia sono capitati in quattro e un paio le incontra a calcio), ma che gli anni dell'asilo avevano creato un bel gruppo unito, ecco che c'è stato l'incontro, voluto tanto dai bimbi quanto dai genitori.

Venerdì sarà la giornata delle Nazioni Unite. A scuola di Eleonora e Sofia canteranno la versione svedese di "Last night I had the strangest dream" di Ed McCurdy. Gli insegnanti delle classi del quinto anno hanno deciso insieme agli alunni che gli allievi con una seconda lingua canteranno una strofa nella seconda lingua, così Eleonora farà un assolo in italiano. Assolo visto che la sua compagna di classe con il papà italiano ha la mamma finlandese, e quindi per massimizzare il numero di lingue canterà nella lingua della madre (che conosce e parla).

sabato 17 ottobre 2015

Il tablet può attendere

Tornati a casa dal torneo di calcio pensavo che Sofia volesse mettersi sul divano con una cioccolata calda e il tablet o la tv.
Invece appena scesi dalla macchina ha visto alcuni dei bambini dei vicini. Così non si è nemmeno cambiata. Hanno giocato in giardino e in strada: nascondino, un-due-tre-stella, ce l'hai e poi hanno preso i gessetti per giocare a mondo...e per colorare il nostro mondo.
Il tablet può attendere.

venerdì 16 ottobre 2015

Loro la vorrebbero così

Eleonora e Sofia hanno parlato con l'architetto su come vorrebbero le loro stanze.
Eleonora ha praticamente descritto un'estensione du Hogwarts, con i colori di Grifondoro, posto per tanti libri e un caminetto. Mi aspetto fuori dalla porta un quadro magico che chieda la parola d'ordine.
Sofia vorrebbe un campo fiorito, un cielo azzurro, il sole e magari anche dei coniglietti.

giovedì 15 ottobre 2015

Un aiuto extra

Questa sera ero l'unico allenatore agli allenamenti di Sofia. Gli altri mi avevano avvisato che per impegni di lavoro non sarebbero potuti venire.


Così ho chiesto ad Eleonora se avesse voglia di farmi da vice, cosa che lei ha accettato con piacere.
Se c'è una cosa nella quale Eleonora eccelle è proprio il farsi apprezzare e seguire dai bambini più piccoli. È una cosa che si nota a scuola, dove alcuni bambini delle classi inferiori le si gettano addosso per abbracciarla e coccolarla quando la vedono passare (lasciare Sofia la mattina è un'impresa se c'è anche Eleonora, le vengono intorno come uno sciame d'api).


L'allenamento è andato benissimo. Eleonora ha istruito, incoraggiato, giocato (e l'unico fallo lo ha fatto atterrando Sofia...).


Quasi quasi me la porto anche la prossima volta.

mercoledì 14 ottobre 2015

Tetris quotidiano

Anette è via per un paio di giorni. Settimana prossima sarò io a farmi tre capitali europee in quattro giorni (quattro considerando Stoccolma).

Oggi c'era il colloquio con la maestra di Eleonora; colloquio che Eleonora (lo studente non solo partecipa, ma ha proprio un ruolo attivo nel descrivere come vanno le varie materie e la vita a scuola in generale) ha gestito in maniera brillante. La cosa interessante è stata che Anette ha partecipato per telefono.

Oggi era anche il "nostro" (come famiglia) turno di portare a danza Sofia e una delle figlie dei vicini (e siamo fortunati perché loro le portano tre volte su quattro). Via dal colloquio prendi quindi le bimbe e portale a danza, mentre Eleonora è andata da sola a inglese.

Una volta finite tutte le attività la bimba dei vicini si è auto invitata a casa. Nessun problema, ho fatto qualche frittella in più. E qui la soddisfazione: mi ha detto che le faccio anche meglio di sua mamma :-)

Adesso Eleonora, Sofia, e un numero imprecisato di peluche sono nel lettone.

Vediamo se dormo con loro o in un altro letto...

martedì 13 ottobre 2015

Eleonora prende appunti

Anche la Svezia non è esente dalla moda dei vari programmi televisivi di cucina. Ce ne sono di tutti i tipi: per amatori, per professionisti, per celebrità, per bambini, a tema (tipo solo dolci).

Eleonora ne ha guardati diversi, e ne segue abbastanza assiduamente un paio, di cui uno sul canale per bambini (Barnkanalen) di nome årets sockerbagare (il pasticciere dell'anno), che ha per protagonisti dei bambini e che ha come tema i dolci.

A lei il programma non basta guardarlo. Lei lo vive. Innanzitutto lo segue con il suo quaderno di cucina e prende appunti in maniera febbrile: annota consigli e trucchi e scrive i suoi commenti. Inoltre è una specie di estensione dello studio televisivo. Incita, commenta, si emoziona.

La cosa positiva è che poi gli appunti li mette in pratica e che dal salotto passa alla nostra cucina. Così noi possiamo gustarci i suoi esperimenti!

lunedì 12 ottobre 2015

Una piccola emozione

Oggi, nel tardo pomeriggio, ero a casa con Eleonora e Sofia.
Eleonora aveva da fare dei compiti di italiano.
Sofia, che vuole essere come la sorella, ha quindi preso uno dei libri che usavamo quest'estate e si è messa anche lei a fare degli esercizi di italiano.
Dopo un po' io ero al telefono con nonna Marghe, quando ecco che Sofia è incappata in un esercizio che le dava del filo da torcere. Ecco quindi che Sofia ha fatto per venire da me a chiedermi aiuto, ma quando ha visto che ero al telefono ha deciso di chiedere a Eleonora, la quale ha iniziato in maniera molto pedagogica a spiegare l'esercizio alla sorellina. Fra di loro sono solite parlare in svedese, tranne quando litigano, ma in questo caso, verosimilmente vista la materia, il tutto si è svolto in italiano, cosa che ho notato anche se stavo parlando al telefono.
E devo ammettere che questo loro aiutarsi e discutere dei compiti in italiano mi ha dato una piccola emozione.

domenica 11 ottobre 2015

Quasi una copia

La domenica di oggi è stata quasi una copia di quella della settimana passata.

Eleonora aveva una gara di orientamento (che ha segnato il suo esordio nella categoria competitiva superiore). Così Sofia, accompagnata dal sottoscritto, ha voluto partecipare alla categoria mini, che si svolge su un percorso segnato in modo da aiutare i più piccini a trovare i vari controlli.
E come settimana scorsa, dopo il percorso segnato Sofia ha voluto misurarsi con la categoria "inskolning" (inserimento), che misurava un po' meno di un paio di chilometri e che aveva alcuni controlli in comune con le categorie dei percorsi più facili, ma che ha anche la caratteristica di avere lungo il percorso dei cartelli con la faccina allegra o quella triste, a seconda che si sia sulla strada giusta o meno. Questa volta però sono andato io con lei, mentre settimana scorsa era andata con mamma Anette.
Nel bosco, ad uno dei controlli abbiamo anche incontrato Eleonora, che ci ha salutato e poi ha subito continuato con il suo ritmo gara.

E una volta all'arrivo, anche se oggi, al contrario di settimana scorsa" non era "il giorno dei dolcetti alla cannella" c'erano ad attenderci nonna Eivor e nonno Bosse con dei dolcetti alla cannella fatti dalla nonna.

A metà pomeriggio poi io e Sofia siamo andati ai suoi allenamenti di calcio.

sabato 10 ottobre 2015

Nuove regole

Da quest'anno la squadra di pallavolo di Eleonora è passata a quello che viene chiamato "Kidsvolley level 4", che è una versione del minivolley popolare nei paesi scandinavi dove la palla può toccare una volta il campo, il secondo giocatore può fermarla (il primo no, deve giocarla al volo di bagher o dita) e devono esserci due passaggi all'interno della squadra.

Oggi c'è stato il primo torneo, e una delle regole prevedeva che i bambini si alternassero a fare gli arbitri e i segnapunti, cosa che è piaciuta tantissimo. Era la prima volta che un torneo in Svezia si giocava con le regole del "level 4", quindi possiamo dire di aver fatto parte di una pietra miliare della storia della pallavolo svedese.

Fra una partita e l'altra Eleonora è anche riuscita a vendere le fette della torta che aveva preparato e che ha avuto un ottimo successo. Se c'è una cosa che contraddistingue la nostra squadra è la qualità delle torte che vengono vendute per raccogliere un po' di fondi della squadra. Squisite.

venerdì 9 ottobre 2015

Primo colloquio a scuola di Sofia

E così è arrivato il giorno del primo colloquio a scuola di Sofia. La sua maestra ci ha accolto con grandi complimenti. Su Sofia ha avuto solo complimenti e belle parole e ci ha raccontato diversi aneddoti su come Sofia si sia presa particolarmente cura di un compagno di classe da poco trasferitosi in Svezia e che inizialmente non parlava svedese.
Ci ha anche raccontato di come i bambini della classe adorino Eleonora, che viene regolarmente coccolata ogni volta che passa a trovare la sorellina.

Da notare che la precisione svedese ha vacillato un bel po': la maestra era in ritardo di 15 minuti, la riunione in un'altra aula rispetto a quella comunicata e nessuno in segreteria sapeva nulla.

giovedì 8 ottobre 2015

Frasi qua e là

A colazione, Eleonora e Sofia: "Sai papà, abbiamo fatto un patto. Abbiamo deciso di essere brave. Litigheremo al massimo tre volte al giorno!".

Al momento di andare a letto. Sofia: "Mamma, ieri ho dormito tutta la notte nel mio letto, e tu hai detto che è stato un bel regalo, ma tu dici anche che i regali non si fanno ogni giorno, quindi non posso promettere che questa notte dormirò tutta la notte nel mio letto".

mercoledì 7 ottobre 2015

Come compito un regalo

Uno degli esercizi delle lezioni di artigianato a scuola di Eleonora è quello di taglio e cucito. Dopo aver fatto delle presine e un cuscino, Eleonora ha deciso che il progetto successivo doveva essere quello che diventerà il suo regalo per il compleanno di Sofia: un cavallino giocattolo, di quelli con la testa di cavallo sopra un manico di scopa.
Così Eleonora ha passato un paio di lezioni a ritagliare le varie parti e cucirle insieme. Oggi mi ha fatto vedere il risultato. È quasi pronta, manca solo il bastone!

martedì 6 ottobre 2015

La frase mitica

L'ha pronunciata Sofia quando Eleonora, finito di cenare, ha chiesto ed ottenuto di potersi alzare da tavola per andare a leggere, ma ha lasciato il piatto e le posate sul tavolo.

L'ha detta con poca enfasi, ma perentoria e con un sorriso, quando io ho chiesto a Eleonora se non avesse dimenticato qualche cosa.

Ha detto: "Questa casa non è un albergo!"

lunedì 5 ottobre 2015

Tutta suo padre

Sono entrato e l'ho salutata. Eleonora mi ha sorriso, salutato, dato un bacio e poi mi ha raccontato della sua giornata. Più volte ci siamo parlati guardandoci in faccia, ma lei non ha detto nulla.

Quando è arrivata mamma Anette lo ha notato subito e mi ha detto che stavo bene e le piaceva. Eleonora a quel punto ha chiesto a cosa si riferisse la mamma. Io le ho detto di osservarmi bene.

Prima nulla.
Poi un abbozzato riferimento molto vago a non ho capito bene cosa.

A quel punto le ho indicato la mia testa.
Lei ancora incerta.

Le ho quindi raccontato che mi sono tagliato i capelli. Di almeno 5 cm.

Lei ha sorriso, mentre Anette dichiarava che, se ce ne fosse bisogno, questa è una prova ulteriore che Eleonora è proprio mia figlia.

domenica 4 ottobre 2015

Domenica pienotta

C'è stato un tempo in cui la soffitta faceva un po' da ripostiglio, e così lì si sono accumulati negli anni i vestiti che non andavano più bene né a Eleonora né a Sofia.

Adesso però è partito il progetto per trasformare la soffitta così ognuna delle bimbe avrà la propria stanza. Ecco quindi che abbiamo colto l'occasione per svuotare la soffitta e donare, fatta eccezione per alcuni dal valore affettivo speciale, tutti i vestiti che sono passati di misura a Sofia.
L'operazione è stata un trip nostalgico notevole.

Da notare che oggi qui era "kanelbullens dag" il giorno dei dolcetti alla cannella. Noi lo abbiamo festeggiato sia con i dolcetti fatti da nonna Eivor che con quelli di pasticceria. L'energia è comunque stata usata tutta visto che oggi c'era una delle tappe della serie giovanile di orientamento di Stoccolma, alla quale hanno partecipato un migliaio di bambini. Due di questi erano Eleonora e Sofia. Eleonora ha corso la sua prima gara "sprint" di orientamento (un paio di km circa in ambiente cittadino, quindi su un terreno più veloce e con un tipo di carta abbastanza diverso). Sofia ha prima partecipato al percorso per principianti, poi corso con mamma Anette la distanza più corta (poco più di un chilometro) e quindi nel pomeriggio fatto gli allenamenti di calcio.

sabato 3 ottobre 2015

Come far ridere mamma Anette

Io ed Eleonora questa mattina stavamo preparando la colazione quando è entrata in cucina Anette, che è scoppiata in una fragorosa risata quando Eleonora, con perfetta cadenza meneghina, le ha detto: "Uè mamma, il papà mi sta insegnando il milanese!"


venerdì 2 ottobre 2015

Con Eleonora dal dentista

Ci sono persone che sono portate per la propria professione. Una di queste è il dentista di Eleonora e Sofia.
Oggi siamo andati a fare la visita di controllo di Eleonora. Lui è stato istruttivo e professionale, ed Eleonora si è sentita proprio in gamba.
Alla fine anche Sofia, che doveva solo accompagnarci, è riuscita a portarsi via uno spazzolino ed un anellino e non vede l'ora di fare lei la visita.
10 e lode al dentista per come sa farci con i bambini.

giovedì 1 ottobre 2015

Primo allenamento in notturna

Eleonora oggi ha fatto il suo primo allenamento di orientamento in notturna (cosa qui quasi impossibile da fare d'estate, ma che fra qualche settimana si potrà fare già nel primo pomeriggio...).

È partita di scatto, ha fatto sei-sette passi in una direzione, poi si è fermata, ha guardato a destra, poi a sinistra, e poi è ripartita in direzione diametralmente opposta gridando a me e ad Anette "Avevo girato la mappa al contrario!". Quindi è scomparsa nel buio.

È tornata dopo aver trovato tutti i controlli.

mercoledì 30 settembre 2015

Non ci casca più

Il mio telefonino, quando arriva un messaggio di posta elettronica, fa un segnale come un campanellino. Ricorda il suono che fa la fatina Trilli. Così quando questa sera mentre eravamo a cena mi è arrivato un messaggio ecco che dall'altra stanza, dove avevo lasciato il cellulare, è arrivato il suono del campanellino.  Sofia ha chiesto cosa fosse quel suono, e io le ho detto che probabilmente era una fatina.
Con la faccia seria di chi non si fa gabbare mi ha guardato e ha emesso un perentorio "Ma dai... di là verità!"

martedì 29 settembre 2015

Momento individuale di trascurabile felicità

Però bisogna ammetterlo: ogni tanto un paio di giorni via per lavoro, con notti di sonno ininterrotto, colazione a buffet pronta, nessuna fretta di dover uscire dall'ufficio, anzi tutto il tempo di passeggiare per una bella città (in questo caso Berlino) e di finire di leggere quel libro iniziato mesi fa ci stanno proprio bene.

lunedì 28 settembre 2015

Reazioni diverse

Sono a Berlino per un paio di giorni.

Di solito, quando Eleonora mostra di essere ancora sveglia verso le dieci meno venti di sera quando il giorno c'è scuola, solitamente perché non riesce a smettere di leggere, la reazione naturale è quella di ricordarle in maniera decisa che la sua ora di dormire è passata da un pezzo.

Stasera invece quando alle 21:37 mi è arrivato il suo SMS che mi augurava la buonanotte le ho risposto con gioia.

domenica 27 settembre 2015

È giunto il momento di cambiare la macchina. Oggi quindi tutta la famiglia è andata per concessionarie a provare alcuni modelli identificati come "potenziali". Io e Anette abbiamo notato come Eleonora e Sofia si concentrino su aspetti dell'auto abbastanza particolari, da dove mettere le bevande, alla presenza o meno di schermi e Dvd,  a eventuali braccioli che possono diventare tavolini.
In un paio di modelli di quelle che possono diventare a sette posti è stato utile vedere come in realtà già Eleonora quasi ci stesse a malapena (mentre in altre ci potrebbe stare anche un adulto).
Mi viene da suggerire a Quattroruote di portarsi un paio di bimbi a fare i test delle familiari e di far scrivere a loro una parte della recensione.

sabato 26 settembre 2015

Allarghiamo la comune

Lo scorso capodanno affittammo uno chalet insieme a una famiglia di nostri vicini. L'esperienza andò bene, tanto che venne ripetuta dopo un paio di mesi.

Quest'anno un'altra famiglia ha deciso di aggregarsi, così abbiamo preso lo chalettone con sei stanze da letto, tre bagni (uno per famiglia) e la sauna.

Vedremo come andrà...

venerdì 25 settembre 2015

Disco Sofia

La aspettava da anni. Lei che un tempo guardava con un po' di invidia la sorella maggiore che andava alla discoteca nella scuola organizzata dalle classi che vogliono raccogliere soldi per la gita di classe. E stasera è arrivato il suo turno.
Alle 17 era fra le prime in coda.
Ha ballato alla grande.
Ha comprato due diversi dolcetti fatti dai genitori.
E al momento del lento è andata lei a scegliersi il partner.
Sofia si è goduta la sua prima "disco"!

giovedì 24 settembre 2015

Il prossimo progetto

Eleonora oramai si è trasferita in soffitta. Sofia vuole farlo anche lei. Così abbiamo deciso che è ora di coinvolgere un architetto e iniziare i lavori per rinnovare la soffitta e creare le stanze per le bimbe. Entrambe, visto che ci abiteranno, sono state invitate a contribuire con le loro idee e i loro desideri.
Eleonora, ancora in fase Harry Potter, vorrebbe colori e stile Grifondoro. Sofia è indecisa, spazia dal rosa e viola al giallo e nero, passando per turti i colori dell'arcobaleno (a volte tutti insieme). Io e Anette cerchiamo di ricordare loro che dovranno abitarci per un po' di anni, e che quindi magari è meglio evitare mode passeggere.
Vedremo cosa ne verrà fuori...

mercoledì 23 settembre 2015

Ninna nanna inadatta

Questa sera mi è venuto di cantare sia a Sofia che a Eleonora "Alla fiera dell'est" come ninna nanna.
Mai scelta fu più infelice.
Sofia, che di solito dopo tre strofe di una canzone qualsiasi è fra le braccia di Morfeo, da un'apparente sonno se n'è uscita vispa con "papà, cos'è un bue?".
Eleonora non ha nemmeno avuto una apparenza di palpebre pesanti. Con gli occhi a civetta mi ha detto "Bella questa canzone, voglio proprio sentire come va a finire...!".
Da domani si torna ai classici...

martedì 22 settembre 2015

Ci sono giorni

Ci sono la maggior parte dei giorni, con le bimbe che sono deliziose, amichevoli, amorevoli.

E poi ci sono alcuni, per fortuna rari, in cui ogni occasione è buona per stuzzicarsi, bisticciare e fare le monelle: chi arriva prima a scuola (con corsa e spallate negli ultimi metri), chi deve prendere la posta, chi vuole esser pettinata per prima, chi vuole venir presa per prima dopo la scuola, ...

Oggi è uno di quei giorni.

lunedì 21 settembre 2015

Change management

È passato un mesetto, ma ancora mi capita di chiedere a Sofia com'è andata all'asilo.
Quanto ci metterò ancora prima che mi venga naturale di chiederle com'è andata a scuola ?

domenica 20 settembre 2015

Un impegno preso è un impegno

Oggi pomeriggio c'era un bellissimo sole. Tutti i bambini della via giocavano insieme (anche se il loro muoversi fra un giardino e l'altro all'occhio non abituato avrebbe potuto dare l'idea di una orda di cavallette che distruggeva qualsiasi cosa fosse in ordine): grandi, piccini, maschi e femmine erano un gruppo unico.

Ad un certo punto io ho detto a Sofia che era ora di prepararsi per andare agli allenamenti di calcio. Era proprio nel mezzo delle gare di monopattino. In mezzo secondo è passata da un sorriso raggiante a un'espressione disperata e mi ha chiesto se fosse proprio necessario andare all'allenamento. Le ho risposto di sì. Le ha fatto un po' il broncio, ma mentre mettevamo i calzettoni però era già tornata serena. Quando è salita dietro di me sullo scooter era sorridente, e ha salutato con allegria il gruppo di amici che stava ancora giocando. Tutto l'allenamento lo ha fatto con impegno, sudando, dando il massimo, sorridendo, e neanche una parola sul fatto che avrebbe potuto essere stata a casa con gli amici.

Una volta tornati a casa non si è nemmeno cambiata. Si è riunita al gruppo ancora vestita da calcio.

Più tardi, mentre le lavavo i capelli mi ha detto che è stata contenta di essere andata agli allenamenti.

sabato 19 settembre 2015

Compleanno di Anette

Per il compleanno di Anette le bimbe hanno dato il meglio di sé.  Sofia è voluta venire con me a prendere i croissant appena sfornati (la nostra tradizione vuole che il festeggiato venga svegliato con la colazione a letto portata dal resto della famiglia che entra cantando tanti auguri sia in italiano che in svedese), entrambe avevano preparato dei bellissimi biglietti di auguri, ed Eleonora le ha anche fatto un dipinto su tela molto carino.

Per l'occasione brunch a gamla stan (la città vecchia di Stoccolma), al Flying Elk. Consigliato a chi passasse da Stoccolma.

venerdì 18 settembre 2015

Oltre le previsioni

Eleonora e alcune sue amiche oggi hanno venduto delle fette di torta per raccogliere dei soldi da devolvere in beneficenza.
Il loro piano era di stare fuori dal portone della scuola dalle 14 alle 16.
Avevano oltre un centinaio di fette.
Poco dopo le 15:30 le avevano già vendute tutte.


giovedì 17 settembre 2015

Viva i nonni

La legge di Murphy vuole che se c'è un giorno nel quale sia tu che tua moglie avete una agenda piena di riunioni inderogabili, appuntamenti improrogabili e zero possibilità di portare una figlia in ufficio, ecco che quello è il giorno che tua figlia avrà 39 di febbre.


La fortuna vuole che quello è il giorno in cui i nonni ti dicono che per loro non c'è nessun problema a farsi 70 km di macchina per portarti úna bimba agli allenamentí di orientamento e fermarsi a dormire da te per tenerti quella ammalata per tutto il giorno.


E quando arrivi ti fanno anche trovare la cena pronta :-)


Santi subito!



mercoledì 16 settembre 2015

Posta elettronica

Giovedì e venerdì la maestra di Eleonora non ci sarà. Verrà una supplente.
L'ho saputo via e-mail direttamente dalla maestra, che lo ha comunicato tramite il diario elettronico. È lo stesso nel quale si trovano i compiti, la lettera della settimana e anche il link al blog della direttrice.
Da un lato mi piace questo uso della tecnologia. Dall'altro però a volte è un po' noioso sapere le cose di scuola prima che Eleonora e Sofia me le raccontino.

martedì 15 settembre 2015

Raccolta fondi

Hanno fatto tutto Eleonora e un paio di sue compagne di classe. Saranno state le notizie sui migranti, o forse solo il desiderio di fare qualcosa per gli altri. Hanno deciso che faranno delle torte e dei biscotti da vendere a scuola per poi dare il ricavato a Rädda Barnen  (Save the Children) e/o alla Croce Rossa. Hanno chiesto il permesso alla direttrice, che glielo ha accordato. Domani faranno e metteranno in giro i volantini. Giovedi sera faranno le torte e i biscotti. Venerdì dopo la scuola li venderanno.

lunedì 14 settembre 2015

Foto di classe

Questo è il periodo delle foto di classe.
L'usanza qui è quella di fare "skolkatalogen", il libro con la foto di tutte le classi e quelle di ogni allievo.

Per la prima volta quest'anno Eleonora e Sofia avranno le proprie foto nello stesso annuario.

Una cosa divertente è spesso andarsi a rivedere questi cataloghi molti anni dopo. Così nasce la domanda... prenderne una copia o due (in modo che ognuna possa avere la propria copia da conservare in qualche soffitta e riguardarsela fra qualche lustro) ?

domenica 13 settembre 2015

Ispirato dalle bimbe

Da poco più di un anno ho iniziato a uscire con la bici da corsa. Un po' per tenermi in forma, un po' perché è un ottima occasione per pensare e un po' perché è un momento di aggregazione visto che a volte usciamo in un gruppetto di papà italiani.

Così, oggi ho fatto la mia prima "gran fondo" di 170 km in bici. Non mi ero mai misurato su distanze oltre i 100km. La metà del percorso era a Nynäshamn, una città di mare a circa 70 km a sud di Stoccolma. Lì spirava una brezza marina che era un controvento notevole. Mentre pedalavo con il vento in faccia mi sono venute in mente Eleonora e Sofia settimana scorsa, quando hanno corso sotto la pioggia. Mi sono state di ispirazione. Mi sono venute in mente sia la loro gioia che la loro grinta. E la strada sino all'arrivo mi è sembrata scorrere più velocemente.

O forse era solo cambiato il vento...

(Però mi è piaciuta molto questa sensazione di venire ispirato dalle mie figlie)

sabato 12 settembre 2015

A volte è come cercare di parare un rigore

A metà novembre compirà dieci anni. Eleonora è in quella fase nella quale spazia dall'essere bambina all'essere preadolescente diverse volte al giorno. La cosa è evidente facendo un giro con lei al centro commerciale: passa dal negozio di moda dove si specchia provando vestiti da adulta al negozio di giocattoli dove si sofferma sia sui Lego Friends che sul piccolo chimico, passando per la libreria dove spazia dai libri per bambini a The Hunger Games.

Io cerco di seguirla in queste sue transizioni, ma a volte rimango proprio spiazzato.

venerdì 11 settembre 2015

La piccola Grisù

Ha gattonato come si fa quando ci si tiene bassi sotto il fumo, ha provato l'ebbrezza del sedile di guida dell'autopompa, ha provato la scala telescopica e a spruzzare l'acqua mirando a un bersaglio. E poi ha visto i pompieri partire per un'operazione vera visto che la chiamata è arrivata proprio mentre la classe era lì.

Sofia è tornata entusiasta dalla visita alla caserma dei vigili del fuoco.

giovedì 10 settembre 2015

Primi e secondi

Mentre andavamo a scuola io e Sofia abbiamo visto da lontano Eleonora che parcheggiava la bici. Sofia mi ha chiesto quando potrà andarci anche lei. Stavo per dirle "appena sai andare bene in bici" quando mi è venuta in mente una chiacchierata di pochi giorni fa con Anette a proposito del telefonino di Eleonora. Eleonora ne vorrebbe uno con uno schermo un po' più grande. Io avevo detto ad Anette che se per caso Eleonora ne ricevesse uno nuovo per Natale il suo potremmo darlo a Sofia. Lei, che è prima figlia e sorella maggiore mi ha detto che se Eleonora ha dovuto aspettare sino ai nove anni, sarebbe giusto che anche Sofia lo riceva alla stessa età. Io, che sono secondo e fratello minore ho pensato che sarebbe quasi uno spreco mettere via il telefonino di Eleonora se può tornare utile. Abbiamo così iniziato a parlare di come i secondi spesso vivano di rendita per battaglie fatte dai primi, e di come i primi possano vivere il vedere che i secondi sfruttano alla grande la scia.
Devo ammettere che, per la maggior parte, mi ha convinto.

mercoledì 9 settembre 2015

Cresce la rubrica

Da quando Sofia ha iniziato la scuola nella rubrica del mio telefonino sono apparsi alcuni nuovi numeri registrati come "Tizio papà di Caia - scuola", che fanno compagnia a quelli del tipo "Sempronia mamma xyz asilo" oltre a quelli delle varie attività delle bimbe.

Ammetto però di non aver ancora memorizzato tutti i volti, per cui ogni tanto la mattina nel percorso scuola-lavoro ci sono un po' di momenti di leggero imbarazzo quando saluto o vengo salutato. A volte nel mio sguardo, a volte in quello dell'altra persona, molto spesso in quelli di entrambi c'è la sensazioni di non aver la minima idea di chi si stia salutando.

I bambini invece già dopo un paio di settimane dimostrano di avere una memoria di ferro. E  così passeggiando capita di venire salutati come "Ciao papà di Sofia!" e di sentire che salutano tutti associandoli al relativo figlio o figlia. Così stamattina ho scoperto chi avevo appena salutato grazie al commento di un bambino.

martedì 8 settembre 2015

Famiglia allargata

La scuola ci ha provato a dividere le riunioni di classe e gli incontri con la direttrice in serate diverse, ma il caso ha voluto che le riunioni delle classi dei figli di una famiglia di nostri vicini fossero la stessa sera. E così oggi dopo la scuola ci siamo presi cura noi delle loro due bimbe, cosa che anche loro fanno con le nostre quando serve.

Risultato: a cena ero beato fra le donne, con quattro bimbe che giravano per casa, che prima sono diventate silenziosissime quando è stato il momento di mangiare la squisita carbonara fatta da Anette, e che poi a turno hanno descritto la loro giornata a scuola, compreso il fatto che fossero tutte concordi su quanto fossero state buone le tacos a pranzo (che a quanto pare sono un ottimo modo per far mangiare ai bimbi a scuola l'insalata, i pomodori e il mais).

lunedì 7 settembre 2015

La villa


A scuola di Eleonora e Sofia il doposcuola dei primi quattro anni di elementari si svolge in locali all'interno dell'edificio scolastico. Quello del quinto e del sesto anno in un edificio esterno, chiamato "la villa". È una villa di 600mq con aule di tutti i tipi: per fare cucito, ceramica, immagine, con i tavoli da ping-pong e da calcetto, con i videogiochi, con i cuscinoni, quella silenziosa per fare i compiti.

Questa sera c'è stato l'incontro fra il personale del doposcuola e i genitori dei bambini che vanno da quest'anno alla villa. Ci hanno raccontato delle varie attività, del fatto che i bambini hanno appena votato che ogni venerdì non faranno attività "digitali" (nel senso di telefonini, tablet, ecc.), che a fine anno faranno una mostra dei lavori fatti durante l'anno che saranno messi in vendita per raccogliere fondi da dare in beneficenza. Ci hanno spiegato di come aiutano i bambini a fare i compiti, di come cooperano con gli insegnanti, di cosa si aspettano dai bambini e di cosa si aspettano da noi.

Al doposcuola vanno sei classi, tre del quinto e tre del sesto anno. Fanno qualcosa come 120 bambini. Io sono rimasto affascinato da come in tre settimane il personale avesse già imparato a conoscere i vari bambini. Ogni genitore è entrato presentandosi come il papà di tizia o la mamma di caio, e il personale aveva già un aneddoto o due su quel bambino o quella bambina.

Eleonora in questi giorni è divisa fra la voglia di venire a casa e usare le proprie chiavi e lo stare al doposcuola sino all'ora di chiusura (ufficialmente le 18, ma ci hanno detto che visto che dopo iniziano le attività serali nessuno verrà comunque mai buttato fuori).

domenica 6 settembre 2015

Prins Daniels Lopp - La corsa del principe Daniel


Sotto la pioggia, in certi momenti torrenziale, si è svolto oggi ad Hagaparken il giorno dello sport, dove si potevano provare una cinquantina di attività sportive. fra cui  tiro a segno, con l'arco, varie arti marziali, golf, frisbee, bocce, vela, equitazione, pallamano, baseball e chi più ne ha più ne metta. Il momento clou della giornata era Prins Daniels Lopp, la corsa del principe Daniel, marito della principessa Victoria, che ad ogni corsa dava il via e premiava i bambini all'arrivo. La corsa è una corsa campestre su un percorso di circa 750 metri per i più piccoli, circa 1500 per quelli dell'età di Eleonora, e 2250 per quelli ancora più grandi.
Le bimbe, incuranti della pioggia, hanno provato diverse attività e si sono divertite tanto. Nella corsa Eleonora è arrivata nel gruppo dei primi dieci, seconda fra le ragazze. Sofia, che anche lei ha dimostrato di cavarsela proprio bene nella corsa, all'arrivo ha abbastanza ignorato il principe ed è andata invece ad abbracciare la mascotte della sua squadra di calcio.