giovedì 31 ottobre 2013

Rubamazzetto matematico

Questa sera con Eleonora ci siamo messi a giocare a rubamazzetto. A Eleonora piace la matematica, e quindi un gioco dove c'è la possibilità di fare somme ha subito stimolato la sua voglia di attivare il cervello. Solo che a un certo punto le addizioni non le sono bastate, e pur di prendere carte (è una alla quale piace vincere) ha iniziato ad uscirsene con ragionamenti (corretti) del tipo: "ma se giù c'è un sei, e sul tuo mazzetto c'è un otto, beh, otto meno sei fa due, e io qui ho proprio un bel due...", e poi "ci sono un quattro e un due, e io ho un otto...due volte quattro fa otto, vero?". Devo dire che vederla così concentrata nel trovare il giusto legame fra i vari numeri mi ha fatto accettare volentieri di cambiare le regole.

mercoledì 30 ottobre 2013

Staffetta

Cambio bimba! Ieri i nonni ci hanno riportato Eleonora e questa mattina si sono presi per un paio di giorni Sofia, che stasera ci ha detto che si sta divertendo con il gatto dei nonni e che ha mangiato il primo biscotto allo zenzero della stagione, che è uno di quei sapori che portano subito il pensiero al Natale e ti fanno realizzare che nel giro di qualche settimana qui di solito tutto si imbianca di neve.

Eleonora è contenta dell'essere per un po' l'unico centro delle nostre attenzioni. Questa sera l'abbiamo coccolata portandola prima al cinema a vedere un film basato su alcuni dei suoi libri preferiti (Lasse-Majas detektivbyrå - L'agenzia investigativa di Lasse e Maja, scritti da Martin Widmark, che è anche l'autore delle storie di Nelly Rapp Agente Antimostri che Eleonora sta leggendo sia in svedese che in italiano) e poi a gustarsi delle crêpes con gelato e nutella. Domani, vista la settimana senza lezioni e poiché sa nuotare, andrà in piscina con la scuola. Il divertimento per lei sembra proprio non finire.

martedì 29 ottobre 2013

Più veloce della luce

Camminando verso l'asilo questa mattina Sofia mi ha guardato e mi ha detto: "Papà, sai... sei io dico a Zeke che gli voglio dare un bacino lui corre via più veloce di Saetta McQueen".

Le ho detto di non preoccuparsi che nel giro di pochi anni le cose cambieranno.

lunedì 28 ottobre 2013

Quando la routine cambia

Settimana di höstlov, la vacanza d'autunno. Attività didattica sospesa (ma scuole e asili aperti regolarmente con il personale del doposcuola e parte di quello insegnante). Eleonora è per un paio di giorni dai nonni, mercoledì faremo il cambio, lei tornerà e dai nonni andrà Sofia.

Il fare la routine mattutina senza Eleonora, anche se non è la prima volta, è stato abbastanza strano, sembrava mancasse qualcosa. Al momento di uscire io e Anette tenevamo entrambi Sofia per mano e ci siamo guardati come per dirci "Ma abbiamo preso davvero tutto?".

domenica 27 ottobre 2013

L'anniversario del battesimo



È arrivato sotto forma di un biglietto con torta e palloncini: era l'invito della Chiesa a festeggiare oggi pomeriggio i tre anni dal battesimo di Sofia con una cerimonia composta da una breve messa e da una merenda tutti insieme nei locali dell'oratorio. Sofia non ha voluto chiaramente perdersi un'occasione nella quale era lei uno dei protagonisti.

Durante la funzione, cantata da un coro di bambini e dai presenti, la pretessa ha raccontato ai bimbi, usando una bambola, come funziona il battesimo e cosa significa. Poi tutti a mangiare: succo per i piccoli, caffè per i grandi, torta (squisita) e biscotti per tutti.

Quando penso a quando tutta la famiglia era raccolta lì per il battesimo e poi penso che fra poche settimane Sofia compirà quattro anni mi sembra proprio che il tempo voli.


sabato 26 ottobre 2013

Gioco "maschio"?

Mattina dedicata al calcio, per Eleonora due partite amichevoli. La prima l'ha giocata in porta mentre la seconda l'ha giocata fuori. C'era molto agonismo, quello che nel linguaggio comune viene chiamato gioco "maschio", ma che denota che chi usa quell'espressione probabilmente non ha mai visto l'energia e la passione che ci mettono anche le femmine: spinte spalla spalla, contrasti decisi, scontri dovuti alla voglia di non mollare, tanto che la prima partita Eleonora l'ha finita qualche minuto prima proprio a causa di uno scontro di gioco: lei è uscita sul pallone, l'attaccante non si è fermato e la botta è stata inevitabile. Dopo qualche coccola e un biscotto al cioccolato era però già di nuovo in forma.

Durante la seconda partita ha dato il massimo, compreso un gol di sinistro (che in realtà non è il suo piede) praticamente dalla linea di fondo. La passione italiana l'ha fatta vedere quando l'arbitro non ha sanzionato un fallo contro di lei. Si è rialzata, ha guardato la direttrice di gara negli occhi e le ha detto: "Hej tu, guarda che quello era uno sgambetto!". Verso la fine dell'incontro a un certo punto un lancio da parte dell'altra squadra; Eleonora, stanca, arriva un secondo dopo l'avversaria facendola rotolare a terra. Mentre quella ruzzolava Eleonora si è alzata piangendo, le è andata incontro e aiutandola ad alzarsi, con le lacrime agli occhi, le ha detto che non l'aveva fatto apposta. Si sono abbracciate e quando il gioco è rispreso Eleonora aveva ancora gli occhi un po' lucidi.

venerdì 25 ottobre 2013

Voglia di essere grande e indipendente

Questa sera a scuola di Eleonora c'era la discoteca di Halloween, organizzata dai ragazzi delle classi dell'ultimo anno per raccogliere un po' di fondi per la gita scolastica tramite il biglietto d'ingresso e la vendita di dolci, torte, pop-corn e compagnia bella.

Per Eleonora di solito il budget è limitato a quello che il genitore che la accompagna decide sia abbastanza. Lei però ha i suoi risparmi frutto della mancia settimanale. E così, per essere indipendente nella scelta dei dolcetti e nella quantità, ha chiesto di poter usare parte dei suoi soldini per comprarsi da sola i generi di conforto durante la festa. Noi abbiamo accettato e lei ha sfoderato uno sguardo di orgoglio ogni volta che ha preso la borsetta per andare a comprarsi qualche cosa.

Non so se sia perché lei è più attenta quando i soldi sono i suoi o, come credo, che sia io che Anette siamo abbastanza generosi, ma rispetto a quando siamo noi a pagare Eleonora ha preso molti meno dolcetti (e alla fine, nonostante si fosse data un budget, aveva ancora dei soldi nel portafogli).

giovedì 24 ottobre 2013

Paparino il catalogo è questo...

A esattamente due mesi da Natale (che qui si festeggia il 24) ecco che puntuale è arrivato nella casella della posta il primo catalogo dei giocattoli. Sofia ed Eleonora lo hanno subito identificato nel mucchio della posta e si sono messe ad analizzarlo a fondo. Visto che (s)fortuna vuole che anche entrambi i loro compleanni cadranno proprio fra qui e Natale, ecco che le bimbe hanno escogitato un metodo personale per catalogare i vari giocattoli più o meno interessanti. Oltre al numero di cerchi intorno al gioco (più alto è il numero, maggiore il desiderio di averlo), i vari giochi sono anche stati segnalati sia con "per Sofia"/"per Eleonora" che con "per il compleanno/per Natale".
Viste le età diverse, su svariati giocattoli hanno gusti differenti.
Purtroppo su uno solo sembrano essere d'accordo e lo hanno segnalato con un codice del tipo "non importa se per Natale o per il compleanno, a tutte e due questo piace proprio e lo desideriamo entrambe": il set di batteria con rullante, grancassa, tom-tom e compagnia bella...

mercoledì 23 ottobre 2013

Fra la Persia e Bollywood

Questa settimana la scuola dove Eleonora fa danza ha deciso di fare una serie di lezioni speciali per far conoscere alle bambine diversi stili di danza. Inoltre le varie insegnanti hanno deciso di fare la lezione unendo diverse classi. Il risultato è stato questa sera una lezione con una trentina di bambini nella sala dove di solito si svolgono i saggi. Gli "stili" di danza proposti sono stati musica persiana, musica indiana in stile Bollywood e Disco stile anni '70. Eleonora li ha apprezzati tutti e tre, con una chiara preferenza per la Disco (è uscita canticchiando "You should be dancing tonight" dei Bee Gees muovendosi come Karen Lynn Gorney ne "La febbre del sabato sera").
Sofia non ha saputo resistere al richiamo della musica e ha partecipato anche lei alla lezione. Tony Manero ha una nuova rivale!

martedì 22 ottobre 2013

Vanità

Uno dei regali ricevuti per il suo terzo compleanno che Sofia ha apprezzato di più nei mesi passati è una spazzola personalizzata con il suo nome. Questa mattina, poco prima di accompagnarla all'asilo, mi sono avvicinato a Sofia con quella spazzola in mano per sistemarle i capelli. Lei però mi ha fermato. Era davanti allo specchio e mi ha detto: "Niente spazzola...sono più bella così!"

lunedì 21 ottobre 2013

L'alfabeto a modo suo

Mentre guardavamo insieme un giornalino Sofia ha indicato una L e ha detto: "Quella ce l'ha Lia nel suo nome"
"Giusto, quella è una L"
"E quella ce l'ha Zeke"
"Esatto, quella è la Z di Zeke"
"Questa (V) ce l'ha Victor, questa (E) Eleonora...e questa, eh eh, l'abbiamo noi, (S) Stefano e Sofia"

Niente Albero, Barca, Cane o Apa, Bok, Cykel, per Sofia le lettere sono collegate ai nomi degli amici. Ogni bambino all'asilo ha imparato a scrivere il proprio nome, e tutti imparano le lettere imparando come si scrivono anche i nomi degli altri.

domenica 20 ottobre 2013

Un giudice inflessibile

Fra le varie cose che Eleonora ha portato a casa da scuola venerdì c'era anche un questionario della società che gestisce la refezione. Otto domande del tipo "La varietà del cibo è soddisfacente?", "Riesci a mangiare con calma e tranquillità?", "Il locale è pulito e in ordine?" e "Il personale è gentile con te?" alle quali rispondere "mai-qualche volta-spesso-sempre", un paio di domande dirette sulla qualità e il sapore del cibo e del buffet dell'insalata e il cibo preferito, oltre allo spazio per lasciare commenti.

Eleonora ha risposto molto onestamente, criticando certe cose e premiandone altre. Ha scritto che non sempre pensa che la varietà offerta di ricette sia abbastanza ampia e il giudizio globale è stato abbastanza neutrale.

La parte italiana è probabilmente emersa nella parte dei suggerimenti, dove ha chiesto che ci sia più spesso la pasta (mentre sovente, a giudicare dai menu che racconta, i carboidrati arrivano da riso e patate). Quella svedese è rivelata dalla richiesta di avere più spesso le polpettine del genere che si trova all'IKEA. Mi ha detto che inoltre è un po' invidiosa del ristorante che ho io al lavoro, che serve ogni giovedì le frittelle con panna montata e marmellata di ribes rosso.

sabato 19 ottobre 2013

Caccia al tesoro

Dopo la cena. Io e Anette ci fermiamo a tavola a chiacchierare mentre le bimbe si mettono a giocare. Sofia per un po' va avanti e indietro, poi si mette a giocare con Eleonora. Dopo un po' entra in sala da pranzo con l'aria quasi corrucciata e il passo titubante, guarda me e Anette e dice: "Sapete...prima volevo fare un gioco...una caccia al tesoro...allora ho nascosto delle vostre cose...ma non mi ricordo cosa, e non mi ricordo dove...".
E così tutta la famiglia, Eleonora compresa, si è ritrovata impegnata in una improbabile caccia al tesoro.
Prima Sofia ci ha fatto cercare per tutto il primo piano.
Poi ci ha fatto scendere al piano terra.
Dopo un po' ha iniziato a dire "acqua" e "fuochino".
Si ricordava benissimo di cosa aveva nascosto (il giornale di oggi e un paio di riviste) e dove. Aveva solo avuto voglia di coinvolgerci tutti in un suo gioco. Missione compiuta.

venerdì 18 ottobre 2013

Primi fiocchi di neve

È durata un paio di minuti, ma erano proprio quelli in cui eravamo in strada. Io in mezzo, Sofia da una parte ed Eleonora dall'altra. La pioggerellina di questa mattina a causa dei due gradi di temperatura che c'erano in quel momento ha dato vita ai primi fiocchi di neve di questo autunno. Qualche fiocco si è fermato sui berretti delle bimbe abbastanza a lungo da permettere loro di prenderli e sentirseli sciogliere in mano.
Una volta arrivati a scuola era già tutto finito. Il resto della giornata ha, per fortuna, visto il sole tornare a splendere e la temperatura tornare in doppia cifra. A Eleonora e Sofia però è bastato perché venisse loro voglia d'inverno, di slitte e pupazzi di neve.

giovedì 17 ottobre 2013

Buonumore mattutino

Da qualche tempo la logistica del mattino prevede che Anette ed Eleonora (che inizia la scuola alcuni giorni alle otto e altri alle otto e un quarto) escano insieme un po' prima, mentre io e Sofia (che cerchiamo di lasciare dalle otto e mezza) usciamo un po' dopo. E così la passeggiata mattutina con Sofia è uno dei momenti che mi illumina la giornata visto che riesce sempre a inventarsi qualcosa di divertente. Una delle cose che mi mette più di buonumore è quando lei, dall'alto dei suoi tre anni dieci mesi e dodici giorni, mi guarda con aria seria e inizia la frase con: "Sai papà, quando io ero piccola...".
Una giornata che inizia così può solo essere splendida!

mercoledì 16 ottobre 2013

Scrivere e leggere

Il compito della settimana di svedese per Eleonora - riceve i compiti il venerdì, deve consegnarli fatti e possibilmente con un piccolo commento dei genitori entro il giovedì mattina successivo - era di scrivere correttamente delle parole; alcune dal suono simile, ma dalla grafia diversa (tipo jord = terra, hjort = cervo, gjort = fatto) e alcune un pochino più "complicate" da scrivere e pronunciare (tipo sjuksköterska = infermiera, che fa anche parte di uno degli scioglilingua più tipici in svedese).

Il compito prevedeva dieci parole più semplici, e dieci più avanzate. Bisognava inoltre scrivere un pensierino usando le dieci parole facili. Chi voleva poteva scrivere il pensierino usando anche alcune delle dieci parole più avanzate. Eleonora non ci ha pensato su due volte: ha voluto scrivere il pensierino usando tutte e venti le parole, e si è inventata una storia lunga che le comprendeva tutte.

In classe hanno inoltre deciso di iniziare una specie di circolo del libro. Ognuno prende il libro che vuole dalla biblioteca di classe, lo legge nel tempo che vuole, e quando lo ha letto risponde ad alcune domande che verificano la comprensione. Poi il libro viene passato a qualcun altro (o rimesso via). Eleonora ha già iniziato a divorare il primo libro e pare abbia già adocchiato quale vorrebbe leggere subito dopo. Scrittura e lettura sembra proprio che stiano diventando due passioni per lei.

martedì 15 ottobre 2013

Hello world!

Le ho buttato lì un "How are you?" in inglese quasi per caso. Lei mi ha risposto con un "Fine, thanks; and you?" con accento quasi britannico. Le ho quindi risposto e frase dopo frase ne è nata una conversazione in inglese per un buon quarto d'ora abbondante. Abbiamo parlato di lei, della nostra famiglia, di cavalli e di farfalle. Ogni tanto mi chiedeva qualche parola, ma il tutto è comunque stato abbastanza fluido. E così mi sono reso conto che il metodo della sua insegnante, che usa una scimmietta di peluche di nome Smiley, sembra proprio funzionare: Eleonora è in grado di cavarsela con una conversazione elementare in inglese. Domani farò i complimenti alla maestra.

lunedì 14 ottobre 2013

Meno dolcezza

Parlando con Anette (che su queste cose, come su tante altre, è molto saggia) di alcuni sbalzi di umore dei bambini, fra cui le nostre bimbe, abbiamo discusso dell'effetto dello zucchero sui cali e sui picchi glicemici. Mito, leggenda metropolitana, verità, boh... ho però voluto condurre il mio studio personale, che non ha quindi valore scientifico, ma che secondo me ha un fondo di verità: quando do a Eleonora una merenda molto ricca di zuccheri (ad esempio il classico panino con Nutella, che lei adora) il suo umore durante l'allenamento di calcio varia molto di più che quando prima dell'allenamento mangia altrettanti carboidrati, ma meno zuccheri (ad esempio un panino con il formaggio prästost (tipo un Asiago) o con il paté di fegato leverpastej).

Visto che Eleonora si allena due volte alla settimana ho avuto modo di provare per tante settimane, e tutte le volte che le ho dato una merenda molto zuccherina ho visto l'effetto "partenza a mille, calo, nervosismo, bisogno di mangiare durante l'allenamento", mentre quando, come oggi, le ho dato una merenda meno zuccherina l'effetto mi è sembrato un allenamento più calmo, concentrato, con energia per tutti i novanta minuti.

Forse è autosuggestione...quasi quasi provo a chiedere ad Anette di preparare la merenda per Eleonora senza dirmi se le da il panino con la Nutella o quello con il paté per vedere se l'impressione viene confermata...

domenica 13 ottobre 2013

All'aperto!





 Visto che l'autunno continua ad essere soleggiato anche oggi ne abbiamo approfittato per stare all'aperto il più possibile - come credo la maggior parte degli svedesi; anche l'insegnante di equitazione ha suggerito di uscire dal maneggio e godersi il "caldo" (15 gradi, e al sole si stava proprio bene).

Sia Eleonora che Sofia hanno voluto dedicarsi ad attività tipo aquilone, salto nelle foglie (una delle cose che mette una grandissima gioia a mamma Anette), e portare in terrazza alcuni dei giochi dalla cameretta per organizzare un ristorante all'aperto dove avere l'immancabile té con i peluche.

sabato 12 ottobre 2013

Un nuovo posto delle fragole

Vista la bella giornata di sole oggi abbiamo deciso di improvvisare un pic-nic. Prendi quindi un po' di sciroppo di rabarbaro e lamponi fatto da mamma Anette, un bel thermos di caffè, qualcosa di goloso, metti tutto nello zainetto e via di buon passo. La scelta del posto è caduta sulla zona di Frösunda, dove abbiamo scoperto il parchetto Anders Lundström, che nella prima meta del 1800 era considerato il miglior giardiniere di Svezia e la cui abitazione è ancora intatta (ma non visitabile in quanto privata) proprio nel parchetto. Un posto semplice, ma veramente carino, specialmente con i colori dell'autunno.

venerdì 11 ottobre 2013

Sorelle diverse

Classica merenda del venerdì: io prendo una bimba, Anette quell'altra, e tutti insieme si va in pasticceria a prendere qualcosa di buono da mangiare come merenda a casa.

La scelta di Eleonora e Sofia è caduta sullo stesso tipo di dolce: un vaniljbulle, una pasta fresca e morbida tipo krapfen con un po' di cardamomo nell'impasto, aperta sopra e farcita con una squisita crema alla vaniglia.

Una volta arrivate a casa Eleonora e Sofia hanno agito in maniera diametralmente opposta: Sofia ha prima gustato tutta la crema, svuotando la pasta completamente per poi mangiarsela. Eleonora ha minuziosamente tolto la crema lasciandola da parte nel piattino, poi si è gustata la pasta e solo a quel punto si è goduta la crema.

giovedì 10 ottobre 2013

Ego ristrutturato

Sono entrato inatteso nella classe del doposcuola una decina di minuti prima dell'orario al quale siamo soliti andarla a prendere. Eleonora deve aver come sentito la mia presenza...mi ha visto con la coda dell'occhio, si è girata di scatto e ha iniziato a correre verso di me.
Nell'ordine:
- ha calpestato la scacchiera della dama rovesciandola,
- è inciampata in un tappetino,
- ha travolto una sedia con il rischio di lasciarci una rotula,
- praticamente a mezz'aria e senza equilibrio mi è saltata in braccio modello koala sul suo albero preferito gridando con gioia "papààààà!!!"

Al suo asilo anche Sofia mi ha dedicato un saluto simile.

Il mio ego di papà è contento :-)

mercoledì 9 ottobre 2013

Cose che fanno male all'ego

Seconda notte di fila fuori casa a causa di un corso. Ho chiamato verso l'ora di cena per salutare le bimbe. Nessuna ha dato segni di sentire, per il momento, la mia mancanza. Anzi, Eleonora sembrava quasi più preoccupata di prendersi cura del suo cucciolo virtuale sul tablet. Il mio ego a momenti ne risentiva... :-)

martedì 8 ottobre 2013

Devo ricordarmene

Corso di leadership in azienda. La dirigente ci racconta di uno studio nel quale ad alcuni insegnanti era stato detto che gli era stata assegnata una classe di bambini particolarmente dotati e intelligenti (cosa però non vera, la classe era normale), mentre ad altri non era stato detto nulla. Risultato: anno dopo anno le classi al cui insegnante era stato detto di avere alunni più bravi hanno raggiunto risultati migliori. Morale: quello che crediamo delle persone e ci aspettiamo da loro influenza spesso ciò che riusciamo a sviluppare e tirar fuori da loro. Anche come genitore voglio ricordarmi di questa cosa (anche perché in effetti le poche volte che ad esempio le bimbe rovesciano qualche cosa è quando io dico loro "attenta a non rovesciare..." mentre se non dico nulla e credo che riusciranno nel compito ci riescono senza problema).

lunedì 7 ottobre 2013

In classe da Eleonora

Oggi pomeriggio chiaccherata "di verifica" con la maestra per discutere di a che punto è Eleonora rispetto al suo IUP, individuell utvecklingsplan, il piano individuale di sviluppo che descrive come lei debba raggiungere gli obiettivi del programma ministeriale.
Eleonora ne ha approfittato per dare a me e ad Anette una visita guidata della classe. Rispetto alla realtà scolastica che ho vissuto io ci sono alcune differenze notevoli: la prima sono i libri. Qui sono della scuola, e rimangono a scuola. In aula ci sono le varie sezioni: quella con i libri di svedese, quella con i libri di matematica, e poi inglese, scienze, più una mini biblioteca, le varie schede di studio, eccetera. Niente libri da comprare, niente libri da portare avanti e indietro. Eleonora ha una cartella leggerissima con solo il quaderno dei compiti a casa con le relative dispense. In compenso quando l'anno sarà finito non ci saranno libri in casa. In aula poi ogni bambino ha il suo cassetto. Dentro tutto il materiale che le serve, i lavori terminati e quelli in corso. Eleonora si muove per la classe con una padronanza incredibile. Mentre con la maestra si parla di alcuni lavori di matematica ecco che Eleonora si alza, va a prendere l'oggetto della discussione, e poi rimette il tutto a posto. Stessa cosa con il quaderno di bella calligrafia.
I banchi sono disposti a isole. In questo periodo i bambini si stanno abituando a lavorare in gruppi di quattro. Alcuni esercizi, ci spiega la maestra, sono individuali, altri da risolvere come gruppo. Fra qualche settimana mischierà i gruppi, che sono già stati cambiati una volta.
Sui muri la fanno da padrone i disegni e i racconti dei bambini: pensierini, riassunti, racconti, dipinti. C'è di tutto. Una specie di arredamento dinamico.
Finita la chiaccherata Eleonora mette tutto a posto e finisce di mostrare un paio di lavori a me e ad Anette. Nei suoi occhi un orgoglio che fa sì che io e Anette ringraziamo la maestra ancora più sentitamente.

domenica 6 ottobre 2013

Ultimo torneo della stagione

L'autunno oramai ci ha già regalato qualche notte sotto lo zero e quindi fra poco qui il calcio all'aperto si prenderà una pausa. Oggi per Eleonora e le sue compagne di squadra è stata la volta dell'ultimo torneo, organizzato da una squadra di riguardo con un'ottima scuola calcio femminile, quel Tyresö FF campione di Svezia in carica dove gioca Marta da Silva, considerata la miglior giocatrice di calcio al mondo.

Eleonora ha deciso di stare in porta le prime due partite su tre (il regolamento della nostra società vuole che per ancora qualche anno i giocatori non abbiano ruoli fissi), e ha giocato veramente bene, contribuendo a due vittorie: 3-0 e 3-1. L'ultima partita era decisiva per il torneo, contro le padrone di casa. Sarà anche stata una partita fra bambine di 8 anni, ma è stata proprio bella ed avvincente. Da Eleonora è partita l'azione del primo gol e alla fine le bambine dell'AIK hanno vinto 2-1 portando a casa l'ultima medaglia per questa stagione. Le bambine oramai si comportano come una vera squadra: si incoraggiano, si aiutano, si consolano, fanno da sole la ola per i genitori a fine partita, e a e piace proprio vederla così coinvolta.

sabato 5 ottobre 2013

Se può lei, posso anch'io...

Il pupazzetto fatto
al doposcuola
da Eleonora
Sofia è nella fase "tutto quello che fa Eleonora posso farlo anch'io".

Eleonora è tornata a casa con un pupazzetto fatto al doposcuola dove una delle maestre sta insegnando ai bambini a tagliare e cucire. Sofia oggi pomeriggio è andata a prendere ago e filo ed è riuscita a farsi un braccialetto cucendo degli scampoli di stoffa.

Al parco giochi non importa se si tratti di altalene, palestrine o arrampicate: dove va Eleonora deve andarci anche Sofia...e molto spesso ci riesce (mentre qualche volta bisogna aiutarla a scendere).

Eleonora ha imparato ad allacciarsi le scarpe facendo il fiocco semplice. Dopo il bagno questa sera Sofia si è messa davanti allo specchio a cercare di farsi da sola il fiocco ai laccetti dell'accappatoio.

Eleonora sa leggere e scrivere molto bene. Noto che Sofia è molto attratta dal riuscirci anche lei...

venerdì 4 ottobre 2013

Sottosopra

Arrivati all'asilo con Sofia questa mattina ecco che la piccolina ha voluto fare la parte di quella un po' imbronciata per fare uno scherzo alla maestra; quest'ultima l'ha guardata e ha detto: "labbra che puntano verso il basso...hmmm... aspetta, ho una soluzione!" e con un movimento abbastanza rapido ha preso Sofia e l'ha girata a gambe all'aria e testa in giù. Quindi ha esclamato: "Visto, adesso puntano verso l'alto!".
Sofia è scoppiata in una fragorosa risata, e io mi sa che copierò quell'espediente qualche volta! :-)

giovedì 3 ottobre 2013

Quando uno si dovrebbe sentire un eletto

Non so se sia in (minima) parte a causa dell'imprinting visto che ero in sala parto e sono stato una delle prime persone che ha visto pochi secondi dopo la sua nascita (non lo credo, ma un po' di autosuggestione non fa mai male); non so nemmeno se sia a causa del periodo di congedo parentale, che sono stati mesi bellissimi vissuti a momenti quasi in simbiosi quando lei non aveva nemmeno un anno, ma che risale oramai a tre anni fa. Probabilmente è solo il risultato del passare tanto tempo insieme, facendo di tutto, unendo quantità e qualità: fatto sta che fra me e Sofia c'è una proprio bel rapporto. Così bello che a lei piace darmi dimostrazioni d'affetto proprio come fa con la mamma, vuole farmi sentire speciale, e quindi ci sono volte in cui arriva da me, mi guarda, e con una voce fra il serio e il molto dolce se ne esce con un: "Papà, io devo fare una pisciona, e anche la cacca, allora quando ho finito ti chiamo e vieni tu, non la mamma eh, no, vieni tu!".

Non ne ho la certezza, ma credo sia una dimostrazione di fiducia e affetto...

mercoledì 2 ottobre 2013

Ragionare su una canzone dal punto di vista di una bambina

Una delle canzoni che a Eleonora è sempre piaciuta è "Fatti mandare dalla mamma" di Gianni Morandi, un po' credo per il ritmo, e un po' perché le è sempre piaciuta questa cosa di andare da sola a prendere il latte come modo per sentirsi grande. Questa mattina quindi per animare un po' il momento della colazione ho deciso di sostituire l'ascolto di "Prima pagina" con un po' di musica.

Eleonora, che da quando ha iniziato a fare musica a scuola quest'anno presta molta più attenzione ai testi, dopo aver ballato e cantato ha iniziato a farmi delle domande del tipo: "Papà, ma perché lei non può camminare mano nella mano con un altro amico?" e "perché glielo deve dire lei a quell'altro che lui è geloso?" per finire con "non mi piace questa cosa che gli vuole spaccare il muso perché lui è geloso...ascoltiamo Oh Oh Cavallo" (che sarebbe Samarcanda).

Mi sono reso conto di aver ascoltato quella canzone tantissime volte, di averla ballata, cantata, ma di non aver mai ragionato molto sul testo. Me lo ha invece fatto fare una mattina di autunno mia figlia, una bambina che il prossimo mese compie otto anni.

martedì 1 ottobre 2013

Imparare ad arrampicarsi sugli alberi

Questo pomeriggio arrivando all'asilo di Sofia come al solito mi sono fermato a chiaccherare per qualche minuto con la maestra, che com'è solita fare ha chiesto a Sofia di raccontare cos'avessero fatto durante la giornata.
"Oggi abbiamo imparato ad arrampicarci sugli alberi", ha detto Sofia.
Io ho guardato la maestra che mi ha confermato la cosa: l'escursione del pomeriggio era stata a un parco dove ci sono degli alberi sui quali è possibile salire, e così ne hanno approfittato per far giocare i bambini e insegnargli in sicurezza come arrampicarsi.
Non sono sicuro in quale parte del programma ministeriale questo tipo di cose siano incluse, ma Sofia mi è sembrata proprio contenta della cosa...