giovedì 28 febbraio 2013

Sportlov

Questa settimana nella regione di Stoccolma è "sportlov", una settimana in cui la scuola è chiusa per vacanze (usate spesso o come settimana bianca o come fuga verso paesi caldi). Per evitare affollamenti sulle piste da sci, sud, centro e nord della Svezia hanno sportlov in settimane diverse (alcune regioni la scorsa, chi la prossima).
Per chi non va via la scuola è comunque aperta con il personale del doposcuola. Le attività previste per la settimana sono:
Lunedì gita ad Akalla By, villaggio dell'età del bronzo (a poche fermate di metropolitana).
Martedì: pattinaggio sul ghiaccio
Mercoledì: per le 1:e e le 2:e piscina.
Giovedì: Cucinare i dolcetti alla cannella. Io ne ho assaggiato uno quando sono andato a prendere Eleonora, erano squisiti! Me n'era venuta voglia già quando l'avevo lasciata visto che i bambini che erano lì dalle 7 avevano fatto la prima infornata, anche se noi eravamo appena arrivati da una colazione in pasticceria tutta la famiglia.
Venerdì: Tutte le classi insieme a farsi gli hot-dog alla griglia!

Lunedì e martedì Eleonora era dai nonni, ma le attività del resto della settimana non ha voluto perdersele.

Nota: Ho cancellato io qui sulla foto il numero di cellulare delle maestre in fondo al cartello delle attività della settimana

mercoledì 27 febbraio 2013

L'italiano di Sofia

A poco meno di tre anni e tre mesi mi sembra che stia succedendo qualcosa con l'italiano di Sofia. Oramai sembra essere diventato la sua prima scelta quando comunica con me. Lo usa sia appena sveglia al mattino che quando vado a prenderla all'asilo. L'ho persino sentita giocare da sola parlando in italiano.

Poi, una volta insegnata la lingua, la vera sfida magari sarà lo spiegare alle bimbe la cultura italiana e perché noi ci comportiamo in un modo che lascia gli stranieri sempre tanto affascinati quanto basiti.

martedì 26 febbraio 2013

Una mattina a casa con Sofia

Questa mattina ero a casa con Sofia che sta smaltendo l'influenza. Alcune aspettative sono state disattese:

Aspettativa: È ancora febbricitante, dormirà sino a tardi. Realtà: alle sette meno cinque era vispa e saltava sul letto (Anette era già al lavoro per potermi dare il cambio nel pomeriggio).

Aspettativa: È comunque stanchina, se guarda un dvd tre volte di fila come al solito magari riesco a combinare qualche cosa. Realtà: Non ha mai richiesto così tanta attenzione come oggi. Ci siamo divertiti a travestirci, disegnare insieme, leggere favole, usare applicazioni sul tablet che richiedono la presenza del genitore. Minuti per me = zero...neanche andare in bagno da solo.

Aspettativa: Sarà inappetente, me la caverò a farle un piatto veloce. Realtà: Ha voluto la pasta al forno con la mozzarella filante e la besciamella e ha voluto cucinare con me.

Prendersi cura di una treenne richiede energia... però ne dà anche tanta!

lunedì 25 febbraio 2013

Veloce a pensare la bimba...

Oggi giornata a casa con Sofia iperinfluenzata. Con un colpo da maestro sono persino riuscito a farle fare il riposino durante la mezz'ora durante la quale avevo una videoconferenza abbastanza improrogabile.
Durante il pranzo mi ha detto che le faceva male la gola e così, in barba a tutte le teorie che dicono di non coccolare in maniera extra i bambini ammalati altrimenti si crogiolano nelle coccole e non guariscono, appena finito il pranzo le ho detto che visto che le faceva male la gola le davo un gelato.

Mentre finiva di masticare l'ultimo pezzo mi ha guardato e mi ha detto: "Mi fa ancora male la gola..."

domenica 24 febbraio 2013

Nuove avventure sulla neve fra Sofia e gatto Simon

...fidati di me ...
Bravo, mettiti qui...
Fra Sofia e gatto Simon c'è sempre stato un rapporto speciale, sin da quando lei aveva poco più di un anno e sembrava avessero un patto, lui si faceva stropicciare e tirar la coda, ma in cambio lei doveva far cadere dal seggiolone buona parte del cibo affinché lui potesse mangiarne un po'. 

Oggi lei ha deciso che lui era pronto per un giro sullo spark, una specie di slitta comodissima per muoversi quando strade e marciapiedi sono coperti di neve o di ghiaccio. All'inizio lui era quasi titubante, ma poi si è fatto convincere, e alla fine la cosa sembra gli sia anche piaciuta.

...si parte!!
Una volta sceso però ha voluto sgranchirsi le zampe, e questa volta è stato lui a condurre.
Adesso però guido io...






sabato 23 febbraio 2013

Lessico Sofiale

Negli ultimi giorni Sofia ha deciso di personalizzare il proprio vocabolario:
- Giallo e gallo vengono scambiati, gallo è il colore e giallo l'animale. Il tuorlo quindi lo chiama "il gallo dell'uovo" visto che prima traduce lo svedese äggulan - letteralmente "il giallo dell'uovo" - e poi cambia giallo in gallo.
- Capitan Uncino, forse troppo lungo da dire, è diventato "Cappuccino". Per un paio di giorni ho creduto che giocasse spesso a fare la barista, poi ho capito che giocava ai pirati.

venerdì 22 febbraio 2013

Giudice inflessibile

Vedo mamma Anette che prende un libro in italiano per leggere la favola della buonanotte a Sofia.
Io: "Sofia, legge bene la mamma in italiano?"
Sofia: "No!"

Nota: In realtà Anette non solo parla bene l'italiano, ma tira fuori dal cilindro anche espressioni meneghine come "va a ciapà i ratt". E io sono veramente contento che lei stimoli le bimbe a parlare in italiano.
È solo Sofia che è proprio inflessibile.

giovedì 21 febbraio 2013

Lei si vede così

Fuori dalla classe di Eleonora oggi c'erano tutti gli autoritratti in bianco e nero fatti dagli alunni.

Metà dello spettacolo è stato guardare i dipinti, l'altra metà guardare i genitori e ascoltare i loro commenti...

mercoledì 20 febbraio 2013

In fondo è metà italiana

Dopocena, mi metto a fare i compiti con Eleonora, è il momento del quarto d'ora di lettura a voce alta. Mentre legge si muove, proprio come facevo io tanto da meritarmi il soprannome di Mercurio, l'argento vivo addosso. Le dico allora: "Eleonora...per parlare basta la bocca, non servono le mani".

Non ho fatto in tempo a finire la frase che Anette mi ha guardato ed è scoppiata in una fragorosa risata.

martedì 19 febbraio 2013

Nuovi momenti di trascurabile felicità

Ogni tanto scopro nuovi "momenti di trascurabile felicità" (per dirla alla Francesco Piccolo).

La passeggiata del mattino con Sofia verso l'asilo è uno di quelli. Molto più lenta della mia camminata normale, facendomi avvolgere dai discorsi di una treenne come fossero una sciarpa, inventando nuovi giochi con lei, e una volta arrivati all'asilo passare per il rito della scelta della pettorina e poi il bacio dopo che lei mi ha accompagnato al cancello.

Le facce che fa Sofia quando le lavo i capelli...chiude gli occhi come a concentrarsi affinché lo shampoo vada da un'altra parte, poi piano piano distende i lineamenti del viso, poi appena le dico "fatto!" sfodera un sorriso orgoglioso per aver vinto il timore dello shampoo negli occhi.

Spazzolare i capelli a Eleonora. Quasi una terapia.

Il momento in cui si è tutti e quattro sul lettone...di giorno (di notte un po' meno...).

Quando creiamo il nostro personale lessico famigliare: ad esempio una parola svedese declinata in italiano o viceversa. Quasi incomprensibile al resto del mondo, ma quasi parte del nostro dna famigliare.

lunedì 18 febbraio 2013

Ma sono solo canzonette?

La scusa è arrivata tramite due pacchetti spediti da nonno Carlo e nonna Marghe, che fra le altre cose conteneva il dvd di Peter Pan, personaggio amatissimo da entrambe le bimbe e che subito è stato messo in visione. Mentre cucinavo sentivo dalla sala parlare dell'isola che non c'è... di Capitan Uncino... e così ho pensato: "ma...aspetta, qui posso cogliere l'occasione per rispolverare "Sono solo canzonette" del buon vecchio Bennato." E così appena è finito il film sono entrato in sala con il sottofondo urlato di "Ciuuuuuuuuurmaaaa...questo silenzio cos'è?!" Eleonora e Sofia prima sorprese, poi divertite, si sono messe a ballare appena il rock di Capitan Uncino è entrato nel vivo.
Poi ci siamo seduti con calma ad ascoltare dove si va seguendo la seconda stella a destra.
E poi ho raccontato loro di quando io e zia Dani ascoltavamo queste canzoni.

E mentre ascoltavamo le "mie" canzoni e raccontavo di me pensavo che c'è qualcosa di magico nel narrare alle proprie figlie della propria infanzia, condividere con loro il proprio passato, farlo diventare parte anche di loro.

domenica 17 febbraio 2013

Genitore allenatore

L'essere diventato l'allenatore della squadra di calcio di Eleonora sta avendo degli effetti collaterali. Uno è dovuto al fatto che la società alla quale siamo iscritti vuole che gli allenatori conseguano come minimo il "patentino" UEFA B, come "garanzia" che uno sappia quello che sta facendo.

E così oggi Anette si è presa cura delle bimbe affinché io potessi andare alla prima lezione del corso allenatori. L'obiettivo della lezione era come gestire i bambini: metodo pedagogico, psicologia, comunicazione, struttura "fai-mostra-spiega-mostra" visto che i bambini fanno come noi facciamo, non come diciamo.

Il gruppo allenatori è molto vario, dalla ragazza di 18 anni che ha appena deciso di voler puntare sugli studi anziché sulla carriera da professionista, ma che vuole rimanere nell'ambiente, all'ex professionista che inizia a perseguire la carriera di allenatore , ai genitori che si sono fatti tirare in mezzo dai figli.

Appena uno degli istruttori ha acceso il computer dicendo quali sono i compiti dell'allenatore sullo schermo è apparso:
- Fare star bene i giocatori e gli altri intorno a te
- Creare interesse e motivazione
- Coltivare un ambiente e delle basi per l'apprendimento
- Stimolare nei ragazzi buone abitudini
- Allenare al gioco
...e così forse la squadra vincerà.

Poi ha mostrato una serie di immagini sul come comunicare con i bambini, dal chinarsi per mettersi allo stesso livello, al linguaggio da usare, alla coerenza ad esempio nel rispetto delle regole, degli avversari e dell'arbitro.

Ero uscito di casa per diventare migliore come allenatore, ma mi sembra che sarà una cosa molto utile anche come genitore. Grazie Eleonora (e grazie Anette)!


sabato 16 febbraio 2013

Ti porto dove c'è musica...

Questa mattina scuola di italiano a casa di Livia e Teo. La cosa interessante è che fratelli e sorelle minori piano piano crescono, e quindi anche Sofia e il neo quattrenne Amadeo iniziano a scambiarsi fra di loro qualche parola in italiano. Da dopo l'estate magari si inizia con una lezione per i "grandi" e una per i "piccoli".

Nel pomeriggio la scuola di cultura di Solna organizzava una giornata "porte aperte" per far avvicinare i bambini alla danza e alla musica. La cosa è stata creata organizzando prima un piccolo spettacolo e poi dando la possibilità ad ognuno di provare sia diversi strumenti (piano, batteria, percussioni, chitarra, basso, violino, flauto traverso e tuba) che il canto e la danza per poi far partecipare tutti al finale dello spettacolo con una delle attività provate. Eleonora ha provato piano, traverso, violino, percussioni e chitarra, Sofia ha provato canto, piano, percussioni e violino. Per il finale Eleonora scelto il flauto traverso e Sofia la danza... e ci siamo fatti coinvolgere anche io (traverso) e Anette (canto).

L'insegnante di flauto traverso è rimasta affascinata da Eleonora e le ha chiesto se volesse iniziare a suonare. Eleonora, per il momento indecisa fra violino, piano e flauto traverso ci sta pensando.

venerdì 15 febbraio 2013

Intendevo in senso figurato...

Questa mattina, appena finito di farmi la barba, Sofia in bagno con me a chiaccherare. Le dico "Pronto! Liscio come il culetto di un bambino!". Lei ha sentito il mio viso, poi il suo sederino, poi scuotendo la testa ha detto solo: "No".

giovedì 14 febbraio 2013

S. Valentino - Alla hjärtans dag

La giornata di oggi è dedicata all'amore. È cominciata con dei biglietti personalizzati fatti da Eleonora (uno per me e mamma Anette e uno per Sofia) ed è continuata con diversi lavori a forma di cuore fatti dalle bimbe all'asilo e a scuola sia per i genitori che per gli amici. Eleonora ha un bel cuore dove alcuni compagni di classe le hanno scritto complimenti vari (c'è anche un "mi piaci", devo investigare...) e anche lei ha scritto complimenti a destra e a manca.
E per permettere a me e Anette di avere una cena romantica fuori da soli nonna Eivor e nonno Bosse si sono fatti 70km per farci da baby sitter questa sera. Anche questo è amore :-)

mercoledì 13 febbraio 2013

Lavoro di gruppo per tre-quattro-cinquenni

Questa mattina mentre entravo nel cortile dell'asilo ho notato che uno dei maestri stava coinvolgendo i bambini nella costruzione di un igloo. "È il progetto di questa settimana..." mi ha spiegato "...tutti aiutano, tutti hanno un ruolo, dai più piccini ai grandicelli". Ad alcuni il compito di fare delle palle di neve, ad altri di fare dei blocchi più grandi, ad altri ancora quello di mettere i pezzi uno sopra l'altro e di riempire eventuali vuoti, e così via.
Sofia, dopo aver ascoltato le istruzioni, si è messa subito all'opera. Questa sera mi ha raccontato che il progetto non è ancora finito. Domani si continua.

martedì 12 febbraio 2013

Sensazione sgradevole

Uno degli "svantaggi" di lavorare a un chilometro circa dalla scuola di Eleonora è che appena succede qualcosa chiamano prima me. Così oggi ho avuto il classico mezzo infarto che ti viene quando sul telefonino appare che è la scuola che ti chiama, più l'altra metà dell'infarto quando la maestra mi ha detto che Eleonora stava male causa un dolore all'addome non ben precisato e che era meglio andarla a prendere.

Manco lo avessi pianificato, mentre entravo a scuola arrivava anche la nostra vicina, che caso vuole sia medico, che ha usato l'operazione di vestizione di Eleonora (metti maglione, tutona, scarpe, ecc.) per tastarla e "visitarla" tanto per poter escludere le cose "gravi" tipo appendicite e compagnia bella.

Io ho notato che agli "ahi!" più intensi che seguivano alcuni "ti fa male qui?" soffrivo quasi come lei e mi sono reso conto di quanto proprio mi coinvolga dentro vedere le mie bimbe soffrire, anche se la situazione richiede di mostrar loro proprio il contrario.

lunedì 11 febbraio 2013

Come per smentirmi

Questa mattina, al momento di uscire. Dico a Sofia di mettersi la tutona, cosa che di solito le piace fare da sola. Lei mi chiede di mettergliela io. Mentre la aiuto lei dice: "Sai... qualche volta voglio essere grande, ma qualche volta voglio anche essere piccola...quando la metto da sola sono grande, ma oggi voglio essere piccola, perché tu sei il mio papà!"

Ecco, è bastato che io la vedessi grande perché lei mi ricordasse nel modo più dolce che lei sarà si grande, ma è anche piccola.

domenica 10 febbraio 2013

Tre anni, due mesi e quattro giorni

Saranno i capelli, che da perennemente considerati corti, forse perché confrontati con quelli da Rapunzel di Eleonora, in realtà ho notato che arrivano alla fine del collo... sarà la parlantina, che oramai mostra tutta la loquacità del suo papà ... sarà che l'ho anche sentita giocare da sola in italiano... sarà che oggi mentre leggevamo insieme lei ha iniziato a dirigere la discussione mostrando curiosità e una voglia di interagire a lungo (quindi la favella proprio non le manca, anzi), o forse sarà perché oggi la pasta al forno per il pranzo di mezzogiorno l'abbiamo preparata insieme e lei ha svolto dei compiti tutti da sola, ma Sofia di colpo mi sembra proprio cresciuta.
Improvvisamente la vedo "grande".
L'infante è diventata una bimba.

sabato 9 febbraio 2013

Sabato sera musicale


Sabato sera, soprattutto per chi ha bambini, da settimana scorsa e per qualche settimana significa Melodifestivalen, il festival della musica svedese. Le canzoni e gli artisti sono argomento di conversazione fra gli adulti e  imitazione fra i bambini. Già stamattina dopo la partita le bambine parlavano di dove avrebbero visto il festival questa sera. Aggiungi poi che la puntata odierna presenta sia artisti divertenti come Sean Banan, che fighetti come Anton (la cui entrata in scena è stata accolta da Eleonora con un "oj oj oj") ed ecco che c'è un modo solo di passare la serata: davanti alla televisione.

Eleonora e Sofia stanno partecipando attivamente, ballando ad ogni canzone. Eleonora è già al secondo cambio d'abiti, Sofia al terzo. E non siamo ancora a metà programma...

Sabato mattina calcistico

Quando Eleonora ha deciso di iniziare a giocare a calcio non avevo pensato che prima o poi sarebbero arrivati anche i tornei nel fine settimana, in inverno, la mattina "presto" (prima partita alle otto e mezza ad una ventina di chilometri da qui). E invece la stagione dei tornei (al coperto) è iniziata. E così questa mattina sveglia persino prima del solito, colazione solo io ed Eleonora (ma sia mamma Anette che Sofia si sono alzate per salutarci) e via.

Il torneo, prima volta in palestra e non su erba sintetica, è stato divertente. Due partite vinte, due perse. Eleonora, che in due partite ha giocato in porta (in una senza prendere gol) e in due fuori (segnando due gol e prendendo un palo che sta ancora tremando da quanto aveva calciato forte) ha giocato senza lesinare energie. Lei è così. Inizialmente sembra quasi essere lì per caso, poi ci si butta a capofitto, ci mette il cuore, corre, incita, attacca, difende, tutto con passione. A fine partita è sudata, le guance rosse, il fiatone, e mentre la guardo mi rivedo esattamente come quando ero io ad avere poco pià di sette anni.

Arrivati a casa poi visita quasi a sorpresa di nonna Eivor, che è venuta qui a fare i dolcetti di Carnevale, così da riprendere energia per poter andar fuori a giocare nella neve.

venerdì 8 febbraio 2013

Per fortuna che c'è Wikipedia

Io ho esordito con un "Eleonora, vuoi che ti aiuti con i compiti? Cosa stai facendo di bello?" e lei ha subito preso la palla al balzo facendomi vedere i compiti di Scienze, nella fattispecie una ricerca sugli uccelli, che avrebbe poi dovuto presentare per tutta la classe inscenando una piccola presentazione/recita.
"Devo cercare informazioni sulla nötskrika", mi ha detto, e visto che il nome non mi diceva nulla ha completato l'informazione facendomi vedere una foto dell'uccello in questione.
Visto che, devo ammettere, non sono ferratissimo in fauna avicola al di là di gabbiani, aquile e pappagalli, la foto non mi ha aiutato molto.
Vai quindi di Wikipedia, prima in svedese e poi in italiano. E così abbiamo scoperto che nötskrika è la ghiandaia, e mentre cercavamo informazioni su internet ho anche scoperto che per quanto riguarda sia le piante che gli animali Eleonora è molto più preparata di me, riconosce uccelli e piante e ne conosce diverse caratteristiche.
Per fortuna abbiamo trovato un paio di informazioni che non aveva (tipo che la ghiandaia sa imitare il verso di altri uccelli) e così mi sono sentito utile e lei è stata contenta di aver fatto i compiti insieme.
Mi sa che devo rispolverare i miei libri delle elementari...

giovedì 7 febbraio 2013

Future negoziatrici?

Oggi sono passato a prendere Eleonora a scuola per poi andare con lei a prendere Sofia all'asilo, che è proprio di fianco alla scuola. E così mentre io ed Eleonora andavamo verso l'asilo ci siamo ricordati che oggi è giovedì grasso. "Allora a casa ti do un dolcetto" le ho detto. E lei "Ne voglio due!". Le ho chiesto quindi come mai avesse rilanciato (è una negoziatrice nata) anziché essere contenta di quell'unico dolcetto che in teoria non era previsto, e ci siamo messi a parlare dell'esser contenti di quello che si ha invece del guardare a cosa manca o hanno altri. Nel frattempo siamo arrivati all'asilo e io le ho detto: "Vedrai come sarà contenta Sofia del dolcetto inaspettato". E così mentre le mettevo la tutona ho detto a Sofia che essendo oggi giovedì grasso a casa le avrei dato un dolcetto.
E Sofia: "No... no solo uno... tre!"

mercoledì 6 febbraio 2013

Un nuovo gioco: le coccinelle

L'ultima volta che siamo andati a casa Zeke, l'amichetto dell'asilo che fa dichiarazioni in italiano a Sofia, abbiamo imparato un gioco che lui e suo papà fanno spesso e che è diventato un nuovo favorito: le coccinelle. Il gioco è facilissimo: Sofia (o Eleonora) in posizione supina e con le mani lungo i fianchi. Le "coccinelle" sono le mani del genitore che partono dai piedi e leeeentamente salgono solleticando lungo le gambe e il torso sino ad arrivare al collo e alle orecchie. Vince chi sopporta il solletico più a lungo.

Sofia ha una capacità di resistenza incredibile e riesce, nonostante rida, a non muoversi.
Eleonora inizia ad accartocciarsi contorcendosi dalle risate prima ancora che sia avvenuto un vero contatto fra le dita e la sua pelle...

martedì 5 febbraio 2013

Certe notti, certi giorni

Ci sono notti come quella scorsa, in cui Sofia, che sembrava aver iniziato a dormire tutta la notte o quasi nel suo letto, viene in camera da me e Anette quattro volte fra mezzanotte e le cinque a intervalli regolari. E poco importa chi si alza, entrambi si dorme malino e la mente si riempie di mille pensieri.

Poi una colazione, tutti insieme, dove si trova il tempo di ascoltare un po' di musica e di scherzare tutti insieme "nonostante" il debito di sonno.

E quindi cammini con Sofia verso l'asilo. Un quarto d'ora nel quale lei ti fa vedere il mondo con i suoi occhi, ti coinvolge e si fa coinvolgere, gioca, ti fa persino una domanda "seria" e poi ti dichiara il suo Amore e ti fa sentire l'essenza di essere genitore, e tu non puoi fare altro che perdonarle quel debito di sonno e donarle il tuo amore incondizionato (anche se uno dei pensieri rimane quello di chiedersi quando si tornerà a dormire bene).

lunedì 4 febbraio 2013

Fra statistica e diplomazia

Tornando a casa dopo aver preso Sofia dall'asilo ed Eleonora da scuola parlo con loro di cosa vogliano fare una volta arrivate a casa. Sulla merenda sono d'accordo e nulla importa se siamo un grado sopra lo zero e sta scendendo qualche fiocco di neve: gelato
.
Dico loro che allora va bene, gelato, poi giochiamo insieme e poi mentre preparo la cena possono guardare un cartone. Suggerisco "Gli Aristogatti" che viene bocciato da entrambe. Per cercare di prevenire discussioni dico loro di dirmi cinque cartoni che vorrebbero vedere.

Sofia: Cars, Rapunzel, Little Einsteins, La casa di Topolino e I giochi della radura incantata.

Eleonora: Cars 2, I Cuccioli, La Bella e la Bestia, Pipì pupù e Rosmarina e Il segreto delle Ali.

Ottimo...dieci film più quello suggerito da me e nemmeno uno in comune...e io che pensavo che scegliendo oltre una decina di titoli sarebbe stato quasi statisticamente impossibile non trovarne uno che andasse bene a entrambe...mi sa che servirà la diplomazia per arrivare dove non siamo arrivati con la statistica...

domenica 3 febbraio 2013

Fiori di carta

Sofia ha un modo tutto suo di fare i fiori: prende un foglio di carta, lo arrotola per il lungo con molta attenzione, e poi stringe forte la base. Il risultato è quello che lei chiama un fiore e che regala come simbolo di amicizia e affetto.

Molto spesso quando fa questi fiori ha già deciso a chi darli, a volte però li fa perché le piace, e così uno si trova in casa un'abbondanza di fiori. E visto che i fiori vanno messi in un vaso ecco che da un paio di giorni sul tavolo del salottino ha fatto la sua comparsa un vaso di fiori fatti da Sofia. Visto che non appassiscono sono curioso di vedere quanto tempo resisteranno...

sabato 2 febbraio 2013

Seconda volta di Sofia sui pattini



Due gradi sotto lo zero e un cielo praticamente senza nuvole e illuminato da un sole splendente sono come un richiamo a uscire. E così, quando ci è arrivato un sms dei vicini che ci chiedeva se avevamo voglia di fare qualcosa insieme, Anette e io abbiamo suggerito una pattinata sul laghetto ghiacciato dietro casa. La proposta è stata immediatamente accettata e in poco tempo i loro tre bimbi erano già fuori dalla nostra porta a chiamare Eleonora e Sofia, mentre Anette aveva già preparato l'occorrente per rifocillarsi dopo la pattinata: caffè per i grandi, sciroppo di lamponi (del giardino di nonna Eivor) per i piccoli, e biscotti per tutti.
Sofia ha fatto qualche passo sui pattini, mentre Eleonora ha voluto completare il giro del lago (poco più di un chilometro), prima di godersi la meritata merenda.

venerdì 1 febbraio 2013

L'aiutante della settimana

Nei giorni scorsi abbiamo avuto qualche grado sopra lo zero che ha fatto si che si sia sciolta quasi tutta la neve. La notte scorsa però siamo tornati sotto lo zero, con il risultato che stamattina la città era praticamente tutta coperta da una lastra di ghiaccio. Non ha fatto eccezione l'asilo di Sofia, il cui cortile questa mattina era una pista di pattinaggio scivolosissima. Le maestre hanno quindi deciso di tenere i bambini dentro per evitare scontri incontrollati e rovinose cadute. E così appena entrati Sofia mi ha fatto notare il cartello "Veckans matvärd", ossia chi si occupa del pranzo questa settimana. È un ruolo che ruota e che consiste nell'aiutare ad apparecchiare, prendere il carrello del mangiare e presentare il pranzo. Quando a farlo sono i bambini di 4 o 5 anni lo fanno da soli, mentre quando lo fanno i treenni lo fanno in più bambini insieme, e infatti di fianco alla foto di Sofia c'erano quelle di altre due compagne di classe. Sofia mi ha quindi raccontato molto orgogliosa del suo operato, ed io ho capito perché lei, che di solito si dimentica sempre cos'ha mangiato a pranzo, questa settimana se l'è sempre ricordato nei dettagli.
E così con Anette questa sera ci siamo detti che è proprio vero che uno dei compiti più importanti dei genitori è quello di scegliere un buon asilo.