martedì 31 marzo 2015

La storia siamo noi

A scuola Eleonora sta facendo l'età del ferro. La maestra ha deciso quindi di fare organizzare ai bambini, divisi in gruppi, delle piccole recite (15-20 minuti) nelle quali gli alunni intrerpretano delle scene nelle varie età (pietra, bronzo, ferro).
Così questa mattina oltre alla cartella Eleonora aveva con se una pelle di pecora (viva l'IKEA) e un po' di altri oggetti di scena.

Sfogliando sia gli appunti di Eleonora che le varie pagine di Wikipedia in italiano e in svedese abbiamo inoltre scoperto che nel sud Europa e nel nord Europa le varie età hanno periodi anche abbastanza differenti (in Scandinavia l'età del ferro finisce con l'Epoca Vichinga, cioè il periodo che va dal 700 al 1100 d.C.).

lunedì 30 marzo 2015

Nuove letture

Eleonora dopo aver letto l'ultimo libro della saga di Harry Potter aveva avuto un piccolo momento di sconforto. Non sapeva cosa leggere di autori che non conosceva, visto che, parole sue, "nulla avrebbe potuto essere così emozionante come Harry Potter". Per cui era tornata su Dahl (di cui ha divorato, in italiano, senza averlo prima letto in svedese "La fabbrica di cioccolato"), Rodari e libri tipo Geronimo Stilton.

Mamma Anette le ha portato a casa "Gregor - La prima profezia", di Susanne Collins, l'autrice della trilogia di Hunger Games. Non l'ha però invitata a leggerlo. Lo ha semplicemente lasciato sul tavolo dicendole che il protagonista era un bambino di undici anni e che aveva sentito dal figlio di una sua collega, con il quale Eleonora aveva parlato di libri, che era proprio bello.

Eleonora non ha saputo resistere. Lo ha preso in mano, lo ha sfogliato, ha iniziato a leggerlo.
Lo ha finito in tre giorni. Ha chiesto, per poterlo finire, il permesso di poterlo leggere sotto le coperte con la pila (per non disturbare Sofia), nonostante fosse passata la sua ora di andare a nanna. (Permesso accordato).

Domani vuole andare andare in biblioteca a prendere il secondo della serie.

Ha detto che poi vorrebbe poter leggere i libri della trilogia di Hunger Games.

domenica 29 marzo 2015

Come da tradizione

In Svezia per ricordarsi come fare con l'ora legale qualche giornale pubblicò un modo semplice: "Quando si mette in avanti (in svedese "ställa fram") il barbecue si mettono in avanti le lancette, quando si rimette indietro ("ställa tillbaka") il barbecue si rimettono indietro le lancette".

Così è diventata tradizione inaugurare la stagione del barbecue il primo giorno di ora legale. Per farlo abbiamo deciso di invitare degli amici a cena.

Oggi piove. Anette però aveva deciso: salsicce alla griglia. E così è stato. Nonostante la pioggia.

Eleonora ha provveduto a fare dei muffin al cioccolato come dessert.

sabato 28 marzo 2015

Ruoli molteplici

Stamattina torneo di pallavolo (kidsvolley) per Eleonora. Durante le tre ore e mezza mi sono trovato a fare da allenatore, da segnapunti, da arbitro e da promotore delle squisite torte preparate da alcuni genitori allo scopo di raccogliere qualche fondo per la squadra. Nel frattempo Anette e Sofia hanno svaligiato il floricoltore locale di tutto quanto ci fosse in tema pasquale).

La spesa di mamma Anette e Sofia
Nel pomeriggio le bimbe, assieme alle amichette della via, hanno iniziato, anche visto il bel tempo, un pellegrinaggio fra le varie case e i giardini del vicinato, comprese un paio di soste da noi. Mi sono così trovato a fare il giudice di alcune appassionate gare di Twister, il pagliaccio e il fantasma.

Fare il genitore è tutto tranne che noioso...

venerdì 27 marzo 2015

Le coccole del venerdì?


Dopo la piscina (corso per Sofia, Eleonora si è aggregata perché aveva voglia di nuotare 200m di fila per guadagnarsi la medaglietta chiamata simborgarmärket) e la cena l'idea era quella di mettersi tutti sul divano a fare il fredagsmys, il "coccolarsi del venerdì".

Quando io e Anette siamo entrati in sala portando i pop-corn appena scoppiati e ancora caldi abbiamo trovato Sofia che giocava con il telefonino di Eleonora e Eleonora che continuava a creare la sua città sul suo tablet con Minecraft.

Mi sa che abbiamo una idea diversa di coccole...  :-)

giovedì 26 marzo 2015

Nuovi impegni


Prima si impara a capire
le curve di livello...
Prima di Natale Eleonora faceva calcio (due allenamenti a settimana più le partite), equitazione, danza e teatro. La cosa la teneva impegnata ogni giorno dal lunedì al venerdì più qualche volta i fine settimana. Eleonora però era curiosa di provare anche altre cose, e tenendo anche conto che Sofia aveva iniziato a fare danza e calcio, la decisione era stata di ridurre il numero delle attività.

Così Eleonora ha tenuto solo la danza.
...poi fuori a fare pratica!
Ha poi aggiunto la pallavolo.
Da tre settimane ha anche iniziato con quella che è una passione della famiglia materna: l'orientamento (zia Helena ha vinto la medaglia d'argento
agli europei militari della specialità che comprende la combinazione orientamento/tiro con la carabina). Eravamo già stati un po' di volte nei boschi con bussola e mappa, ma questo è proprio un corso per bambini della sua età.

La cosa sembra proprio piacerle tanto.

Sofia sta facendo calcio, danza e il suo primo corso di nuoto.


mercoledì 25 marzo 2015

Noi uomini duri

Eleonora, cinque minuti alle otto questa sera: "Papà, posso vedere Museet sul canale per i bambini? Lo chiedo a te perché so che se lo chiedo alla mamma dice di no perché finisce quando devo già essere a letto...".

Dalla cucina Anette ha sentito tutto.

Così sono stato inflessibile.

O quasi.

Le ho detto due cose.

Primo: "Lo guardi dopo esserti lavata i denti e messa la camicia da notte, a letto, sul tablet, sino all'ora in cui di solito spegni. Il resto lo finisci domani."

Secondo: "La prossima volta fatti furba e chiedimelo senza che la mamma senta..."

Da genitori abbiamo imparato a essere flessibili e, a turni alterni, dare piccole concessioni. Abbiamo anche però deciso insieme di non minare mai l'autorità dell'altro.



martedì 24 marzo 2015

50 sfumature

A danza di Sofia mi sono divertito a vedere le scelte delle bambine di body, gonnellini, leggings e accessori vari: 50 sfumature di rosa...

lunedì 23 marzo 2015

Non tutti i mali vengono per nuocere

Sofia, il cui sguardo al momento di controllare sotto il cuscino è stato impagabile, non ha ancora deciso se a passare sia stata la fatina o il topolino.

Quello che non saprà per alcuni anni è che, nonostante avessero preparato la monetina, sia il sottoscritto che la sua miglior metà erano andati a dormire dimenticandosi della monetina, ma che "per fortuna" il sottoscritto ha russato talmente forte che mamma Anette si è svegliata, e mentre (probabilmente dopo aver tentato senza successo di soffocarmi) cercava di decidere in quale altra stanza dormire è passata davanti alla stanza delle bimbe e si è ricordata della monetina.

Un giorno magari le racconterò questo aneddoto per spiegarle il proverbio "non tutti i mali vengono per nuocere".

domenica 22 marzo 2015

È acc...caduto anche a lei

È così è successo. Mentre le lavavo io i denti dopo colazione. Sofia ha perso il suo primo dente, e adesso attende con pazienza di scoprire se un topolino o una fatina passeranno sotto il suo cuscino questa notte.

sabato 21 marzo 2015

Primavera

Felicità è un fiocco di neve...
La primavera è arrivata. E con la primavera sono tornati alcuni fiocchi di neve.

venerdì 20 marzo 2015

La giornata delle calze diverse

Le nostre calze oggi
 Domani è la giornata delle calze diverse. È una tradizione nata in Canada per far aumentare la consapevolezza sulla sindrome di Down. Due calze diverse, come simbolo che l'essere diversi non è un problema.

L'eclisse spiegato ai
quattro e cinquenni
In Svezia l'ha resa famosa Nathea, una bambina di dieci anni la cui sorella maggiore è affetta dalla sindrome. Ha creato una pagina su Facebook. Ha scritto che è orgogliosa di sua sorella, e ha suggerito di andare oggi con due calze spaiate, visto che al sabato le scuole e gli asili sono chiusi.

L'idea si è sparsa velocemente. Hanno aderito quasi 250mila persone. La polizia a cavallo della città di Lund ha scambiato alcuni parastinchi ai cavalli affinché li avessero di colori diversi. È diventata un po' il simbolo del non aver timore della diversità, del volerla promuovere.

La spiegazione ai bimbi
del giorno delle calze diverse
Ne hanno parlato anche all'asilo di Sofia, e dopo che ne hanno parlato alcuni bambini sono andati a prendere un paio delle calze di ricambio in modo da poter indossare due calze diverse. 

Hanno anche parlato dell'eclisse (le foto sono tratte dal diario che le maestre compilano quotidianamente e appendono in bacheca per documentare e raccontare cosa è stato fatto ogni giorno).



giovedì 19 marzo 2015

La prova nazionale

In questi giorni Eleonora sta facendo Nationella prov, la prova nazionale, ossia una prova che viene svolta in tutta la Svezia, da alunni dello stesso anno di corso, per permettere all'insegnante di valutare gli alunni della propria classe in maniera relativa agli altri a livello nazionale.
È divisa in materie e viene fatta in più giorni. Non è un esame. Comprende diverse parti scritte e una orale.
Eleonora dice che si sta divertendo a farla.

mercoledì 18 marzo 2015

Cambio di prospettiva

Ho sempre reputato la zona dove abitiamo come abbastanza piatta, con poche salite (una delle quali proprio dove abitiamo noi). Di solito quando vado in bici, sia con la mountain bike che con quella da corsa, non ho mai fatto caso alla pendenza delle strade, mi sono sempre sembrate in piano.

Oggi Eleonora voleva andare a scuola in bici. Glielo avevo promesso, c'erano una dozzina di gradi, e dopo la scuola c'erano danza per lei e calcio per Sofia, per cui andarci insieme in bici ci stava.
Così dopo il lavoro ho preso la bici di Anette, che è quella con il sellino per portare Sofia.
Bici con cambio solo a tre marce e freno a pedale.
Sofia seduta dietro.
Borsa da calcio di Sofia. pallone e catena nel cestino davanti.

Ho notato tutti i cambiamenti di pendenza.
Ho cambiato idea.
Dove abitiamo noi ci sono molte salite...

martedì 17 marzo 2015

Giornata tranquilla

Oggi giornata tranquilla, di quelle in cui non c'è molto da annotare.

Eleonora da un paio di giorni vuole andare in bici a scuola. C'è rimasta male questa mattina quando le ho detto di no perché si, è vero che c'era il sole, ma c'erano anche 0 gradi e la strada era sul ghiacciato andante. Lei prima si è lamentata, poi ha negoziato di poterci andare domani se farà un po' più caldo.
Con gli anni ho imparato di evitare di discutere con lei quando ha lo stomaco vuoto: prima la colazione, poi la risposta negativa alla domanda "Posso andare a scuola in bici oggi?" fatta da ancora sotto le coperte.
L'ultima cosa che ha fatto questa sera prima di andare a letto è stata guardare le previsioni del tempo per domattina.
Poi ha preparato i vestiti.
Compreso il casco per la bici.

Quando sono arrivato a casa dal lavoro era Sofia quella un po' imbronciata, perché non aveva potuto decidere lei la cena. Voleva andare al fast-food. Mamma Anette ha fatto le cialde con la marmellata di more e la panna, che farebbero passare il broncio e porterebbero un sorriso anche al puffo brontolone. Il modo di Sofia di fare la ribelle è stato l'arrivare a tavola quando tutti eravamo già seduti a mangiare.

lunedì 16 marzo 2015

Le vedo grandi

Sarà l'abbigliamento, sarà che sono entrambe alte per la loro età, sarà il modo di muoversi, sarà che Eleonora oramai va e viene da scuola da sola e che Sofia ad agosto inizierà le elementari, sarà che sabato mattina la colazione a me e Anette l'hanno preparata loro, da sole, e da sole sono andate dal prestinaio a comprare le brioche appena sfornate, così quando io e Anette siamo scesi sulla tavola ci aspettavano caffè e pain au chocolat, sarà che a volte si fanno discorsi "maturi", sarà l'insieme di tutte queste cose, fatto sta che vedo le bimbe più grandi.
Mi è capitato diverse volte in questi ultimi giorni, guardare Eleonora e Sofia e vedere che, "nonostante" i soli 9 e 5 anni, le vedo grandi. Crescono, e si vede. E io, che ancora non ho trovato il manuale su come essere genitore di bambine piccole, vedo in Eleonora i segnali tipici di una pre-adolescenza.
Da un lato vederle crescere è una cosa stupenda. Dall'altra mi sembra di bere acqua da un idrante, riesci a coglierne solo una parte, il resto di scorre via con foga. Io che vorrei godermi ogni goccia.

domenica 15 marzo 2015

Si avvicina la primavera

Sofia "sottosopra"
Oggi bel sole, una dozzina di gradi, il tempo ideale per giocare in giardino. E così si è riformata la banda, con i bambini che diventano sempre più grandi.
Oggi il gruppo era composto dai bambini di cinque famiglie, quattro maschi e sette femmine, dai tre-quattro anni ai nove. Un po' come le cavallette si sono mossi da un giardino all'altro, trasferendosi solo quando avevano esplorato ogni angolo di quel giardino.
I primi fiori non sono ancora sbocciati, ma un po' di colore è arrivato dai gessetti, che hanno lasciato sull'asfalto disegni che la prima pioggia porterà via.
Hanno giocato a limbo, a nascondino, alla caccia al tesoro, saltato la corda, giocato a principi, principesse e folletti, hanno bevuto lo sciroppo di fragole e lamponi nella casetta nel nostro giardino.
Sono anche spuntate fuori le biciclette, così io ed Eleonora, dopo l'allenamento di calcio di Sofia, siamo andati a fare il giro dei due laghetti.
La primavera è nell'aria. Anche se qui sappiamo che, di solito, prima che arrivi veramente possono prima arrivare ancora un paio di nevicate.

sabato 14 marzo 2015

Finale del "Mello"


Questa sera alla Friends Arena di Solna si è svolta la finale del Melodifestival, il festival svedese della canzone, che incorona la canzone che rappresenterà la Svezia allo Eurovision Song Contest.

Oggi pomeriggio c'era la prova generale. Anette e le bimbe sono andate a vedere lo spettacolo, così mentre io guardavo la diretta questa sera loro sapevano già metà delle battute. Ciò nonostante hanno ballato a praticamente tutte le canzoni, e hanno guardato la trasmissione raccontandomi tutti i dettagli del palcoscenico e delle varie riprese.

Ha vinto Måns Zelmerlöw, che era il preferito di Anette, con la canzone Heroes.

Anche se sono le 22:10 Eleonora è ancora su di giri e saltella per la casa cantando il ritornello del motivo vincente. Sofia è crollata da poco sul divano.

venerdì 13 marzo 2015

Unire l'utile al dilettevole

Oggi Sofia ha iniziato il suo primo corso di nuoto.
Lo fanno nella piscina dove si tocca.
Durante lo stesso orario due corsie dell'altra piscina sono aperte al pubblico.
Ho chiesto a Eleonora se voleva unirsi a noi.
Così mentre Sofia faceva lezione io ed Eleonora abbiamo nuotato.
Un ottimo modo di unire l'utile al dilettevole.

giovedì 12 marzo 2015

Le bimbe mi battono

Oggi Eleonora ha avuto una prova di scienze: riconoscere i canti di alcuni uccellini. Fringuello, ciuffolotto, usignolo, merlo, e così via.
Ha risposto giusto a tutte le domande. 15 suoni, 15 uccellini diversi.
Io non credo ne avrei azzeccati più di un paio. In realtà non credo di ricordarmi i nomi di 15 uccelli diversi.

Sofia ha portato a casa il lavoro di cucito e ricamo che ogni bambino della sua classe ha fatto all'asilo. Io, mischiando ciò che ho imparato ai boy scout, a militare e da nonna Marghe, mi cucio i bottoni e faccio rammendi discreti, ma non credo avrei la pazienza di fare tutto il lavoretto che ha fatto lei.

Bimbe - Papà : 2-0

mercoledì 11 marzo 2015

Otto ore di sonno?

Non succedeva da tempo: alle dieci e mezza di sera ieri io e Anette eravamo abbastanza cotti e abbiamo deciso che era ora di andare a nanna. Cosa abbastanza rara da quando abbiamo le bimbe, davanti a noi otto ore di sonno durante un giorno feriale. Alle 22:35 abbiamo spento la luce. Sveglia alle 6:45.

A mezzanotte e un quarto Sofia si è svegliata, causa mal di pancia. Anette si è presa cura di lei. Dopo una mezzoretta, e un paio di giri dalla toilette, Sofia ha chiesto se poteva venire nel lettone con me.

Dopo un quarto d'ora non ha fatto in tempo a dire che non stava bene che il virus della pancia ha fatto il suo decorso. Tempo pochi minuti e io ero in bagno con lei mentre Anette faceva la prima lavatrice di lenzuola, copriletto e federe sulle quali Sofia aveva rimesso.

Verso le quattro c'è stato un falso allarme, per il quale Sofia ha voluto esser accompagnata in bagno.

Alle sette meno un quarto, quando è suonata la sveglia, non ho fatto in tempo a chiedere ad Anette se volesse il caffé che la sua risposta è stata un "doppio, grazie!"

E noi che pensavamo di dormire otto ore di fila...

martedì 10 marzo 2015

La collezionista

Mentre io, Sofia ed Eleonora stavamo andando a danza quest'ultima ha detto: "Sai papà, vorrei iniziare a collezionare qualcosa..".
Io: "Bella idea. Nonno Carlo ha delle belle collezioni di francobolli. Tu cosa vorresti collezionare?"
Eleonora: "Non lo so ancora...".
Io, ridendo: "Magari potresti collezionare fidanzati"
Eleonora: "No... quelli li colleziona già Sofia..."
Sofia, ridendo: "È vero! "

lunedì 9 marzo 2015

Viva la tecnologia

Non so come fosse abitare a 2000km da casa quando c'era solo il telefono, la posta ci metteva settimane ad arrivare e le notizie altrettanto.
Certo è che con internet, tramite la posta elettronica, Skype, il web, le distanze a volte sembrano ridotte (anche se a volte poi invece si sentono, eccome).
L'ultima in ordine di tempo è l'entrata di Whatsapp: Messaggi, foto, piccoli messaggi vocali, questa mattina mi è arrivato un commento da nonna Marghe a una trasmissione che stavo ascoltando in diretta streaming dopo aver lasciato Sofia all'asilo (Prima Pagina, su Radio 3).

Per le bimbe durante la settimana bianca era una cosa naturale dire "Dai, mandiamo questa foto ai nonni". E poi succede anche come un paio di giorni fa, quando hanno visto la foto del Duomo che hanno mandato i nonni, che entrambe mi hanno chiesto quando andiamo a Milano.

domenica 8 marzo 2015

Lessico Eleonorale

Non so perché dica così, visto che sono animali a sangue freddo e, come diceva zia Daniela - che da perito agrario ha fatto anche zoologia - non sudano perché non hanno le ascelle.
In ogni caso Eleonora, per definirci dopo le ultime tre ore di sci della settimana bianca subito seguite da sei ore di macchina per tornare a casa ha detto che "puzziamo come dei pitoni".
Una nuova frase da inserire nel nostro lessico famigliare.

sabato 7 marzo 2015

Segni particolari: genitori di bambini piccoli

Osservando sia noi che i nostri amici mi sembra di notare alcuni segni in comune fra i genitori di bambini piccoli:
- tagli la loro carne a pezzettini, e poi fai la stessa cosa con la tua anziché tagliarne un boccone alla volta
- mangi quello che hanno lasciato nel piatto (e ogni volta ti dici che avresti dovuto farti la tua porzione più piccola perché lo sapevi che non avrebbero finito tutto)
- fare tutta una cena seduti è un fatto rarissimo (e far stare seduti loro per tutta la cena è ancora più raro...)
- l'aeroplano che vola e la macchina che va nel garage erano trucchetti che funzionavano quando i bimbi avevano un anno. Con i cinquenni si inventano storie degne di Gianni Rodari
- sui trucchi per cosa funzioni meglio per togliere dai vestiti dei bimbi le macchie di ketchup, latte e cacao, caffelatte, coca cola e compagnia bella potresti scriverci un libro (dove ogni capitolo è un tessuto, perché quello che funziona meglio sul cotone non sempre è altrettanto efficace sulla lana, sul pile, sul velluto, sulla seta, eccetera eccetera).

venerdì 6 marzo 2015

Ultimi giorni di sportlov

Non l'avevano mai assaggiata.
Per molti qui è una cosa da mettere sul gelato, nonostante si sposi così bene con le pannkakor (frittelle) e le våfflor (cialde) locali.
Io e le bimbe oggi abbiamo fatto conoscere ai figli dei vicini la Nutella. È stato amore a prima vista.

Nota: Sofia, una volta terminato il giro (2,5 km), ha detto che ha capito perché si chiama "sci di fondo": "perché una volta che hai iniziato devi arrivare in fondo".

giovedì 5 marzo 2015

Fra il Grande Fratello e una comune

Si avvicina la quinta notte insieme con la famiglia dei vicini. Se si potesse immagazzinare l'energia dei cinque bambini (età 4,5,7,8,9) potremmo dire addio a petrolio e nucleare. Oramai è quasi come se i bimbi fossero in comune: ci si prende cura di quello più vicino, te li ritrovi (quasi) ovunque.  Mi è persino capitato di rivolgermi in italiano a una figlia dei vicini, che prima mi ha guardato con occhi da gufetta, e poi ha imparato cosa vuol dire "per favore".

mercoledì 4 marzo 2015

Sofia coscienza

Al momento di rimettersi in macchina per tornare allo chalet dopo la piscina e un mini after ski Sofia ha chiesto come mai guidassi io e non la mamma, che aveva guidato all'andata.
"Perché ho bevuto un drink che conteneva dell'alcool" le ha spiegato Anette, che poi ha aggiunto "e non mi metterei mai al volante con voi in macchina dopo aver bevuto".
E Sofia: "Mamma, promettimi che non ti metti al volante dopo aver bevuto anche se noi non siamo in macchina!"

Nota: Il limite per la guida in stato di ebbrezza in Svezia è 0,2 per mille

martedì 3 marzo 2015

Pensieri montani

Sofia, con aria seria, al termine di una giornata sugli sci con doppia caccia al tesoro (trovare e risolvere alcuni enigmi sparsi per tutte le piste della località per avere premi tipo bandanna e wafer al cioccolato), spettacolo della mascotte locale nel bosco e pranzo nel bosco con wurstel alla griglia: "Prima preferivo le piste brevi, adesso quelle lunghe... pensa come si può cambiare nella vita...".

lunedì 2 marzo 2015

Tornati sulla neve

Eccoci tornati sulla neve. Visto che c'erano sia la possibilità che l'interesse da parte sua, Eleonora per questa settimana è iscritta al corso di sci "lungo", due ore e quarantacinque minuti di lezione continuata, da oggi a venerdì.
Sofia fa le "normali" lezioni da un'ora e un quarto.
Entrambe alla fine della lezione erano entusiaste e hanno voluto portarci su una pista fatta con le maestre di sci. È un piacere quando vedi che fanno un'attività che le diverte proprio, tanto da non voler smettere.
Sofia ha detto che oggi non ha fatto la "Iofsa", ma che anzi ha fatto delle belle "S".

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domenica 1 marzo 2015

Un ottimo investimento

L'ho visto in uno scaffale vicino alla cassa e l'ho preso senza esitare: il gioco della tombola per i viaggi in macchina. Due cartelle magnetiche, al posto dei numeri tante cose da cercare durante il viaggio: cartelli stradali, roulotte, animali.
Sofia ed Eleonora hanno iniziato a giocarci appena partite. Le ha tenute impegnate per oltre 250 km, più di metà del viaggio.
Fra i cinque euro meglio investiti nella vita... :-)