sabato 31 dicembre 2011

Il significato delle parole

Visto che i saldi qui iniziano già il 25 dicembre, che il libro preferito delle bimbe in questi giorni è "Totte va dal dottore" e che alle bimbe mancava la valigetta per giocare al medico, oggi ne abbiamo approfittato per colmare la lacuna ed abbiamo preso alle bimbe il classico set di giocattoli con stetoscopio, siringa, e compagnia bella.
Arrivati a casa abbiamo iniziato a giocare ed io ho detto ad Eleonora che lei avrebbe potuto essere la dottoressa ed io e Sofia saremmo stati i pazienti.
Eleonora mi ha chiesto: "Chi sono i pazienti"?
Io: "Sono quelli che si si fanno curare del medico"
Eleonora: "Ah...e sono pazienti perché devono aspettare per tanto tempo nella sala d'aspetto?"

venerdì 30 dicembre 2011

Il bello di essere papà

Trovo bellissimo lo stare attivamente con Sofia e/o Eleonora. Il giocare insieme (che a volte è anche uno splendido modo per tenersi in forma e a volte un'ottima scusa per tornare bambini o lasciar libero il bambino che ancora c'è in me), l'insegnare loro (rendersi conto che imparano quanto trasmetto loro dà un senso di soddisfazione particolare mischiato alla responsabilità di sentirsi genitore), l'imparare da loro (sulle principesse oramai non mi batte nessuno, e grazie a Sofia sto imparando i nomi di tutte le macchine di Cars).

E trovo anche altrettanto affascinante il semplicemente guardare Sofia ed Eleonora che giocano e stanno insieme. Sentire Eleonora che insegna le parole in italiano a Sofia. Vedere la "sorellona" che si prende cura della "sorellina" e la sorellina che a volte "sfida" la sorellona ed altre volte pende completamente dalle sue labbra, la copia e la imita in tutto e la seguirebbe ovunque. Questa sera le guardavo mentre Eleonora dall'alto dei suoi sei anni insegnava alla sorella appena duenne ad usare il computer per scegliere i cartoni su Youtube. Dopo pochi minuti Sofia usava il touch-pad per spostare il cursore e cliccava per scegliere il video desiderato. Ed io affascinato mi sono incantato a guardarle e a momenti bruciavo la besciamella che stavo facendo...

giovedì 29 dicembre 2011

Segni del tempo che passa

Eccoci per un paio di giorni a casa dei nonni.

Fa impressione pensare che quest'anno ci sono quasi 30 gradi più dell'anno scorso. Un anno fa in questo periodo eravamo sotto i meno venti e con un metro di neve, quest'anno siamo a più otto e di neve neanche un fiocco. Martedì sono persino riuscito ad andare in ufficio in scooter, ed è la prima volta che riesco ad usare lo Scarabeo l'ultima settimana di dicembre.

Mi fa ancora più impressione pensare a come crescono velocemente le bimbe. Due anni fa in questi giorni Sofia era un fagottino di meno di un mese. L'anno scorso di questi giorni ero a metà del mio congedo parentale e Sofia non camminava ancora. Adesso ha smesso di usare il seggiolone anche qui dai nonni che hanno anche tolto il cancelletto verso il piano di sotto tanto oramai Sofia sa scendere e salire le scale da sola tenendosi al corrimano.

Soprattutto mi fa impressione vedere il segno sulla porta che indica l'altezza di Eleonora. A sei anni un mese ed undici giorni la tacca è sui 129cm...

mercoledì 28 dicembre 2011

Liga batte Vecchioni

"Dentro gli occhi" di Vecchioni è una delle canzoni preferite di Eleonora (le piacciono il ritmo e l'idea che i briganti prendano le botte ed i pirati vadano in fondo al mare). Oggi in macchina stavamo quindi ascoltando l'album "Chiamami ancora amore" quando se n'è uscita con un "possiamo ascoltare qualcosa di più kraftfullare? (più potente)". Anette mi ha quindi passato un cd di Ligabue ed è partita "Balliamo sul mondo". In meno di tre secondi Eleonora ha iniziato a fare headbanging ed agitarsi dicendo "questa è musica!!", Sofia, nonostante l'imbragatura del seggiolino, si è subito associata ed in pochi secondi anche mamma Anette stava cantando e ballando.
Fuori dalla macchina il buio e silente inverno svedese, dentro noi a cantare come invasati. Liga, da oggi hai due italo-svedesine in più fra le tue fan!

martedì 27 dicembre 2011

Un(o) nuovo gioco

Fra i vari regali di Natale c'era anche il gioco di carte UNO. Si sta rivelando un gioco per tutti, compresa Sofia che partecipa da in braccio o a me o alla mamma scegliendo il colore uguale a quello della carta giocata. Eleonora dimostra, oltre a trovarsi a proprio agio con i numeri, non solo di saper perdere meglio di me, ma anche di saper vincere meglio (Anette dice sempre che io sono un pessimo perdente... ed un ancora peggior vincitore, ed io non posso darle torto).

Oggi data storica: prenotato per il 3 gennaio il primo taglio di capelli dal parrucchiere per Eleonora che poi, a parte i tagli della frangia, è anche il primo taglio in assoluto.

lunedì 26 dicembre 2011

Fuochi d'artificio

Diciamo che con una bimba che ha da poco compiuto i sei anni e con una che ne ha fatti due da meno di un mese di certo non ci si annoia. Sono entrambe contemporaneamente in fasi particolari dello sviluppo. Sofia è nel "periodo dei no" e nello stesso tempo la sua autonomia fa sì che a volte voglia dimostrare che riesce a fare le cose da sola. Non ci sono limiti, non esistono ostacoli. Di farsi imboccare non se ne parla. Prende la forchetta, cerca di infilare la polpetta, quando poi ci riesce non le piace come l'ha infilzata e quindi la prende con la mano per toglierla e rinfilarla. Soddisfatta infila la forchetta in bocca, mangia, poi la posa e prende la polpetta successiva...con la mano. Prima che uno se ne accorga ha già lasciato sia il suo posto che un'impronta sulla tua camicia.

Eleonora è nella fase in cui nel percorso fra casa ed il parco giochi cambia umore almeno tre volte. La sua fortuna è che, nomen omen (di secondo nome fa Allegra), l'ultimo cambiamento di umore la porta sempre ad essere contenta e sorridente e quindi uno le perdona quasi di tutto.

Insomma, con una bambina di sei anni ed una nel pieno dei terrible twos mi sa che a capodanno i fuochi d'artificio li fanno loro!

domenica 25 dicembre 2011

Struvor: dolcetti di Natale

Uno potrebbe pensare che il pantagruelico menù del Natale svedese ti riempia così che non hai voglia di mangiare altro sino al cenone di capodanno. Ed in effetti sia cena del 24 che pranzo del 25 sono stati lunghetti. Si è chiaccherato di tutto. Addiritura uno dei regali di Natale che ha ricevuto Eleonora (il suo primo orologio) ci ha dato modo di filosofeggiare su come mai in alcune lingue si dica "sei e mezza" per indicare che le sei sono passate da mezz'ora, mentre in altre (come lo svedese) per indicare la stessa ora si debba dire "halv sju" (mezz'ora alle sette). Io, scherzando, sostenevo che dire che manca mezz'ora alle sette mi sembra quasi pessimista perché uno si concentra su cosa manca e non su cosa c'è. Gli svedesi mi rispondevano che invece è segno di ottimismo perché in questo modo loro guardano al futuro e non al passato. Eleonora nel frattempo guardava l'orologio rendendosi conto di dover pensare in maniera diversa a seconda che debba dire le ore in svedese o in italiano.

È però sempre Natale, per cui va bene le arringhe, i salami di renna e di alce, i patè di fegato insaporiti con gallinacci e miele, il prosciutto al forno, eccetera...ma vuoi non metterci dei dolci? E quindi vai, fra le altre cose, di "struvor", delle frittelline semplici semplici tipiche di Natale che vengono preparate intingendo un ferro particolare a forma di farfalla nella pastella (1,5 dl farina, 1,5 dl acqua o latte, due uova, un pizzico di sale ed un pizzico di zucchero vanigliato) e poi tenendolo nell'olio bollente per trenta secondi. Con l'aiuto di una forchetta si toglie poi la frittella e si passa nello zucchero e i gioco è fatto! Eleonora e Sofia le hanno assaggiate per la prima volta e ne sono diventate ghiottissime.

sabato 24 dicembre 2011

Iniziano i festeggiamenti

Natale qui in Svezia si festeggia il 24 (la teoria di Eleonora è che visto che babbo Natale parte dalla Scandinavia e deve fare in tempo a raggiungere i bambini in Italia il 25 è chiaro che deve partire un po' prima da qui).
Nonni materni, zia Helena e gatto Simon sono qui. Alle 15:00 in punto, come dal primo anno di trasmissioni, la tv di stato svedese SVT manderà in onda la stessa serie di cartoni animati con paperino, pippo, il toro Ferdinand. Poi l'apertura dei regali, e quindi alle 19:00 il cartone animato de "La vigilia di Natale di Karl-Bertil Jonsson". Poi il cenone. Ho intravisto almeno sette tipi di arringhe in salsa (con le barbabietole, con cipolle e carote, con il ribes rosso, con il ribes nero, con la senape, con panna acida e uova di lompo, con acciughe e cannella) e due-tre tipi di salmone marinato (fra cui il classico con l'aneto). Seguiranno polpette, salami vari (di renna, di alce, affumicato,...), il prosciutto cotto in forno con crosta di senape, la tentazione di Jansson (sformato di patate con acciughe e panna) e tante altre cose.
Come si dice qui: God Jul! (Buon Natale!).

venerdì 23 dicembre 2011

Sorellona protettiva

Capita qualche volta che o io o Anette, mentre ad esempio si guarda un telegiornale, copriamo gli occhi ad Eleonora per non farle vedere immagini non adatte ai bambini (tipicamente scene da zone di guerra che mostrano dettagli abbastanza morbosi). Di solito succede quando il telecomando non è a portata di mano. A volte c'è la variante di inventarsi qualcosa tipo un'improvvisa battaglia con i cuscini del divano per distrarla e non creare troppa curiosità sulle immagini da non vedere (visto che una delle reazioni è spesso quella di voler proprio vedere e di chiedere perché la cosa sia inadatta).

Questa sera con Eleonora e Sofia stavamo guardando "Babe maialino coraggioso". Arrivati alla scena in cui i lupi assaltano le pecore (e dove si vede sulla macchina del contadino la pecora morta) Eleonora ha delicatamente messo la mano sugli occhi di Sofia e le ha detto che era meglio che non guardasse, spiegandole che "questa scena è un po' spaventosa".

giovedì 22 dicembre 2011

Un suono che dà gioia

È sera. Anette è fuori a prendere gli ultimi regali ed io sono a casa con le bimbe. Alle nove di sera in teoria dovrebbero già essere a letto.
In teoria.
Sofia si è semiaddormentata mentre guardavamo gli Aristogatti e l'ho messa nel suo letto. Eleonora si è gustata il film sino alla fine, poi ha fatto un po' di teatrino prima di andare a letto (prima mi ha chiesto un bicchiere d'acqua, poi ha voluto una storia sottovoce mentre era nel suo letto "così non svegliamo Sofia") e solo dopo il teatrino ha promesso di dormire.
Io poi sono sceso per leggere un po' di giornali in rete.
Dopo qualche minuto ecco il suono dei passetti al piano di sopra e la voce di Eleonora che dice che deve "solo" andare in bagno perché ha bevuto l'acqua e deve fare pipì. Passetti veloci di ritorno dal bagno e silenzio.
Qualche minuto ancora ed è la volta dei passetti di Sofia. "Ciuccio!" dice. Si era addormentata senza il ciuccio. Vado a darglielo. Eleonora sogghigna da sotto le coperte. Entrambe promettono di fare la nanna.
Torno giù.
Ascolto.
Silenzio.
Dopo qualche minuto ancora il suono dei passetti di Eleonora. Dalle scale mi chiede se può andare nel letto di Sofia visto che la sorellina non vuole dormire e che se si abbracciano forse si addormenta.
Le dico che va bene, ma che adesso è ora di dormire.
Dopo qualche minuto ancora dei passetti. Sembrerebbero quelli di Eleonora che va a prendere un peluche dal cestone, ma potrebbe anche essere Sofia.
Chissà, forse dovrei dire loro che "adesso basta, nanna e niente storie", ma a dire il vero quel rumore di passetti mi mette dentro una gioia incredibile. È rumore di vita!

mercoledì 21 dicembre 2011

Dove troviamo un Babbo Natale?

Natale qui si festeggia il 24. Tradizione vuole che uno della famiglia scompaia per travestirsi da Babbo Natale, bussare alla porta ed esordire con la classica frase "finns det några snälla barn här?" ("ci sono dei bravi bambini qui"?) e poi distribuisca i regali.
Problema: Eleonora due anni fa a momenti sgamava il nonno e l'anno scorso stava scoprendo la zia Helena. Visto che scoprirebbe subito sia nonna Eivor che mamma Anette che me, ecco il problema: visto che Eleonora fa il conto alla rovescia dei giorni e lo dice anche a Sofia che fra tre giorni arriva Jultomten, quest'anno chi lo fa il Babbo Natale? So che una delle compagnie di taxi lo offre come servizio...

martedì 20 dicembre 2011

Il futuro è così splendente che servono gli occhiali da sole

Oggi pomeriggio è arrivata la comunicazione che una mia collega dal primo gennaio cambierà azienda per assumere un ruolo a livello di quadro/middle management. Mentre le facevo le congratulazioni non ho potuto fare a meno di guardare il suo pancione e pensare che ad inizio febbraio avrà il secondo figlio e che quindi sarà nella nuova posizione per solo un mese prima di stare a casa "sino ad almeno dopo l'estate..." (ndr: parole sue).
Ha fatto i colloqui durante le scorse settimane. Chi l'ha assunta non solo sapeva che lei era incinta, ma si è anche accollato l'onere di aggiungere la differenza rispetto a quanto dà lo stato svedese durante il congedo parentale per garantirle il 90% dello stipendio nominale.
Tornato nel mio ufficio ho guardato fuori dalla finestra. Alle 15:30 buio pesto. Poi ho pensato alla mia collega, ho guardato la foto di Sofia ed Eleonora, ed ho pensato che qui le aspetta un futuro radioso pieno di opportunità.

Poi chissà, come io ho avuto molto supporto dalla famiglia nel momento in cui ho scelto di venire qui, magari loro decideranno di andare da tutt'altra parte del mondo, ed il mio compito di genitore sarà quello di aiutarle e sostenerle nelle loro scelte.

lunedì 19 dicembre 2011

Punti di vista

Questa notte nella nostra cittadina è scoppiato un incendio in una delle prime villette a schiera costruite in Svezia. È un bellissimo edificio in legno del 1908 situato proprio dall'altro lato della strada rispetto all'asilo di Sofia. Stamattina all'ora dell'ingresso dei bimbi all'asilo i pompieri erano ancora all'opera. Mentre portavamo Sofia all'asilo ci siamo quindi fermati a guardare.
Anette ed io abbiamo avuto un sospiro di tristezza per i danni all'edificio.
Sofia ha indicato i pompieri e con un sorriso solare ha esclamato: "titta, brandbilen!" (guarda, l'autopompa!)

Questa sera, pensando che a Natale qui ci sarà anche gatto Simon, io ed Anette abbiamo osservato anche un'altra cosa dal punto di vista di Sofia: le decorazioni che lei ha messo sull'albero di Natale sono pericolosamente ad altezza di gatto...

domenica 18 dicembre 2011

La casetta di pan pepato: quasi una tradizione

Qui in Svezia si dice che "una volta non conta, due volte fanno una volta e tre volte fanno una tradizione". Per Sofia questo è il secondo anno che in qualche modo partecipa alla costruzione della casetta di pan pepato. Dall'anno prossimo quindi vedremo di farla diventare una tradizione, anche perché la cosa l'ha divertita moltissimo. Sarà il fatto che per ogni tre-quattro Smarties che metteva come decorazione uno spariva in bocca?


Dopo la costruzione della casetta, mamma Anette ha deciso di coinvolgere le bimbe anche nella guarnitura dei biscotti allo zenzero che verranno appesi come decorazione all'albero di Natale (e che verranno mangiati all'Epifania quando verrà disfatto l'albero). Visto che festeggeremo qui da noi, sono stati fatti biscotti con i nomi di tutti. Ne è stato fatto anche uno con scritto "Simon" per il gatto di nonna Eivor e nonno Bosse!

sabato 17 dicembre 2011

Sempre più in alto

Vista la giornata di neve mista pioggia, e considerato il fatto che oggi è l'ultimo fine settimana prima di Natale e la gente anche qui si ammassa per lo shopping, Alessandro "renna in cucina", che di solito il sabato porta il suo pargolo seienne ad arrampicarsi, ha avuto l'apprezzatissima idea di invitare anche Eleonora ad unirsi e provare.

Ad Eleonora piace arrampicarsi al parco giochi, ma aveva provato solo una volta a farlo imbragata e su parete alta. L'esperienza è stata quindi un misto di voglia di arrampicarsi e di titubanza appena raggiunta una certa altezza, e lì ero io quello che iniziava a titubare fra lo stimolarla a fare un pezzettino in più ed il non forzarla troppo. Ha provato quattro volte, ed anche se non è arrivata in cima, ogni volta ha fatto un pezzettino in più. Appena scendeva guardava gli altri e voleva salire ancora dicendo "voglio arrivare sino a quel punto lì". E così partiva spedita, ed una volta su appena arrivata al punto deciso voleva scendere.
Usciti dalla palestra mi ha poi detto che si è divertita e che vuole tornare. Mi ha detto che non le importa non essere arrivata in cima, lei è contenta perché ha fatto del suo meglio. Ed io ero così orgoglioso di lei che siamo passati a prendere un regalino anche se manca solo una settimana a Natale.

venerdì 16 dicembre 2011

Un modo nuovo di guardare i film

I film qui in Svezia non sono doppiati ma, con l'eccezione della maggior parte dei cartoni per i più piccoli (ossia quelli tipo Topolino, ma non i Simpson), vengono trasmessi in lingua originale e sottotitolati. Alcuni film per bambini e ragazzi vengono solitamente trasmessi sia in versione originale che doppiata.

Questa sera, facendo un po' di zapping, Eleonora è capitata su un canale proprio mentre stava incominciando "Come d'incanto" della Disney in lingua originale. Il fatto che la storia narri di principi, principesse e draghi ha avuto la meglio sul fatto che fosse in inglese, e quindi ha deciso che voleva vederlo. E così si è trovata allo stesso tempo impegnata su tre fronti: guardare il film, ascoltare l'inglese e leggere i sottotitoli, con il risultato che ogni tanto ripeteva parole conosciute come thank you e hello, altre volte chiedeva, ripetendole, cosa volessero dire una certa parola o una frase ed altre volte leggeva i sottotitoli cercando una connessione fra ciò che stava leggendo e ciò che stava guardando ed ascoltando.

All'inizio del film mi sono chiesto se avrebbe "resistito" a guardarlo tutto o se si sarebbe annoiata prima. Non solo lo ha visto tutto, ma è proprio stata coinvolta dalla storia "nonostante" lingua originale e sottotitoli, che anzi pare abbiano aggiunto qualcosa all'esperienza. Adesso abbiamo un modo nuovo di guardare i film.

giovedì 15 dicembre 2011

Lingua e diritto all'autodeterminazione

Il linguaggio di Sofia continua a svilupparsi di giorno in giorno. Oramai ha iniziato a comunicare "correntemente" in svedese. Le frasi di tre parole che metteva insieme si stanno adesso sviluppando in frasi di quattro di parole, e questa mattina prima di uscire ha persino composto un "Ia vill ha Pippi mössa" (Sofia vuole il cappello con Pippi). Inoltre ripete sempre meglio le parole in italiano e sta iniziando a chiamare le varie cose nelle due lingue.
L'acqua però continua a chiamarla "api".
Questa sera quando mi ha chiesto l'acqua è quindi venuta da me con un bicchiere e mi ha detto "api". Io ho pensato quindi di cogliere l'occasione per dirle le due parole in italiano e svedese. Le ho quindi detto: "mamma dice vatten, papà dice acqua".
Lei mi ha guardato ed ha detto: "Ia api!"

mercoledì 14 dicembre 2011

Cose imparate sulla scuola elementare di Eleonora

In questi ultimi giorni fra l'aver girato per la scuola in occasione della recita, e mediante qualche comunicazione arrivata tramite le maestre ho scoperto che:

- la logopedista della scuola ha incontrato tutti i bambini. Vuole lavorare un po' anche con Eleonora per cercare di correggerle la r moscia.

- da questa settimana i bambini faranno l'ora di ginnastica in palestra e non più all'aperto. Dopo la lezione è prevista la doccia. Per le scuole svedesi è standard avere spogliatoi e docce ed usarli dopo l'ora di ginnastica.

- la mensa della scuola offre due piatti diversi ogni giorno di cui uno sempre vegetariano. Due giorni alla settimana servono pesce. Un giorno alla settimana solo piatti vegetariani. La refezione è gratuita per tutti.

martedì 13 dicembre 2011

Sofia Lucia

Oggi pomeriggio c'è stata la recita di Santa Lucia all'asilo di Sofia. Rispetto allo spettacolo di ieri a scuola di Eleonora, dove si esibivano bambini dai 6 ai 9 anni, la logica era molto simile (tutti i bambini entrano in fila cantando Santa Lucia e le varie classi cantano diverse canzoni), ma il risutato è stato molto diverso.

Innanzitutto appena entrati quasi tutti i bambini di 1-2 anni hanno cercato di correre dai genitori. Una volta rimessi a posto era poi chiaro che a cantare erano solo quelli di 4-5 anni, quelli di 3 anni facevano una specie di playback, e quelli di 1-2 anni semplicemente si muovevano più o meno a ritmo (più meno che più...) e copiavano, con palese ritardo, i gesti dei compagni più grandi.

Sofia ha dimostrato una vera avversione verso la corona di candele che si è tolta ripetutamente e che ha poi scambiato, appena finito lo spettacolo, con un cappello di babbo Natale con un altro bambino quasi fossero due giocatori che si scambiano la maglia a fine partita.

lunedì 12 dicembre 2011

Prova generale della recita scolastica

A scuola di Eleonora le sezioni hanno nomi di piante (tiglio, betulla, faggio) anziché le classiche A, B, C. Alcune attività (tipo una parte del doposcuola) vengono svolte unendo le sezioni e facendo lavorare insieme i bambini di diverse età (solitamente dalla prima alla quarta). Una delle attività in comune è la recita natalizia, che viene organizzata a rotazione da una delle sezioni mentre le altre per quell'anno faranno da pubblico.

Quest'anno pronti via è toccato alla sezione di Eleonora organizzare lo spettacolo. I genitori della sezione che organizza e che recita sono invitati alla prova generale del giorno prima, e quindi alle cinque e mezza di questa sera tutta la famiglia, Sofia compresa, era fra il pubblico.

I bambini erano divisi in Lucie, omini di pan pepato, babbi natale e nei vari soggetti delle canzoni. Eleonora al "classico" ruolo di Lucia con i capelli lunghi biondi e le candele in testa ha preferito quello di uno dei topolini della canzone "när nätterna blir långa" ("quando le notti diventano lunghe"). Durante il suo pezzo ha dimostrato di aver più senso del ritmo di mamma e papà messi insieme.

Lo spettacolo ha offerto tutto ciò che ci si poteva aspettare ed anche di più. L'atmosfera unica dell'inizio con luci soffuse ed il corteo di bambini che entra cantando "Santa Lucia". La trepidazione negli occhi dei bambini che mentre camminavano verso il palco in quella penombra cercavano i propri genitori ed appena li trovavano si illuminavano di gioia ed iniziavano a salutare (dal canto nostro abbiamo dovuto trattenere Sofia che voleva correre dalla sorella), l'ilarità generale quando il bambino vestito da renna Rudolf ha perso il naso rosso, la sorpresa quando il bambino travestito da babbo Natale ha sfoderato una voce da rockstar e l'emozione finale nel classico canto tutti insieme di "nu tändas tusen juleljus" ("adesso si accendono mille luci di Natale").

Sofia ha partecipando saltellando fra me e mamma Anette e canticchiando qualcuna delle canzoni che probabilmente faranno parte dello spettacolo del suo asilo. Domani tocca alla sua recita. Buon Santa Lucia!

domenica 11 dicembre 2011

Chissà come le pensa?

Dopo l'allenamento di calcio oggi pomeriggio io ed Eleonora siamo andati a lavare la macchina. Siamo andati in uno di quegli autolavaggi nei quali si rimane in auto mentre il marchingegno spruzza, spazzola, sciacqua eccetera.
Nel bel mezzo dell'operazione lei mi ha detto: "papà, adesso so cosa provano i miei denti ogni volta che li laviamo".

sabato 10 dicembre 2011

Passaggio di testimone con dolce morbido allo zenzero

Viste le tante cose da festeggiare ed i pochi giorni a disposizione oggi è stato il giorno della festicciola unica con un po' di amici per festeggiare Eleonora, Sofia e le varie feste che si avvicinano. Vista la decina abbondante di bambini e gli altrettanti adulti Anette ha deciso di fare, fra le altre cose, anche un dolce morbido allo zenzero (mjuk pepparkaka), che piace sempre sia ai grandi che ai piccoli e fa molto feste natalizie.

Eleonora ha aiutato nella preparazione, e c'è stato un passaggio di testimone. Sino ad oggi avevo sempre avuto io l'onore di "ripulire" (ossia "leccare") gli attrezzi usati durante la preparazione (l'impasto morbido prima della cottura è squisito, è una versione più buona del "cookie dough" che si trova nel gelato della Häagen Dazs). Da oggi l'onore è passato a lei, che ha preso il testimone, o meglio uno degli attrezzi, lo ha leccato ed ha esclamato: "questa è vita!".

PS: Ho messo la ricetta del mjuk pepparkaka fra i commenti DS

venerdì 9 dicembre 2011

Osservando Sofia

In questa seconda sera solo a casa con le bimbe osservando Sofia io ed Eleonora ci siamo resi conto che:

- Sofia sa esattamente dove nascondiamo i telecomandi (che altrimenti lei si diverte a smontare). È bastato che chiedessi ad Eleonora se li avesse nascosti come sempre sotto i cuscini del divano perché Sofia partisse in veocità ed andasse a prenderli proprio dove pensavamo non li avrebbe mai trovati

-  Sofia sa rispondere al telefono. Quando il telefono è squillato Sofia è andata a prenderlo, ha schiacciato il pulsante giusto per rispondere ed ha persino sorpreso la nonna dall'Italia dicendole "ciao nonna Ma-ghe"

- Sofia non guarda i film. Li vive! Guardare "Cars" con lei è uno spettacolo. Lei partecipa, replica le scene, le commenta con commenti del tipo "etta uto...ahi!" per dire che Saetta è caduto ed è andato a finire fra i cactus. Il commento di Eleonora è stato: "papà, mi sa che è ancora presto per portarla al cinema".

giovedì 8 dicembre 2011

Uno dei motivi per cui mi vuole bene...

Prima delle due sere di fila solo con le bimbe visto che Anette ha un po' di cene natalizie. Nonostante sia domani il vero giorno del fredagsmys (il coccolarsi del venerdì) ho deciso di concedere qualche vizietto alle bimbe anche di giovedì e di coccolarmi con loro (mettersi tutti e tre sul divano e legger loro una storia mentre ti coprono di bacetti è una terapia che ti mette in pace con la vita).

Dopo che ho messo a letto Sofia, Eleonora mi ha chiesto di poter guardare i cartoni mentre io le preparavo un gelato "con la granella le mini meringhe e la salsa di cioccolato". Ho deciso di accontentarla e mentre le preparavo la coppetta ho deciso di sgranocchiarmi una mezza manciata di mini meringhe. Proprio in quel momento Eleonora è arrivata in cucina, mi ha visto con le guance a criceto e la bocca sporca di meringa e mi ha detto: "papà...ti voglio bene anche perché sei monello come me!"

mercoledì 7 dicembre 2011

Prima nevicata

È successo, davvero, è arrivata,
dal cielo stamane è fioccata,
una spruzzata,
come si deve,
un'infarinata,
la prima neve

Quest'autunno è la prima volta,
e purtroppo si è anche già sciolta
ed il suolo
da imbiancato
è rimasto
solo bagnato

E noi siam stati intraprendenti,
siamo andati agli allenamenti,
però di questo,
ne sono certo,
è stata l'ultima
volta all'aperto

Ed una volta a casa arrivata,
Eleonora a letto è subito andata,
"mi leggi una fiaba?"
così mi ha detto
mentre andava
verso il suo letto

E poiché Eleonora si diverte, grazie anche al lavoro fatto a scuola, a fare e ad ascoltare parole e filastrocche in rima, la scelta della fiaba della buonanotte è caduta su un libro di fiabe scritte in rima. E visto che poi abbiamo continuato a giocare a fare le rime e per ogni parola voleva trovarne almeno un paio con le quali facesse rima e che quindi in questo momento per ogni parola che dico penso alle parole con le quale faccia rima ecco spiegato l'inizio del post in rima.

martedì 6 dicembre 2011

E sono due!!

Oggi Sofia compie due anni. In barba a tutte le discussioni di genere il regalo in assoluta preferito è stato il libro con tutte le macchine protagoniste di "Cars". Più sono "toste" e più le piacciono. Meglio ancora se sono TIR o trattori.

Il libro se lo è fatta leggere tutto per bene. Non ci siamo persi nemmeno un veicolo. In ufficio sono arrivato un quarto d'ora dopo rispetto al solito, ma è bastato far vedere la foto sul telefonino affinché tutti lo considerassero un motivo più che valido.

lunedì 5 dicembre 2011

Quando il public service è davvero un servizio utile

La televisione di stato svedese è public service. Niente pubblicità, né sui sei canali né sul web (anche se per eventi "costosi" come i mondiali di calcio o le olimpiadi ci possono essere degli sponsor che vengono nominati prima dell'inizio della trasmissione). I programmi sono in genere molto curati, soprattutto sul canale interamente dedicato ai bambini. È una televisione senza "lottizzazione", che da spazio a tutte le voci e che cerca di dare un po' di spazio a tutti. Nello sport, ad esempio, spesso basta che in una competizione ci sia un atleta svedese affinché la gara venga trasmessa.

Alcuni dei programmi hanno oramai lo status di culto e, nonostante riprendano lo stesso format anno dopo anno, riescono a far incollare al video buona parte delle famiglie svedesi. Uno, d'estate, è sicuramente Allsång på Skansen, una specie di karaoke collettivo in cui tutto il pubblico canta i successi musicali di tutti i tempi. In dicembre il programma che coinvolge mezza nazione è Julkalendern (il calendario di Natale). È una storia che si svolge in 24 episodi, ed al termine di ognuno c'è da aprire una casella di un calendario dell'avvento che ogni famiglia si è procurata in anticipo. Ogni giorno va in onda alle 7.15 ed in replica alle 18.45.

Questa mattina il conduttore del programma ha preso il suo ruolo di public service veramente sul serio. Conscio probabilmente del fatto che i bambini al mattino vogliono vedere il programma, e che i genitori sono nel mezzo della routine mattutina, ha invitato i bambini a mettere i vestiti sul pavimento per poi fare a gara a chi si vestisse più velocemente. Inutile dire che non ho mai visto Eleonora vestirsi in maniera più rapida. Arrivati a scuola poi abbiamo notato che tutti i bambini parlavano di quanto si fossero vestiti velocemente e del fatto che fossero stati più lesti del conduttore. Certe cose sì che ti fanno esser contento di pagare il canone!

domenica 4 dicembre 2011

Ogni favola è un gioco

Per far passare la noia dei viaggi in macchina, tipo oggi quando siamo tornati da casa dei nonni, con Eleonora ci siamo inventati un gioco. Lei guarda le nuvole e ne cerca una di una forma particolare, poi insieme ci inventiamo intorno una storia. In pratica io faccio solo da "catalizzatore" mentre la maggior parte della storia viene da lei. Ecco quindi che una nuvola che potrebbe quasi sembrare un castello, ma che viene soffiata dal vento, diventa la casa di una principessa che ha il problema che non riesce ad invitare nessuno a casa sua visto che il vento continua a spostargliela e gli amici non sanno mai dove andarla a trovare, e così vai di soluzioni per aiutare la principessa.

Per me è affascinante giocare con lei e starla ad ascoltare, venir coinvolto dalla sua fantasia, aiutarla ad espandere il vocabolario, sentire cosa la fa ridere e cosa la può intristire, cosa lei consideri "spaventoso" e cosa "noioso" (e che enfasi metta a volte nel pronunciare questi aggettivi per commentare un suggerimento su come sviluppare la storia, segno che si è veramente immersa nella fantasia).

Problema: qui in questa stagione fa già buio poco dopo le tre del pomeriggio, quindi scordati da quell'ora di vedere le nuvole, perciò bisogna inventarsi un altro gioco...

sabato 3 dicembre 2011

Torta e maglione della nonna

Lamponi e cioccolato
delizia del palato
Il maglione stile Pippi
fatto dalla nonna
Toccata e fuga da nonna Eivor e nonno Bosse per fargli pre-festeggiare i due anni di Sofia (li compirà "per davvero" il 6).  Per una volta niente princesstårta. La nonna invece ha preparato una torta di pan di spagna con ripieno di crema pasticciera ricoperta da una glassa di cioccolato e guarnita da lamponi raccolti a fine estate nel suo giardino.

Fra i vari regali nonna Eivor ha voluto bissare quanto fatto per Eleonora e quindi anche Sofia adesso ha il suo maglione con il disegno classico di Pippi  fatto a mano dalla nonna.

Visto che il motivo del maglione è quello classico dei pescatori dell'isola di Gotland, chissà se riesco a convincere nonna Eivor a farne uno anche per me...

venerdì 2 dicembre 2011

E' una tribù che balla!

Altri due denti in bocca ad Eleonora hanno iniziato a ballare, un incisivo inferiore ed uno superiore.
In realtà è da quando è nata che sapevo che una volta spuntati i denti da latte li avrebbe persi, per cui mi chiedo: ma perché mi sono emozionato come un pirla quando ho sentito che ballavano?

giovedì 1 dicembre 2011

Come riconoscere in questi giorni i genitori con bambini piccoli

Fra meno di due settimane sarà Santa Lucia, e credo che ogni asilo e scuola elementare in questo momento stia preparando uno spettacolo. Lo si capisce non solo dal fatto che le bimbe arrivino a casa ogni giorno "cantando" una canzoncina nuova (Sofia) o raccontando della recita (Eleonora), ma anche dal fatto che se uno cerca di organizzare una riunione al lavoro, appena si nomina il 13 dicembre alcuni iniziano a scuotere la testa emettendo mugugni e facendo intendere che proprio quel giorno non funziona.
Visto che le agende elettroniche al lavoro sono condivise ho quindi, per curiosità, guardato chi fosse già impegnato il 13 dicembre. Tutti i genitori di bimbi fra l'anno ed i 7-8 anni hanno o la mattina o il pomeriggio già "bloccati".

Nel caso di Eleonora e Sofia per fortuna le recite non sono in contemporanea (quella di Eleonora in realtà sarà il 12 dopo l'orario scolastico "normale").

Nota: Praticamente tutte le aziende svedesi, compatibilmente con il tipo di lavoro svolto, praticano l'orario flessibile che lascia ampie possibilità di lavorare meno ore un giorno e recuperarle un altro, o di entrare presto/uscire presto - entrare tardi/uscire tardi, eccetera (ad.es. da noi ogni dipendente può accumulare da un debito di 8 ore ad un credito di 40 ore).

mercoledì 30 novembre 2011

Giochi utili molti lustri più tardi

Quando ero piccolo adoravo il gioco degli shangai. C'era qualcosa di affascinante in quel giocare a togliere lentamente un bastoncino alla volta senza farne muovere nessun altro. Giocavo, e non sapevo che in realtà stavo sviluppando una capacità che mi sarebbe tornata utile molti anni dopo.

Ossia adesso.

Quando c'è da fare addormentare le bimbe, soprattutto Sofia. Perché loro vogliono accoccolarsi con te, ti vogliono abbracciare, e vogliono sentire il tuo abbraccio. Solo allora si rilassano. E tu ti trovi in uno dei due piani del letto a castello, arrotolato intorno ad una delle bimbe o con una di loro arrotolata intorno a te, con un braccio sotto la loro testa o persino mezzo corpo. Un braccio che presto formicolerà. E se non vuoi passare la notte in quelle condizioni devi riuscire a sfilarti. Lentamente. Senza svegliare nessuna delle due bimbe. È un'arte. Un esercizio difficilissimo. Sfila il braccio nel modo sbagliato e almeno una delle bimbe si sveglierà. A volte anche entrambe. Ed ecco che lo shangai torna utile...

martedì 29 novembre 2011

Decisione approvata

Giornata di quelle in cui alle 6:00 ero già sull'aereo per Francoforte. Le due riunioni sono andate più velocemente del previsto e quindi sono riuscito, al pelo, a prendere l'aereo prima e ad atterrare in tempo per mandare un messaggio ad Anette per dirle che le bimbe potevo andare a prenderle io.

Tornando a casa Eleonora mi ha chiesto se le avessi preso un regalino, come sono solito fare quando vado via. Le ho detto che sono arrivato in aeroporto all'ultimo minuto e che ho dovuto decidere fra il prenderle un regalino, ma perdere l'aereo, o non comprarle nulla ma prendere l'aereo prima e poter arrivare a casa prima. Lei ci ha pensato su per qualche secondo e poi mi ha detto: "bravo, hai scelto bene!"

lunedì 28 novembre 2011

Frittelle e piccole trasgressioni

Ci sono la maggior parte delle sere, quelle in cui si fa tutto secondo le "regole", si mangia tutti insieme a tavola, in sala da pranzo, con le posate, non si legge a tavola ma ci si racconta della giornata.

E poi ci sono le sere come questa sera, in cui mamma Anette fa le frittelle sia piccole che grandi come crêpes (plättar e pannkakor) ed ognuno pilucca, e le bimbe possono mangiarle in sala, sul divano, con le mani e guardando la televisione.

In fondo le regole sono belle anche perché a volte si possono trasgredire un poco senza che sia diseducativo, no?

domenica 27 novembre 2011

Dolcetti di Santa Lucia

Prima si fanno dei
salsicciotti con 'impasto...
...poi si mettono (o si
mangiano) le uvette...
Oggi è la prima domenica dell'avvento ed è anche la prima domenica con doppio allenamento (calcio + nuoto) per Eleonora. Su richiesta di Eleonora, forse per il bisogno di energia "extra" ecco quindi che la mattina ha visto la prima sfornata di lussebullar (i dolcetti di Santa Lucia). Entrambe le bimbe hanno voluto partecipare. Eleonora si è calata nei panni della pasticciera durante tutto il processo, mentre Sofia ha resistito sino alla guarnitura. A quel punto ha deciso di mettersi a mangiare le uvette, conscia forse che il momento successivo avrebbe avuto a che fare con il forno caldo dal quale lei deve tenersi a debita distanza.

...pronti!!
Grazie alla visita di alcuni amici, i dolcetti sono stati mangiati letteralmente appena sfornati, serviti con glögg con uvette e mandorle e con biscottini allo zenzero.

Ricetta per chi volesse fare i dolcetti:
1 g di zafferano, 50 g di lievito di birra, 150 g di burro, 5dl di latte, 1 dl di zucchero, 850g di farina, un pizzico di sale.
Sciogliere nel latte e burro fuso portati a 37 gradi il lievito, aggiungere sale, zucchero e zafferano, aggiungere alla farina e lavorare per 10-15 minuti. Far lievitare per 30 minuti. Fare dei salsicciotti per dare la forma tipica a S, guarnire con le uvette, dare una spennellata con l'uovo e far lievitare per altri 30 minuti. Mettere quindi in forno per 5-10 minuti a 220 gradi.

sabato 26 novembre 2011

Ginnastica con le bimbe

Mentre giocavo con Eleonora e Sofia oggi pomeriggio mi sono reso conto che se uno fa il cavalluccio con due bimbe sulla schiena, allora ne può approfittare per fare anche qualche flessione, così si allenano un po' i pettorali e le braccia, che si possono continuare ad allenare sollevando, lanciando in aria e riprendendo le bimbe. Mettersi poi le bimbe in spalla e fare dei piegamenti sulle gambe è un buon modo di allenare quadricipiti e polpacci. Se poi alla fine uno si sdraia sulla schiena, piega le gambe a 90 gradi e le stende ripetutamente mentre le bimbe le usano come altalena ne risentirann...ehm...si alleneranno anche gli addominali.

Effetto collaterale indesiderato rispetto all'allenamento in palestra: le bimbe che continuano a dire "ancora! ancora!" e quando sei sfinito a terra ti usano come trampolino elastico.

venerdì 25 novembre 2011

Com'è bello pappagallo

Sofia sta iniziando a parlucchiare sempre di più. Ha iniziato a mettere insieme mini frasi di tre parole.
Capisce bene l'italiano. Le domande in italiano le capisce tutte, anche se, a quelle che richiedono una risposta "parlata" (tipo: "che colore è questo") e non ad esempio una azione (tipo: dov'è il gatto") risponde sì "correttamente", ma il più delle volte lo fa in svedese.

Appena però uno le ripete la risposta in italiano ecco che lei inizia a ripetere la parola italiana. L'effetto sta quindi diventando quello di un piccolo pappagallino. Tipo: "Sofia, cos'è questo?" Lei: "Kisse". Io "brava, gatto". E lei "gat..to!". Fra le sue parole preferito in italiano c'è "stella". E adesso che Anette ha iniziato a decorare la casa per Natale e ci sono lampade a forma di stella un po' ovunque Sofia va in giro per la casa indicando e dicendo "stella...stella...stella...".

giovedì 24 novembre 2011

Oltre il limite

In preda a pigrizia giovedìserale e stimolati dall'offerta speciale di questi giorni Anette ed io abbiamo deciso di prendere le bimbe ed andare a cenare all'IKEA dove, per soli 10 euro, ci si può godere lo Julbord ossia il classico buffet natalizio di arringhe in salse varie, salumi, salmone marinato, eccetera, per l'occasione composto dalla chef svedese Tina Nordström. Sofia ha particolarmente apprezzato Janssons frestelse, la tentazione di Jansson, un piatto a base di patate, cipolle, acciughe e panna gratinati in forno.

Mentre andavamo in macchina Eleonora mi ha chiesto cosa fosse quel cartello rotondo giallo con il cerchio rosso ed il numero 70. Le ho detto che era il limite di velocità. Lei ha guardato il cruscotto e mi ha chiesto: "e allora perché la lancetta è sull'ottanta?".
Ho rallentato subito...

mercoledì 23 novembre 2011

È ac..caduto!

È successo a scuola, mentre mangiava una mela: il primo dente di Eleonora è caduto. O meglio, pare sia rimasto incastrato nella mela.

Appena sono entrato in classe a prenderla Eleonora ha cercato di fare la misteriosa chiedendomi di indovinare cosa fosse successo. "Purtroppo" per lei però non è riuscita a non sorridere, e quindi la risposta era lì, in quello splendido spazio vuoto dove sino a questa mattina c'era un incisivo inferiore.

All'allenamento di calcio lo ha raccontato a tutte, raccogliendo l'ammirazione di quelle (poche) che il primo dentino non l'hanno ancora perso, e scatenando i racconti di tutte le altre.

Adesso il dentino è sotto un bicchiere in camera delle bimbe, in attesa di un topino o di una fatina. Eleonora crede nella seconda e, nonostante la stanchezza degli allenamenti, sembra intenzionata a volerla vedere.

martedì 22 novembre 2011

Strano, ma vero

Notte tipica a casa: Vai a dormire. Verso le due Sofia si sveglia, e se uno non è veloce ad andare nella stanza delle bimbe a farla riaddormentare nel giro di qualche minuto te la trovi nel lettone. Indipendendemente da in quale letto si sia, Sofia per riaddormentarsi ti mette il dito in bocca (sarà per ricostruire una specie di cordone ombelicale?). Una volta addormentata inizia a girarsi su se stessa sino a, verso le quattro del mattino, essere in posizione trasversale, solitamente sul petto di chi è rimasto nel letto con lei. Verso le sei e mezza te la trovi sveglia a cavalluccio che dice "hoppa!" ("saltare"). A quel punto ci sono colazioni da preparare, bimbe da vestire,...

Notte tipica in viaggio di lavoro: Vai a dormire e ti sveglia la sveglia all'ora prestabilita. Il buffet della colazione ti aspetta.

Strano, ma vero: Quando sono a casa mi attrae l'idea di partire, ma quando sono in viaggio ho voglia di tornare.

lunedì 21 novembre 2011

Condizioni

Ieri sera Eleonora ha posto delle condizioni visto che sono in viaggio per un paio di giorni: "Primo, voglio un po' di coccole...e poi...devi leggermi tre capitoli del libro degli unicorni..." (ossia quello di ieri sera più quello delle due sere che sarò via) "...e poi devi portarmi un regalino...".
Le ho detto che andava bene. E lei: "non ho finito. Devi portare un regalino anche per Sofia".
Le ho detto che anche questa era una cosa che avevo già pensato di fare. E lei: "si, ma non ho ancora finito. Devi portare un regalino anche per la mamma!".

E io che speravo di viaggiare solo con il bagaglio a mano...

domenica 20 novembre 2011

Tabelline

Io iniziai la prima elementare nel 1976. Non ricordo se le prime tabelline le imparai in prima o in seconda, ricordo però che fu un "vero" studiare, della serie: oggi impariamo la tabellina del due. Tavola pitagorica dieci per dieci e via.

Eleonora ha iniziato la prima elementare quest'anno, delle tabelline non ne ha mai parlato e nella lettera da portare a casa che la maestra da ad ogni alunno ogni settimana delle tabelline non ne ho mai trovato traccia. Sono quindi rimasto sorpreso, mentre mettevamo via i piatti ed i bicchieri della sua festa, nel sentirla contare "due, quattro, sei, otto...". Ho provato a chiederle se sapesse fare la stessa cosa con gruppi di tre, e lei: "tre, sei, nove...". Le ho quindi chiesto se a scuola avessero imparato le tabelline del due e del tre. Lei mi ha detto di no. Poi mi ha raccontato che con le maestre avevano fatto proprio quello che stavamo facendo noi, avevano fatto gruppetti di due, di tre e di quattro cose ed avevano imparato a contare a gruppi di due, tre, quattro. Un modo nuovo di imparare le tabelline, senza sapere di impararle.

sabato 19 novembre 2011

Festa con torta fai da te

La seconda metà di novembre è l'inizio di un periodo di feste e festicciole intenso.
Oggi festa di compleanno per sole bimbe "grandi" (cioè Eleonora ha invitato solo le femmine della sua classe).
Fra due-tre settimane festa di Sofia, seguita dal classico glögg (vin brulè con cannella, chiodi di garofano, zenzero ed altri aromi) di Santa Lucia e quindi si è subito alle feste di Natale.
Aggiungi che io lunedì sarò ad Amburgo, martedì a Londra e che poi c'è anche un salto a Francoforte ed ecco che, per semplificarci un po' le cose, abbiamo deciso che gli amici di famiglia verranno invitati ad una festa in comune per Eleonora e Sofia fra un paio di settimane.

Eleonora supervisiona
alcuni degli ingredienti
Anche per la festa di Eleonora, dopo che lei ha cambiato idea cinque volte in tre giorni su quale torta volesse, abbiamo deciso di semplificarci la vita: ogni bambina si sarebbe fatta la torta che voleva. Abbiamo quindi preparato un po' di basi di pan di spagna (con la possibilità di fare strati), ed ogni bimba ha poi avuto a disposizione gelato, panna, minimeringhe, smarties, granella di zucchero, granella di cioccolato, marzapane, salsa di cioccolato, salsa di caramello e via! La cosa ha riscosso molto successo fra le bimbe, e le ha anche tenute impegnate per un po'!

venerdì 18 novembre 2011

E sono 6

Sei anni fa verso quest'ora iniziava a nevicare per la prima volta in quell'autunno.

Per me è facile ricordare la prima nevicata del 2005, perché vidi i fiocchi scendere da dietro una finestra di una stanza del reparto maternità del Södersjukhuset. Eravamo in fase di travaglio. Nel mio immaginario applicavo diligentemente quanto imparato al corso preparto (aiutare Anette nella respirazione, premere sul bacino per diminuire i dolori delle doglie, eccetera), anche se in realtà credo in certi momenti di essere stato quasi più di impiccio che d'aiuto. Il Decoubertiniano "l'importante è partecipare" non sempre vale. Comunque qualche ora dopo la dottoressa mi fece tagliare il cordone ombelicale che teneva unita la neonata a mamma Anette. Eleonora era arrivata!

Da oggi non bastano più le dita di una mano per far vedere quanti anni ha.

Eleonora è stata svegliata con colazione a letto comprendente la sua torta preferita (princesstårta) nella versione coperta di marzapane rosa e con un fiore di marzapane sapientemente creato da mamma Anette. Nonna Eivor, nonno Bosse ed anche gatto Simon sono arrivati, così come con tempistica perfetta sono arrivate le bustone con i regali di nonno Carlo e nonna Marghe. I festeggiamenti possono iniziare!

giovedì 17 novembre 2011

Tale padre tali figlie

Ora di cena.
Eleonora ha preso la brocca ed ha iniziato a bere a canna.
Anette le ha detto che non si fa.
Eleonora mi ha indicato e ha detto "ma papà lo fa..."
Anette mi ha contemporaneamente sorriso ed incenerito con lo sguardo e mi ha passato la palla affinché io facessi autodafè.
Ho così spiegato ad Eleonora che capita che i papà facciano cose sbagliate, ho promesso di non farlo più, e, dopo uno scambio di occhiate con Anette, le ho detto di finir pure di bere (a canna, visto che il tutto si è svolto mentre aveva ancora la brocca vicino alle labbra), ma che fosse l'ultima volta.
E così Eleonora ha finito di bere, ha poggiato la brocca, e dopo che l'ha poggiata...ecco che Sofia è andata a prenderla ed ha iniziato lei a bere a canna...
Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa!

mercoledì 16 novembre 2011

Lapalissiano, no?

Sette di sera. L'allenamento di calcio è quello all'aperto e la temperatura è quella di una fine d'autunno svedese molto mite, 2-3 gradi sopra lo zero.

Durante la partitella Eleonora ha un attimo di distrazione e vedo che prima si mette a fare le nuvolette con il fiato e poi fa dei movimenti strani con la bocca.
Le chiedo, divertito: "Eleonora, la partita è in corso... cosa stai facendo".
E lei: "Gli animaletti con il fumo"
Io: "E perché fai gli animaletti con il vapore anziché giocare?"
Lei: "Per mangiarli, non vedi?"

Nota: La partitella è finita 5 a 5 ed Eleonora ha fatto quattro dei cinque gol della sua squadra. Chissà se le nuvolette di vapore sono considerate doping...

martedì 15 novembre 2011

Primo dente che balla!

È successo all'improvviso.
Mentre lavavo i denti ad Eleonora e le guardavo in bocca mi è sembrato che uno degli incisivi inferiori fosse un po' storto.
Mi sono detto: "Vorrai mica che... fammi controllare... eh sì... balla!"

E così a tre giorni dal suo compleanno Eleonora sta per perdere il primo dente. Fra poco assumerà anche lei quel sorriso da giocatore di hockey su ghiaccio che già viene sfoderato dalla maggior parte dei suoi compagni di classe.

Rompo il salvadanaio e preparo la prima monetina da 10 corone (poco più di un euro) che la fata del dentino lascerà sotto il cuscino?

lunedì 14 novembre 2011

Graffiti e cavernicoli

Lungo la strada per andare da casa nostra a scuola di Eleonora c'è un muro che qualcuno ha imbrattato con lo spray facendo delle tags. Il primo commento di Eleonora è stato: "qualche stupido ha scritto sui muri..." poi ci ha pensato un attimo ed ha aggiunto: "...o forse sono stati gli uomini delle grotte, perché la maestra ci ha insegnato che loro scrivevano sui muri..."

domenica 13 novembre 2011

Festa del papà

Oggi qui in Svezia è la festa del papà. Noi l'abbiamo festeggiata andando dai genitori di Anette affinché lei potesse festeggiare nonno Bosse. Sono stato festeggiato anch'io, che da oggi posso vantare nel mio guardaroba una maglietta con scritto "världens bästa pappa" ("miglior papà del mondo").

Poi è stata la volta degli allenamenti di calcio, che da oggi si trasferiscono al chiuso (anche se faremo ancora anche qualche allenamento all'aperto, sino a quando arriva la neve). Eleonora lì ha spiegato che novembre e dicembre sono proprio due bei mesi, perché: "...novembre è il mese del mio compleanno, e dicembre è il mese che se sei buono babbo natale ti porta i regali...". E io che ho sembre pensato che bisognasse essere buoni tutto l'anno...

sabato 12 novembre 2011

Così piccola, così grande

A meno di una settimana dal suo sesto compleanno Eleonora è alta 128 cm.
È alta, anche se non è la più alta fra tutte le sue coetanee.
Per molte marche di abbigliamento è però l'altezza che delinea il passaggio da bambina a ragazza. E così i vestiti sono quelli per le "tweenies", quelle bambine fra i dieci ed i dodici anni alla soglia dell'adolescenza. Belli, ma non sempre, secondo me, adatti ad una bimba di sei anni.

Per fortuna che da nonna Eivor abbiamo trovato in soffitta un po' di vestiti "vintage". Sono vestiti di fine anni ´70 che prima ha avuto mamma Anette e poi zia Helena. Ad Eleonora vanno a pennello, e nonostante siano già passati da due bimbe prima di lei hanno uno stato impeccabile. Evviva la qualità delle cose di un tempo!

venerdì 11 novembre 2011

Piccole italo-svedesi crescono

Eleonora a scuola ha voluto scrivere qualcosa per i suoi compagni alla lavagna.

Ha scelto, spontaneamente, di farlo sia in italiano che in svedese.

La maestra ha deciso che la cosa non andava cancellata.

E così all'ora di andarla a prendere sulla lavagna c'erano ancora le parole di Eleonora...

giovedì 10 novembre 2011

Credo sia un complimento

Stasera sono arrivato a casa verso le 21 a causa di una cena di lavoro. Sofia già addormentata, Eleonora impegnata a resistere all'omino della sabbia. Sono entrato in camera per darle la buonanotte. Dal piano di sopra del letto a castello nel suo dormiveglia mi ha abbracciato, dato bacini sonnolenti e sussurrato "sei il papà più papitoso del mondo".
Credo sia un complimento...

mercoledì 9 novembre 2011

A momenti le dimenticavamo

Oggi per la prima volta situazione critica riguardo al prendere le bimbe all'asilo e a scuola. Abbiamo rischiato di dimenticarcele.
Anette ed io di solito siamo molto disciplinati nel comunicare chi deve andare a prendere le bimbe se ci sono esigenze particolari. Essendo entrambi ingegneri lo facciamo tramite appuntamenti in Microsoft Outlook. Altrimenti, se non ci sono esigenze particolari, spesso ci si mette d'accordo al mattino o durante la giornata.
Anette oggi aveva una riunione importante e mi aveva mandato un appuntamento.
Problema: l'appuntamento di oggi "Stefano va a prendere visto che Anette ha una riunione" non mi è mai arrivato, ed io ero quindi convinto che sarebbe bastata una telefonata a metà pomeriggio. Aggiungi che a metà pomeriggio mi è spuntata una riunione inattesa e che Anette aveva il telefonino spento visto che aveva la sua riunione ed ecco che siamo riusciti a comunicare solo quando oramai mancavano quindici minuti alla chiusura dell'asilo di Sofia (il doposcuola di Eleonora finisce molto più tardi).
Ho quindi telefonato all'asilo con voce moooolto mortificata ed ho ringraziato il cielo che visto l'autunno mite vado ancora al lavoro in scooter e mi sono fiondato a prendere Sofia arrivando solo cinque minuti dopo l'orario di chiusura prestabilito.
Per fortuna che fra dieci mesi la mia azienda si trasferisce a 500 metri da casa nostra...

martedì 8 novembre 2011

Se la vita fosse come la pubblicità

Scarpa nera stringata da uomo Fratelli Rossetti, perché l'uomo si vede dalle scarpe e dal fatto che siano lucide ed in ordine e poi in Svezia un po' di stile italiano ci sta proprio bene: 200 Euro

Rifacimento del tacco delle scarpe di cui sopra dal calzolaio armeno di Stråkvägen, che sembra troppo Totò in "San Giovanni Decollato": 18 Euro

Le tue figlie che giocano con le tue scarpe e fanno finta di essere Pippi Calzelunghe: Non ha prezzo!

lunedì 7 novembre 2011

Quando uno se le va a cercare...

La campanella dell'inizio delle lezioni a scuola di Eleonora suona alle 8:30.
Di solito lascio Eleonora a scuola fra le 8:15 e le 8:20.
Oggi è entrata praticamente mentre suonava la campanella.
E questo nonostante la sveglia in tempo, i vestiti di entrambe le bimbe già preparati (da mamma Anette che è riuscita anche a fare jogging mentre il resto della famiglia ancora dormiva) e la colazione senza particolari rallentamenti.
Il motivo del ritardo è stato un mio suggerimento ad Eleonora: "Ti faccio la treccia speciale? Quella con due trecce che diventano una".
Chiaramente lei mi ha detto di sì.
Lezione imparata: Mai fare certe domande al mattino se si hanno solo dieci minuti di margine...

domenica 6 novembre 2011

Al campo dei ricordi

Visto che il 1 novembre cadeva di martedì, ieri, primo sabato di novembre, era il giorno in cui qui in Svezia ci sono state le celebrazioni per il giorno dei morti. E poichè nell'ultimo anno sono venute a mancare due bisnonne, su iniziativa di mamma Anette abbiamo deciso di andare ad accendere delle candele al "campo dei ricordi" (minneslunden) del cimitero di Solna.

Il campo dei ricordi è un posto particolare dove le persone vengono sepolte senza che sia dato di sapere esattamente dove e senza una specifica lapide. Questo per creare sia un luogo collettivo di memoria, che anche (spesso su volontà del deceduto) un luogo che non costringa i parenti a doversi prendere cura della tomba. Ci sono comunque sia un faldone con tutti i nomi delle persone lì sepolte, che dei raccoglitori con tutti i disegni e gli scritti che chi vuole può lasciare per ricordare i propri cari. Sfogliarlo senza iniziare a lacrimare già al primo disegno fatto da un bimbo per ricordare un genitore scomparso o alla prima poesia scritta per ricordare una persona venuta a mancare è impossibile.

Della morte ne avevamo già parlato con Eleonora, proprio quando era venuta a mancare nonna Lina. Lo avevamo fatto, fra l'altro, usando il libro "Addio mr. Muffin" e ne abbiamo riparlato quando ha visto una lapide a forma di cuore e letto che lì c'erano sepolti due gemellini nati morti. Che stessimo andando in un luogo dove bisognava stare tranquilli lei lo aveva capito già in macchina. Infatti quando io e Anette le abbiamo chiesto perché fosse più vivace e rumorosa del solito la sua risposta è stata: "uso adesso l'energia perché quando saremo al cimitero dovrò stare molto tranquilla".

sabato 5 novembre 2011

Bambine, pubblicità e giocattoli

Dato che gli svedesi considerano il fatto incompatibile con il concetto di "public service", i vari canali della televisione di stato svedese (SVT) non trasmettono pubblicità. Visto quindi che buona parte dei programmi preferiti da Eleonora e Sofia vengono trasmessi proprio dal "barnkanalen" (il canale per i bambini), la loro esposizione a pubblicità per bambini non è molto elevata. Le réclame le trasmettono però la maggior parte dei canali via cavo, e per me è interessante vedere come reagiscono Eleonora e Sofia ai vari spot di giochi per bambini. Entrambe sembrano avere gusti simili:
- Ad entrambe piacciono le macchinine. Sofia poi ha una vera adorazione per qualsiasi mezzo meccanico, dalle ruspe ai trenini. Eleonora vorrebbe la pista delle Hot Wheels che si attacca al muro.
- Bambole, bamboline e principesse varie riscuotono successo, ma solo alcune, ed in misura differente. Barbie la fa sempre da padrona.
- Pony e cucciolotti vari attirano l'attenzione, ma raramente portano ad un "me lo compri?"
- I Playmobil sono dei nuovi favoriti. Hanno praticamente sfrattato le precedenti abitanti (per lo più fatine) dalla casa delle bambole. Trilli ed amiche oramai condividono una stanza in soffitta.
- Lego e Geomag sembrano piacere ad entrambe, ma in maniera differente. Eleonora vede la pubblicità e parla di cosa potrebbe costruire. Sofia sembra pensare a cosa potrebbe distruggere. Probabilmente la cosa appena costruita dalla sorella.

venerdì 4 novembre 2011

Junibacken - Prove di genitorialità

Non so perché, ma oggi in azienda da me era giorno non lavorativo. Ne ho quindi approfittato per portare Eleonora e Sofia a Junibacken, la casa delle fiabe di Astrid Lindgren sull'isola di Djurgården.
È un luogo un po' parco dei divertimenti ed un po' museo dove i bambini la fanno da padrone. Tutto è a misura di bambino tranne, per fortuna, il treno delle fiabe, che è un trenino (con audio anche in italiano) che attraversa, fra degli scenari fantastici, le più celebri fiabe di Astrid Lindgren. Regolarmente tutte le volte che si passa sopra il mondo fatato di Nangilima (quello de "I fratelli Cuordileone") e sento la frase "Sì, Jonatan, sì. Vedo la luce! Vedo la luce!" io mi commuovo.

Chiaramente non poteva mancare Villa Villacolle, la casa di Pippi calzelunghe. Secondo me è stata costruita proprio in maniera che sia praticamente impossibile per un adulto entrarci. La scala che porta al piano di sopra è stretta e tortuosa. Il genitore deve quindi lasciare andare i figli da soli, e così ho fatto. Eleonora ha preso per mano la sorellina, mi ha detto "mi prendo io cura di Sofia", poi sono sparite. Le ho riviste dopo qualche (lunghissimo) minuto sul balcone prima che sparissero ancora (per altri lunghissimi minuti) camminando sul tetto che porta allo scivolo. Tanto veloci sono arrivate scivolando, tanto veloci sono rientrate nella casa. Da dentro Villa Villecolle suoni di bambini che giocano, qualche strillo, qualche pianto. Inutile cercare di capire se delle mie bimbe o meno, meglio sedersi.

Sofia ed Eleonora sono venute spontaneamente da me dopo un quarto d'ora. Eleonora mi ha detto che era ora di andare al piano di sotto a mangiare le frittelle con marmellata e panna montata. E così abbiamo fatto!

giovedì 3 novembre 2011

In piscina con Eleonora - il bello del confronto con gli altri

È bello andare in piscina con Eleonora durante il suo corso di nuoto. Non solo perché durante i 45 minuti della lezione uno riesce a nuotare nelle corsie riservate al nuoto libero mentre i bambini fanno lezione nella piscina piccola o nelle corsie riservate ai corsi, ma soprattutto perché guardandola in mezzo agli altri bambini ti rendi conto che:
- è sì molto vivace, ma è lungi dall'essere la più casinista
- sarà una femmina, ma si fa rispettare dai maschietti e li mette in riga
- alla fine dei 20 minuti di bagno patuiti dopo il corso non è la più capricciosa quando le dici di uscire
- nonostante i nuovi lividi che si procura giocando ogni giorno non è quella che ne ha di più

mercoledì 2 novembre 2011

Impossibile non soddisfare la sua richiesta

Sera. Eleonora in sala sta guardando i cartoni.
All'improvviso mi chiama: "papà! per favore... baci!!"

martedì 1 novembre 2011

Nuovi tempi

C'era un tempo in cui mi piaceva fare le cose velocemente. Ta ta ta e via!
E c'è il ritmo di adesso, con le bimbe.
Prendi per esempio l'apparecchiare: Sofia vuole aiutare, se no si arrabbia e fa quella faccia imbronciata con il labbro di sotto che sporge (che a volte uno vuole farla arrabbiare solo per vederlo, ma questa è un'altra storia...). Far apparecchiare Sofia vuol dire darle una cosa alla volta scandendo il nome di a quale posto va messo (e guai poi a tavola a cambiare posto). Si inizia con le tovagliette. Quindi i piatti. Dopo i quattro piatti è la volta dei bicchieri, anche questi uno alla volta, per lo meno quelli di vetro. Poi è il turno delle posate, che gestisce anche tutte insieme, ma sempre e solo per un commensale alla volta. A seconda se c'è piatto unico o meno fanno quindi almeno dai sedici ai venti "viaggi", senza considerare ulteriori viaggi tipo la brocca dell'acqua o i tovaglioli. Se le do la prima tovaglietta mentre metto su l'acqua a bollire solitamente mette in tavola l'ultima cosa proprio quando è ora di servire. Un timing perfetto!

lunedì 31 ottobre 2011

Argomentazioni boomerang - ovvero il karma del genitore

Eleonora ha un'ottima capacità di argomentare e presentare le proprie ragioni, non importa che si tratti dello spiegare come mai dovrebbe stare alzata un po' di più la sera o perché le debba venir concesso di andare a scuola da sola. In questo periodo poi, l'avvicinarsi del suo compleanno e del Natale fanno sì che esprima tantissimi desideri uno più argomentato dell'altro. E così mi sono reso conto di una cosa. Per molti versi io ero molto simile a lei ed avevo argomenti ben studiati e, a mio avviso, logici ed indiscutibili, sul perché nonno Carlo e nonna Marghe avessero dovuto ad esempio regalarmi determinati giochi, prendermi il motorino in prima superiore, comprarmi determinati vestiti di moda (leggi tipo paninaro...), eccetera. Alcune argomentazioni devo ammettere che andarono a buon fine, su altre ci furono compromessi (per certi capi d'abbigliamento o calzature ad esempio nonna Marghe stanziava una cifra pari al capo "standard" ed io potevo usare i miei risparmi per coprire la differenza con il capo di moda), mentre su alcune ancora oggi ritengo di aver subito un torto ed aver dovuto ingoiare un rospicino che ancora sento il raspino in gola.

Questa sera, durante una delle argomentazioni di Eleonora, ho avuto una folgorazione e mi sono reso conto di come il mio ruolo, ora che sono io il genitore, sia cambiato e di come nei prossimi anni Eleonora e Sofia verosimilmente mi riproporranno tutte le argomentazioni, comprese quelle che ho sempre ritenuto valide, per raggiungere i propri scopi. Vado a comprare adesso due motorini o aspetto?
 

domenica 30 ottobre 2011

Torte e pesci contro il buio

La torta pronta per il forno!
La fine dell'ora legale alle nostre latitudini vuol dire che oggi alle 16:45 era già buio pesto. Ancora qualche settimana ed il sole tramonterà nel primo pomeriggio. L'unico modo per "sopravvivere" senza andare in letargo è attivarsi. Inoltre è anche importante andare fuori e vedere un po' di luce vera. Mamma Anette si è attivata facendo due tipi di marmellate: quella di mirtilli e quella della regina (drottningsylt) che comprende in parti uguali mirtilli e lamponi. Eleonora si è attivata insegnandomi a fare la torta di mele ed avena che aveva fatto in settimana a scuola (facilissima: basta mischiare burro, farina, zucchero ed avena in fiocchi e metterli a grumi sopra uno strato di mele spolverate di zucchero e cannella, 20 minuti in forno ed è pronta!). Tutta la famiglia si è attivata andando all'acquario di Stoccolma, sull'isola di Djurgården, la stessa dove ci sono il vascello Vasa, Skansen e Junibacken, tappe classiche per chi passa da Stoccolma. Fra gli ambienti dell'acquario c'è anche la foresta tropicale dove si possono ammirare le rane da veleno per le frecce (o dentrobatidae). Secondo l'iscrizione queste rane hanno dei colori vivacissimi per avvisare di quanto siano pericolose, visto che le tossine prodotte dalla loro cute possono essere letali. Sarà, ma per Sofia quei colori erano un'attrazione e possiamo solo esser contenti dello spessore del vetro dell'acquario.

sabato 29 ottobre 2011

Dolcetto o scherzetto

Come da tradizione, visto che questo è il fine settimana di Halloween, questa sera siamo andati in giro per le case del quartiere a fare "dolcetto o scherzetto" (in svedese "bus eller godis"). Inizialmente avevamo chiesto ad una compagna di classe di Eleonora ed ad una vicina di casa se avessero voluto venire con noi. Poi si è aggiunto un altro vicino con due dei suoi figli. Inoltre, man mano che siamo passati di casa in casa, il gruppo si è ulteriormente allargato. Alla fine c'erano otto fra streghette, fantasmini e folletti vari.

Una volta tornati a casa Eleonora e la sua compagna di classe sono salite in camera in attesa della cena, e lontane da sguardi indiscreti hanno visto bene di assaggiare un pochino il risultato della raccolta. In una cosa Eleonora è decisamente diversa da me: non hanno finito i dolcetti!

venerdì 28 ottobre 2011

Serata da Oskar

Se settimana scorsa è stata la volta in cui abbiamo conosciuto meglio bambini e genitori del gruppo verde (il "gruppo di studio" di Eleonora), oggi è stata la volta della scoperta di una nuova costellazione di amici. Infatti, dopo la scuola, oggi Eleonora e Linn (un'altra compagna di classe) sono andate a casa di Oskar, un compagno di classe che abita all'inizio della nostra via. È stata una decisione che è nata improvvisamente nel cortile della scuola al momento di andare a casa. Non riuscivano a separarsi, volevano giocare insieme, nonostante a casa il venerdì sia il giorno del "fredagsmys", il "venerdì delle coccole" in cui ci si inventa sempre qualcosa da fare insieme. E così la mamma di Oskar ha invitato tutti ad andare a casa loro e di rimanere anche per la cena (a base di pizza).
È interessante vedere come al di là dei gruppi assemblati "artificialmente" dalle maestre i bambini si creino anche i propri gruppi.

Una volta a casa poi Eleonora ha voluto comunque la sua dose di fredagsmys sotto forma di coccole, giocate ad "un due tre stella!" buttandosi tutti sui cuscinoni, nonché più capitoli del solito durante la lettura della fiaba della buonanotte.

giovedì 27 ottobre 2011

Annabella mozzarella

Lo ammetto: da bambino, alle elementari, non ho mai capito cosa ci trovassero le mie compagne di classe nel fare quei giochi di "filastrocche e battimani". Le guardavo un po' stranito quando cantavano "Renzo Lorenzo asciuga mani asciuga", "Ero in bottega che lavoravo tic e tac" e quella del vaso di porcellana con dentro un capitano ed una cinesina, e mi divertivo a scimmiottarle.

Ora Eleonora è in quella fase. Ne sta imparando le versioni equivalenti svedesi. E me le sta insegnando.
In una sera ho imparato "Annabella mozzarella tiopack hallonglass" con tanto di battimani e giravolte. Adesso la facciamo velocissimi...e mi diverto!

Mi sa che adesso cerco in rete quelle che le bambine cantano in Italia e gliele insegno così magari le insegna alle sue amichette, lei che ha già insegnato alle sue compagne di classe qui in Svezia "strega comanda color".

mercoledì 26 ottobre 2011

Due nuovi riti mattutini

A circa sei settimane dal suo secondo compleanno Sofia ha deciso che anche lei vuole avere un paio di riti mattutini come la sorella maggiore (ed un po' come tutti noi, in realtà).

Il primo è il rito della pipì. Lei usa ancora il pannolino, quindi quando si sveglia la mattina è solo da cambiare. Visto che però la prima cosa che fa Eleonora è andare in bagno, ecco che anche Sofia vuole essere portata in bagno ed essere adagiata sul water. Non fa nulla, ma sorride e poi indica la carta per farsi pulire, e si arrabbia se uno vuole semplicemente rimetterle il pannolino.

Il secondo è il rito della cartella. Eleonora ce l'ha perché va a scuola. Sofia dovrebbe averla solo di giovedì, giorno della gita. Non vuole però essere da meno della sorella maggiore, quindi la esige ogni giorno. Non importa che ci sia dentro un peluche, un frutto o anche che sia vuota. Lo sguardo di fierezza quando esce di casa con la cartella sulle spalle è ineguagliabile.

martedì 25 ottobre 2011

Cosa sarà mai un po' di sonno...

In questi giorni Anette, per riposare senza il rischio di ricevere una manina o un peluche nell'occhio ancora convalescente, dorme da sola in una delle camere degli ospiti in soffitta. Eleonora ha quindi negoziato di poter dormire con me nel lettone. Sofia non lo ha negoziato, ma regolarmente fra le due e le tre del mattino si presenta in camera da letto con un peluche sotto un braccio ed il biberon sotto l'altro, e visto che il lettone è un po' alto ci si arrampica dopo averci gettato sopra peluche e biberon. Fra Eleonora che si rigira nel sonno come un'anguilla e Sofia che una volta nel lettone si addormenta solo quando si è messa di traverso ed i suoi piedi sono sopra la mia faccia, il sonno non si può proprio dire ristoratore.

Poi però scendi in cucina sonnolento al mattino e Anette ha già preparato il caffè e vestito Sofia, entrambe le bimbe ti accolgono a bacetti sbauscetti, Sofia poi ti prepara le scarpe mentre stai per uscire ed Eleonora ti spana persino gli specchietti dello scooter ed allora pensi "ma viste queste gioie della paternità, cosa sarà mai un po' di sonno?"

lunedì 24 ottobre 2011

Viva l'autostima

Questa mattina mentre vestivo Sofia (che non ha ancora due anni e dice "Ia" per dire Sofia, ma sa già cosa vuole mettersi visto che indica con decisioni quali capi devo prendere) mi sono reso conto che, per fortuna, la sua autostima c'è´.

Appena messo il maglioncino infatti ha fatto un paio di passi indietro affinché io la vedessi bene, ha poi fatto una giravolta su se stessa e gongolandosi mi ha detto "Ia bella!"

domenica 23 ottobre 2011

Mi conviene...

Eleonora questa sera si è inventata un gioco: in sala, con cuscini e coperte, bisognava costruire un castello. Nella sua fantasia ha detto che poi le fate avrebbero visitato i vari castelli fatti dai vari bambini per scegliere il più bello. Per coinvolgermi nella costruzione mi ha detto: "...vedi papà, se mi aiuti sono sicura che sarà un bel castello, e se sarà un bel castello io vincerò, e se vincerò sarò molto contenta e quando sono molto contenta sono molto ubbidiente...quindi ti conviene aiutarmi!"

Nota: Oggi alla festa di Timoteo Eleonora e Sofia erano le uniche bimbe. Tema della festa "Guerre Stellari". Visto che qui vige la parità dei sessi, Eleonora non si è fatta intimorire dai maschietti ed ha menato fendenti a suon di spada laser mettendo in riga tutti. È stata anche la più coraggiosa quando c'è stata la caccia al tesoro per andarsi a prendere il sacchettino con i dolcetti da Alessandro (che smessi i panni da renna in cucina si era travestito da Darth Vader in una stanza scura. Quando si tratta di dolci non la ferma niente!

sabato 22 ottobre 2011

Il regno degli unicorni

Fra le iniziative dell'attività di hemspråksundervisning (insegnamento della lingua parlata a casa) della scuola di Eleonora c'è anche lo scambio di libri. Ogni bambino ogni settimana porta un libro ed i libri vengono fatti girare così da creare una specie di biblioteca.

Lunedì scorso Eleonora è arrivata a casa con un libro della serie del "regno degli unicorni" di Linda Chapman. È una collana che narra le avventure dell'unicorno Willow alla scuola degli unicorni (della serie mischiamo "Black unicorn" con "Harry Potter" ed edulcoriamo il tutto per bambine di sei anni). Il libro ha nove capitoli. Abbiamo quindi deciso di leggere un capitolo per sera durante i giorni feriali e di leggerne due il sabato e la domenica. Devo però ammettere che, sera dopo sera, mi sono appassionato alla storia e quindi ieri sera non ho resistito alla tentazione di leggere il libro sino alla fine. Adesso devo solo resistere alla tentazione di raccontarlo ad Eleonora.

Mi sa anche che chiederò a nonno Carlo di spedirci uno alla volta, con i bustone che ci manda ogni mese, i vari libri della serie... :-)

venerdì 21 ottobre 2011

Doposcuola sociale

Fra i "compiti" che erano stati assegnati a noi genitori alla riunione a scuola di Eleonora c'era anche l'organizzare qualcosa per genitori e figli nei gruppetti (di cinque bambini) nei quali è stata divisa la classe.

Nonostante la convalescenza Anette ha perciò preso l'iniziativa di invitare tutti a casa nostra oggi dopo la scuola così da potersi conoscere meglio rispetto al ciao-ciao di fretta che ci si scambia quando si lasciano o si vanno a prendere i bimbi a scuola.

Visti i due-tre figli a testa della famiglia svedese media riunire cinque famiglie ha voluto dire trovarsi in casa ventidue persone, compreso un trottolino di appena un mese. Ognuno ha portato qualcosa e così in quasi tre ore abbiamo conosciuto un po' meglio sia i bambini che i genitori. Incredibilmente tutti i bambini hanno giocato senza un minimo bisticcio, e noi adulti siamo passati dalle strette di mano iniziali all'abbraccio finale che nella cultura svedese (dove ad esempio il bacio sulla guancia è rarissimo e da alcuni visto quasi come gesto intimo) significa "benvenuto nel mio spazio privato".

giovedì 20 ottobre 2011

Basta un poco di zucchero...

Una delle cose che, purtroppo, Eleonora ha ereditato da me è la capacità di farsi male in ogni modo e maniera. Ecco che stasera tornando dalla piscina ha deciso di fare l'ultimo pezzo della salita che porta a casa nostra camminando sul muretto del vicino. Momento di distrazione e paf! caduta dal muretto e sbucciatura di mani e ginocchia con conseguente pianto. Arrivata a casa era quindi in lacrime, ma per fortuna si è visto che le sbucciature erano proprio superficiali. Vai di coccole e le abbiamo chiesto se potevamo fare qualcosa per farla stare meglio. La sua risposta singhiozzante è stata "un gelato con la granella di zucchero". Vai quindi di gelato e granella e, come per miracolo, al secondo cucchiaino le lacrime erano sparite, sostituite dal suo sorriso di sempre (sarà che di secondo nome fa Allegra?).

Ne abbiamo quindi approfittato per provare i vestiti dell'inverno scorso e constatare che Eleonora è cresciuta di un bel po' e che l'unica cosa che possiamo fare è metterli da parte per Sofia.

mercoledì 19 ottobre 2011

Tre differenze

Tornando dagli allenamenti di calcio questa sera Eleonora mi ha detto: "papà, secondo me io e te siamo molto simili..." (ed ha pienamente ragione) "... ma che in tre cose siamo diversi: a te piacciono la menta, il cioccolato bianco ed il pistacchio, e a me no".


Nota: Mamma Anette migliora a vista d'occhio (e il gioco di parole è voluto)

martedì 18 ottobre 2011

Il sesto senso di Sofia

Mamma Anette ieri è stata operata di cheratocono (altrimenti detta distrofia corneale progressiva non infiammatoria).

Spiegare ad Eleonora che la mamma ha bisogno di stare molto tranquilla durante la convalescenza non è stato difficile, e lei ha capito subito che per qualche giorno il nostro compito è coccolarla più del solito. In questo ci aiuta anche nonna Eivor che è venuta a darci man forte con le bimbe e che ha fatto ad Anette anche la sua torta di mele preferita a base di mele gravenstein. (Che i genitori svedesi buttino fuori di casa i figli ancora quasi adolescenti e poi se ne dimentichino è una leggenda metropolitana).

Eravamo più preoccupati del fatto che Sofia (che fra l'altro per legge di Murphy da ieri ha una piccola infiammazione oculare) non capisse che in questi giorni non è il caso di accarezzare il viso della mamma, men che meno sbauscettarlo come è solita fare. Sofia invece ha mostrato di avere quasi un sesto senso. Non solo dopo aver visto la mamma con la benda sull'occhio ha pianto di compassione, ma è da ieri che evita di andare in camera mia e di Anette dicendo invece "mamma nanna". Quando l'ha vista stasera per cena ha persino inizialmente evitato di andarle vicino, e poi, incapace di starle lontano, ha comunque evitato di accarezzarla in viso e si è invece accoccolata sul suo petto.

lunedì 17 ottobre 2011

Segni che vanno - segni che vengono

Visto che tanto Sofia ha imparato ad aprirlo, abbiamo deciso di togliere il cancelletto delle scale al piano di sotto (mentre al piano di sopra lo abbiamo lasciato per essere prudenti visto che di notte regolarmente decide di venire a farci visita nel lettone).

Entrando in casa quindi non è più visibile il cancelletto come segno palese della presenza di una bimba piccola. Per ovviare a questa mancanza Sofia ha perciò visto bene di scarabocchiare sia il tavolo che le sedie della sala da pranzo con i pastelli bicolore che le ho portato ieri dal viaggio.

domenica 16 ottobre 2011

Si torna a casa

Dopo quattro giorni sulla strada oggi si torna a casa. Vísto che atterrerò tardi l'idea era quella di chiamare per la buonanotte fra un volo e l'altro. Anette però mi ha fatto sapere che a casa ci sarebbe stata solo Sofia con nonna Eivor visto che lei ed Eleonora a quell'ora sarebbero state allo stadio visto che l'AIK, la squadra di Solna (dove abitiamo) ha invitato tutti i bambini e le famiglie della scuola di Eleonora allo stadio a vedere la partita.

Per fortuna però Eleonora ha deciso che un tempo le bastava e quindi sono riuscito a dar la buonanotte sia ad Eleonora (che era molto contenta visto che la sua squadra aveva vinto il primo tempo) che a Sofia che mi ha salutato con uno scanditissimo "hej papà!" e che a giudicare dal suono ha sbaciucchiato e sbauscettato la cornetta del telefono selvaggiamente. Chissà come sarà il non vederle per otto giorni quando finalmente a febbraio Anette ed io saremo in vacanza da soli per la prima volta dopo oltre sei anni...

sabato 15 ottobre 2011

Per fortuna non era così strana

E così, dopo la piccola svirgolata dei sistemi informatici dell'azienda sanitaria e del medico specialista che non si parlano, finalmente Sofia è stata visitata da un ortopedico per la sua "camminata strana" che alla fine così strana, ha detto l'ortopedico, non è. La filosofia è che sino agli otto anni non si interviene visto che sino a quell'età è uno stabilizzarsi continuo.
Buono a sapersi!

venerdì 14 ottobre 2011

Papà virtuale 1.0

Le maestre di Eleonora hanno deciso di mandare la lettera della settimana anche in versione digitale tramite posta elettronica. La cosa è molto apprezzata da papà ´Stefano che oggi si è svegliato ad Amsterdam, ha avuto una riunione nell'ufficio locale ed in taxi verso l'aeroporto per prendere un aereo per Lisbona per una due giorni di lavoro con l'associazione studenti della business school frequentata quasi un paio di lustri fa ha potuto scaricare la lettera e leggersela, figure comprese.

Mi chiedo se Eleonora sarà sorpresa questa sera quando la chiamerò e potrò parlare con lei del contenuto della lettera della settimana avendola davanti a me a migliaia di km di distanza...

giovedì 13 ottobre 2011

Chi la fa l'aspetti (nel bene) :-)

E così oggi sono stato io quello che è partito presto la mattina. Mamma Anette ha quindi visto bene di ricambiare la sorpresa fattale un paio di giorni fa, e quindi appena atterrato ecco che questa volta è stato il mio telefonino a farmi vedere una foto delle bimbe che mi salutavano dal tavolo della prima colazione.
Buongiorno principesse!

mercoledì 12 ottobre 2011

Per una volta spero che si svegli

Io ed Eleonora questa sera siamo tornati a casa un po' più tardi del solito dagli allenamenti di calcio visto che finiti gli allenamenti siamo andati a farci un hamburger assieme ad altre compagne di squadra. Quando siamo arrivati a casa Sofia dormiva di già.

Io domani parto per quattro giorni fra Amsterdam e Lisbona e tornerò a casa domenica sera tardi.

Di solito la sera spero che Sofia dorma per tutta la notte nel suo letto senza svegliarsi. Oggi, invece, spero proprio che Sofia questa notte si svegli e che decida di venire nel lettone.

martedì 11 ottobre 2011

Viva la mamma!

Capita che mamma Anette debba fare dei viaggi di lavoro.
Capita che debba perciò uscire prima che le bimbe si siano svegliate.
Capita quindi di volerle mandare un saluto mentre aspetta di imbarcarsi sul volo per farle sapere che siamo tutti svegli e che le vogliamo bene.
E così grazie alla tecnologia oggi bastano un telefonino, un papà e due bimbe ed ecco il risultato.