sabato 28 febbraio 2015

Esperimento sociale 2.0

Domani si parte per la settimana bianca (sportlov). Quest'anno, per la prima volta, anziché sospendere le lezioni durante una sola settimana, la scuola ci ha dato la possibilità di scegliere fra la settimana 9 e la 10; così mentre alcuni hanno fatto vacanza settimana scorsa Eleonora ha fatto lezione.

Vista l'esperienza positiva precedente, e visto che entrambi non avevamo ancora prenotato nulla, ripeteremo l'esperimento sociale e condivideremo un piccolo chalet con la famiglia di amici che abita nella nostra stessa via. Gli stessi di Capodanno.

L'abitazione è un po' più piccola di quella della volta scorsa.

Se continuiamo di questo passo mi sa che prima o poi condivideremo una barca a vela...

venerdì 27 febbraio 2015

Piccole pietre miliari

Sofia è tornata a casa dopo quattro giorni dai nonni.
Ha un dente da latte che le balla. Il primo. Un incisivo inferiore.

Anche Eleonora è tornata. Da scuola. Da sola. Per la prima volta con le chiavi di casa, mentre sia io che Anette eravamo al lavoro.
La decisione l'ha presa Anette questa mattina. Io ero già uscito, e sapeva che sarei tornato tardi. Mentre stava per uscire per accompagnare Eleonora a scuola Eleonora le ha chiesto se avesse potuto prenderla un po' prima del solito. Anette le ha risposto che purtroppo aveva una riunione nel tardo pomeriggio; poi ha colto la palla al balzo, le ha dato le proprie chiavi e le ha detto che avrebbe potuto uscire prima dal doposcuola. Da sola. Eleonora era raggiante!

Adesso dobbiamo farle il suo mazzo di chiavi.

giovedì 26 febbraio 2015

Rosso, nero o viola?

Sofia è ancora dai nonni, tornerà domani.
Oggi era il turno di Anette di esser quella che alle sei e qualche cosa era già in strada verso l'aeroporto.
Io, al momento di uscire dall'ufficio, ho deciso di chiamare Eleonora e chiederle se avesse voglia di fare da sola la strada per casa, cosa che la rende sempre contenta.
Una volta arrivata a casa era raggiante. Non so se fosse per il fatto che questa settimana ci siamo visti proprio poco, se per la fiducia di farla venire a casa da sola, o una combinazione di queste e altre cose, ma una volta arrivata a casa mi ha detto di sedermi sul divano, che aveva di raccontarmi un sacco di cose, ma che prima voleva farmi un caffè.
Le piace farmelo con la macchinetta con le capsule. Mi ha chiesto quale colore volessi.
Ho pensato che prima o poi le insegnerò a farlo con la moka. Però non gliel'ho detto. Invece mi sono proprio goduto quello che mi ha fatto lei, e nel frattempo ci siamo raccontati di tutto e di più.

mercoledì 25 febbraio 2015

Educazione sessuale, la tv svedese la fa così


https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=KMMYKWOgjcY

Se sei un re puoi abitare in un castello, se non lo sei abiti magari in una casetta modesta, se sei uno spermatozoo abiti in un testicolo, ma se sei un ovulo abiti in un ovaia... Inizia così il cartone animato del programma Bacillakuten della tv di stato svedese SVT che sul canale per bambini Barnkanalen ha affrontato il tema del come nascono i bambini.

È uno dei programmi preferiti di Eleonora e Sofia.

L'accostamento "nuotatori durante la gara di nuoto" e "spermatozoi" mi farà guardare le gare di triathlon con occhi nuovi...

martedì 24 febbraio 2015

Un po' di qua un po' di là

Io in Polonia. Sofia da nonna Eivor e nonno Bosse. A casa Anette ed Eleonora. In questi giorni siamo una famiglia un po' sparsa.

lunedì 23 febbraio 2015

Piccole donne crescono

La notizia è arrivata oggi pomeriggio, sia a me che ad Anette, via sms e tramite posta elettronica. Un messaggio che in sostanza diceva: "Il comune offre a Sofia un posto nella scuola elementare che avevate indicato, si prega di confermare la scelta al link allegato." E poi c'era il link.

Mancano poco più di cinque mesi.
Da agosto Sofia inizierà le elementari.
Quella stessa Sofia che quando ho iniziato a scrivere questo blog ancora non sapeva camminare e non andava ancora all'asilo.
Mi sembra ieri.

domenica 22 febbraio 2015

Meglio un principe o del marzapane?

A Eleonora che stava baciando una ranocchia di marzapane: "La baci così diventa un principe?"

Risposta: "Bleah! E che me ne faccio?"


sabato 21 febbraio 2015

Mello

Mello è il nomignolo che si usa per indicare Melodifestivalen, il "Festival di Sanremo" svedese, giunto quest'anno alla 55esima edizione. Diversamente dal festival italiano, il Mello ha un formato di un'ora e mezza per sera il sabato sera alle 20; le sei serate totali, sono divise in quattro di qualifica (le migliori due canzoni vanno direttamente in finale, la terza e quarta al ripescaggio), una di ripescaggio dove le migliori terze e quarte si contendono gli ultimi due posti, e la finale.

Per Eleonora e Sofia è un appuntamento imperdibile, una mini festa. Di solito ci si inventa sempre qualcosa, dal guardarlo con degli amici a qualche snack particolare. Questa sera toccherà alla fonduta di frutta, marshmallow e mini meringhe (da pucciare nel cioccolato fuso). Inoltre alle bimbe piace sempre vestirsi un po' da dive.

venerdì 20 febbraio 2015

Ha cambiato idea

Eleonora è al terzo giorno di febbre.
Il primo giorno è stata contenta di stare a casa. Riposo, libri, tablet: una pacchia.
Il secondo giorno ha iniziato ad annoiarsi. Leggere, guardare film, giocare, tutte cose divertenti, ma iniziavano a mancarle l'azione e gli amici.
Questa sera a cena lo ha comunicato ufficialmente. Ha detto: "Basta, non mi piace essere ammalata".
Conoscendo la sua forza di volontà non mi sorprenderei se si autoguarisse...

giovedì 19 febbraio 2015

Piccole Donne

Questa mattina è stata a casa Anette con Eleonora che è ancora leggermente febbricitante.
Ci siamo dai il cambio all'ora di pranzo. Anette questa sera tornerà tardi.

A metà pomeriggio sono andato a prendere Sofia all'asilo. Le ho detto che più tardi sarei andato a prendere nonna Eivor che domani ci darà man forte con Eleonora.

Io: "Sofia, vuoi venire con me a prendere la nonna che oggi arriva con la corriera?"
Risposta: "No papà, è meglio che stia a casa. Qualcuno deve fare da baby sitter a Eleonora".

Nota: Quando io e nonna Eivor siamo entrati in casa, erano le 20:01, Sofia si era già addormentata sul divano...

mercoledì 18 febbraio 2015

Come diceva il titolo di un libro qualche anno fa...

Lunedì è stato il turno di Sofia. Nel primo pomeriggio del quale poi arrivò a casa anche Anette, che si infilò subito nel lettone.
Martedì sera poi è iniziato il turno di Eleonora, che è arrivata a casa da scuola con 38,5 di febbre.
È stata a casa oggi, ma non è ancora sfebbrata,anzi.
Io?
Io, speriamo che me la cavo...

martedì 17 febbraio 2015

Bimba premurosa e previdente

Questa sera sarà una vicina di casa ad accompagnare a danza Sofia (assieme a sua figlia).
Questa mattina dopo aver lasciato Sofia all'asilo mi sono ricordato di non aver detto nulla al personale.
Ho quindi chiamato:
"Buongiorno, sono Stefano, volevo dire che questo pomeriggio..."
"...sarà la vicina che verrà a prendere Sofia, si grazie, Sofia ce lo ha comunicato." ha finito la frase, sorridendo, la maestra.

lunedì 16 febbraio 2015

"Vobba"

In svedese l'indennita per stare a casa con i bambini per curarli, VAB, ha creato il neologismo "att vabba", cioè il verbo che indica che si è a casa a curare un bimbo. Noi italiani che abitiamo qui abbiamo adottato e trasformato il neologismo nella forma italiana "vabbare", quindi è normale per un italiano che abita in Svezia declinare il verbo come se fosse un verbo italiano. Io oggi ho vabbato e un collega mi ha detto che lui domani vabberà.

In svedese lavorare si dice "arbeta" o anche "jobba" (pron. iobba).

Unendo "vabba" e "jobba", nel linguaggio comune è stata creato il verbo "vobba", per indicare il cercare di lavorare quando si è a casa a curare un bambino.

Io oggi ho un po' vabbato e un po' vobbato, cioè, dopo aver giocato con Sofia e letto con lei un libro, mentre lei si sparava tre-quattro episodi in fila di "Sofia la prima" io ho risposto a un po' di e-mail. Poi è seguito questo dialogo.

Io: "Sofia, come va? La gola?"
Sofia: "Bene. Tutto bene".
Io: "Ah, perché sai, altrimenti quando uno ha la gola infiammata si può lenire il fastidio con del gelato".
Sofia, forzando dei colpi di tosse: "Sai" *tosse* "a pensarci bene" *tosse* *tosse* "la gola" *tosse* "mi fa ancora un po' male" *tosse*

domenica 15 febbraio 2015

Una piccola baritono

Causa un piccolo male di stagione Sofia ha da ieri sera una voce da baritono. È abbastanza strano vedere la solita bimba, ma sentire uscire dalla sua bocca una voce roca e di qualche ottava inferiore al solito. Ricorda quasi Vasco Rossi.

VAB, vård av barn (cura del bambino) è l'indennità che viene data a chi lavora e deve stare a casa dal lavoro per prendersi cura del proprio figlio. Corrisponde all'80% dello stipendio sino a ca. 3700 euro lordi al mese. Molti datori di lavoro poi hanno regole per, ad esempio, coprire la stessa percentuale (o anche più elevata) anche per stipendi superiori.

Febbraio in svedese si dice februari. Visto che è statisticamente il mese in cui il numero di pagamenti di VAB è il più alto dell'anno, il mese viene anche chiamato vabruari.

Domani alimenteremo la statistica.

PS: VAB vale sino ai 12 anni. Dai 12 ai 16 anni per avere l'indennità è necessario che il medico certifichi che c'era bisogno che il genitore rimanesse a casa/accompagnasse il figlio a fare la visita medica. Sino ai 12 anni il certificato medico è necessario solo se si sta a casa per più di otto giorni di fila.

L'indennità copre anche porzioni di giornata lavorativa, vale per al massimo 120 giorni all'anno e può essere trasferita a terzi (se ad esempio nessuno dei genitori può stare a casa, ma può farlo la zia, il nonno o il vicino che però così facendo perdono la giornata lavorativa).

sabato 14 febbraio 2015

Come ragiona Sofia

 Al momento di buttare via la gomma da masticare Sofia si è trovata di fronte al dilemma di dove buttarla: nella pattumiera degli umidi o in quella indifferenziata? Ad alta voce ha iniziato a riflettere: "Dunque...nel sacchettino del composto si mettono le cose che mangio... ma la cicca non si mangia, si mastica e poi si butta via, allora deve essere indifferenziata!"

Ragionamento interessante. Risposta esatta!

PS: Per San Valentino qui è stata una giornata di cuori ovunque, dai bigliettini che Eleonora e Sofia hanno fatto per tutti, alle mele, alle decorazioni che nonna Eivor ha fatto su ogni semla (il dolce tipico del martedì grasso, con panna e pasta di mandorle).

venerdì 13 febbraio 2015

Un bel film da uno splendido libro

Astrid Lindgren lo ha scritto nel 1973, che è anche l'anno in cui è nata Anette.
Eleonora lo sta leggendo a scuola in svedese e a casa in italiano.
Tomas Alfredsson, che ha diretto "Lasciami entrare", ne sta facendo una nuova versione cinematografica.
Questa sera tutta la famiglia ne ha guardato la splendida versione diretta nel 1977 da Olle Hellbom.
Abbiamo riso, pianto, ci siamo abbracciati sul divano, abbiamo parlato con Eleonora di temi difficili.
I fratelli Cuordileone è proprio uno splendido racconto,

giovedì 12 febbraio 2015

Consigli internazionali

Da qualche mese le bimbe mostrano di apprezzare quello che è diventato un piatto preferito funziona sempre: la pastina. Stelline, midolline, anellini, non fa differenza. È proprio il caso di dire che "tutto fa brodo".

Questa sera ho chiesto loro cosa volessero, e non mi sono sorpreso quando hanno risposto all'unisono "pastina".
Mentre andavo in cucina è suonato il telefono, era zia Dani dall'Italia. Mentre parlavo con lei ho visto che era finita la pastina. "Beh, che problema c'è?" - mi ha detto flemmatica - "hai degli spaghettini tipo capelli d'angelo? Li spezzetti e il problema è risolto!".
Genio!
È stato un successone.

mercoledì 11 febbraio 2015

Carpe diem

Questa sera entrambe le bimbe volevano un genitore presente durante l'attività, così Anette ha seguito Sofia a calcio e io sono andato con Eleonora a danza (dove di solito viene lasciata da sola e poi passata a prendere).
Mi ero portato un libro, su Garibaldi, scritto da uno svedese, che è sempre interessante leggere come ci vedono gli altri. Invece a un certo punto Eleonora ha chiesto alla maestra se potevo assistere alla lezione. Quella che doveva essere un'ora "tutta per me" è diventato, nella prima mezz'ora (sono dovuto uscire quando hanno iniziato a fare le prove dello spettacolo), un momento in cui Eleonora ha mostrato con una luce negli occhi particolare di apprezzare il fatto che non solo fossi presente, ma fossi esclusivamente concentrato su di lei. Niente libro, telefonino, tablet. Niente foto. Niente essere guardata attraverso uno schermo o un obiettivo. Ogni tanto si girava a guardarmi, e il fatto di vedere che la stavo guardando anche io faceva sì ogni volta che sorridesse.

Una volta tornato nella saletta con gli altri genitori una delle mamme mi ha detto che sua figlia fra qualche mese compirà dieci anni e che quindi sì, insomma, praticamente siamo già a metà del tempo in cui abbiamo in casa i figli a tempo pieno. Forse anche meno. Meglio goderseli quanto più si può, anche perché fra poco inizieranno ad essere adolescenti.

martedì 10 febbraio 2015

Vuole crescere!

Eleonora vuole diventare grande. E si vede. È una cosa bella, affascinante, che muove molti sentimenti e sensazioni, nel cuore, nel cervello e nella pancia.
Quando può chiede di poter tornare da sola da scuola, e se non lo chiede ma le si offre la possibilità di farlo accetta molto contenta.
Ieri e oggi poi ha chiesto di poter dormire in soffitta, in quella che in futuro sarà la sua stanza.
Questa mattina era contenta come una pasqua.

Poi, a un certo punto della sera, mentre sei sul divano a scrivere di lei e della sua voglia di diventare grande, ecco che la senti scendere dalla soffitta, ti viene vicino, si appallottola come un gatto, legge quello che scrivi e ti dice: "È vero, voglio diventare grande, ma voglio anche essere piccola, mi fai un po' di coccole`". E tu molli tutto e ti dedichi a lei!

lunedì 9 febbraio 2015

Lo spalmaburro è quasi pronto

Oggi colloquio a scuola di Eleonora. Sono passato a prenderla mentre era nel laboratorio di artigianato/falegnameria. Stava facendo un coltello per spalmare il burro. Il manico ha deciso di farlo terminare con il muso di un gatto, con le orecchie appuntite, che poi decorerà con il pirografo. Quando sono entrato io stava facendo una parte del lavoro di fino per smussare una parte che l'insegnante le aveva consigliato di fare più sottile. Dovrebbe finirlo durante la prossima lezione, poi potrà portarlo a casa.

Quello che fu fatto da Anette e che usiamo regolarmente presto avrà un concorrente...

domenica 8 febbraio 2015

Via il gatto...

Oggi Eleonora era stata invitata a una festa di compleanno; bowling e pranzo in un centro commerciale. Io e Anette abbiamo deciso che era una buona occasione per passare un po' di tempo entrambi con Sofia e coccolarla un po' più del solito. Così prima abbiamo accompagnato tutti insieme Eleonora e poi abbiamo lasciato che Sofia decidesse cosa fare.
Il gelato è stato solo il primo passo... :-)

sabato 7 febbraio 2015

Kidsvolley

Kidsvolley è una variante della pallavolo per bambini dai 6 ai 9 anni. È nata in Danimarca una quindicina di anni fa, e da meno di dieci si sta diffondendo anche in Svezia. Si divide in livelli di "difficoltà" da 1 a 3. Più alto è il livello, più simile è il gioco alla pallavolo "vera". Le squadre non vengono composte per età, ma per livello.

Nel kidsvolley il giocatore può fermare la palla, ma se lo fa deve poi lanciarla oltre la rete nel campo avversario. Le squadre sono miste maschi e femmine. Le partite sono a tempo. Dieci minuti. Il giocatore più vicino a dove cade la palla deve lasciare il campo, ma viene riportato in gioco se, anziché fermare direttamente la palla in arrivo dagli avversari, i suoi compagni fanno una ricezione con bagher (o palleggio) e presa. Se tutti i giocatori sono in campo, la combinazione bagher + presa vale un punto. Se una squadra elimina tutti gli avversari guadagna tre punti.

Queste regole fanno si che il gioco sia facilmente praticabile anche da chi abbia appena iniziato.

Eleonora questa mattina ha giocato il suo primo mini torneo di kidsvolley e si è divertita tantissimo. Le partite come portiere quando giocava a calcio sono state d'aiuto, probabilmente più del fatto che si sta guardando su YouTube tutte le puntate di Mila e Shiro...

venerdì 6 febbraio 2015

Banda larga

Ieri e oggi ho lavorato un paio d'ore da casa visto che dovevano installarci la fibra ottica. La squadra che è venuta a compiere i lavori era composta da un tecnico e dalla capo squadra. Lui, con solo una t-shirt sotto la salopette alla Super Mario nonostante i meno cinque, si occupava dei lavori di trapanatura (dovevano passare attraverso il pavimento della camera mia e di Anette, che è poi il soffitto del salotto dove abbiamo la tv), mentre lei, che un po' sembrava una versione biondissima di Sofia, dirigeva i lavori, comandava per telefono un'altra squadra, e si è occupata dei lavori di rifinitura e dei coprifili. Alla fine mentre lui passava l'aspirapolvere lei mi ha spiegato come avevano risolto un paio di problemini sorti verosimilmente dal fatto che la casa è del 1910, ma i disegni sono del 1935 e per un paio di dettagli non c'era corrispondenza con la realtà.
Guardandoli lavorare mi è venuto da sorridere perché mi facevano molto pensare a quando Sofia gioca con il suo compagno di classe che è anche nostro vicino di casa.

giovedì 5 febbraio 2015

Storie di re e di regine

Il bisogno di studiare un po' di storia svedese lo sentii per la prima volta molti anni fa, quando chiesi il codice di una porta a un collega e lui, che andava di fretta, mi rispose "La battaglia di Lützen", data che tutti gli svedesi conoscono visto che fu quella nella quale perì Gustav II Adolf. Io rimasi basito, e visto che lui era già corso via non mi rimase che telefonare ad Anette, la quale fu un po' sorpresa dal fatto che il suo ragazzo la chiamasse in orario di lavoro per avere la risposta a una domanda di storia.

Con gli anni ho cercato di leggere un po' di libri, anche perché è interessante capire, per esempio, cosa spinga una nazione intera a mettersi a ballare (grandi e piccini) intorno a un palo decorato quando c'è il solstizio d'estate, indipendentemente dal fatto che ci sia il sole o una pioggia torrenziale.

La vera occasione di imparare tutto bene però mi sta arrivando adesso. Con Eleonora. Un po' perché i suoi libri di scuola sono scritti in maniera molto istruttiva visto che si rivolgono a dei novenni; e un po' perché non sopporto l'idea di saperne meno di una bambina di nove anni. Così questa sera aiutandola a fare i compiti mi sono fatto una cultura sul re della prima dinastia monarchica della Svezia, Gustav Vasa.

Adesso devo trovare per le bimbe un bel libro con la storia dei re di Roma, nonché con la storia d'Italia, che un tempo pensavo avrei ripassato il giorno in cui avessi avuto figli in età scolastica.



PS: La data della battaglia di Lützen è il 1632. La regina consorte Di Gustaf II Adolf si chiamava Maria Eleonora. La Svezia ha avuto tre regine consorti con il nome Eleonora e tre regine consorti con il nome Sofia. Ha inoltre avuto una regina capo di stato di nome Eleonora (Ulrika Eleonora), ma nessuna di nome Sofia.

mercoledì 4 febbraio 2015

Sorpresa mattutina

La routine del mattino durante la settimana lavorativa da noi segue uno schema abbastanza fisso: Anette due-tre volte a settimana si alza intorno alle sei, esce e va a correre un po' più di 5 km (anche in questi giorni di neve, lo fa usando le scarpette chiodate). Io mi alzo alle 6:45, preparo le colazioni (per il bere latte e cacao per le bimbe, caffè per me, macchiato caldo e una spremuta per Anette, per il mangiare o fiocchi d'avena senza latte per Eleonora, con latte per Sofia o pane scuro con burro e formaggio o con leverpastej ossia un patè di fegato) mentre ascolto in diretta streaming o Caterpillar AM su Radio Rai 2 o Prima Pagina su Radio Rai 3. Poi o io o Anette svegliamo le bimbe, che a volte sono sotto le coperte a ridere aspettando di venir chiamate e a volte sono ancora profondamente fra le braccia di Morfeo. Di solito è Anette ad accompagnare Eleonora (che inizia alle 8:10) e io ad accompagnare Sofia, che visto che non ha un orario di inizio preciso (se escono in gita non lo fanno mai prima delle 9). Se non ho riunioni presto, io e Sofia siamo soliti leggere un libriccino prima di uscire.
Su questo tema centrale possono esserci piccole variazioni, può essere una delle bimbe che si alza da sola e vuole aiutarmi a preparare le colazioni, io che cerco di preparare la spremuta ad Anette prima che rientri dalla corsa, Anette che mi prepara il caffè, le bimbe che si inventano scherzi vari tipo il mettere cuscini sotto le coperte mentre loro si nascondono oppure che dicono che sono stanche e vogliono venir portate al piano di sotto una alla volta abbracciate a me oppure a "sacco di patate", oppure che decidono che la radio è noiosa e mettono su musica a loro piacere.
Fanno poi eccezione le mattine dei compleanni e quelle in cui o io o Anette siamo via per lavoro.

Questa mattina però sono rimasto basito. Quando sono sceso per iniziare a preparare le colazioni dalla sala ho sentito un "ciao!".
Era Sofia.
Seduta sul divano.
Già vestita.
Aveva anche preparato in ingresso la tutona e gli scarponcini.
Mi ha detto: "Ti dispiace se vado con la mamma oggi?" e poi mi ha aiutato a preparare le colazioni. Praticamente mentre Eleonora si lavava il viso Sofia si stava già lavando i denti.

martedì 3 febbraio 2015

La regista

Sofia come Karlsson... sul tetto!
 Oggi quando stavo per entrare nel cortile dell'asilo per prendere Sofia ho notato che due bambini si stavano arrampicando sul tetto di una delle casette. Ho pensato che mi sarei stupito molto se uno dei due non fosse stato Sofia. Chiaramente lei era uno dei due.

Sorelle monelle
Poco dopo ci ha raggiunti Eleonora, che dopo aver fatto da animatrice alla festa di Sofia è molto popolare fra i bambini, sia quelli che erano presenti che quelli che hanno sentito parlare di lei. Eleonora ha raccontato che a scuola aveva imparato due cose: durante scienze come fare il vulcano con l'aceto, il detersivo per i piatti e il bicarbonato, e durante il doposcuola come fare i filmini "magici" che fanno sparire e apparire gli attori. Scartata l'opzione di insegnare ai piccoli ciò che aveva appreso a scienze, ecco che Eleonora ha deciso di trasformarsi in regista e girare filmini nei quali i bambini sparivano e riapparivano come per magia. Visto che ogni volta che filmava poi mostrava il risultato ai bambini ecco che si è creata la coda per partecipare e vedere. Eleonora ha fatto la regista mentre Sofia dirigeva il casting.

Siamo venuti via dopo una mezz'ora abbondante.

lunedì 2 febbraio 2015

Nevica ininterrottamente da 24 ore

È da ieri sera che nevica in continuazione.
Tutto è coperto da una coltre bianca che ovatta tutti i suoni e cancella i colori.
Mentre tornavamo dall'asilo Sofia ha deciso: domani all'asilo vuole andarci facendosi trascinare sullo slittino.

domenica 1 febbraio 2015

Anche i genitori fanno festa



Ci sono Amici che non avrei mai incontrato se non fosse stato per Eleonora e Sofia...

Ci sono Amici che incontro almeno ogni due settimane (a scuola di italiano) grazie a Eleonora e Sofia...

Ci sono Amici da Catania, da Napoli, da Roma e dal Piemonte, che come me si sono trovati, seguendo il cuore, ad abitare in Svezia e ad avere i figli multilingue, e con i quali si parla di tutto, compreso l'essere padri (e mariti) in una coppia internazionale.

E ci sono sere in cui questi Amici si incontrano, discutono di vini, di culture, di cose futili e cose serie, di genitorialità, di cibo, di Italia, di Svezia e di tutto quello che passa in mente.

Una sera così è stata un ottimo complemento alla festa di compleanno di Sofia.