giovedì 26 febbraio 2015

Rosso, nero o viola?

Sofia è ancora dai nonni, tornerà domani.
Oggi era il turno di Anette di esser quella che alle sei e qualche cosa era già in strada verso l'aeroporto.
Io, al momento di uscire dall'ufficio, ho deciso di chiamare Eleonora e chiederle se avesse voglia di fare da sola la strada per casa, cosa che la rende sempre contenta.
Una volta arrivata a casa era raggiante. Non so se fosse per il fatto che questa settimana ci siamo visti proprio poco, se per la fiducia di farla venire a casa da sola, o una combinazione di queste e altre cose, ma una volta arrivata a casa mi ha detto di sedermi sul divano, che aveva di raccontarmi un sacco di cose, ma che prima voleva farmi un caffè.
Le piace farmelo con la macchinetta con le capsule. Mi ha chiesto quale colore volessi.
Ho pensato che prima o poi le insegnerò a farlo con la moka. Però non gliel'ho detto. Invece mi sono proprio goduto quello che mi ha fatto lei, e nel frattempo ci siamo raccontati di tutto e di più.

5 commenti:

  1. A questo punto, penso che tu faccia meglio a farle un corsetto casalingo di degustazione di caffé!

    RispondiElimina
  2. Dolcissima Eleonora! E bravo tu, anzi, voi :) figlie stupende!! Ma capricci mai??:)

    RispondiElimina
  3. L'ho già detto che uno dei motivi per cui seguo da tanto tempo questo blog è che mi piace leggere del rapporto che un padre può avere con le sue figlie? non mi ricordo, ma ci tengo a sottolineare che questo insieme di amore-rispetto-amicizia non è per niente scontato. E le tue figlie devono sempre essere orgogliose del proprio padre, perchè ne esistono molti altri (e non sto parlando del terzo mondo) che trasmettono un quotidiano mix di fastidio-odio-disprezzo per la presenza dei figli, per i quali raccontarsi la giornata davanti ad un caffè sarebbe una cosa ridicola.
    Parlo si per esperienza personale, ma non solo, ne vedo tanti in giro.
    Certo magari tu, Fefo, hai un'esperienza di vita familiare particolarmente speciale da raccontare, altrimenti non avresti aperto questo blog che viene seguito con costanza da tempo. Ma è l'aver incrociato nella vita tanti padri amorevoli come te, entusiasti di condividere il cammino con la propria prole, che mi ha fatto scegliere un marito che so che sarà anche lui un padre meraviglioso e speciale e insegnerà ai suoi figli ad esserlo a loro volta con i loro figli.
    E così tante gocce nel mare, scusa l'espressione da tema di scuole medie, fanno un mondo migliore.

    RispondiElimina
  4. noi abbiamo la macchina che pigi e fa da sè....e per le mie pesti fare il caffè a noi grandi è un accudimento a cui non vogliono rinunciare e noi ...attendiamo sempre con ansia il caffè del dopo pranzo!!!!!!
    fefo machegustohailviola?

    RispondiElimina